L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Nove titoli d'opera per la nuova stagione

Dal 12 ottobre 2024 al 19 giugno 2025: 9 titoli d’opera con 4 nuovi allestimenti, un titolo di balletto, 12 concerti sinfonici, 6 concerti di musica vocale da camera, tournée e attività culturali

Abbonamenti e biglietti La stagione d'opera il Nuovo Festival del Balletto di Nervi

Cartellone A Bridge of music

Cartellone Opera e balletto

Cartellone Novecenti. Musica vocale da camera

Cartellone Sinfonica

Cartellone START

INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE LIRICA e BALLETTO

La Stagione di Lirica e Balletto con un’inaugurazione congiunta che vede protagonisti la Fondazione Teatro Carlo Felicedi Genova e il Teatro Nazionale di Genova. In programma la doppia rappresentazione di Giro di vite, racconto di Henry James tradotto e adattato per il teatro di prosa da Carlo Sciaccaluga con la regia di Davide Livermore, e di The Turn of the Screw, opera in un prologo e due atti di Benjamin Britten tratta dal racconto di James, con la direzione di Riccardo Minasi – direttore musicale dell’Opera Carlo Felice – e la regia di Davide Livermore. Entrambe le nuove produzioni sono realizzate in collaborazione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice, il Teatro Nazionale di Genova e il Palau de les Arts Reina Sofía di València.

TUTTI I TITOLI DELLA STAGIONE LIRICA e BALLETTO

Lucia di Lammermoor, dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e l’ABAO-OLBE di Bilbao, sarà diretto da Francesco Ivan Ciampa per la regia di Lorenzo Mariani.

Giampaolo Bisanti sarà maestro concertatore e direttore de Il cappello di Paglia di Firenze, nella nuova versione dell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Regia di Damiano Michieletto.

Lo schiaccianoci, balletto in due atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij sarà interpretato dall’Armenian National Opera and Ballet Theatre, direttore Karen Durgaryan, coreografia di Georgy Kovtun da Marius Petipa.

Con la direzione di Renato Palumbo e la regia di Giorgio Gallione, sarà in scena il melodramma in tre atti La traviata, di Giuseppe Verdi, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice.

Donato Renzetti – direttore emerito del Teatro – dirigerà Andrea Chénier, dramma storico in quattro quadri di Umberto Giordano, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna e dell’Opéra Garnier Monte-Carlo, con la regia di Pier Francesco Maestrini.

Nell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, sarà in scena Falstaff , commedia lirica in tre atti di Giuseppe Verdi, per la direzione di Riccardo Minasi e la regia di Damiano Michieletto.

Die Liebe der Danae (L’amore di Danae), commedia mitologica in tre atti di Richard Strauss, nel Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, sarà per la prima volta rappresentata nella versione originale con complessi artistici italiani. La direzione è affidata a Fabio Luisi – direttore onorario del Teatro –, con la regia di Laurence Dale.

Carmen, opéra-comique in quattro atti di Georges Bizet, sarà in scena nell’Allestimento della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, maestro concertatore e direttore Donato Renzetti, regia di Emilio Sagi.

Chiude la stagione liricaDie Zauberflöte (Il flauto magico), Singspiel in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart, Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, direzione di Giancarlo Andretta e regia di Daniele Abbado. Protagonisti, i Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice diretta da Francesco Meli.

Tra i solisti in cast nella Stagione Lirica:

Karen Gardeazabal, Franco Vassallo, Nina Minasyan, Iván Ayón Rivas, Luca Tittoto, Marco Ciaponi, Nicola Ulivieri, Paolo Bordogna, Benedetta Torre, Olga Peretyatko, Francesco Meli, Roberto Frontali, Fabio Sartori, Amartuvshin Enkhbat, Maria Josè Siri, Ambrogio Maestri, Galeano Salas, Ernesto Petti, Erika Grimaldi, Caterina Sala, Sara Mingardo, Scott Hendricks, Angela Meade, John Matthew Myers, Piero Pretti, Annalisa Stroppa, Giuliana Gianfaldoni.

I direttori della Stagione Sinfonica:

Riccardo Minasi – direttore musicale del Teatro – Donato Renzetti – direttore emerito del Teatro, Wolfram Christ, Claudio Marino Moretti – Maestro del Coro dell’Opera Carlo Felice – Hartmut Haenchen, Leonhard Garms,

Da mercoledì 26 giugno alle ore 15.00, inizio della vendita degli abbonamenti

Da lunedì 1° luglio, inizio della vendita dei biglietti singoli

Info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

«A conclusione di una Stagione lirico-sinfonica 2023/2024 che ha conseguito un enorme successo di pubblico e di critica – dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi – vi è grande attesa per il cartellone artistico 2024/2025 che si annuncia ricco di nuove emozioni. Con il sostegno di decine di migliaia di spettatori, tra fedeli abbonati e tantissimi giovani, abbiamo raggiunto un ruolo di primo piano tra le istituzioni musicali nazionali ed internazionali attraverso una programmazione che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea, assicurando la conservazione, la tutela e la valorizzazione del grande repertorio operistico italiano. Un progetto che, anche per la prossima Stagione, sarà condiviso con direttori e artisti di fama internazionale unitamente a registi che sono al vertice della ricerca di nuovi linguaggi dell’arte e della scena teatrale.

Un teatro fortemente impegnato nel coinvolgimento di un nuovo pubblico, impegno al quale contribuiscono, in forma motivata e crescente, il Ministero della Cultura, la Regione Liguria, il Comune di Genova ed il Gruppo Iren in qualità di soci fondatori. Al loro fianco risaltano le qualificate sponsorizzazioni di Banca Passadore, Intesa San Paolo, Esselunga. Di rilievo la qualità dei partner che, ad oggi, condividono e cooperano alle attività ed ai progetti del teatro: basti ricordare il Teatro Nazionale di Genova, l’Università, il Conservatorio e l’Accademia di Belle Arti di Genova, cui si aggiungono l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Arcidiocesi di Genova, la Gog, il Premio Paganini.

In ambito territoriale, con la stagione di Liguria Musica, sono decine i Comuni che collaborano stabilmente con il teatro; da Imperia a La Spezia, da Rapallo a Monterosso, da Alessandria a Novi Ligure e molti altri. Al forte radicamento territoriale, sinonimo di identità e memoria, si aggiungono rilevanti collaborazioni internazionali quali quelle con la Royal Opera House di Muscat, il National Centre for the Performing Arts di Pechino, l’Opera di Montecarlo, l’Opera di Parigi, il Teatro Nazionale di Zagabria, il Teatro alla Scala, la Columbia University e la Saint Patrick’s Old Cathedral di New York. Collaborazioni queste ultime cui si aggiungerà un nuovo progetto dedicato all’Euro-Mediterraneo, a partire dalla città di Tangeri.

Sulla base di tali risultati è intenzione del teatro crescere ancora, nel solco di una Fondazione Lirica a “carattere policentrico” che oggi gestisce direttamente diversi luoghi di spettacolo (Teatro Carlo Felice, Teatro della Gioventù, Teatro Auditorium Montale, Foyer del Teatro, Teatro ai Parchi di Nervi) e collaborazioni in Italia e nel Mondo con decine di altre istituzioni. Tutto questo è possibile, grazie all'impegno dei lavoratori di tutti i comparti e ad un formidabile team artistico composto da Fabio Luisi (direttore onorario), Donato Renzetti (direttore emerito), Riccardo Minasi (direttore musicale)».

