L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

 

Da Simona Marchini a Federico Fellini

DOMENICA 24/10/2021

 

Domenica con... Simona Marchini

Un palinsesto come un’autobiografia: è quello che Simona Marchini propone nei programmi da lei scelti e commentati per la sua “Domenica Con”, lo spazio curato da Enrico Salvatori e Giovanni Paolo Fontana, in onda domenica 24 ottobre dalle 14.00 alle 24.00 su Rai Storia. Nel corso della giornata, l’attrice romana rende omaggio a molte delle figure che per lei hanno avuto importanza, affettiva, artistica, umana: da Franca Valeri a Palma Bucarelli, da Enrico Vaime a Riccardo Pazzaglia fino a Gigi Proietti. Ma c’è anche un ricordo di lei bambina, durante la Seconda Guerra Mondiale, del padre Alvaro, grande costruttore e mecenate in un tempo fatto rivivere da documentari come “Testimoni oculari. La battaglia di Roma” firmata da Gianni Bisiach o “Libro bianco: Roma oggi e domani”.
Protagonisti anche i personaggi comici inventati da Simona Marchini per la Tv: l’indimenticabile Iside Martufoni (A tutto gag, 1980), la centralinista di “Quelli della notte” (1985), “lei e l’altra” (Proffimamente non stop, 1987).
Ad anticipare il film scelto per la prima serata – “Il concerto” di Radu Mihaileanu, del 2009 – c’è anche una Marchini meno nota: l’appassionata di lirica diventata anche cantante in “Le convenienze e le inconvenienze teatrali” di Gaetano Donizetti nel 1988 alla Fenice di Venezia, nell’adattamento diretto da Ugo Gregoretti.
La “Domenica Con” dell’attrice si chiude con “Sabato sera dalle nove alle dieci” del 1974 e un ricordo affettuoso di Gigi Proietti.

LUNEDI’ 25/10/2021

Le storie di Passato e Presente: Gli imperi medievali

In questa puntata raccontiamo i grandi imperi del Medio Evo: l’impero carolingio, con Carlo Magno e il suo tentativo di restaurazione dell’Impero Romano d’Occidente; l’Impero bizantino, che prosegue la storia dell’Impero Romano d’Oriente dopo la caduta di quello d’Occidente; e il Sacro Romano Impero di Federico II, che vede una rinascenza culturale e un nuovo dialogo tra il mondo Cristiano è quello musulmano. Appuntamento con “Le storie di Passato e presente” lunedì 25 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Elementi italiani del patrimonio culturale immateriale Unesco - Pillole Falconeria, un patrimonio umano vivente 

Uno dei 14 elementi italiani iscritti nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Italia. Viaggio nella bellezza. Il palazzo dell’Aeronautica

Edificato in pochi mesi tra il ’29 e il ’31, il Palazzo dell’Aeronautica voluto dal maresciallo dell’aria Italo Balbo, è un edificio che celebra con i suoi spazi e meccanismi all’avanguardia, il mito dell’efficienza lavorativa, mito che ben si adatta alla nuova arma da guerra: l’aviazione. Per decorare con eleganza gli spazi dell’aerobar e dell’aeromensa, Balbo chiama il principe del cartellonismo e della stampa illustrata Marcello Dudovich. Dopo circa 90 anni di cancellazioni, abbattimenti e oblio, le tempere dell’artista triestino vengono ritrovate e restaurate. Oggi, in mezzo alle tante abrasioni, manomissioni e ridipinture, sono nuovamente il racconto di una aviazione elegante e affascinante. L’appuntamento con “Il palazzo dell’Aeronautica” per “Italia. Viaggio nella bellezza”, è per lunedì 25 ottobre alle 21.15 in onda in prima visione su Rai Storia. Sono intervenuti in puntata, Alberto Rosso, Gen. S.A. - Aeronautica Militare, Emilio Gentile, storico, Anna Villari, storica dell’arte e museologa, Paolo Nurcis, Colonnello Aeronautica Militare, Maria Grazia Bella, curatrice mostra "Marcello Dudovich al tempo della committenza Aeronautica: 1920 – 1940", Emidio Tollis, Maggiore - Aeronautica Militare.

