Fra Dante, Gadda e la Francia
Domenica 28 febbraio
Molière La scuola delle mogli (2020)
In onda sabato 27 febbraio alle 21.15 e domenica alle 16:43 su Rai5
Registrato al Teatro delle Muse di Ancona nel dicembre 2020, lo spettacolo “La scuola delle mogli” di Molière, nella traduzione di Cesare Garboli e per la regia di Arturo Cirillo, è proposto in prima Tv sabato 27 febbraio alle 21.15 su Rai5.
“Nella commedia – afferma Arturo Cirillo - si respira un’amarezza e una modernità come solo negli ultimi testi Molière riuscirà a trovare. Sono presenti la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. Il tutto accade in un piccolo mondo con pochi personaggi”.
“M’immagino una scena che è una piazza dove al centro vi è una casa girevole, al cui interno si vede una scala che porta a una camera che è anche una cella, una stanza delle torture. L’azione avviene nello spazio tra questa casa e un’altra, che non si vede, appartenenti entrambe al protagonista, il quale si fregia di un doppio nome e di una doppia identità, come doppia è la sua natura. È uno spietato cinico ma anche un innamorato ossessivo, un fustigatore delle debolezze altrui come anche una fragilissima vittima del proprio gioco. Al centro una giovane donna cavia di un esperimento che solo una mente maschilista e misantropica poteva escogitare: è stata presa da bambina, orfana, e poi lasciata nell’ignoranza di tutto per poter essere la moglie ideale, vittima per non dire schiava, del futuro marito che la dominerà su tutti i piani, economici, culturali, psicologici. La natura, l’istinto, l’intelligenza del cuore renderanno però vano il piano penitenziale e aguzzino che si è tramato intorno a lei”.
Musiche di scena registrate, eseguite da Francesco De Melis (chitarra classica), Caterina Dionisi (pianoforte), Vasco Maria Livio (computer), Lorenzo Masini (chitarra).
Con Arturo Cirillo nei panni di Arnolfo, alias Signor Del Ramo; Valentina Picello è Agnese, fanciulla innocente allevata da Arnolfo; Rosario Giglio è Crisaldo, amico di Arnolfo / Alain, servo di Arnolfo; Marta Pizzigallo è Georgette, serva di Arnolfo; Giacomo Vigentini è Orazio, innamorato di Agnese / Un notaio.
La regia televisiva di Francesca Taddeini, progetto editoriale Felice Cappa, produttore esecutivo Serena Semprini, a cura di Giulia Morelli.
Produzione MARCHE TEATRO – Teatro dell’Elfo – Teatro Stabile di Napoli.
Divina Commedia. Vespri danteschi
Inferno - Canti 22-23-24
Divina Commedia: i 100 canti letti e interpretati da Lucilla Giagnoni
Su Rai5 (canale 23) un mese con i versi del Sommo Poeta
Dante Alighieri e la sua Commedia “debuttano” in televisione, integralmente. E, per la prima volta, letti e interpretati da una donna: fino al 25 marzo, tutti giorni in seconda serata su Rai5, Lucilla Giagnoni dà voce e volto alla Divina Commedia, portando il Sommo Poeta oltre la soglia del teatro. Tre canti al giorno, per circa 30 minuti, fino ad arrivare a quel 25 marzo che, nel 1300, fu il giorno della partenza del viaggio dantesco. Nella settimana dal 28 febbraio al 6 marzo, le letture proseguono ogni sera con la conclusione dei Canti dell’Inferno, e l’inizio del viaggio dantesco nel Purgatorio.
Un progetto che – con il supporto del Teatro Faraggiana di Novara, di cui Lucilla Giagnoni è direttrice artistica, e del Comune di Novara – ha preso vita nel periodo del primo lockdown, durante il quale l’attrice e narratrice ha scandito i giorni, dal palcoscenico di quello stesso teatro, con le letture della Divina Commedia.
“Si tratta – dice Giagnoni – di un‘impresa mai realizzata al mondo, in video: non un attraversamento mentale, intellettuale, ma fisico, corporeo, che restituisce la carnalità, il respiro, la voce, lo sguardo del racconto della Commedia. E soprattutto, un percorso compiuto fino in fondo da una donna, perché, forse non si è mai detto, la Divina Commedia ha una voce femminile”.
