L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Ventinove anni sulle Dolomiti

Avrà inizio a fine agosto la 29a edizione della rassegna I suoni delle Dolomiti, con un programma che si dipana attraverso differenti generi con appuntamenti in quota, sui prati, presso le malghe, nei boschi o presso i rifugi in attrattive località del Trentino, proponendo una modalità inconsueta e affascinante di ascoltare musica in appuntamenti con artisti tra i più validi; ne è direttore artistico Mario Brunello, che vi ha partecipato fin dalle prime edizioni e vi partecipa tuttora anche come musicista. Nel presentare il programma 2024 Brunello richiama la frase del compositore Carl Ruggles adottata quale motto della manifestazione, «Infinite sono le altezze da scalare e le profondità da musicare», per sottolineare l’unicità e la novità di questo tipo di ascolto, che non si avvale della sofisticata mediazione di una sala da concerto ma avviene in modo diretto, in situazioni dove artista e pubblico sono a tu per tu. Non tutti i musicisti sono disposti a raggiungere a piedi la destinazione, a suonare all’aperto, a non avere un camerino; quelli che accettano la sfida sono pertanto molto motivati, comprendendo il valore di questa esperienza immersiva in un ambiente naturale di grande forza e di bellezza incomparabile. La luce ne è elemento determinante, con l’irraggiamento intenso del sole o con l’offuscarsi del cielo per l’arrivo delle nuvole, a fare da cangiante complemento scenografico ai brani musicali. Vi sono diverse parole-cardine che informano l’edizione di quest’anno, una delle quali è accessibilità, intesa come vero e proprio diritto: per quattro delle località interessate è infatti previsto il servizio di accompagnamento riservato a persone con disabilità motoria, per consentire loro l’accesso al sito del concerto; nemmeno le persone con disabilità uditiva ne saranno escluse, grazie agli zaini vibro-tattili Subpac e al servizio di interpretariato LIS. Inaugurerà la rassegna Carminho, stella del fado, erede della scuola di Amalia Rodrigues (il 28 agosto a Malga Tassulla in Val Nana – Dolomiti di Brenta); nella ricca e variegata offerta, che comprende classica, world music, jazz, musica e letteratura, canzone d’autore, si segnalano l’appuntamento con Die Cellisten des Mozarteum Salzburg e Giovanni Gnocchi quale concertatore (il 31 agosto a Malga Canevere – Val di Fiemme), il trekking sulle Pale di San Martino con Paolo Cognetti, Mario Brunello, Pietro Brunello, Micah P. Hinson, Alessandro Asso Stefana e le ballate delle Badland americane (dal 4 al 6 settembre), il duo Clarissa Bevilacqua al violino e Vicki Powell alla viola, con musiche da Mozart a Sollima (il 7 settembre a Col Bel in Val di Fassa), il concerto all’alba sulle Dolomiti di Brenta, con programma integralmente mozartiano, della Camerata Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam (l’8 settembre a Prà Castron di Flavona, Madonna di Campiglio), l’omaggio a Giacomo Puccini nel centenario della morte tributato da Lana Kos, Raffaele Abete e I solisti di Verona, impegnati in una selezione di arie e duetti da Tosca,Turandot e La bohème (il 13 settembre a Villa Welsperg in Val Canali), l’esibizione del Quartetto Arod con pagine di Haydn e Schumann (ai Laghi di Bombasèl sul Lagorai il 14 settembre), la fusione tra classica e tradizione cubana con Mozart y Mambo di Sarah Willis (primo corno dei Berliner Philarmoniker) e The Sarahbanda (il 22 settembre a Camp Centener sulle Dolomiti di Brenta – Madonna di Campiglio). Nel proporre un approccio inedito all’esperienza del concerto dal vivo, I suoni delle Dolomiti prospettano anche un turismo sobrio e rispettoso, in controtendenza rispetto a stereotipi consolidati, incentivando la cosiddetta bassa stagione (ora chiamata bella stagione) e invitando a vivere la montagna come va vissuta, con umiltà e con attenzione sia per l’ambiente sia per la propria sicurezza. Tutti gli eventi sono ad accesso gratuito; informazioni e programma completo sul sito isuonidelledolomiti.it, contatti anche sulle pagine Instagram e Facebook.

Daniele Valersi


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