«Una nuova Stagione artistica in cui non mancano solisti e direttori di spessore con la nota Orchestra dell’Opera Carlo Felice e tantissime collaborazioni che sapranno coinvolgere non solo tutti gli appassionati, ma quel folto pubblico composto da tanti giovani che l’Opera Carlo Felice ha saputo attrarre in questi anni insieme ai grandi talenti dell’Accademia di alto perfezionamento – dice il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana. Una Stagione all’insegna del nuovo e della tradizione con un programma molto ricco. Un omaggio a capolavori immortali della lirica, con allestimenti prestigiosi, versioni originali e tematiche che continuano ad emozionare il pubblico di ogni età. E accanto proposte che testimoniano l’impegno del nostro Teatro nel promuovere la creatività e l’innovazione come è ben evidente nell’inaugurazione congiunta, che si svolgerà il 12 ottobre, tra Opera Carlo Felice e Teatro Nazionale di Genova, con la messa in scena del dittico Giro di vite - The Turn of the Screw dando modo al pubblico genovese di cogliere ogni legame tra prosa e versione musicale. Un’importante proposta a livello nazionale che testimonia la collaborazione tra istituzioni, portata avanti con grande successo in questi anni.

Anche per questo siamo certi che le emozioni non mancheranno sia nelle rappresentazioni liriche sia nei concerti sinfonici e sinfonico-corali, nei concerti di musica vocale da camera, negli eventi su tutto il territorio ligure e nel progetto di promozione internazionale a New York che sarà un vero e proprio ponte tra culture diverse all’insegna dell’arte. Ogni serata rappresenterà un’occasione unica per vivere la magia della musica dal vivo in uno dei teatri più prestigiosi e suggestivi d’Italia che ha saputo nel tempo rinnovarsi continuamente e affacciarsi a tanti palcoscenici internazionali».

La Stagione di Lirica e Balletto

• Sabato 12 ottobre 2024 si terrà l’inaugurazione congiunta della Stagione Lirica e Balletto dell’Opera Carlo Felice Genova e della Stagione Teatrale del Teatro Nazionale di Genova con The Turn of the Screw racconto scritto da Henry James nel 1898 – alternando un adattamento teatrale in prosa fedele al testo originale e la versione musicata da Benjamin Britten in un unico allestimento presso il Teatro Ivo Chiesa. Tale importante iniziativa è unica a livello nazionale ed in linea con gli obiettivi statutari del Carlo Felice tesi alla cooperazione integrata tra istituzioni culturali. Il dittico si apre con Giro di vite, traduzione e adattamento di Carlo Sciaccaluga, Produzione del Teatro Nazionale in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice e il Palau de les Arts Reina Sofía di València, con la regia di Davide Livermore, le scene di Manuel Zuriaga, i costumi di Mariana Fracasso, le luci di Antonio Castro e le musiche di Giua e Mario Conte; interpreti, Linda Gennari(Istitutrice), Gaia Aprea(Mrs. Grose), Aleph Viola(Peter Quint), Virginia Campolucci(Miss Jessel), Ludovica Iannetti(Flora), Luigi Bignone(Miles). A seguire, verrà rappresentata The Turn of the Screw, opera in un prologo e due atti di Benjamin Britten su libretto di Myfawny Piper dal racconto di James, nel Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con il Teatro Nazionale e con il Palau de les Arts Reina Sofía. La direzione sarà affidata a Riccardo Minasi, direttore musicale dell’Opera Carlo Felice Genova al 2022, i cui recenti e imminenti debutti sinfonici includono i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Gürzenich-Orchester Köln, la Staatskapelle Dresden, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Swedish Radio Symphony Orchestra, la Frankfurt Radio Symphony Orchestra e la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra. La regia sarà curata da Davide Livermore, con le scene di Manuel Zuriaga, i costumi di Mariana Fracasso e le luci di Antonio Castro; interpreti: Valentino Buzza(Quint), Karen Gardeazabal(The Governess), Oliver Barlow(Miles), Lucy Barlow(Flora), Polly Leech(Mrs. Grose), Marianna Mappa(Miss Jessel). Commenta Davide Livermore: «Ho la gioia enorme di potervi raccontare che il Teatro Nazionale e l’Opera Carlo Felice inaugureranno congiuntamente le Stagioni con Giro di vite di Henry James, lo stesso titolo, che ho l’onore di mettere in scena sia nella versione di prosa per il Teatro Nazionale sia nella versione operistica di Benjamin Britten per il Carlo Felice. Ne sono entusiasta, è un modo per sottolineare quanto è fondamentale fare sistema, quanto è fondamentale che le eccellenze di una città non si isolino in una roccaforte, ma che continuino invece a desiderare di essere a disposizione della cittadinanza con progettualità, con apertura e con idee. Sono grato al Carlo Felice per aver accolto questa idea, organizzandola insieme a noi in piena collaborazione di spirito. Ringrazio nuovamente il Sovrintendente Claudio Orazi e il Direttore artistico Pierangelo Conte.»

Lucia di Lammermoor, dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti, su libretto di Salvatore Cammarano dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott, sarà in scena a partire da venerdì 15 novembre nell’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e con l’ABAO-OLBE di Bilbao. Francesco Ivan Ciampa sarà alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice, con la regia di Lorenzo Mariani, le scene di Maurizio Balò, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Linus Fellbom. Il cast si compone di: Franco Vassallo (Enrico), Nina Minasyan (Lucia), Iván Ayón Rivas (Edgardo), Paolo Antognetti (Arturo), Luca Tittoto (Raimondo), Alena Sautier (Alisa) e Manuel Pierattelli (Normanno).

• A partire da venerdì 13 dicembre, sarà in scena la Nuova versione dell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège de Il cappello di paglia di Firenze, farsa musicale in quattro atti di Nino Rota su libretto proprio e di Ernesta Rinaldi da Un chapeau de paille d’Italie di Eugène Laviche e Marc Michel. Giampaolo Bisanti sarà alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice, con la regia di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Luciano Novelli. Nel cast: Marco Ciaponi (Fadinard), Nicola Ulivieri (Nonancourt), Paolo Bordogna (Beaupertuis / Emilio), Didier Pieri (Lo zio Vezinet), David Ferri Durà (Felice), Blagoj Nacoski (Achille di Rosalba / Una guardia), Benedetta Torre (Elena), Giulia Bolcato (Anaide), Marika Colasanto (La modista), Sonia Ganassi (La Baronessa di Champigny).

Lo schiaccianoci, balletto in due atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij dal racconto Nußknacker und Mausekönig di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, sarà in scena da sabato 21 dicembre. Con la direzione di Karen Durgaryan, il corpo di ballo dell’Armenian National Opera and Ballet Theatre sarà interprete della coreografia di Georgy Kovtun da Marius Petipa, scene e costumi di Vyacheslav Okunev.

• Da domenica 12 gennaio 2025 sarà in scena La traviata, melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave dal romanzo La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice. La direzione sarà affidata a Renato Palumbo, per la regia di Giorgio Gallione, con le scene e i costumi di Guido Fiorato e le luci di Luciano Novelli. A dare vita ai protagonisti dell’opera: Olga Peretyatko / Elena Schirru (14, 16, 18) (Violetta Valery), Carlotta Vichi(Flora Bervoix), Chiara Polese(Annina), Francesco Meli / Klodjan Kaçani (14, 16, 18) (Alfredo Germont), Roberto Frontali / Leon Kim (14, 16, 18) (Giorgio Germont), Roberto Covatta(Gastone), Claudio Ottino(Barone Douphol), Andrea Porta(Marchese d’Obigny), Francesco Milanese(Dottor Grenvil).

• Il dramma storico in quattro quadri Andrea Chénier, di Umberto Giordano su libretto di Luigi Illica, sarà in scena da giovedì 6 febbraio nell’Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna e dell’Opéra Garnier Monte-Carlo. Torna sul podio del Carlo Felice Donato Renzetti – direttore emerito del Teatro, tra i più stimati direttori d’orchestra della scuola italiana. Durante la sua carriera, Renzetti ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra Rai, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon.La regia è affidata a Pier Francesco Maestrini, con le scene e i video di Nicolás Boni, i costumi di Stefania Scaraggi e le luci di Daniele Naldi. Il cast si compone di Fabio Sartori(Andrea Chénier), Amartuvshin Enkhbat / Stefano Meo (9, 12) (Carlo Gérard), Maria Josè Siri(Maddalena di Coigny), Cristina Melis(La mulatta Bersi), Siranush Khachatryan(La contessa di Coigny), Manuela Custer(Madelon), Nicolò Ceriani(Roucher), Matteo Peirone(Fléville), Marco Camastra(Fouquier Tinville), Luciano Roberti(Matthieu), Didier Pieri(Un incredibile), Gianluca Sorrentino(L’abate), Andrea Porta(Schmidt).

