L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Festa della musica al Parco archeologico

Concerto dell'Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala

presso il PANParco Amphitheatrum Naturae

Venerdì 21 giugno 2024 – ore 18:30,

in occasione della Festa della Musica 2024

la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano con la partecipazione del Comune di Milano, del Teatro alla Scala e dell'Accademia Teatro alla Scala, ha organizzato il

CONCERTO DELL’ORCHESTRRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

presso il PAN Parco Amphitheatrum Naturae, Milano, via Collodi

per condividere con istituzioni e cittadinanza lo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione del PAN Parco Amphitheatrum Naturae.

Il progetto PANParco Amphithheatrum Naturae

Un nuovo parco archeologico per l’Anfiteatro di Milano

Dal 2019 è in fase di realizzazione il progetto PAN, Parco Amphitheatrum Naturae, promosso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano e finalizzato all’ampliamento, alla valorizzazione e alla riconfigurazione del Parco archeologico dell’Anfiteatro di Milano.

Il monumento, per quanto fosse il più imponente edificio pubblico di Mediolanum, fu precocemente smantellato dalla fine del IV-inizi del V secolo d.C. fino a scomparire completamente dal paesaggio urbano: unica traccia conservatasi fino ad oggi è il toponimo via Arena, che definisce una strada lungo il limite orientale del Parco archeologico

Quest’ultimo, istituito nel 2004 grazie a un Accordo di programma tra il Ministero della Cultura e il Comune di Milano, prima dell’avvio dei lavori in corso copriva una superficie di ca. 12.500 mq all’interno dell’isolato definito dalle vie De Amicis, Conca del Naviglio e Arena. A conclusione dei lavori attualmente in corso sarà restituito alla città uno spazio verde di oltre 22.000 mq.

L’idea progettuale, sviluppata dall’Arch. Antonella Ranaldi, Soprintendente a Milano dal 2016 al 2022, e dall’Arch. Attilio Stocchi, intende riproporre la pianta dell’Anfiteatro romano, ormai completamente perduto in elevato, attraverso un’architettura verde che, integrata con i resti archeologici, permetterà di percepire visivamente i volumi del monumento.

L’occasione dei lavori per la realizzazione del progetto è stata estremamente importante per indagare ampie porzioni delle fondazioni del monumento e conoscerne più approfonditamente la struttura: esso fu costruito nel corso del I secolo d.C., seguendo un’ellisse con asse maggiore della lunghezza di 150 m e minore di 120 m, orientati rispettivamente secondo un allineamento Est-Ovest e Nord-Sud.

Elemento inedito emerso dagli scavi sono le strutture superstiti appartenenti a un piano ipogeo, composto da due corridoi principali che si sviluppavano lungo gli assi dell'ellisse e si incrociavano ad angolo retto in corrispondenza del centro dell’arena; insieme ad altri ambienti sotterranei rinvenuti presso l’estremità Est del monumento dovevano essere funzionali al passaggio dei gladiatori e all’organizzazione degli spettacoli.

Numerosi sono anche i reperti archeologici venuti alla luce durante le recenti indagini. Più di mille monete, frammenti della ricca decorazione marmorea del monumento e oggetti che richiamano ai combattimenti dei gladiatori, quali armi in ferro e resti di animali selvatici.

Conclusi gli scavi archeologici sonno ora in fase di completamento le infrastrutture interrate e le strutture che consentiranno di utilizzare il Parco non soltanto per la fruizione delle testimonianze archeologiche ma anche per l’organizzazione di spettacoli all’aperto.

Il Concerto dell’Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala organizzato il 21 giugno costituisce l’evento inaugurale del ‘Golfo mistico’ al centro dell’Arena e l’inizio del conto alla rovescia per la riapertura definitiva al pubblico del Parco prevista tra un anno.

Alla testa degli allievi dell'Orchestra si pone Alessandro Bonato, reduce dal recente grande successo riscosso al Piermarini, proprio sul podio della stessa giovane compagine. Sui leggii pagine di Verdi, Mascagni e Puccini, dagli Intermezzi di Suor Angelica e Cavalleria rusticana alle Sinfonie de I vespri siciliani, Giovanna D'Arco e Nabucco.

