Barbero e Mieli raccontano Savonarola
Firenze, fine ‘400. In uno dei periodi di massimo splendore della capitale del Rinascimento, la città è sotto il controllo di Lorenzo de’ Medici, la cui condotta politica viene aspramente criticata da Girolamo Savonarola, un frate domenicano che nelle sue prediche appassionate lancia strali contro la ricchezza e contro lo sfruttamento del popolo da parte dei governanti. A “Passato e Presente” - il programma di Rai Cultura in onda martedì 5 gennaio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia - il professor Alessandro Barbero con Paolo Mieli, racconta la storia di Savonarola, un personaggio articolato e complesso che riuscirà a conquistare a modo suo la città fiorentina. In concomitanza con la cacciata dell’erede di Lorenzo, Piero, nel 1494, Savonarola attira su di sé moltissimi nemici, dal partito dei Medici fino alle potenze rivali di Firenze: Milano, la Spagna e soprattutto la Chiesa di Roma e il suo pontefice, Alessandro VI, Rodrigo Borgia. Il pontefice scomunica Savonarola per le sue accuse al papato di corruzione e decadenza: la città, temendo le ripercussioni di questa interdizione, lo processa per eresia e nel 1498 lo condanna al rogo. Trattando la storia di Savonarola, si indaga sul ruolo dei predicatori nella società rinascimentale e sul rapporto tra politica e religione, un rapporto che per Savonarola ha un esito drammatico.