• Nell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, sarà in scena da venerdì 7 marzo la commedia lirica in tre atti Falstaff, di Giuseppe Verdi, su libretto di Arrigo Boito dalla commedia The Merry Wives of Windsor e dal dramma The History of Henry the Fourth di William Shakespeare. Riccardo Minasi tornerà alla direzione, per la regia di Damiano Michieletto e con le scene di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti e le luci di Alessandro Carletti. Nel cast figurano Ambrogio Maestri(Sir John Falstaff), Ernesto Petti(Ford), Galeano Salas(Fenton), Blagoj Nacoski(Dottor Caius), Cristiano Olivieri(Bardolfo), Luciano Leoni(Pistola), Erika Grimaldi(Alice Ford), Caterina Sala(Nannetta), Sara Mingardo(Mrs. Quickly), Paola Gardina(Mrs. Meg Page).

Commenta Damiano Michieletto: «Vi mando un saluto e faccio un grande in bocca al lupo all’Opera Carlo Felice, al Direttore artistico Pierangelo Conte e al Sovrintendente Claudio Orazi, per una Stagione ricca di successi e ricca di vita sul palcoscenico per il pubblico di Genova. Pubblico che sono molto contento di ritrovare con i due spettacoli Il cappello di paglia di Firenze e Falstaff. La prima produzione è della Fondazione Teatro Carlo Felice e torna a distanza di anni in una veste nuova, con cambiamenti nell’impianto scenico e nei movimenti del coro, per proporre una ripresa che sia allo stesso tempo qualcosa di diverso e con qualche idea nuova. Falstaff è un’altra opera a cui sono molto legato e questo allestimento pone l’opera di Verdi a contatto con la vita e con l’idea di anzianità del compositore, a questo proposito è ambientata nella casa di riposo che Verdi fece costruire proprio per gli artisti ormai sulla via del tramonto, come è Falstaff. Sono due spettacoli che spero possano incontrare il gusto del pubblico, emozionare, divertire, e trasmettere la bellezza dello spettacolo dal vivo, un contatto diretto con il pubblico e con le sue emozioni. Un grande in bocca al lupo a tutti i dipendenti e le maestranze dell’Opera Carlo Felice, ci vediamo nella vostra città!»

• Da domenica 6 aprile sarà in scena – in prima rappresentazione italiana della versione originale con complessi artistici italianiDie Liebe der Danae (L’amore di Danae), commedia mitologica in tre atti di Richard Strauss su libretto di Joseph Gregor. La direzione è affidata a Fabio Luisi – direttore onorario dell’Opera Carlo Felice, direttore musicale della Dallas Symphony Orchestra, direttore principale della Danish National Symphony, direttore emerito dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e direttore principale della NHK Symphony Orchestra di Tokyo – e a Michael Zlabinger, che sarà sul podio nella recita di mercoledì 16 aprile. Dopo il successo di A Midsummer Night’s Dream, titolo inaugurale della Stagione 2023-2024, Laurence Dale cura la regia del Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, con le scene e i costumi di Gary McCann e le luci di John Bishop. A dare vita ai protagonisti dell’opera: Scott Hendricks(Jupiter), Timothy Oliver(Merkur), Tuomas Katajala(Pollux), Angela Meade(Danae), Valentina Farcas(Xanthe), John Matthew Myers(Midas), Albert Memeti(Erste König), Eamonn Mulhall(Zweite König), Nicolas Legoux(Dritte König), Giovanni Battista Parodi(Vierte König), Anna Graf(Semele), Agnieszka Adamczak(Europa), Hagar Sharvit(Alkmene), Valentina Stadler(Leda).

Commenta Fabio Luisi: «Sono felicissimo di presentare per la prima volta in Italia l’ultima opera di Richard Strauss, L’amore di Danae, che rappresenta in un certo senso un testamento spirituale e drammaturgico del compositore bavarese. Sempre oscillando, come nei suoi capolavori Arianna a Nasso e La donna senz’ombra fra mitologia e mito, fra commedia e rappresentazione sacra, fra buffo e tragico, Strauss dipinge un poliedrico ed a tratti spietato ritratto delle passioni e delle debolezze umane, con un linguaggio musicale complesso e maturo. Ringrazio l’Opera Carlo Felice per il coraggio nel voler produrre questo progetto».

Laurence Dale: «L’anno scorso ho avuto un’esperienza meravigliosa con la regia di A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten all’Opera Carlo Felice Genova. Non c’è complimento più grande che essere nuovamente invitato, e sono molto felice di tornare a Genova per lavorare insieme ai colleghi e agli amici del Teatro a un progetto per me ancora più difficile. Si tratta di Die Liebe der Danae, penultima opera di Richard Strauss. Anche questa volta abbiamo un meraviglioso direttore musicale, Fabio Luisi, esperto in questo repertorio, che conosco da molto tempo e con il quale sono molto contento di lavorare per la prima volta. Per questa produzione molto complessa sul piano vocale abbiamo inoltre gli interpreti più adatti. Die Liebe der Danae è una commedia, caso raro per Strauss se pensiamo a Salome o Elektra, è quindi una bella un’opportunità per realizzare una commedia con una musica di grande ricchezza e invenzione. La protagonista dell’opera è la principessa Danae, della quale Giove è sinceramente innamorato. Danae adora l’oro, così Giove fingere di essere Mida, che può trasformare tutto in oro. Danae dovrà scegliere tra il vero amore e la ricchezza, e alla fine troverà l’amore. Non vedo l’ora di tornare a Genova!»

Carmen, opéra-comique in quattro atti di Georges Bizet su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dalla novella di Prosper Mérimée, nell’Allestimento della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, sarà in scena da venerdì 16 maggio. Donato Renzetti sarà maestro concertatore e direttore, con la regia di Emilio Sagi, le scene di Daniel Bianco, i costumi di Renata Schussheim e le luci di Eduardo Bravo. Il cast si compone di: Piero Pretti / Amadi Lagha (17, 24) (Don Josè), Luca Tittolo / Abramo Rosalen (17, 24) (Escamillo), Saverio Fiore(Le Dancaire), Armando Gabba(Le Remendado), Paolo Ingrasciotta(Morales), Luca Dall’Amico(Zuniga), Annalisa Stroppa / Caterina Piva (17, 24) (Carmen), Giuliana Gianfaldoni / Angela Nisi (17, 24) (Micaela), Vittoriana De Amicis(Frasquita), Alessandra Della Croce(Mercedes).

• In chiusura di Stagione, Die Zauberflöte (Il flauto magico), Singspiel in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder, sarà rappresentato da venerdì 13 giugno nell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice. Direzione di Giancarlo Andretta, regia di Daniele Abbado, scene di Lele Luzzati, costumi di Santuzza Calì e luci di Luciano Novelli. Saranno i Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale dell’Opera Carlo Felice Genova a interpretare i personaggi mozartiani, nell’ambito di un progetto formativo che anche nella quinta edizione dell’Accademia – nata nel 2020 – prevede il debutto degli allievi nell’ultimo titolo della Stagione Lirica. Commenta Daniele Abbado: «Sono molto contento di riprendere Il flauto magico realizzato con Lele Luzzati nel 2002, è un’occasione molto importante per ricordare l’artista straordinario che è stato. Conobbi Lele durante gli anni di formazione e diventammo amici, quando lui mi dette fiducia nei miei primi anni come regista fu per me un grande onore. Insieme lavorammo ad un film d’animazione con Giulio Giannini, a uno spettacolo per bambini su testi di Bruno Munari, e poi realizzammo Il flauto per il Carlo Felice di Genova. Ricordo un lungo periodo di progettazione serena e positiva, tanti incontri che si svolgevano quasi sempre a casa di Lele a Genova tra confronti, discussioni e ricerca. Per me era la prima volta, invece Lele Luzzati aveva già lavorato a Il flauto magico in diverse occasioni, era evidente che ci fosse uno sposalizio poetico tra il mondo artistico di Lele e quest’opera, fu molto stimolato a trovare soluzioni scenotecniche nuove, inaspettate e interessanti. Anche il periodo di prove fu sereno, con un ottimo cast e un bravissimo direttore. Lo spettacolo nacque bene e venne apprezzato dal pubblico. Il ricordo è molto forte e sono felice di avere la possibilità di ricostruire questo spettacolo e ritrovare un’altra volta Lele Luzzati».