Catilina, cronaca di una congiura

Negli ultimi anni della Repubblica, Roma presenta una scena politica particolarmente violenta. Le conquiste in Africa e in Oriente hanno sconvolto lo scenario sociale. Grandi quantità di schiavi sono affluite in Italia, provocando un crollo del costo del lavoro, l’impoverimento della classe media e lo sviluppo del latifondo. La battaglia politica tra la nobiltà, che controlla il Senato, e la plebe, che ha diritto di veto sulle leggi, si è fatta molto dura. I “patres”, i nobili, vogliono conservare i loro privilegi, i “populares” chiedono la distribuzione delle terre demaniali e la mitigazione dei debiti. Nel 63 a.C. questo scontro sfocia in un tentativo di colpo di stato. Il protagonista si chiama Lucio Sergio Catilina. A duemila anni di distanza, attraverso un’attenta ricostruzione dei fatti e un confronto con le fonti storiche, Cristoforo Gorno rilegge questa pagina di Storia in “Catilina, cronaca di una congiura” in onda lunedì 25 ottobre alle 22.10 su Rai Storia.

Gli storici latini definiscono Catilina intelligente e audace, ma anche ma pieno di vizi, crudele e perverso. Anche se è di origine nobile, si è più volte candidato al consolato, la massima magistratura romana, per la fazione dei populares, ma le ripetute sconfitte, causate da brogli e accuse varie, lo spingono ad organizzare una rivolta armata contro l’ordine costituito. Il suo antagonista si chiama Marco Tullio Cicerone. Viene dalla provincia, ma si è distinto nei tribunali per la sua arte oratoria e ha fatto una brillante carriera politica che lo ha portato al vertice della Repubblica come console. Anche se non è nobile, è diventato l’alfiere della fazione dei patres, l’aristocrazia senatoriale. Con le sue mosse astute, le straordinarie orazioni e la forza delle legioni, Cicerone sventa la congiura di Catilina, che trova la sua tragica fine in una battaglia senza speranza. Ma sono tanti gli interrogativi che ancora ruotano attorno a questo evento che, per la sua forza drammatica e la statura dei suoi protagonisti, è diventato il modello narrativo per i racconti delle congiure e dei piani eversivi futuri.

MARTEDI’ 26/10/2021

Le storie di Passato e Presente. Gli italiani nella II Guerra Mondiale

La storia dei soldati italiani durante il secondo conflitto mondiale viene raccontata, in questa puntata, attraverso tre momenti cruciali: la dichiarazione di guerra, la ritirata di Russia e la strage di Cefalonia.

10 giugno 1940, davanti alla formidabile avanzata dell’esercito nazista, Mussolini rompe gli indugi e dal balcone di Palazzo Venezia dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna.

Sul fronte orientale, tra fine del 1942 e l’inizio del 1943, i sovietici contrattaccano e travolgono i nazifascisti. Per i soldati italiani ha inizio una lunga e tragica ritirata.

Il 1943, per il fascismo, è l’anno della crisi: il 25 luglio e l’8 settembre sono le due date che segnano la caduta del regime mussoliniano e l’armistizio con gli alleati. Ma la guerra continua e, subito dopo l’armistizio, i tedeschi occupano la penisola. In seguito all’occupazione tedesca, inizia ad organizzarsi la Resistenza. Episodi di resistenza si verificano anche fuori dai confini nazionali. Ad esempio nell’isola greca di Cefalonia, dove la Divisione Acqui si rifiuta di cedere le armi ai tedeschi. La risposta nazista sarà un’efferata strage. Appuntamento con “Le storie di Passato e presente” martedì 26 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Elementi italiani del patrimonio culturale immateriale Unesco – Pillole transumanza. Il movimento stagionale del bestiame lungo gli antichi tratturi nel Mediterraneo e nelle Alpi 

Uno dei 14 elementi italiani iscritti nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Il segno delle donne – Carina Massone Negrone

Nel giugno del 1935 Carina Massone, una giovanissima pilota italiana, si avventura in un’impresa incredibile, battendo il record mondiale di altitudine. Questo non è che il primo degli incredibili traguardi che la Massone raggiungerà nel mondo dell’aviazione… e non solo. Nobile, spericolata, amante dello sport, dell’avventura e della libertà, Carina non si ferma davanti a nulla e a nessuno.