Perché, nella sua interpretazione, dagli abissi dell’Inferno alla faticosa conversione della salita del Purgatorio alla coralità e alla sinfonia del Paradiso, tutto converge verso quella figura umana, la “Vergine madre” che informa di sguardo femminile l’intera Commedia e indica la sola possibilità di salvezza e felicità per l’essere umano, come rivelano i memorabili versi a lei dedicati “Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile e alta”. Un messaggio che – aggiunge Giagnoni – è ancora attualissimo: “non cercare il dominio o il possesso, non vincere sopra le cose, ma unire gli opposti, dare armonia ai contrari. E anche se oggi sembra impossibile agire o compiere scelte di cambiamento di sguardo e di rotta, sono tempi, i nostri, in cui siamo chiamati a questa rivoluzione, siamo chiamati a sognare, immaginare e a fare l’impossibile. Abbiamo già dimostrato che si può fare”.
La ripresa video della lettura dantesca è affidata a Bianca Pizzimenti, mentre le musiche sono firmate da Antonio Paolo Pizzimenti.
Lunedì 1 marzo
A.C. Beaumarchais, Il matrimonio di Figaro
ore 15:36
Il Conte, padrone di Figaro, annoiato del suo matrimonio, decide di insidiare Susanna, la promessa sposa del servo, rivendicando lo ius primae noctis. Regia di Sandro Sequi ( 1972 ) con Giorgio Albertazzi,Valentina Fortunato,Sergio Fantoni,Lia Zoppelli,Gigi Proietti,Adriana Asti,Gino Maringol,Franco Angrisano,Giacomo Piperno,Michele Riccardini,Letizia Frezza,Giuseppe Crisolini Malatesta
Martedì 2 marzo
A.Dumas père, Kean, genio e stregolatezza
ore 15:36
Edmun Kean, fenomenale interprete shakespeariano, è un prodigio di genio e sregolatezza: la penna di Dumas padre ne riporta sbandate e successi. Di Alexandre Dumas padre, adattamento in tre atti Jean Paul Sartre traduzione e regia teatrale Vittorio Gassman e Luciano Lucignani; regia televisiva Franco Enriquez con Vittorio Gassma, Valeria Valeri, Anna Maria Ferrero, mario Feliciani, Dina Sassoli 1955
Mercoledì 3 marzo
A.Dumas père Antony
ore 15:52
Tratto dal romanzo dello scrittore Alexandre Dumas padre, in una riduzione particolare, raccoglie i cinque atti in cui i protagonisti sono vittime di un amore senza speranze e delle accuse dei pregiudizi sociali più radicati, contro i quali si scagliava la ribellione dell'anima romantica. Traduzione e adattamento televisivo in un tempo di Adolfo Morriconi, Giacomo Colli, regia di Giacomo Colli, scene e costumi di Ferdinando Ghelli, con Warner Bentivegna, Emma Danieli, Silvia Monelli, Giuliana Calandra, Edda Valente, Walter Maestosi 1968
In scena Corrado Pani
di Barbara Pozzoni e Francesco D’Arma
ore 21:15
È dedicato a Corrado Pani il documentario inedito della serie “In scena”, firmato da Barbara Pozzoni e Francesco D’Arma con la regia di Barbara Pozzoni, in onda in prima visione mercoledì 3 marzo alle 21.15 su Rai5. Attore di talento e personalità, Pani è stato protagonista delle scene italiane dagli anni '50 fino alla morte avvenuta il 2 marzo 2005. Nato a Roma il 4 marzo del 1936, Pani inizia a recitare bambino alla radio e come giovanissimo doppiatore. Suo primo grande mentore fu Luchino Visconti, che ne ammirava le doti drammatiche. Il teatro è stato la sua più grande passione, il filo rosso che attraversa tutta la sua carriera. Non solo Visconti, ma anche Strehler, Trionfo e, primo e ultimo, Luca Ronconi, suo amico fin dagli esordi sul palcoscenico. Sodalizio che Rai Cultura propone anche con il dramma “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, in onda sabato 6 marzo alle 16.15 su Rai5, adattamento teatrale firmato da Ronconi nel 1997 con Corrado Pani nel ruolo di Remo Balducci.
Nella vita di Pani c'è anche il cinema – ancora con Visconti, ma anche con tanti altri registi di valore. E la televisione, che lo vide protagonista di innumerevoli trasposizioni di prosa e sceneggiati. Uno su tutti “I fratelli Karamazov”, diretto da Sandro Bolchi nel 1969, un'opera rimasta nell'immaginario collettivo.