I titoli La traviata (1853), Andrea Chénier (1896), Falstaff (1893) e Carmen (1875), si inseriscono nell’ambito del progetto culturale “Genova nell’Ottocento”, tema protagonista del 2025 genovese, che nel corso dell’anno verrà declinato attraverso diverse attività del Comune di Genova e delle Istituzioni culturali del territorio.

Donato Renzetti: «La Stagione passata 2023-24 ha avuto un notevole riscontro positivo, non solo da parte della critica cittadina, nazionale e internazionale, ma anche e soprattutto del pubblico, sempre più numeroso. Il successo non è stato solo delle produzioni alle cui ho partecipato – A Midsummer Night’s Dream che poi è stata ripresa alla Royal Opera House di Muscat, Werther, e la prima mondiale di Édith – ma anche di tutte le opere in cartellone, che hanno avuto notevoli consensi. Ciò è dovuto alla progettazione e all’ideazione della Stagione, e alla sinergia tra il Sovrintendente Claudio Orazi e il Direttore artistico Pierangelo Conte. Non ci si è fermati solo alla Stagione Lirica in Teatro, un altro grande traguardo è stato quello di portare numerosi concerti in tutta la Regione Liguria, con musica da camera, sacra, contemporanea, spaziando quindi in tutti i campi della musica. Importante è stata anche la scoperta di giovani talenti, direttori, solisti, e i cantanti con la nostra Accademia. Una particolarità che ha solo Genova è la disposizione a collaborare con i giovani, dalle scuole medie alle superiori e all’università: ad ogni spettacolo abbiamo visto numerosi studenti. La cultura fa parte della nostra storia, a partire dalle scuole, e un popolo senza cultura non ha sicuramente futuro. La nuova Stagione ricalcherà l’idea della Stagione passata. Io dirigerò tre programmi sinfonici e due opere molto importanti del nostro repertorio: Andrea Chénier e Carmen. C’è un rapporto straordinario con le maestranze, con l’Orchestra e con il Coro, ma anche con i Tecnici e tutti i lavoratori del Teatro, che ringrazio. Il lavoro e il successo sono di tutte le maestranze, perché tutti collaborano. Sono convinto che la Stagione sarà positiva, accorrete numerosi: “senza musica la vita sarebbe un errore”!»

La Stagione Sinfonica

La Stagione sinfonica – articolata in dodici concerti sinfonici e sinfonico-corali da giovedì 17 ottobre 2024 a giovedì 19 giugno 2025 – si propone di offrire al pubblico una programmazione varia. Nella prosecuzione di un progetto artistico che si sviluppa tra le passate e future stagioni, i programmi musicali approfondiscono diversi filoni del sinfonismo spaziando dal repertorio classico, al romantico fino al contemporaneo. Insieme ai direttori, all’Orchestra e al Coro dell’Opera Carlo Felice Genova, si avvicenderanno solisti di alto profilo internazionale, tra i quali Benedetta Torre, Michael Spyres, Timothy Ridout, Giacomo Menegardi, Francesca Paola Geretto, Michele Campanella, Simon Zhu e Hagar Sharvit. Tra i grandi capolavori sinfonici figurano l’ouverture dal Tannhäuser di Richard Wagner, la Sinfonia Dal nuovo mondo di Antonín Dvořák, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Fryderyk Chopin, la Sinfonia n. 3 Renana di Robert Schumann, la Sinfonia n. 8 di Ludwig van Beethoven e molti altri ancora. In continuo dialogo con il repertorio classico, i programmi propongono brani di più rara esecuzione, tra i quali la Afro-American Symphony di William Grant Still, il Concerto per viola e orchestra di Béla Bartók e Con brio di Jörg Widmann.

Durante il concerto Dialoghi, l’11 aprile 2025, si terrà la prima esecuzione assoluta della nuova versione di Stèle pour Vierne del compositore in residenza all’Opera Carlo Felice Francesco Filidei – organista e compositore che durante la sua carriera ha partecipato ai principali festival di musica contemporanea in tutto il mondo; le sue opere sono state eseguite da numerose orchestre di livello mondiale, tra cui WDR, SWR, RSO Wien, RAI, Filarmonica di Tokyo, BRSO e le Orchestre Filarmoniche di Monte Carlo, Nizza, Picardie, Helsinki, Vilnius e Varsavia.

Francesco Filidei commenta: «Vorrei innanzitutto ringraziare il Sovrintendente Claudio Orazi e il Direttore artistico Pierangelo Conte per l’opportunità unica che mi è stata data di essere compositore in residenza durante questi anni all’Opera Carlo Felice. Abbiamo già affrontato numerose produzioni, l’anno prossimo avremo ancora la possibilità di lavorare insieme su un brano che ho scritto qualche anno fa e che verrà presentato in una veste rinnovata e in prima italiana: Stèle pour Vierne. Si tratta di un pezzo che ho scritto pensando al mio strumento, l’organo, e che fa parte di una serie di lavori come Fiori di fiori, dedicato a Frescobaldi e Killing Bach, dedicato a Bach. Stèle è dedicato a Louis Vierne, un compositore francese che avrebbe meritato molta più attenzione e che era molto seguito dai contemporanei, in particolare da Debussy, essendo organista a Notre-Dame. Dal punto di vista armonico ha sviluppato interessanti concatenazioni, e una ricerca inventiva notevole, come si può constatare dai suoi 24 pezzi in stile libero dai quali ho anche ripreso il tema di Carillon de Westminster. Il pezzo prende spunto da un altro lavoro di Vierne, Stèle pour un enfant défunt, di cui cito alcuni passaggi. La vita di questo compositore è stata molto travagliata e triste, era cieco, gobbo, aveva avuto due figli poi morti in guerra e veniva tradito dalla moglie. Morì proprio sull’organo di Notre-Dame, alla fine di un concerto, mentre stava improvvisando su un tema. Quando ha perso i sensi, nella chiesa è rimbombato un mi grave dato dalla pedaliera, il pubblicò pensò che fosse parte dell’improvvisazione, io ho cercato di evocare tutto questo nel lavoro che sarà presentato l’anno prossimo. In seguito a Teatro avremo anche un’opera a cui sto lavorando da anni, Il nome della rosa, che sarà rappresentata in prima assoluta al Teatro alla Scala il 27 aprile 2025, ripresa poi a Genova e a Parigi. È una partitura di quasi 900 pagine, con un organico quantitativamente molto importante. Su questo lavoro ho cercato di rispettare il romanzo di Umberto Eco. Spero di vedervi a Teatro sia per il brano su Vierne, sia per l’opera sul Nome della rosa».

Sul podio, Riccardo Minasi e Donato Renzetti saranno impegnati tanto nel repertorio lirico e in quello sinfonico.

Riccardo Minasi dirigerà durante l’arco della Stagione quattro concerti: il Concerto inaugurale di giovedì 17 ottobre, con musiche di Ludwig van Beethoven e Franz Joseph Haydn – solisti Benedetta Torre, Laura Verrecchia, Matteo Falcier e Alessandro Luongo; Francia e America, con musiche di Aaron Copland, William Grant Still e Hector Berlioz – solisti Valeria Serangeli e Michael Spyres; Nuove prospettive, con musiche di Richard Wagner, Béla Bartók e Antonín Dvořák – solista Timothy Ridout; e Beethoveniano, con musiche di Jörg Widmann, Robert Schumann e Ludwig van Beethoven – solista Simon Zhu.