Ministero della cultura

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano Corso Magenta, 24 - Palazzo Litta, Milano

Contatti

Web: http://www.architettonicimilaano.lombardia.beniculturali.it/

mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

tel.: 02 86.313.290

ALESSANDRO BONATO

Alessandro Bonato è uno dei più promettenti giovani direttori italiani. Si è imposto all’attenzione internazionale nel 2018, a soli 23 anni, conquistando il terzo premio alla Malko International Competition di Copenhagen. Nel 2016 aveva già fatto il suo debutto professionale dirigendo Il flauto magico in una produzione ASLICO alla Royal OperaHouse of Muscat in Oman, mentre nel 2019 ha diretto La cambiale di matrimonio al ROF di Pesaro per il 150°anniversario della morte di Gioachino Rossini. È stato il più giovane Direttore Principale di una ICO italiana ricoprendo tale carica nell’Orchestra Filarmonica Marchigiana per il biennio 2021-2022 e dalla stagione 2024/25 sarà Direttore Ospite dell’Orchestra Haydn.

In Italia ha diretto l’Orchestra della Toscana, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo ed è regolarmente ospite de I Pomeriggi Musicali, mentre all’estero è stato ospite della Danish National Symphony Orchestra e della CRR Symphony Orchestra di Istambul. Nella stagione 2021/22 ha debuttato con la Filarmonica Toscanini, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e al Musikverein di Vienna con la Wiener Concert-Verein. Nell’estate 2022 ha fatto il suo debutto al Macerata Opera Festival con una nuova produzione de Il barbiere di Siviglia mentre nell’autunno 2022 ha diretto per la prima volta nell’ambito del Circuito Lirico Lombardo una felicissima edizione di Norma.

Nel corso della stagione 2022/23 Alessandro Bonato ha debuttato in Giappone, alla guida dell’Ensemble Kanazawa accanto al giovane prodigio della tastiera Mao Fujita e successivamente della Tokyo Symphony Orchestra. Tornato inoltre sul podio dei Pomeriggi Musicali, dell’Orchestra Toscanini di Parma nell’ambito del Festival Toscanini, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, ha debuttato con l’Orchestra Sinfonica di Bursa in Turchia e con l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo in un programma sinfonico. Nell’estate 2023 ha fatto il suo debutto all’Arena di Verona con Il barbiere di Siviglia e nella stagione estiva dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con la Messa di Requiem di Verdi, oltre che con la Danish Philharmonic Orchestra.

La stagione 2023/24 vede Alessandro Bonato portare l’Orchestra dell’Accademia della Scala in tournée in Francia con un programma verdiano, tornare all’Orchestra Toscanini per il Festival Respighi a Bologna, ai Pomeriggi Musicali, dove è ormai una presenza stabile e all’Orchestra Filarmonica Marchigiana; si presenta per la prima volta ad Atene con un programma dedicato al belcanto italiano, oltre che con l’Orchestra di Stato di Istambul, in un programma sinfonico ripreso dalla televisione nazionale. Nel giugno 2024 Alessandro Bonato dirige per la prima volta al Teatro alla Scala in occasione del concerto istituzionale dell’Accademia Teatro alla Scala, oltre a collaborare per la prima volta con l’Orchestra della Svizzera Italiana.

Alessandro Bonato è impegnato nella divulgazione musicale sui social media, una pratica che ha sviluppato durante il lockdown e che è stata molto apprezzata per originalità e competenza.

Nato a Verona, ha studiato violino e composizione oltre che direzione d’orchestra presso il locale Conservatorio con Piercarlo Orizio; si è inoltre perfezionato sotto la guida di Donato Renzetti nell’ambito dei Corsi di Direzione d’Orchestra presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo.

FONDAZIONE ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

Il Teatro alla Scala ha sempre dimostrato una vera vocazione formativa verso le nuove generazioni, con la volontà di trasmettere non solo la grande tradizione musicale e coreutica, ma anche l’abilità creativa e manuale nonché quella manageriale. Ciò sin dal 1813, anno in cui nasce la Scuola di Ballo, a cui fanno seguito negli anni ’50 la Scuola dei “Cadetti della Scala”, di cui l’attuale Accademia di perfezionamento per cantanti lirici è l’autorevole erede, e nel 1970 il Corso per scenografi realizzatori. L’attività formativa legata al Teatro milanese ha conosciuto quindi uno sviluppo costante che ha portato nel 2001 alla creazione della Fondazione Accademia Teatro alla Scala, sotto la sovrintendenza di Carlo Fontana.