Proverbiali la sua bellezza e il suo fascino, la fama di conquistatore, la relazione con Mina dalla quale nacque il suo unico figlio Massimiliano. Divo dei fotoromanzi e giocatore d'azzardo, tifoso della Lazio e colto lettore della letteratura più raffinata, amante delle automobili e della velocità, Pani è stato un uomo autentico, una personalità profonda e contraddittoria, disincantato e tenerissimo allo stesso tempo. "Uno come Steve McQueen" lo definisce l'amico Pino Insegno, intervistato nel documentario insieme ad Umberto Orsini, Massimo Popolizio e al figlio Massimiliano.
Queste testimonianze dialogano con le parole dello stesso Corrado Pani, scelte dalle tante interviste concesse alla tv nel corso dei decenni. Parole toccanti, penetranti, commoventi e scanzonate che si intrecciano con un repertorio vasto ed inedito.
Giovedì 4 marzo
A. Dumas fils La signora delle Camelie
ore 15:52
Il tragico amore tra la mondana Margherita e il giovane Armando che ispirerà "La Traviata" di Verdi, è qui riportato nell'adattamento in due tempi del romanzo di Alexandre Dumas figlio cura di Massimo Franciosa dalla traduzione di Maria Bellonci. Regia Vittorio Cottafavi scene Giorgio Aragno costumi Pier Luigi Pizzi musiche Rino De Filippi con Rossella Falk 1971
Venerdì 5 marzo
A. Dumas fils L'amico delle donne
ore 15:24 T
De Ryon, fine conoscitore della psicologia femminile, consiglia nobildonne parigine trascurate dai mariti spingendole a riconquistarli con armi subdole ma efficaci. Traduzione Andrea Martelli, adattamento televisivo e regia Davide Montemussi, scene Franco Dattilo, costumi Maurizio Monteverde con Carlo Giuffrè, Bianca Toccafondi, Bernadette Lucarini, Gianni Agus, Giuliana Lojodice, Orso Maria Guerrini 1975
Sabato 6 marzo
Stardust Memories
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1997)
Regia di Luca Ronconi. Con Corrado Pani
ore 16:00
Luca Ronconi dirige Corrado Pani, Ilaria Occhini e Franco Graziosi nell'ambizioso adattamento teatrale del capolavoro di Gadda "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana", in onda sabato 6 marzo alle 16.15 su Rai5 per lo spazio “Stardust Memories”. La regia televisiva è firmata da Giuseppe Bertolucci. L’opera fa rivivere sul palcoscenico il romanzo, nella Roma nel 1927, incentrato sulla figura del commissario Francesco Ingravallo, meglio conosciuto come "Don Ciccio": uno dei più giovani e invidiati funzionari della sezione investigativa. Don Ciccio deve risolvere il caso di un furto in via Merulana 219 e l'assassinio di Liliana Balducci, sua amica e inquilina del palazzo. Il giallo resta senza soluzione, con una molteplicità di possibilità aperte che rispecchiano in modo paradossale la visione dell'esistenza del commissario.
di Carlo Emilia Gadda
dal Teatro Argentina di Roma
Regia televisiva Luca Ronconi, regia teatrale Giuseppe Bertolucci, scene Margherita Palli, costumi Gabriele Mayer, musiche Paolo Terni. Con Franco Graziosi (Comm. Francesco Ingravallo), Maria Grazia Bon (Signora Antonini, affittacamere), Antonio Zanoletti (Pompeo Porchettini, detto Sgranfia), Stefano Lecovelli (Gaudenzio Deviti, detto Bidone), Massimo De Rossi (Dottor Fiumi), Ilaria Occhini (Liliana Balducci), Corrado Pani (Remo Balducci), Gea Lionello (Assunta Crocchiapani), Elena Russo (Gina Zanchetti), Emilio Bonucci (Giuliano Valdarena), Evelina Meghnagi (Manuela Pettacchioni, portinaia), Clemente Pernarella (un brigadiere), Paola Bacci (Contessa Teresa Menegazzi), Marco Bonini (Enea Retalli), Alberto Gasbarri (Ascanio Luciani), Franca Tamantini (Signora Cucco), Paola Bigatto (Professoressa Vertola), Mico Cundari (Signor Bottafavi), Pierfrancesco Favino (Maresciallo Di Pietrantonio), Gian Paolo Poddighe (lo sbandato), Marco Toloni (Incaricato Ufficio Criminologico), Loredana Solfizi (Zi’ Marietta), Giuliana Calandra (Zi’ Elviuccia), Massimiliano Sbarsi (Orestino), Luciano Virgilio (Don Lorenzo Corpi), Paola D’Arienzo (La Milena), Benedetta Cesqui (La Ines), Caterina De Regibus (La Virginia), Giovanni Crippa (Brigadiere Pestalozzi), Alvia Reale (Ines Cionini), Marisa Belli (Zamira Pacori), Cristina Manara (Clelia Farcioni), Pietro Sermonti (Diomede Lanciani), Massimo Poggio (Milite Cocullo), Silvia Iannazzo (Lavinia Mattonari), Gai Barbieri (Camilla Mattonari), Roberto Tozzi (un uomo) e con Calogero Azzaretto, Davide Ceci, Adriano Cerantola, Vittoria Danese, Giovanni D’Astore, Vincenzo Marino, Valter Midolo, Tommaso Monacelli, Cesare Pilotto, Ofelia Porretti, Bruno Romagnoli, Franco Scagnetti, Marco Scalabretti.
