Francesco Lora vince la quinta edizione del Premio “Pier Luigi Gaiatto”
È Francesco Lora il vincitore della quinta edizione del Premio “Pier Luigi Gaiatto”. Il premio è stato istituito in memoria di quest’ultimo dalla Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, in collaborazione con Gabriella, Angelo e Davide Gaiatto e il Centro Studi e Ricerche “Giovanni Tebaldini” di Ascoli Piceno, ed è destinato a ricerche originali e inedite sulla musica sacra e sulla musica nella religione.
Per l’edizione 2020 hanno presentato domanda ventidue candidati con tematiche rilevanti e interessanti, che spaziavano dal secolo XII al Novecento. Vincitore del premio (4.000 euro) è risultato Francesco Lora, con la sua ricerca Venezia 1712. Un Te Deum con messa solenne per l’incoronazione dell’imperatore: musica sacra di Stato in partiture, liturgia, cronache e pagamenti. Con nuovi documenti rinvenuti nell’Archivio Hercolani di Bologna.
Del lavoro di Francesco Lora sono stati apprezzati l’originalità del tema e la qualità dei risultati raggiunti. Il lavoro si distingue anche per l’autonomia di giudizio, per le mature competenze storico-musicali, per la padronanza stilistica e per le prospettive critiche, che aprono a nuove possibilità di interpretazione sulla committenza pubblica nella produzione musicale.
La proclamazione del vincitore è avvenuta venerdì 11 dicembre in diretta sul Canale YouTube della Fondazione Levi alla presenza del vincitore e della giuria del Premio: Roberto Calabretto (Università di Udine - Fondazione Levi), Marco Bizzarini (Università di Napoli), Franco Colussi (USCI Friuli - Venezia Giulia), Giulia Gabrielli (Università di Bolzano) e Massimo Privitera (Università di Palermo).
Francesco Lora si è laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo nell’Università di Bologna, e nello stesso ateneo ha conseguito il dottorato di ricerca in Musicologia e Beni musicali. Con Elisabetta Pasquini dirige la collana «Tesori musicali emiliani» (Bologna, Ut Orpheus, 2009-) e vi pubblica in edizione critica l’Integrale della musica sacra per Ferdinando de’ Medici di Giacomo Antonio Perti (2 voll., 2010-11) e gli oratorii di Giovanni Paolo Colonna (L’Assalonne, Il Mosè e La profezia d’Eliseo, 2013-16; La caduta di Gierusalemme, c.s.). Ha collaborato alla Cambridge Handel Encyclopedia e collabora tuttora al Dizionario biografico degli Italiani, al Grove Music Online e a Die Musik in Geschichte und Gegenwart; è autore della monografia Nel teatro del Principe. I drammi per musica di Giacomo Antonio Perti per la Villa medicea di Pratolino (Torino-Bologna, De Sono - Albisani, 2016). Attualmente attende con Alessandra Chiarelli alla nuova catalogazione dell’archivio musicale della Basilica felsinea di S. Petronio, ed è professore a contratto di Storia della Musica del Settecento nell’Università di Bologna.
La giuria ha inoltre segnalato La “Missa pro defunctis” di Giovanni Pierluigi da Palestrina nel contesto romano di fine Cinquecento di Riccardo Pintus, per il valore scientifico della ricerca, e la tesi di dottorato di Maurizio Sacquegna, Giovanni Matteo Asola (1524-1609), la Salmodia vespertina a più cori – Edizione critica, per l’ampiezza del materiale musicale preso in considerazione.