Oggi, sotto la Presidenza di Victor Massiah e la Direzione di Luisa Vinci, l’Accademia conta una trentina di corsi fra corsi di formazione, di alto perfezionamento, corsi di diploma accademico di I e II livello afferenti all’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), nonché Master di I livello, workshop e stage estivi, distribuiti in quattro dipartimenti - Musica, Danza, Palcoscenico, Management - che coprono pressoché tutte le professioni dello spettacolo dal vivo. Ne sono Soci Fondatori, oltre al Teatro alla Scala, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Camera di Commercio di Milano, la Fondazione Berti Onlus, la Fondazione Bracco, la Fondazione Milano per la Scala, Intesa Sanpaolo e Techbau. A questi si aggiunge un rilevante gruppo di sostenitori, fra fondazioni, associazioni, aziende e privati, che permettono all’istituzione scaligera di donare borse di studio e favorire diverse formule volte ad agevolare la frequenza degli studi.

L’Accademia Teatro alla Scala costituisce un unicum perché unici sono i suoi docenti, gli artisti e i professionisti del Teatro alla Scala, insieme ad esperti indiscussi del settore, capaci di tradurre quotidianamente in insegnamenti le proprie conoscenze, frutto di carriere di successo, in scena o dietro le quinte.

Il contatto diretto con il mondo del lavoro costituisce la base della metodologia didattica, al fine di garantire un valido inserimento professionale grazie a un’intensa attività di tirocinio e formazione “sul campo”. Fondamentale il legame con il Teatro alla Scala, che offre agli allievi molte occasioni per mettersi alla prova durante il periodo di studi: in primis il “Progetto Accademia”, un titolo del repertorio d’opera interamente affidato alle forze della Scuola ed inserito nella stagione, quindi spettacoli per la Scuola di Ballo, concerti lirico-sinfonici per solisti e orchestra, titoli operistici e concerti pensati per il pubblico più giovane (“Grandi Spettacoli per Piccoli”), concerti da camera al Ridotto dei Palchi, senza contare le molteplici opportunità riservate a cantanti solisti, orchestra, coro di voci bianche e ballerini di essere inseriti all’interno delle produzioni in cartellone.

A ciò si uniscono le numerose iniziative nelle quali tutti gli studenti sono coinvolti, in Italia e all’estero, che comprendono non solo impegni performativi, ma anche attività espositive ed originali progetti artistici.

ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

Il progetto formativo dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala accompagna giovani musicisti alla futura carriera professionale offrendo loro, nell’arco di un biennio a frequenza gratuita, una preparazione completa sul repertorio sinfonico, operistico e di balletto. Il programma didattico prevede esercitazioni orchestrali (Pietro Mianiti, docente principale) e di ensemble (Marco Angius, docente principale), lezioni individuali di strumento, musica da camera e prove a sezioni tenute dalle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala. A ciò si affianca un’intensa attività artistica, in Italia e all’estero, sotto la guida di alcuni fra i più autorevoli e rinomati direttori d’orchestra del mondo, spesso in collaborazione con gli altri complessi artistici della Scuola scaligera, dai solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici al Coro, dagli allievi della Scuola di Ballo a quelli del Coro di voci bianche. L’orchestra ha l’opportunità di esibirsi in primis al Teatro alla Scala, che non solo la ospita annualmente per il “Progetto Accademia”, un’opera inserita nel cartellone, ma la chiama anche per alcune produzioni del Corpo di Ballo e per numerosi concerti. L’attuale compagine, da sempre caratterizzata da una significativa presenza di allievi stranieri, oggi è formata da 65 elementi provenienti da ogni parte d’Italia e da diversi paesi, per nove differenti nazionalità, e rigorosamente Under30, con un’età media di 24 anni.