Per le celebrazioni dantesche
OMAGGIO A DANTE
TEATRO Divini canti: Lectura Dantis e altri incantamenti (2012)
A seguire, Divina Commedia. Ballo 1265 (2015)
A seguire, Divina Commedia. Vespri danteschi - Purgatorio
Nell’anno in cui si celebrano i 700 anni della morte di Dante Alighieri e nel mese in cui ricorre il Dantedì, che dal 2019 celebra ogni 25 marzo l’inizio del viaggio dantesco, Rai Cultura propone una serata all’insegna di Dante Alighieri in onda sabato 6 marzo a partire dalle 21.15 su Rai5. La serata si apre con un gioiello dall’archivio Rai di Napoli: sette degli otto canti della Divina Commedia di Dante Alighieri recitati nel 1981, nel primo anniversario della Strage di Bologna nella città emiliana, dalla sommità della Torre degli Asinelli, reinterpretati da Carmelo Bene nel 1997. Questo straordinario documento, accompagnato dalla lettura dei commenti all’evento del genio di Campi Salentina da parte della figlia Salomè, è stato raccolto dal regista Felice Cappa nel docu-film "Carmelo Bene in divini canti, lectura Dantis e altri incantamentì". Durante la registrazione dei "Canti orfici" a Napoli, Bene decise di immortalare in video le letture che costituirono il suo tributo ai feriti della strage di Bologna, performance della quale non esistono registrazioni ufficiali.
A seguire, Rai Cultura propone “Divina Commedia. Ballo 1265”, opera del 2015 in cui il coreografo Virgilio Sieni incontra la Divina Commedia, in occasione del 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri. Le tre cantiche - Inferno, Purgatorio e Paradiso - diventano altrettante parti coreografiche di un viaggio scandito dalla terzina dantesca. Danzatori e cittadini tracciano un itinerario spirituale sulla tessitura ritmica sviluppata dalle percussioni live di Michele Rabbia.
Coreografia Virgilio Sieni, regia televisiva Felice Cappa.
La serata dantesca si chiude alle 23.15 con “Divina Commedia. Vespri danteschi”, in cui l’attrice Lucilla Giagnoni legge i Canti 6, 7 e 8 del Purgatorio. La lettura integrale dei Canti della Commedia da parte dell’attrice proseguirà nei giorni successivi, fino al 25 marzo, ogni sera in seconda serata su Rai5.
L’omaggio di Rai Cultura a Dante proseguirà anche nei giorni successivi, con “La vita nuova”, in onda sabato 20 marzo alle 21.15 su Rai5, in cui il compositore premio Oscar Nicola Piovani si cimenta con la trasposizione musicale del prosimetro dantesco, prima opera attribuita con certezza al Padre della letteratura italiana considerata pietra miliare dello stilnovismo. Dal 22 marzo al 5 aprile inoltre, Rai Cultura proporrà tre prime serate dedicate alle tre Cantiche della Commedia, in cui studiosi, artisti, musicisti, scienziati, personalità dello spettacolo interpretano letture scelte delle terzine dantesche, introdotte dai linguisti Luca Serianni, Valeria Della Valle, Giuseppe Patota.