I bestiari medievali e la lotta per la sopravvivenza
I bestiari sono un genere letterario che si diffonde a partire dal VII secolo d.C.: i primi bestiari hanno origine da un testo greco, il “Fisiologo”, ma durante il Medioevo verranno scritti in latino e poi in volgare. Lo scopo dei bestiari è la raccolta d’informazioni naturalistiche riguardanti gli animali che chiariscono allusioni, similitudini o metafore oscure della Sacra Scrittura. Rappresentazioni e allegorie raffigurano, dunque, anche la lotta tra Cristo e diavolo, uno scontro che incarna l’opposizione tra bene e male, fondamentale in questo genere letterario: l’unicorno diventa l’immagine di Cristo, simbolo di purezza, mentre il drago, ossia il diavolo che inganna e uccide le sue vittime, diventa il male. A “Passato e Presente” – il programma di Rai Cultura in onda mercoledì 6 gennaio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia - il professor Lucio Villari e Paolo Mieli analizzano i bestiari e l’immaginario medioevale, indagando le credenze, i riferimenti religiosi, ma anche le trasformazioni della società durante i lunghi secoli che dal Medioevo conducono verso l’età moderna.
Alessandro Barbero continua a rispondere alle domande del pubblico, partendo dalla serie firmata Rossellini “La lotta dell’uomo per la sopravvivenza”, nel nuovo appuntamento con “La bussola e la clessidra”, in onda in prima visione mercoledì 6 gennaio alle 21.10 su Rai Storia. In primo piano, il cosiddetto Basso Medioevo, tra produzione tessile e rinascita della metallurgia in Europa. Numerose le curiosità sull’importanza dell’oro, ma anche sulla produzione della carta e della cera. Spazio, infine, alla nascita delle università e della stampa a caratteri mobili.