In questa puntata del Segno delle Donne, in onda in prima visione martedì 26 ottobre alle 21.15 su Rai Storia, Elena Stancanelli intervisterà Carina Massone, a cui presta voce e volto Lorenza Indovina, permettendo al mondo di scoprire una figura poco conosciuta eppure rivoluzionaria. Una donna che, in tempi insospettabili, ha distrutto tutti gli stereotipi, offrendo al mondo una lezione che ancora oggi fatichiamo a imparare. “Il Segno delle Donne” – che racconta, attraverso una serie di “interviste”, sette donne straordinarie del Novecento italiano, interpretate da altrettante attrici - è una co-produzione Anele e Rai Storia, realizzata da Anele. Prodotta da Gloria Giorgianni. Produttore esecutivo Emma Di Loreto. Coordinamento editoriale Rai Alfonso Notari. Delegato di produzione Rai Serena Valeri. Soggetto di Gloria Giorgianni, Massimo Favia e Andrea Martelli. Sceneggiature di Giorgia Colli (Fernanda Gattinoni, Colette Rosselli), Flaminia Padua (Angela e Luciana Giussani, Carina Massone Negrone), Federica Tuzi (Liala, Alida Valli), con la consulenza storica di Silvia Salvatici. Regia di Marco Spagnoli, Gisella Gobbi, Mario Vitale.

SeDici Storie
Veleno in fondo al mare - La casa dei carissimi

Dall’affondamento della nave Cavtat, e lo straordinario recupero di quasi mille bidoni di piombo, teraetile e tetrametile, all’Opera Cardinal Ferrari, punto di riferimento per la vita milanese dal 1921. Sono le storie raccontate dall’appuntamento con la serie “SeDici Storie”, in onda martedì 26 ottobre alle ore 22.10 su Rai Storia.

È il 14 luglio 1974 e sono le 4.12 del mattino al largo di Capo d'Otranto, mar Adriatico. Da una parte c'è la Cavtat, mercantile jugoslavo al comando di Niksa Lucic; dall'altra la Lady Rita, battente bandiera panamense, comandante Carmine Laudato. Non c'è nebbia quella mattina, il bollettino meteorologico dell'Aeronautica Militare parla di visibilità buona. Le due imbarcazioni collidono, la Cavtat inizia a imbarcare acqua, l'equipaggio viene messo in salvo dai membri della Lady Rita. Il mercantile slavo, che potrebbe essere trainato in secca, viene lasciato affondare. A bordo della Cavtat ci sono 2.800 tonnellate di carico e, in più, 270 tonnellate di piombo, tetraetile e tetrametile, in 909 bidoni trasportati per metà sopracoperta e per l’altra metà nelle due stive. Il rischio è quello di un enorme disastro ambientale. Il primo a intervenire sul posto fu il pretore di Otranto dell'epoca, Alberto Maritati. La cosa più sensazionale dell'incidente della Cavtat fu il recupero dei quasi mille bidoni di piombo, teraetile e tetrametile, in un'epoca in cui la tecnologia non era ancora avanzata come oggi e bisognava ingegnarsi, oppure ricorrere all'enorme coraggio di qualche eroe dell'epoca. I primi barili vennero recuperati grazie all’intraprendenza di sommozzatori locali.

“Dal 1921 l’Opera Cardinal Ferrari è la casa di chi non ha casa: rifugio, luogo di riparo e ripartenza per i “Carissimi”: persone che hanno perso tutto, ma non la dignità e la speranza di affrancarsi da una vita difficile”. Così recita il manifesto dell’Opera che da un secolo è un punto di riferimento della vita milanese, per il contrasto alla povertà e alle diseguaglianze. La solidarietà, il sostegno, l’aiuto fattivo e concreto dell’Opera seguono l’esempio del Cardinal Ferrari, uomo virtuoso e arcivescovo di Milano dal 1894 al 1921, anno della sua morte. Nel corso del tempo, l’Opera Cardinal Ferrari è diventata anche un’interlocutrice privilegiata per i sindaci e gli amministratori della città, un monumento alla carità e “un luogo di ristoro, la casa in cui sentirsi a proprio agio e il motore per avere l’aiuto dal quale partire e ripartire”. Tra gli intervistati, la volontaria Enza Lo Bello, lo storico Massimiliano Fratter, il Presidente OCF Pasquale Seddio, la collaboratrice OCF Maria Teresa Sarati.

