L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La vita di Carla Fracci in un film

Semplicemente Carla. Un titolo che è una scelta: questo film – il primo mai realizzato sulla straordinaria vita della più grande ballerina italiana di tutti i tempi – racconta la donna Carla Fracci. Prendendola a esempio di un modo di vivere la femminilità all’avanguardia rispetto all’epoca in cui è nata. Carla è stata talento, determinazione e professionalità assoluti. Ma è stata, anche, capace di chiedere alla vita le gioie più intime dell’amore, del matrimonio e della maternità. Realizzato con la consulenza diretta della stessa Carla Fracci, del marito Beppe Menegatti e della loro collaboratrice storica Luisa Graziadei, il film, in onda il 5 dicembre alle 21.25 su Rai1, è liberamente ispirato all’autobiografia Passo dopo passo – La mia storia e ripercorre il percorso umano e professionale di un’icona della danza mondiale, definita dal New York Times nel 1981 “prima ballerina assoluta”. La sfida di prestare volto e corpo a una delle più grandi étoile del XX secolo è stata accolta da Alessandra Mastronardi insieme all’occasione unica di respirare le atmosfere del Teatro alla Scala. È la prima volta, infatti, che gli spazi del prestigioso teatro vengono concessi a una produzione fiction, supportata anche dal patrocinio della Regione Lombardia e dal contributo del Comune di Orvieto. Il film, girato tra Roma, Orvieto e Milano, parte da Carla bambina nell’immediato dopoguerra e la segue, poi adolescente e giovane donna, nella Milano degli anni ‘50-’60, per raccontarne l’ascesa al successo e la difficile scelta di diventare mamma in un momento cruciale della sua carriera.
Una storia di coraggio e abnegazione in cui Carla, già a dieci anni, è messa alla prova per entrare alle selezioni del Teatro alla Scala. La direttrice Bulnès la trova “gracilina” ma lei non si arrende: figlia di un tramviere, conosce il valore del sacrificio e supera compagne che sono lì per diritto di nascita.
A 19 anni Carla è scelta dal regista Luchino Visconti per ballare Lo spettro della Rosa dopo l’esibizione di Maria Callas. Trionfa tra gli applausi della Scala segnando l’inizio della sua ascesa.
Carla prosegue nella sua brillante carriera e velocemente conquista nuovi palcoscenici in Italia, Europa e quindi nel mondo. Nel 1964 la proposta di matrimonio e, qualche anno più tardi, Carla resta incinta e in tanti prospettano la fine della sua carriera, ma lei intende dimostrare che una étoile può essere anche mamma, senza dover rinunciare a nulla. Così la storia torna al 1970: alla vigilia de Lo Schiaccianoci la paura di non farcela si fa reale quando Carla si infortuna a una caviglia. “Vederti danzare è un regalo che tu fai a tutti noi, tu sei la danza stessa” le ricorda l’amica Ginevra, accorsa nel momento di maggiore sconforto. Carla si fa forza, le tornano in mente tutte le conquiste, i sacrifici e l’equilibrio magico delle libellule che osservava da bambina. Entra sul palco della Scala dove ad attenderla c’è Rudy che la solleva trionfante.


 

 

 
 
 

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