L’Ape musicale

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Una settimana d'opera e musica

RAI: MEDEASIMON BOCCANEGRALE CORSAIRE, ELEKTRA E MOLTO ALTRO

DAL 4 ALL’8 MAGGIO SU RAI5

L’Orchestra Rai con Haenchen; Medea di Cherubini con la Antonacci; The Rake’s Progress diretto da Gatti a Santa Cecilia;

la danza di Virgilio Sieni; Elektra di Strauss diretta da Bychkov con la regia di Ronconi

e due prime serate con Le Corsaire di Anna-Marie Holmes alla Scala e il Simon Boccanegra del Teatro La Fenice

Leggi anche La Scala su Raiplay e Rai5 dal 4 all'8 maggio con la programmazione mattutina

Le prime serate


Anche durante la settimana che apre il mese di maggio, prosegue su Rai5 la proposta musicale quotidiana di Rai Cultura nella fascia oraria del tardo pomeriggio, dalle 17.30 alle 20 circa.

Il lunedì è il giorno dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il 4 maggio alle 18 su Rai5 sono protagonisti il direttore tedesco Hartmut Haenchen e il mezzosoprano Michelle Breedt. “Ora il sole osa sorgere e splendere ancora, come se una sciagura nella notte non fosse avvenuta. La sciagura è avvenuta: certo, a me solo è toccata, e il sole splende ovunque e per tutti gli altri, là fuori”. Sono gli struggenti versi che introducono il primo dei cinque Kindertotenlieder di Gustav Mahler, che aprono il concerto, registrato nel 2018. Sconcerto, mesta rassegnazione, nostalgia, risentimento, senso di vuoto, annullamento del tempo: sono una vera e propria disamina del dolore e della sua evoluzione i “canti per i fanciulli morti”, i cinque componimenti del poeta tardoromantico Friedrich Rückert, musicati da Mahler tra il 1901 e il 1904. A interpretarli è chiamata il mezzosoprano Michele Breedt, voce di riferimento del repertorio mahleriano, che ha collaborato con direttori come Seiji Ozawa, Christian Thielemann, Franz Welser-Möst e Philippe Jordan.

Sul podio è impegnato Hartmut Haenchen, cresciuto nella ex Germania dell’Est e successivamente trasferitosi in Olanda, per poi lavorare nei maggiori teatri del mondo, da Parigi a Londra, da Tokyo a Madrid, fino al debutto nel 2016 al Festival wagneriano di Bayreuth dove è stato acclamato per il suo Parsifal, che ha diretto anche nel 2017. Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai propone anche, sempre di Mahler, Blumine, ossia il brano originariamente concepito come secondo movimento della Prima Sinfonia del compositore boemo, successivamente espunto ed eseguito come pezzo a sé stante. La serata si chiude con la Sinfonia n. 5 in Do minore Op. 67 di Ludwig van Beethoven, resa celebre dal suo incipit, che, come vuole la tradizione, lo stesso compositore ha definito “il destino che bussa alla porta”.

Il martedì è il giorno del repertorio operistico italiano. Il 5 maggio alle 17.30 su Rai5 va in onda Medea di Luigi Cherubini, andata in scena nel 2008 con la direzione musicale di Evelino Pidò e la regia di Hugo de Ana, che firma anche scene e costumi, mettendo in scena una grande nave con le vele ripiegate, incagliata in una spiaggia arida, che domina tutto lo spettacolo. Protagonista un’intensissima Anna Caterina Antonacci, che incarna il ruolo del titolo con una partecipazione emotiva straordinaria. Accanto a lei Giuseppe Filianoti come Giasone, Cinzia Forte nei panni di Glauce, Sara Mingardo in quelli di Neris e Giovanni Battista Parodi come Creonte. L’opera, che ha inaugurato la stagione 2008/2009 del Regio di Torino, è presentata nell’edizione tardoverista con la traduzione italiana di Carlo Zangarini del 1909, la cosiddetta “edizione Callas”.

Mercoledì 6 maggio alle 17.45 su Rai5 va in onda il dramma per musica in tre atti The Rake’s Progress (La carriera di un libertino) di Igor Straviskij su libretto di Wystan Hugh Auden e Chester Kallman, proposto nell’edizione del 2006 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretto da Daniele Gatti con la regia di Lorenzo Mariani, le scene e i costumi di Maurizio Balò. Lo spettacolo è realizzato in forma semi-scenica con l'orchestra sul palcoscenico, in primo piano, anziché in buca come avviene nei teatri d'opera, ad assumere il ruolo dell'autentica protagonista. Sulla scena pochi elementi e moltissimi giornali, per evocare il fatto di cronaca al quale si ispirò il pittore inglese settecentesco William Hogarth per la serie di incisioni che Stravinskij vide all'Art Institute di Chicago nel 1947, e che ispirarono il suo lavoro. Le voci dei solisti sono quelle di Rainer Trost (Tom Rakewell), James Morris (Nick Shadow), Ellie Dehn (Anne) e Sara Fulgoni (Baba la turca). Accanto a loro l’Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia.

Nel giorno dedicato alla danza, giovedì 7 maggio alle 17.30 su Rai5, è protagonista Virgilio Sieni con tre diversi pezzi, registrati al Cango Cantieri Goldoneta di Firenze nel 2014. Si apre con Solo Golberg Improvisation, sulle celebri Variazioni Golberg di Bach eseguite dal vivo al pianoforte. La musica di Bach definisce una metrica e un’architettura immateriale in cui la danza fa affiorare memorie figurative mai citate direttamente, piuttosto affettuosamente evocate in un percorso intimo che chiede condivisione. Si prosegue con Sonate Bach di fronte al dolore degli altri: una rappresentazione di undici date emblematiche di altrettanti conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. Si chiude con Esercizi di Primavera, dedicato alle comunità in via di estinzione, che esplora la ritualità del corpo che si prepara al cambiamento. “Uno spettacolo – ha detto Virgilio Sieni – che sospende lo sguardo verso quelle comunità scomparse, fatte sparire, schiacciate, ed è a loro che è dedicato”. Regia televisiva a cura di Felice Cappa.

La settimana si chiude venerdì 8 maggio alle 17.30 su Rai5 con Elektra di Richard Strauss, nell’allestimento firmato da Luca Ronconi al Teatro degli Arcimboldi nel 2005, per la stagione del Teatro alla Scala. La direzione musicale è affidata a Semyon Bychkov, che restituisce tutta l’atmosfera allucinata e barbarica della tragedia su libretto di Hugo von Hofmannsthal. Protagonisti sul palco sono Deborah Polaski nel ruolo del titolo, Anne Schwanewilms come Crisotemide, Alfred Walzer come Oreste, e una gelida e dispotica Felicity Palmer nei panni di Clitennestra. Le scene sono di Gae Aulenti mentre i costumi sono firmati da Giovanna Buzzi. Regia televisiva a cura di Fausto Dall’Olio.


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