Donato Renzetti sarà alla guida dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice in quattro appuntamenti: Racconti sinfonici, musiche di Arnold Schönberg e Nikolaj Rimskij-Korsakov – solista Francesca Paola Geretto; Brahms e Šostakovič, con musiche di Johannes Brahms e Dmitrij Šostakovič – solista Michele Campanella; Casella e Čajkovskij, con musiche di Alfredo Casella e Pëtr Il’ič Čajkovskij – solista Federico Romano; e Fin de siècle, con musiche di Erik Satie, Maurice Ravel, Jules Massenet, Pëtr Il’ič Čajkovskij e Igor’ Stravinskij – solista Elisabetta Garetti.

Il cartellone prevede anche un appuntamento corale, con il Requiem tedesco di Johannes Brahms, che vedrà protagonisti i Solisti del Coro dell’Opera Carlo Felice, le pianiste Antonella Poli e Patrizia Priarone e il Coro dell’Opera Carlo Felice guidato da Claudio Marino Moretti.

Novecenti - Musica vocale da camera

Dopo il successo delle passate edizioni, tornerà il ciclo di concerti di musica vocale da camera Novecenti, articolato nella Stagione 2024-25 in sei concerti: Hommage à Fauré,Wunderlieder, Ricordi italiani,Voyages Lyriques, Chansons e Canzonettee Schubert e Berio. Protagonisti, Claudio Marino Moretti al pianoforte, i Solisti del Coro dell’Opera Carlo Felice Genova e i solisti Benedetta Torre, Matteo Lippi, Dennis Carli, Paola Gardina, Corrado Orlando ed Erika Patrucco. I programmi musicali esplorano l’affascinante mondo della musica vocale da camera con un focus sul ricco repertorio novecentesco. Claudio Marino Moretti è stato Maestro del Coro del Teatro Regio di Torino (2001-2008) e del Coro del Teatro La Fenice di Venezia (2008-2021), dal 2002 è Maestro del Coro dell’Opera Carlo Felice. Ha tenuto molti concerti con repertori che spaziano dall’integrale dei mottetti di Bach ai compositori del Novecento storico e contemporaneo, collaborando con direttori d’orchestra quali Luisi, Noseda, Campanella, Frizza, Chung, Gardiner, Harding, Prêtre, Plasson, Bychkov, Abbado e molti altri.

Liguria Musica

Nella prosecuzione di un progetto artistico che porta l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice in prestigiose sedi di tutto il territorio regionale ligure, tornerà la rassegna Liguria Musica, con un ciclo dedicato di concerti sinfonici in circuitazione in Regione e fuori. Il cartellone di Liguria Musica 2024-25 verrà annunciato nelle settimane a venire.

Start - Gli eventi inaugurali

Nel corso del mese di ottobre 2024, la programmazione Start riunisce tutti gli eventi inaugurali dei cartelloni di Lirica e Balletto, Sinfonica e Musica vocale da camera, e tre appuntamenti pensati e realizzati in collaborazione con prestigiose Istituzioni e incentrati sul repertorio novecentesco e contemporaneo. Venerdì 11 ottobre al Teatro della Gioventù, in collaborazione con la Fondazione Ansaldo, il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, l’ Università degli Studi di Genova e la Fondazione Archivio Luigi Nono Onlus, si terrà il concerto Omaggio a Luigi Nono, dedicato al compositore veneziano nel centenario della nascita; in programma musiche di Nono con interpreti Felicita Brusoni, Martino Sarolli e Veniero Rizzardi. Seguono sabato 12 e domenica 13 ottobre le inaugurazioni di Lirica e Balletto e Novecenti - musica vocale da camera con il dittico Giro di vite e The Turn of the Screw e con Novecenti - Hommage à Fauré. Lunedì 14 e martedì 15ottobre, al teatro della Gioventù, in collaborazione con il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e con l’Università degli Studi di Genova, si terranno una conferenza e un concerto incentrati sulla Fabbrica illuminata di Luigi Nono, la cui interpretazione sarà curata dalle classi di canto e di musica elettronica del Conservatorio Niccolò Paganini. Al Concerto inaugurale della Stagione Sinfonica di giovedì 17 ottobre segue, sabato 19 ottobre, l’ultimo appuntamento di Start: il concerto Avanguardie, dedicato ad Arnold Schönberg nel 150° anniversario della nascita e realizzato in collaborazione con il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova; musiche di Rosalba Quindici, Arnold Schönberg, Olivier Messiaen, Tristan Murail e Jonathan Harvey; interpreti Emanuele Torquati, Rosalba Quindici e Martino Sarolli.

Tournée

A Bridge of Music: Genova - New York

Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2024, l’Opera Carlo Felice tornerà a New York nell’ambito di un progetto di valorizzazione che si compirà nel 2025, con il bicentenario dell’Opera italiana negli Stati Uniti (1825-2025). La tournée si inaugurerà mercoledì 25 settembre 2024, al Teatro Carlo Felice, con un concerto dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice diretta da Davide Massiglia. Attraverso un percorso che grazie alla musica traccia un ponte tra le città di Genova e di New York, seguiranno quindi i tre appuntamenti newyorkesi. Lunedì 7 ottobre, al Miller Theatre della Columbia University, si terranno la conferenza Aspettando il bicentenario- Duecento anni dell’Opera italiana negli Stati Uniti (1825-2025), e un concerto dedicato a Maria Malibran e a Niccolò Paganini con musiche di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini e Niccolò Paganini che vedrà la partecipazione del mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya e del violinista Giuseppe Gibboni (vincitore del 56° Premio Paganini). Martedì 8 e mercoledì 9 ottobre, alla St. Patrick’s Old Cathedral, l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice e Giuseppe Gibboni saranno diretti da Donato Renzetti in un concerto dedicato a Lorenzo Da Ponte e a Niccolò Paganini con musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Niccolò Paganini.

La rondine: Montecarlo

Mercoledì 30 ottobre 2024 l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice prenderà parte all’esecuzione in forma di concerto de La rondine di Giacomo Puccini all’Opéra de Monte-Carlo. L’esecuzione si svolge nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte di Puccini (1858 -1924), l’Orchestra del Carlo Felice e il Coro dell’Opéra de Monte-Carlo (preparato da Stefano Visconti) saranno diretti da Giacomo Sagripanti. Solisti: Pretty Yende(Magda), Deanna Breiwick(Lisette), Charles Castronovo(Ruggero), Juan Francisco Gatell(Prunier), Roberto De Candia(Rambaldo).

L’Opera Carlo Felice Genova per i Giovani

L’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici

L’Accademia dell’Opera Carlo Felice Genova, punto di congiunzione tra la fine del percorso accademico dei giovani cantanti e il loro inserimento nel difficile mondo del Teatro musicale, giungerà nella Stagione 2024-2025 alla sua quinta edizione. La direzione artistica è affidata a Francesco Meli che ha fatto tesoro della sua esperienza teatrale definendo le linee guida dell’insegnamento che vertono su lezioni individuali quotidiane di tecnica, interpretazione vocale e teatrale. I ragazzi, dopo una pubblica selezione e attraverso un’esperienza immersiva di studio di cinque mesi, sono pronti al grande debutto sul palcoscenico dell’Opera Carlo Felice. La Direzione del Teatro, infatti, programma ogni anno l’ultimo titolo della Stagione attribuendone tutte le parti ai talenti dell’Accademia. In questo percorso di studio, sotto la direzione musicale del pianista Davide Cavalli, il coordinamento e gli insegnamenti di Serena Gamberoni, i giovani cantanti partecipano alle masterclass tenute ogni anno dai più grandi nomi di riferimento del panorama lirico internazionale come Daniela Barcellona, Leo Nucci, Michele Pertusi, Elisabeth Norberg-Schulz, Riccardo Zanellato, Rosa Feola, Paolo Bordogna, Chris Merritt, Roberto de Candia, Riccardo Zanellato. Grande importanza è riservata al rapporto con il proprio corpo; ogni studente è guidato da docenti esperti in percorsi di consapevolezza corporea poiché possa migliorare, conservare e tutelare il proprio “strumento musicale”.