MERCOLEDI’ 27/10/2021

Le storie di Passato e presente. La Russia comunista

La puntata racconta la rivoluzione russa e la nascita dell'Unione Sovietica attraverso tre protagonisti della storia del comunismo: Lenin, Stalin e Trotsky. Vladimir Il´ič Ul´janov, detto Lenin, è stato l’artefice della Rivoluzione di ottobre del 1917 e il fondatore dello Stato Sovietico. Dopo la sua morte, avvenuta nel gennaio del 1924, Stalin, che era il segretario generale del Comitato centrale del partito, diventa il dittatore dell’Urss sconfiggendo tutti i suoi rivali. Tra gli sconfitti anche il leggendario capo dell’Armata rossa, Trotzkij, che sarà espulso dal partito (1927) e costretto a lasciare l'Urss. Trotzkij sarà condannato a morte in contumacia nel 1936 e morirà in Messico nel 1940 ucciso da un sicario di Stalin. Appuntamento con “Le storie di Passato e presente” mercoledì 27 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Elementi italiani del patrimonio culturale immateriale Unesco - Pillole

Uno dei 14 elementi italiani iscritti nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Italiani. Mario Rigoni Stern 

Nato come “scrittore per caso” Mario Rigoni Stern (1/11/1921 -16/6/2008), dopo il successo planetario del suo primo libro, “Il sergente della neve” del 1953, dedicato ai soldati italiani caduti in Russia nella Seconda guerra mondiale, si è affermato come uno dei più amati scrittori italiani del Novecento. È lui il protagonista dello speciale di Giuseppe Sangiorgi, con la regia di Pierluigi Castellano, in onda in prima visione per il ciclo “Italiani” mercoledì 27 ottobre alle 21.15 su Rai Storia.

In occasione dei 100 anni dalla nascita, lo raccontano amici ed estimatori come Eraldo Affinati, Paolo Cognetti, Mario Isnenghi, Marco Paolini, Maria Pia Veladiano. Mario Rigoni Stern nasce ad Asiago il primo novembre del 1921. La sua è una famiglia numerosa, sono sette figli maschi e una femmina. Il papà e lo zio sono commercianti, vendono prodotti che servono alla vita dei montanari che abitano negli altopiani circostanti ad Asiago. Intorno a lui ci sono ancora le rovine causate dalla Prima guerra mondiale, bisogna ricostruire anche l’armonia dei luoghi, oltre alle cose materiali. Nel clima politico di allora, il regime fascista, a 17 anni si arruola volontario nella Scuola centrale di alpinismo di Aosta, in Piemonte. Ciò che apprende gli sarà prezioso pochi anni dopo quando, con il grado di sergente maggiore degli alpini, parteciperà alla campagna di Russia. A gennaio del 1943, dall’avamposto sul Don dove era col suo reparto, inizia la ritirata del corpo d’armata italiano sul fronte orientale. È un’esperienza drammatica, alla quale seguono, dopo l’otto settembre, due anni di prigionia in campi di concentramento tedeschi fino a quando, nel 1945, farà ritorno a casa. Alla fine della guerra sposa Anna Rigoni, dalla quale avrà tre figli, Gianni, Ignazio e Alberico. Nel 1953 riuscirà a condensare la dolorosa esperienza della campagna di Russia in un libro, “Il sergente nella neve”, che lo rende immediatamente celebre in Italia e all’estero per la umanità e la essenzialità con cui racconta la drammatica esperienza vissuta. Tornato ad Asiago viene assunto come impiegato all’ufficio locale delle imposte dove resta fino al 1970, l’anno in cui va in pensione. Ma non sarà mai un semplice impiegato. Dopo “Il sergente nella neve”, Mario Rigoni Stern diventa un prolifico scrittore, impegnato non solo a raccontare le vicende della Seconda guerra mondiale, ma più ancora la vita e il fascino delle “sue montagne”. Amico di Primo Levi, Elio Vittorini, Nuto Revelli, è un esponente di primo piano dell’ambiente letterario che nel secondo dopoguerra si forma intorno alla casa editrice Einaudi. Scrive articoli per Il Giorno e La Stampa, e collabora più volte con un altro suo grande amico, il regista Ermanno Olmi. All’inizio degli anni Duemila è impegnato a stendere la “carta di Asiago” per la conoscenza e il buon governo del suo territorio d’origine. Uomo semplice, romantico e schietto, ha sempre detto no a quanti volevano proporlo come senatore a vita. Circondato dalla stima e dall’affetto dei concittadini, è morto nella sua Asiago il 16 giugno del 2008. La famiglia ha donato al Comune il prezioso archivio raccolto negli anni da Mario Rigoni Stern.

