Maria Dueñas suona Čajkovskij
È la giovanissima violinista Maria Dueñas, nata nel 2002 a Granada e scoperta all’età di soli dodici anni da Marek Janowski, che nel 2014 la diresse in un concerto sul podio della San Francisco Symphony, la protagonista del concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal russo Stanislav Kochanovsky che Rai Cultura propone dall’Auditorium Parco della Musica di Roma giovedì 18 aprile alle 21.15 su Rai 5. Al suo debutto con Santa Cecilia, Maria Dueñas – che ha già suonato con la Staatskapelle Berlin, Oslo Philharmonic, Philadelphia Orchestra collaborando con direttori quali Herbert Blomstedt, Alan Gilbert e Yannick Nézet-Séguin – propone uno dei concerti più amati del repertorio, il Concerto per violino di Čajkovskij. Composto nel 1878, la composizione è ricchissima di inventiva melodica, con un’orchestrazione magistrale ed è tra le pagine più virtuosistiche mai scritte per lo strumento.
Ad aprire la serata, il Capriccio spagnolo di Rimskij-Korsakov. Mentre in chiusura Stanislav Kochanovsky – che ha maturato una profonda conoscenza del repertorio sinfonico e operistico durante i suoi anni come direttore del Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo e della State Safonov Philharmonic Orchestra – propone la Terza Sinfonia di Rachmaninov, scritta a Lucerna tra il 1935 e il ’36, e che risente di quel sentimento di nostalgia per la patria che Rachmaninoff aveva abbandonato nel 1917.
Dialogando con l’architetto canadese Frank Gehry presso il suo studio a Los Angeles, il pianista Filippo Gorini indaga le somiglianze tra la mente di Bach e il pensiero di un grande architetto in “Ricercare sull'arte della fuga”, in onda giovedì 18 aprile alle 23.10 in prima visione su Rai 5. Nelle sale da concerto progettate da Gehry, l’amore per la musica, i musicisti e il pubblico si fonde con una ricerca libera che, come quella di Bach, utilizza e sfida al tempo stesso le leggi della simmetria.