Studenti e Giovani all’Opera

Nell’ambito dei progetti di avvicinamento dei giovani all’opera, la Fondazione promuove la cultura musicale nelle scuole. Con l’iniziativa Studenti e Giovani all’Opera, il teatro desidera coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado, i Conservatori di musica, le Accademie di Belle Arti e l’Università in un’esperienza emozionante facendo partecipare gli studenti agli spettacoli serali e alle prove, rendendo in questo modo i giovani protagonisti della nuova tendenza culturale italiana che mira al recupero delle nostre tradizioni musicali e alla riscoperta dell’elevato potenziale educativo e formativo della musica.

Gli incontri con il pubblico realizzati in collaborazione con UniGE

In parallelo all’iniziativa Studenti all’Opera e per rispondere positivamente al successo degli incontri realizzati nella stagione 2023-24, la Fondazione rinnova la collaborazione con l’Università degli studi di Genova, sviluppando un ciclo di conferenze per gli studenti e la città dedicato ai titoli operistici e ai concerti in cartellone. Gli incontri, coordinati da Raffaele Mellace, Preside della Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università di Genova, saranno tenuti da docenti dell’Ateneo che metteranno a disposizione degli ascoltatori le competenze e le conoscenze della ricerca più aggiornata per offrire, innanzitutto alle generazioni più giovani, e a tutto il pubblico l’occasione di godere con piena consapevolezza della straordinaria bellezza di un patrimonio artistico che può arricchire significativamente l’esistenza, da giovani e per tutta la vita adulta.

PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento

Itinerari di studio, ricerca, educazione all’ascolto, attraverso modalità non tradizionali, linguaggi social e digitale. Dedicati agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo livello, i Percorsi sono stabiliti in accordo con le istituzioni scolastiche. La collaborazione con le istituzioni scolastiche persegue l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni l’eredità culturale costituita dal patrimonio dell’opera lirica, della musica sinfonica e più in generale del teatro musicale, attraverso percorsi specifici strettamente correlati ai programmi di studio, fornendo una preziosa esperienza funzionale a nuove prospettive professionali.


ABBONAMENTI E BIGLIETTI

La proposta in abbonamento si articola nei seguenti turni:

Stagione Lirica e Balletto

A le prime

B lerecite serali

C le recite domenicali

F le recite pomeridiane

L le recite serali

Stagione Sinfonica

S i 12 concerti sinfonici

I prezzi dei biglietti, a seconda dei turni e dei settori, vanno da 35,00 a 100,00 euro per la lirica, e arrivano al massimo a 35,00 euro per la sinfonica.

Sono confermate sia per la Lirica e Balletto sia per la Sinfonica le riduzioni applicate a biglietti e abbonamenti per gli over 60, i gruppi e le aziende convenzionate e i diversamente abili. I biglietti singoli per gli under 18 sono proposti a 15,00 europer la Lirica e 10,00 euro per la Sinfonica; per gli under 30 a 25,00 europer la Lirica e 15,00 euro per la Sinfonica.

Gli abbonamenti sono in vendita a partire da mercoledì 26 giugno alle ore 15.00 alla Biglietteria del Teatro o tramite servizio Paybylink con mail o telefonata alla biglietteria.

I singoli biglietti saranno in vendita da lunedì 1° luglio presso le Biglietterie del Teatro e sul circuito Vivaticket.com

Gli abbonati alla Stagione Lirica e Sinfonica della scorsa stagione 2023-24 potranno confermare il precedente abbonamento recandosi in biglietteria da mercoledì 26 giugno sino a venerdì 9 agosto e da lunedì 2 settembre sino alla prima recita del proprio turno.

Biglietteria

I biglietti possono essere acquistati in biglietteria all’Opera Carlo Felice, in Galleria Cardinal Siri a Genova o nel circuito Vivaticket, accessibile dal sitoinfo e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

La biglietteria del Teatro è aperta dal lunedì al sabato, dalle ore 9.30 alle ore 19.00. Spettacoli serali: apertura un’ora prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio. Spettacoli pomeridiani o serali di domenica: apertura due ore prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.

Galleria Cardinale Siri, 6
16121 GENOVA
Telefono +39 010 5381.433-399
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In concomitanza con il Nervi Music Ballet Festival 2024 è possibile acquistare il proprio biglietto o abbonamento anche alla biglietteria dei Parchi di Nervi, aperta il mercoledì e il sabatodalle ore 16.00 alle ore 19.00 e nei giorni di spettacolo a partire dalle ore 16.00 fino a 15 minuti dopo l’inizio.

ABBONAMENTI - in vendita a partire da mercoledì 26 giugno 2024, ore 15.00

Prezzi abbonamenti Stagione Lirica e Balletto

Date turno A
Giro di vite / The Turn of the Screw 12 ottobre 2024 ore 19.30
Lucia di Lammermoor 15 novembre 2024 ore 20.00
Il cappello di paglia di Firenze 13 dicembre 2024 ore 20.00
Lo schiaccianoci 21 dicembre 2024 ore 20.00
La traviata 12 gennaio 2025 ore 20.00

Andrea Chénier 6 febbraio 2025 ore 20.00
Falstaff 7 marzo 2025 ore 20.00
Die Liebe der Danae 6 aprile 2025 ore 20.00
Carmen 16 maggio 2025 ore. 20.00

Die Zauberflöte 13 giugno 2025 ore 20.00

Turno A
1° settore 660,00 euro - Over 60 602,00 euro
2° settore  548,00 euro - Over 60 501,00 euro
3° settore 436,00 euro - Over 60 400,00 euro
4° settore 350,00 euro - Over 60 320,00 euro
5° settore 266,00 euro - Over 60 244,00 euro
Under 18* 160,00 euro
Under 30* 230,00 euro
*tutti i settori

Date turno B
Giro di vite / The Turn of the Screw 18 ottobre 2024 ore 19.30
Lucia di Lammermoor 22 novembre 2024 ore 20.00
Il cappello di paglia di Firenze 17 dicembre 2024 ore 20.00
Lo schiaccianoci 22 dicembre 2024 ore 20.00
La traviata 17 gennaio 2025 ore 20.00

Andrea Chénier 12 febbraio 2025 ore 20.00
Falstaff 13 marzo 2025 ore 20.00
Die Liebe der Danae 9 aprile 2025 ore 20.00
Carmen 23 maggio 2025 ore. 20.00

Die Zauberflöte 20 giugno 2025 ore 20.00

Turno B
1° settore  576,00 euro - Over 60 526,00 euro
2° settore  520,00 euro - Over 60 476,00 euro
3° settore  408,00 euro - Over 60 375,00 euro
4° settore  322,00 euro - Over 60 295,00 euro
5° settore  266,00 euro - Over 60 244,00 euro
Under 18*  160,00 euro
Under 30* 230,00 euro
*tutti i settoriDate turno C
Giro di vite / The Turn of the Screw 13 ottobre 2024 ore 15.00
Lucia di Lammermoor 17 novembre 2024 ore 15.00
Il cappello di paglia di Firenze 15 dicembre 2024 ore 15.00
Lo schiaccianoci 22 dicembre 2024 ore 15.00
La traviata 19 gennaio 2025 ore 15.00

Andrea Chénier 9 febbraio 2025 ore 15.00
Falstaff 9 marzo 2025 ore 15.00
Die Liebe der Danae 13 aprile 2025 ore 15.00
Carmen 18 maggio 2025 ore. 15.00

Die Zauberflöte 15 giugno 2025 ore 15.00

Turno C
1° settore  576,00 euro - Over 60 526,00 euro

2° settore 520,00 euro - Over 60 476,00 euro
3° settore 408,00 euro - Over 60 375,00 euro
4° settore 322,00 euro - Over 60 295,00 euro
5° settore 266,00 euro - Over 60 244,00 euro
Under 18* 160,00 euro
Under 30* 230,00 euro
*tutti i settori