Storie della tv. Ave Ninchi, la signora del sorriso

In un periodo in cui il “cooking show” è diventato un genere televisivo, si può viaggiare indietro nel tempo alla ricerca dei primi programmi di cucina in tv, in cui l’Italia veniva raccontata anche a tavola. Padrona di casa del primo “kitchen game” italiano, “A tavola per le 7” dal 1974 al ’76, un’attrice poliedrica come Ave Ninchi (1915-1997), che ha fatto la storia del cinema e della TV. Un personaggio raccontato da “Storie della TV” di Simona Fasulo, con la consulenza e la partecipazione di Aldo Grasso, in onda mercoledì 27 ottobre alle 22.10 su Rai Storia.

GIOVEDI’ 28/10/2021

Le storie di Passato e presente. Il fascismo e l’italiano nuovo

In questa puntata si racconta come il regime mussoliniano abbia tentato di forgiare l’ “italiano nuovo” attraverso l’educazione e l’irreggimentazione del popolo italiano a partire dall’infanzia con organizzazioni come l’Opera Nazionale Balilla,adibita alla preparazione spirituale e fisica dei bambini in senso premilitare; la fascistizzazione del linguaggio, con la promozione di una nuova lingua “puramente” italiana, libera da inflessioni dialettali e da parole straniere, in grado di veicolare la visione fascista del mondo; la trasformazione del linguaggio visivo, attraverso un’architettura monumentale che avrebbe dovuto esprimere la potenza dell’impero fascista e la grandezza della sua capitale, Roma. Appuntamento con “Le storie di Passato e presente” giovedì 28 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Elementi italiani del patrimonio culturale immateriale Unesco - Pillole. L'arte delle perle di vetro

Uno dei 14 elementi italiani iscritti nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO

a.C.d.C. La caccia alle streghe a Salem 

Con la consueta introduzione del Prof. Alessandro Barbero, a.C.d.C. torna al 1692, nella città di Salem, Massachusetts. Venticinque persone accusate di stregoneria e commercio con il diavolo vengono giustiziate dalle autorità locali e diverse dozzine sono imprigionate. Nessuna prova, però, conferma i sospetti, se non le denunce di alcune fanciulle che si lamentano di essere state stregate dalla loro serva, vicina di casa o conoscente. Tre secoli dopo, questa tragedia all'interno di una comunità di protestanti puritani di origine inglese solleva ancora molte domande e rimane un episodio traumatico nella storia degli Stati Uniti. Appuntamento con il professor Alessandro Barbero e con le streghe di Salem giovedì 28 ottobre in prima visione alle 21.15 su Rai Storia.

a.C.d.C Ferro e sangue. La guerra dei Trent’anni che devastò l’Europa Il destino

Quattrocento anni fa, le genti che vivevano in Europa sognavano di poter vivere in un’età dell’oro, in cui la pace avrebbe regnato dappertutto. Ancora non sapevano di essere stati condannati a vivere in un’epoca di Ferro e Sangue. I trent’anni che intercorsero tra il 1618 e il 1648 furono il teatro della guerra più sanguinosa che il mondo abbia mai visto, e la prima guerra moderna della storia. Un conflitto a cui Rai Storia, con il ciclo “a.C.d.C”, introdotto come di consueto dal professor Alessandro Barbero, dedica una serie in sei episodi, in onda da giovedì 28 ottobre alle ore 22.10 su Rai Storia. La guerra dei Trent’anni che devastò l’Europa, iniziò con uno scontro tra cattolici e protestanti sulla questione della vera fede. Ma alla fine, le nazioni combatteranno solo per il potere e il conflitto, che provocherà la morte di un terzo della popolazione della Germania e manderà in pezzi il vecchio mondo dando vita a una nuova Europa. Uno scontro che rivivremo attraverso i racconti di soldati e di generali, di vescovi e di contadini, di governanti e di prostitute.