Fra gli impegni più recenti dell’Orchestra si segnalano nel 2023, insieme ai solisti, artisti del coro e ballerini dell’Accademia, l’esecuzione alla Royal Opera House di Muscat, in Oman, de Le nozze di Figaro nel celebre allestimento di Giorgio Strehler, oltre a La fille mal gardée in una nuova coreografia firmata da Frédéric Olivieri al Teatro alla Scala e una tournée che ha toccato il Vittoriale degli Italiani, il Festival di Nervi e il Festival di Ravello, sotto la direzione di Fabio Luisi. Nel 2024 si ricorda, infine, la tournée diretta da Marco Armiliato con la partecipazione dei solisti Lisette Oropesa e Benjamin Bernheim al Théatre de Champs-Elysés di Parigi, al Festspielhaus di Baden Baden e al Teatro alla Scala.

Alla direzione si sono avvicendati artisti come Roberto Abbado, Marc Albrecht, Giovanni Antonini, John Axelrod, Roland Böer, Alessandro Bonato, Paolo Carignani, David Coleman, Ottavio Dantone, Óliver Diaz, Placido Domingo, Gustavo Dudamel, Christoph Eschenbach, Diego Fasolis, Vladimir Ivanovič Fedoseev, Iván Fischer, Ádám Fischer, Lawrence Foster, Marco Guidarini, Theodor Guschlbauer, Michael Halász, Manfred Honeck, Fabio Luisi, Susanna Mälkki, Michele Mariotti, Zubin Mehta, Pietro Mianiti, Gianandrea Noseda, Daniel Oren, Evelino Pidò, Sesto Quatrini, Stefano Ranzani, Donato Renzetti, Daniele Rustioni, Mikhail Tatarnikov, Yuri Temirkanov, Lorenzo Viotti, Massimo Zanetti e hanno collaborato solisti del calibro di Francesco De Angelis, David Fray, Herbie Hancock, Olga Kern, Lang Lang, Andrea Lucchesini, Francesco Manara, Fabrizio Meloni, Miriam Prandi, Alessandro Taverna, Simon Trpčeski, Alexei Volodin, Giovanni Andrea Zanon.

ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

VIOLINI PRIMI

Chiara Rollini**

Daniel Bossi

Sofia Di Somma

FLAUTI

Letizia Spaggiari*

Maria Carla Zelocchi

Celia Pedros Ordines (anche ottavino)

Laura Lupelli

Luca Madeddu

Francesca Montefusco

Chiara Mura

Arianna Pasoli

OBOI

Carlo Arbia *

Giulio Rossi

Stefania Abondio (anche corno inglese)

Adamo Rossi

Gaia Sereno

Margherita Simionato

Davide Torrente

CLARINETTI

Andrea Gialluca*

Giacomo Arfacchia

Greta Ferrario (clarinetto basso)

VIOLINI SECONDI

Laia Farag*

Maria Pia Abate

Alice Dalla Pozza

FAGOTTI

Maria Chiara Bignozzi*

Andrea Pianetti

Francesco Grasso

Nicolò Lino Perego

Aurora Serena Ritorto

Luigi Russo

Filomena Sarcuni

Isabella Scalera

CORNI

Antonino Runcio*

Gioele Corrado

Francesca Lelli

Antonio Leone

Jessica Siciliano

VIOLE

Yanina Prakudovich*

Sara Fazio

TROMBE

Giuseppe Rizzo*

Lisa Fiocco

Giuseppe Delfino

Lois Loos

Rebecca Scuderi

Roberto Sorgato

Rachele Stefanelli

TROMBONI

Luis Cantero Sampériz*

Niccolò Bombelli

Riccardo Corti

VIOLONCELLI

Ludovica Cordova*

Matteo Bassan

TUBA

Sebastian Zani*

Estella Candito Miliopoulou

Andrea Cavalazzi

Paola Curcio

ARPA

Laura Vitale*

Gioele Pes

Sofia Volpiana

TIMPANI

Giovanni Nardo*

CONTRABBASSI

Zinovii Shkurhan*

Michele Badini

Sebastiano Danelli

Simone Terracciano

PERCUSSIONI

Benedetto Raimondi

Angela Pepe

Luigi Piro

** spalla dell’orchestra

* prime parti


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