Fenomeni. Un dialogo tra passato e futuro.
Omer Meir Wellber e Avi Avital per la prima volta insieme, inaugurano con la Filarmonica Toscanini la terza parte della stagione dei concerti con un programma in cui si incontrano stimolanti territori e rinnovati paesaggi sonori
Fenomeni inaugura la terza parte della stagione dei concerti della Filarmonica Toscanini venerdì 19 marzo ore 20.30 in live streaming.
Tra i protagonisti di questo appuntamento, con il brano che gli è valso la nomination ai Classical Grammy Awards nella categoria “Miglior solista strumentale”, il mandolinista israeliano Avi Avital. Il Concerto per mandolino e orchestra d’archi, composto dal connazionale Avner Dorman, verrà eseguito da Avital con la Filarmonica Toscanini, diretta da Omer Meir Wellber, direttore di fama internazionale sul podio eccezionalmente per l’occasione, anche in veste di Maestro al cembalo.
Un concerto che prende vita e si caratterizza in modo speciale. I due interpreti, Omer Meir Wellber ed Avi Avital, sono nati e cresciuti nella stessa città, Be'er Sheva,nel sud Israele dove hanno condiviso in parte gli studi e, dopo aver intrapreso le rispettive carriere che li ha portati a girare il mondo, si ritrovano insieme per la prima volta in questa occasione, già affermati ed applauditi da prestigiose platee.
«Un motivo che rende questo concerto speciale – racconta Avi Avital -, è la collaborazione con Omer perché condividiamo le stesse origini. Ci conosciamo da tanti anni, siamo amici da ragazzi, già dall’inizio dei nostri percorsi musicali. Sono sempre molto fiero di Omer della carriera che sta facendo. Questa è la prima volta che suoniamo insieme, in veste di direttore d’orchestra e di solista, quindi è un’occasione speciale: è un ciclo che si chiude ma spero anche che apra ad altre possibilità e collaborazioni».
Per questo primo loro concerto con la Filarmonica Toscanini, Wellber - che suonerà anche il clavicembalo- e Avital, fanno convivere Johann Sebastian Bach, di cui verrà eseguito il Concerto per clavicembalo n.1 in re minore BWV 1052, con Richard Strauss e la sua Tanzsuite aus Klavierstücken von François Couperin TrV 245, e Avner Dorman il cui Concerto per mandolinoe archi costituisce il trait d’union tra i due interpreti.
«Il Concerto scritto da Dorman per Avi Avital – spiega Omera Meir Wellber - , è decisamente bello e diverso da quello che la gente potrebbe aspettarsi. Rivela anche un “tocco israeliano” nella presenza dell’elemento folcloristico, insieme allo stile arabo - modernista».
Il Concerto per mandolino, composto nel 2006, è diventato uno dei pezzi più importanti scritti per mandolino negli ultimi anni. È suddiviso in tre sezioni che si succedono senza pausa: un movimento lento, meditativo interrotto da alcune esplosioni dinamiche, una danza veloce ed energica costruita in modo molto simile a un concerto grosso barocco in cui l'assolo e il tutti si alternano frequentemente. La terza sezione invece segna il ritorno del movimento meditativo d’ apertura: una melodia pura con una sorta di battito cardiaco sottostante.
Caratterizza la personalità di Avital - che è anche solista nel Concerto in re minore di Bach - l’apertura a mondi e a musiche diverse e molte volte lontane. Figlio di ebrei sefarditi marocchini, ha incontrato fin da ragazzo la musica classica, ma anche la musica persiana, la musica popolare russa, la musica indiana, oltre ad aver frequentato il repertorio klezmer, la musica tradizionale degli ebrei dell’Europa centrale ed orientale che nel corso degli ultimi secoli popolarono principalmente le città e i villaggi della Russia e della Polonia.
«Originalmente composto per clavicembalo, quello in programma è un Bach monumentale – commenta Avi Avital-. Anche con esso ho un legame particolare, una storia, in quanto fu il primo pezzo registrato con Deutsche Grammophon all’interno di un progetto che è durato alcuni anni in cui ho dato l’anima per trascrivere la parte solistica, cercando di non tralasciare proprio nulla. È stato un lavoro incredibile che mi ha dato la prova che la musica di Bach non ha limiti strumentali, nel senso che esprime una verità talmente forte, assoluta, divina, oserei dire, che rimane intatta e passa anche in questa versione per mandolino. Spero, nel concerto con la Filarmonica Toscanini, di offrirne un’interpretazione che lo faccia capire e che costituisca un momento d’ascolto fresco di questo pezzo conosciuto e amato».
Tra i principali direttori d’oggi sia nel repertorio operistico sia orchestrale, Omer Meir Wellber attualmente ricopre le cariche di Direttore Principale della BBC Philharmonic, Direttore Musicale del Teatro Massimo Palermo, Direttore Ospite Principale alla Semperoper di Dresda. A partire dal 1° settembre 2022 sarà Direttore Musicale alla Volksoper Wien.
Su esempio di Daniel Barenboim del quale è stato suo assistente, crede nell’arte come strumento di trasformazione ed integrazione sociale e a questo proposito dal 2009 è il direttore musicale della Raanana Symphonette Orchestra fondata nel 1991 per aiutare l'integrazione degli immigrati ebrei in Israele. Insieme a varie istituzioni, con programmi di sensibilizzazione e conferenze didattiche, promuove la nuova generazione di studenti in direzione d’orchestra.
«C‘è un dialogo interessante tra passato e futuro in questo programma – riflette Omer Meir Wellber -, un aspetto che approfondisco da sempre in quanto m’interessa pensare che anche i pezzi antichi, come il Concerto per clavicembalo di Bach, a loro volta sono stati contemporanei... contemporanei al passato. Se prendiamo in considerazione la Tanzsuite aus Klavierstücken von François Couperin (1923) in cui Richard Strauss si serve di brani per clavicembalo del compositore francese vissuto a cavallo tra XVII e XVIII secolo, notiamo che il modo in cui li tratta è quello a lui contemporaneo: l’uso del cembalo, ad esempio, non è certo quello di eseguire il basso continuo proprio dell’epoca di Couperin. Inoltre, Strauss prevede la celesta e usa gli strumenti - alcuni dei quali sono nella sua stessa epoca - per creare i suoni secondo la propria idea, mirando a colori particolari. In questo caso egli “rinnova” Couperin».
Il concerto sarà trasmesso in live streaming sul sito www.latoscanini.it e sulle pagine Facebook e Vimeo de La Toscanini.
Verrà inoltre proposto in contemporanea, tramite cross-posting, sulla pagina Facebook di Parma 2020 + 21 Capitale Italiana della Cultura.
Un ringraziamento particolare ai partner e sponsor che, con il loro impegno e contributo, sostengono l’attività de La Toscanini: Credit Agricole, Barilla, Cepim, Chiesi, Fratelli Galloni, Dulevo. In particolare, per la stagione Fenomeni: Dallara, main sponsor. Hera Comm, Opem, Cavalieri & Amoretti, sponsor.
Service audio a cura di Pro Music srl.
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