VENERDI’ 29/10/2021

Le storie di Passato e presente. L'America degli anni '20

In questa puntata si propone un ritratto in tre atti dell’America degli anni Venti, un decennio ricco di storia e attraversato da forti contraddizioni.

Nel gennaio del 1920, il cosiddetto Volstead Act, instaura il regime “dry”, secco, negli Stati Uniti. Comincia così l’era del proibizionismo che porta a compimento le battaglie contro l’alcoolismo promosse già dal secolo precedente. Ma gli anni Venti per l’America, accanto alla crociata contro l’alcol, rappresentano anche il periodo d’oro della musica Jazz che inebria le strade e i locali e proietta la società americana verso la modernità in ogni campo, creando linguaggi nuovi nel costume e nell’arte. Quelli che passano alla Storia come i Ruggenti anni Venti subiscono una brusca interruzione quando, nell’ottobre del 1929, l’euforia economica e speculativa che li ha caratterizzati determina il crollo della Borsa di New York, all’origine della Grande Depressione. Appuntamento con “Le storie di Passato e presente” venerdì 29 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Elementi italiani del patrimonio culturale immateriale Unesco - Pillole pt.12 Il canto a tenore

Uno dei 14 elementi italiani iscritti nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO

1941: Italia in guerra. Il conflitto diventa mondiale 

22 giugno 1941: scatta l’Operazione Barbarossa, l’aggressione della Germania nazista all’Unione Sovietica. Sarà il fronte più esteso e sanguinoso di tutta la Seconda guerra mondiale. Mussolini chiede a Hitler di poter inviare un contingente italiano. È convinto che la Germania vincerà rapidamente la guerra ed è spinto da motivi di prestigio. Ma questa volta la decisione del duce è determinata anche da considerazioni di carattere ideologico: partecipare alla “crociata antibolscevica”. Partito il 10 luglio, il Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR) viene schierato nell’Ucraina meridionale. A settembre, oltrepassato il fiume Dnepr, passa all’offensiva. Poi, in autunno, le truppe italiane avanzano nella zona industriale del bacino del fiume Donetsk e il 20 ottobre entrano a Stalino. Con l’arrivo dell’inverno, il CSIR si attesta su posizioni difensive. Il terribile freddo russo diventa il principale nemico e più di 3.000 soldati vengono colpiti da congelamento. Dall’altra parte dell’oceano, intanto, nel corso del 1941 le relazioni tra Stati Uniti e Giappone precipitano. Il 7 dicembre le forze aeronavali giapponesi attaccano a Pearl Harbor la flotta americana del Pacifico, provocando l’ingresso degli USA nella guerra. Il 1941 costituisce dunque un momento di svolta nella storia del conflitto, che da quel momento diventa veramente mondiale. Grazie agli interventi degli storici Umberto Gentiloni, Maria Teresa Giusti e Marco Mondini ripercorriamo l’attacco tedesco all’Unione Sovietica, le prime fasi della guerra e le vicende del Corpo di spedizione italiano. Il prof. Mauro Canali ci parla di come, in quei mesi cruciali, il presidente Roosevelt prepara l’America al conflitto, attraverso l’approvazione della legge “Affitti e prestiti” e la firma della Carta Atlantica. Il Generale Basilio Di Martino, Capo del Corpo del Genio dell’Aeronautica Militare, ripercorre invece le operazioni della componente aerea italiana sul fronte orientale. Mentre Federica Onelli, dall’Archivio del Ministero degli Esteri, ci mostra alcuni documenti originali. Infine, attraverso le pagine dei diari, Nicola Maranesi ci riporta le testimonianze dei soldati che hanno partecipato alla campagna di Russia.

L’ultimo appuntamento con “1941: Italia in guerra” è per venerdì 29 ottobre alle 21.15 in prima visione su Rai Storia.