Date turno F

Giro di vite / The Turn of the Screw 20 ottobre 2024 ore 15.00
Lucia di Lammermoor 24 novembre 2024 ore 15.00
Lo schiaccianoci 21 dicembre 2024 ore 15.00
La traviata 18 gennaio 2025 ore 15.00

Andrea Chénier 15 febbraio 2025 ore 15.00
Carmen 24 maggio 2025 ore. 15.00

Die Zauberflöte 14 giugno 2025 ore 15.00

Turno F
1° settore  345,00 euro - Over 60 319,00 euro
2° settore 292,00 euro - Over 60 271,00 euro
3° settore 257,00 euro - Over 60 239,00 euro
4° settore 210,00 euro - Over 60 194,00 euro
5° settore 175,00 euro - Over 60 162,00 euro
Under 18* 118,00 euro
Under 30* 163,00 euro
*tutti i settori

Date turno L
Giro di vite / The Turn of the Screw 16 ottobre 2024 ore 19.30
La traviata 14 gennaio 2025 ore 20.00

Falstaff 11 marzo 2025 ore 20.00
Die Liebe der Danae 16 aprile 2025 ore 20.00
Carmen 17 maggio 2025 ore. 20.00

Die Zauberflöte 21 giugno 2025 ore 20.00


Turno L
1° settore  325,00 euro - Over 60 301,00 euro
2° settore 273,00 euro - Over 60 254,00 euro
3° settore 238,00 euro - Over 60 222,00 euro
4° settore 190,00 euro - Over 60 176,00 euro
5° settore 155,00 euro - Over 60 145,00 euro
Under 18* 107,00 euro
Under 30* 151,00 euro
*tutti i settori

Prezzi singoli biglietti Lirica

Turno A
1° settore 100,00 euro
2° settore 80,00 euro
3° settore 60,00 euro
4° settore 50,00 euro
5° settore 35,00 euro

Turno B, C e F.A.
1° settore 85,00 euro
2° settore 75,00 euro
3° settore 55,00 euro
4° settore 45,00 euro
5° settore 35,00 euro

Turno F, L

1° settore 70,00 euro
2° settore 55,00 euro
3° settore 45,00 euro
4° settore 40,00 euro
5° settore 30,00 euro

Per tutti i turni di Lirica
Under 18* 15,00 euro
Under 30* 25,00 euro
*tutti i settori

Prezzi singoli biglietti Balletto per tutti i turni

1° settore 70,00 euro
2° settore 55,00 euro
3° settore 45,00 euro
4° settore 40,00 euro
5° settore 30,00 euro

Per tutti i turni di Balletto
Under 18* 15,00 euro
Under 30* 25,00 euro
*tutti i settori

Settori Lirica e Balletto
1° settore dalla 1ª alla 17ª fila
2° settore dalla 18ª alla 25ª fila
3° settore dalla 26ª alla 31ª fila
4° settore Palchi CDEF e 32ª fila
Galleria dalla 3ª fila all’ 8ª fila
5° settore Galleria 1ª, 2ª fila e Balconate
(posti a ridotta visibilità)

Turni inaugurazione Prosa / Lirica (Teatro Ivo Chiesa)

Galleria 80

Platea 50

Under 30* 40

Prezzi abbonamenti Stagione Sinfonica

Date Turno S

Concerto inaugurale Dir. Riccardo Minasi 17 ottobre 2024, ore 20.00

Francia e America Dir. Riccardo Minasi 22 ottobre 2024, ore 20.00

Nuove prospettive Dir. Riccardo Minasi 25 ottobre 2024, ore 20.00

Virtuosismi Dir. Wolfram Christ 21 novembre 2024, ore 20.00

Requiem tedesco Dir. Claudio Marino Moretti 27 novembre, ore 20.00

Sinfonie Dir. Hartmut Haenchen 31 dicembre 2024, ore 17.00

Racconti sinfonici Dir. Donato Renzetti 8 febbraio 2025, ore 20.00

Brahms e Šostakovič Dir. Donato Renzetti 14 febbraio 2025, ore 20.00

Beethoveniano Dir. Riccardo Minasi 12 marzo 2025, ore 20.00

Dialoghi Dir. Leonhard Garms 11 aprile 2025, ore 20.00

Casella e Čajkovskij Dir. Donato Renzetti 22 maggio 2025 ore 20.00

Fin de siècle Dir. Donato Renzetti 19 giugno 2025, ore 20.00

Turno S
1° settore  294,00 euro - Over 60 265,00 euro
2° settore  252,00 euro - Over 60 227,00 euro
Under 18*  115,00 euro
Under 30* 170,00 euro
*tutti i settori

Prezzi singoli biglietti Sinfonica
1° settore 35,00 euro
2° settore 30,00 euro
Under 18* 10,00 euro
Under 30* 15,00 euro

*tutti i settori

Settori Sinfonica
1° settore dalla 1ª alla 17ª fila
2° settore dalla 18ª alla 32ª fila, Galleria, Palchi e Balconate


Ottobre 2024 - Sab 12 (19.30) A, Dom 13 (15.00) C, Mer 16 (19.30) L,

Ven 18 (19.30) B, Dom 20 (15.00) F

Teatro Ivo Chiesa

Inaugurazione congiunta della Stagione Lirica e Balletto 2024-25 dell’Opera Carlo Felice Genova e della Stagione Teatrale 2024-25 delTeatro Nazionale di Genova

GIRO DI VITE

Racconto di Henry James, traduzione e adattamento di Carlo Sciaccaluga

Produzione del Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con la

Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova e il Palau de les Arts Reina Sofía di València

Personaggi e interpreti: Istitutrice Linda Gennari, Mrs. Grose Gaia Aprea, Peter Quint

AlephViola, Miss Jessel Virginia Campolucci, Flora Ludovica Iannetti, Miles Luigi Bignone

Regia Davide Livermore

Scene Manuel Zuriaga

Costumi Mariana Fracasso

Luci Antonio Castro

Musiche Giua, Mario Conte

THE TURN OF THE SCREW

Opera in un prologo e due atti di Benjamin Britten,

libretto di Myfanwy Piper dal racconto di Henry James

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova in collaborazione con il

Teatro Nazionale di Genova e il Palau de les Arts Reina Sofía di València

Personaggi e interpreti:QuintValentino Buzza, The GovernessKaren Gardeazabal, MilesOliver Barlow, FloraLucy Barlow, Mrs. GrosePolly Leech, Miss JesselMarianna Mappa

Regia Davide Livermore

Scene Manuel Zuriaga

Costumi Mariana Fracasso

Luci Antonio Castro

Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice

Maestro del coro Claudio Marino Moretti

Il Teatro Carlo Felice e il Teatro Nazionale di Genova effettueranno una inaugurazione congiunta con lo stesso titolo, The Turn of the Screw – racconto scritto da Henry James nel 1898 – alternando un adattamento teatrale in prosa fedele al testo originale e la versione musicata da Benjamin Britten in un unico allestimento presso il Teatro Ivo Chiesa, dando modo al pubblico genovese di assistere alternativamente alla versione musicale e alla versione in prosa. Tale importante iniziativa è unica a livello nazionale ed in linea con gli obiettivi statutari del Carlo Felice, tesi alla cooperazione integrata tra istituzioni culturali.