La dodicesima battaglia. Memorie da Caporetto

Una triplice ricostruzione in soggettiva dei fatti bellici del 1917 che portarono a quella che per la storia italiana è la famosa “disfatta di Caporetto”: dal punto di vista del giovane ufficiale Erwin Rommel, del volontario Ernest Hemingway e del sottotenente Carlo Emilio Gadda che a Caporetto fu fatto prigioniero. La propone il documentario “La dodicesima battaglia. Memorie da Caporetto”, di Federico Schiavi e Aurelio Laino, in onda venerdì 29 ottobre alle 22.10 su Rai Storia. Rommel descrive le premesse e lo svolgimento della battaglia attraverso le parole del suo diario, Hemingway nei mesi successivi realizza un’inchiesta che sarà la base per la stesura del suo primo romanzo di successo, “Addio alle armi”, Gadda appunta i ricordi della cattura e della permanenza al campo segnata dal freddo e dalla fame. La narrazione è arricchita da repertori inediti e ricostruzioni storiche.

SABATO 30/10/2021

Le storie di Passato e presente. Gli esordi del Nazismo

Le premesse della conquista del potere in Germania di Hitler vengono poste alla metà degli anni ‘20 e hanno il loro perno nel Mein Kampf, pubblicato nel 1925. Un manifesto, un programma, che contiene l’orientamento ideologico del movimento nazista e identifica i propri nemici sul piano razziale, culturale e politico. A caratterizzare gli esordi del nazismo è in particolare l’antisemitismo, che il Fuhrer trasformerà in progetto politico. Ma il nazismo, una volta al potere, si scaglierà anche contro tutta la cultura non allineata. Un progetto chiaro dagli esordi del regime nazista, dalla notte del 10 maggio 1933 quando sulle piazze delle città tedesche vengono dati alle fiamme decine di migliaia di libri. Un passaggio che precede di pochi mesi un altro momento cruciale che segna gli esordi del nazismo: la trasformazione del corpo militare delle SS in una sorta di casta fanatica, pronta a seguire ciecamente il Fuhrer nei suoi progetti di guerra e di sterminio. Gli esordi del nazismo sono al centro di questo appuntamento con Paolo Mieli e con “Le storie di Passato e presente”, in onda sabato 30 ottobre alle ore 20.30 su Rai Storia.

Elementi italiani del patrimonio culturale immateriale Unesco - Pillole L'arte dei muretti a secco

Uno dei 14 elementi italiani iscritti nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO

Cinema Italia. Gli ordini sono ordini

Andrea e Giorgia sono sposati. Lui è un direttore di banca, preso esclusivamente da se stesso e dalla propria reputazione, lei è una casalinga infelice e stanca del proprio matrimonio. Un giorno, una voce misteriosa le ordina di ribellarsi al marito facendole compiere gesti del tutto inaspettati, fino a farsi cacciare di casa da Andrea. Nonostante le insistenze della madre che cerca di spingerla a ricucire il rapporto con il marito, Giorgia decide di proseguire invece per la sua strada. Libera finalmente dal giogo di un rapporto soffocante, si concede a Mario, spregiudicato scultore che però si comporterà esattamente come Andrea. Disavventura dopo disavventura, Giorgia non tornerà più indietro, decisa oramai a tracciare il proprio cammino e a vivere una vita indipendente. Tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, di Franco Giraldi, con Monica Vitti, Gigi Proietti, Corrado Pani e Orazio Orlando, “Gli ordini sono ordini” andrà in onda per il ciclo “Cinema Italia” sabato 30 ottobre alle 21.10 su Rai Storia.

Documentari d’autore. Fellini degli spiriti 

Si è detto, scritto e filmato di tutto su Fellini: il suo carattere, la sua arte, la sua poesia, le sue bugie, le sue moltissime maschere, il suo incanto, le sue stravaganze, le sue ossessioni e altro ancora. Ma nessuno finora si è proposto di indagare il suo profondo interesse, fascinazione e mai cessato empito per quello che lui definiva in breve 'il mistero', l’esoterico, il mondo non visto. Si sa che amava i maghi, i chiromanti, i cartomanti, gli astrologi, la psicoanalisi junghiana, i medium, i telepati, i veggenti, i Tarocchi e qualsiasi cosa lo mettesse in contatto, o promettesse di farlo, con il sovrannaturale, il paranormale, l’invisibile, l’infinito. Il documentario si propone di raccontare questo lato immenso dell’autore, innamorato del Mistero che attraversa, informa, si allaccia, sta dentro, sopra e sotto ogni sua opera. Di Anselma dell'Olio “Fellini degli spiriti” andrà in onda sabato 30 ottobre alle 22.50 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.


 

 

 
 
 

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