The Turn of the Screw (Il giro di vite) è un’opera in un prologo e due atti composta nel 1954 da Benjamin Britten, su libretto di Myfanwy Piper dall’omonimo racconto di Henry James. La prima rappresentazione si tenne al Teatro La Fenice di Venezia nel settembre dello stesso anno, con Britten alla direzione dell’English Opera Group e con Peter Pears nella parte di Peter Quint. L’opera riprende la trama di James, della quale sono protagonisti un’istitutrice, i bambini che le vengono affidati, Flora e Miles, la governante Mrs. Grose e due fantasmi, Miss Jessel e Peter Quint, che rappresentano due manifestazioni del Male. Lo scrittore esplora i temi dell’infanzia, dell’inconscio e della morte attraverso un crescendo di inquietudine che si dissolve tragicamente solo alla fine. La struttura dell’opera di Britten è complessa e singolare: al prologo che introduce i personaggi e l’azione, seguono due atti dalla conformazione simmetrica, costituiti ciascuno da otto scene alle quali si alternano quindici interludi musicali, variazioni del tema esposto dopo il prologo. Ogni variazione cambia tonalità, secondo un moto che ascende lungo i gradi della scala cromatica dalla tonalità di la minore alla tonalità di la maggiore. La scrittura orchestrale è di grande raffinatezza e si articola attraverso un sistema di rimandi tra temi, colori e timbri finalizzato a sottolineare quello stesso crescendo orrorifico che determina l’azione drammaturgica. The Turn of the Screw è l’opera di Britten più vicina ai modelli di Bartók e Berg, la cifra sperimentale risulta particolarmente evidente nella struttura improntata al serialismo, dove trovano però ampio spazio soluzioni personali e innovative, a fare di questo titolo uno dei più rappresentativi del teatro musicale del compositore.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

Novembre 2024 - Ven 15 (20.00) A, Dom 17 (15.00) C, Ven 22 (20.00) B, Dom 24 (15.00) F

LUCIA DI LAMMERMOOR

Dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti,

libretto di Salvatore Cammarano dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott

Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova in coproduzione con la

Fondazione Teatro Comunale di Bologna e l’ABAO-OLBE di Bilbao

Personaggi e interpreti: Enrico Franco Vassallo, Lucia Nina Minasyan, Edgardo Iván Ayón Rivas, ArturoPaolo Antognetti, Raimondo Luca Tittoto, Alisa Alena Sautier,

Normanno Manuel Pierattelli

Maestro concertatore e direttore Francesco Ivan Ciampa

Regia Lorenzo Mariani

Scene Maurizio Balò

Costumi Silvia Aymonino

Luci Linus Fellbom

Video Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii

Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del coro Claudio Marino Moretti

Lucia di Lammermoor è la terza opera seria di Gaetano Donizetti, composta nel 1835 (dopo le precedenti Anna Bolena, del 1830 e Lucrezia Borgia, del 1833). Il compositore aveva all’attivo un totale di quarantatré opere, quando decise di mettere in musica un soggetto, The Bride of Lammermoor di Walter Scott, che già aveva ispirato diverse precedenti trasposizioni musicali. Donizetti lavorò con il librettista Salvatore Cammarano, che introdusse varianti minori rispetto alla fonte letteraria, spostando l’azione indietro nel tempo, dall’originario 1689 alla fine del Cinquecento. L’opera è ambientata in Scozia, dove le due famiglie Ashton, con i fratelli Enrico e Lucia, e Ravenswood, di cui è erede Edgardo, sono aspre rivali. Lucia e Edgardo sono innamorati, ma le loro famiglie non possono sopportare la loro unione, continuamente messa alla prova. Mentre Edgardo è lontano, Lucia viene tratta in inganno e convinta a sposare un altro; durante la cerimonia nuziale, Edgardo ritorna inaspettato e, constatato il tradimento, maledice Lucia, che impazzirà di dolore finendo per uccidere il marito e suicidandosi. Quando Edgardo verrà a sapere del tragico epilogo dell’amata, si toglierà a propria volta la vita. Il tema centrale è quello della pazzia per amore, un tema forte e caratterizzante del genere opera seria, qui esplorato con grande acume. Sin dalla prima rappresentazione, avvenuta al Teatro San Carlo di Napoli il 26 settembre 1835 con un cast d’eccezione, fu chiaro che Lucia di Lammermoor si sarebbe subito affermata come titolo di riferimento nel catalogo di Donizetti e più in generale nel panorama musicale italiano. La scrittura del compositore si distingue in quest’opera sia nell’orchestrazione sia nel disegno delle linee vocali. La parte di Lucia, in particolare, raggiunge un altissimo livello espressivo che emerge tanto nelle arie quanto nei recitativi. Sono poi di grande rilievo i momenti d’insieme e i momenti corali.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

Dicembre 2024 - Ven 13 (20.00) A, Dom 15 (15.00) C, Mar 17 (20.00) B

IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE

Farsa musicale in quattro atti di Nino Rota, libretto proprio e di Ernesta Rinaldi

dalla commedia Un chapeau de paille d’Italie di Eugène Labiche e Marc Michel

Nuova versione dell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova

in collaborazione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège

Personaggi e interpreti principali: Fadinard Marco Ciaponi, Nonancourt Nicola Ulivieri, Beaupertuis/Emilio Paolo Bordogna, Lo zio Vezinet Didier Pieri, Felice David Ferri Durà, Achille di Rosalba/Una guardia Blagoj Nacoski, Elena Benedetta Torre, Anaide Giulia Bolcato,

La modista Marika Colasanto, La Baronessa di Champigny Sonia Ganassi

Maestro concertatore e direttore Giampaolo Bisanti

Regia Damiano Michieletto

Scene Paolo Fantin

Costumi Silvia Aymonino

Luci Luciano Novelli

Orchestra, coro, e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del coro Claudio Marino Moretti

Il cappello di paglia di Firenze è una delle più celebri opere di Nino Rota. Composta nel 1945 su libretto proprio e della madre, Ernesta Rinaldi, l’opera venne rappresentata per la prima volta solo dieci anni più tardi, il 21 aprile del 1955, al Teatro Massimo di Palermo. Con un’ottima accoglienza da parte del pubblico, Il cappello venne presto ripreso in altri teatri italiani da registi affermati come Giorgio Strehler alla Piccola Scala e all’estero. Il libretto è tratto dalla farsa Un chapeau de paille d'Italie di Eugène Labiche e Marc-Michel, del 1851, e si articola in quattro atti. Splendido esempio di commedia alla francese, la vicenda vede protagonista il giovane Fadinard, che il giorno delle proprie nozze con Elena si trova a dover rincorrere per tutta la città un cappello di paglia di Firenze, imbattendosi in vari personaggi, fra travestimenti, gelosie e inganni, fino a quando uno zio sordo non arriverà a salvare la situazione in tempo per il matrimonio. La trama si presta perfettamente alla trasposizione musicale, e Rota sfrutta la drammaturgia innata del soggetto, di stampo ottocentesco, per creare una ricchissima rievocazione anche parodica della storia dell’opera, riprendendo diversi stili da Mozart a Rossini a Mascagni. L’abilità del compositore sta nella capacità di restituire un’opera dal carattere personale e unitario, seppur mantenendo chiari i rimandi e le citazioni che la caratterizzano. Un altro aspetto evidente è il dinamismo drammaturgico, dovuto sì al ritmo della narrazione stessa, ma anche all’espressività musicale che il compositore padroneggiava grazie alla consistente carriera cinematografica.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

Dicembre 2024 - Sab 21 (15.00) F, Sab 21 (20.00) A, Dom 22 (15.00) C, Dom 22 (20.00) B

LO SCHIACCIANOCI

Balletto in due atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij,

dal racconto Nußknacker und Mausekönig di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann

Armenian National Opera and Ballet Theatre

Direttore Karen Durgaryan

Coreografia Georgy Kovtun da Marius Petipa

Scene e costumi Vyacheslav Okunev

Orchestra, coro di voci bianche e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del coro di voci bianche Gino Tanasini

Lo schiaccianoci è un balletto in due atti risalente ai primi anni ’90 dell’Ottocento, Čajkovskij lo compose ispirandosi al racconto Schiaccianoci e il re dei topi di E.T.A. Hoffmann, nonché alla Storia di uno schiaccianoci di Dumas, a propria volta tratta da Hoffman. A fianco del compositore lavorarono i coreografi Marius Petipa e Lev Ivanov. Čajkovskij aveva già sperimentato la composizione di balletti con Il lago dei cigni, del 1875-6 e con La bella addormentata, del 1889; titoli oggi ben noti ma non del tutto compresi durante la vita del compositore. Anche la prima rappresentazione de Lo schiaccianoci non riscosse molto successo, mentre la prima esecuzione della suite orchestrale dal balletto conquistò immediatamente il pubblico della prima, il 7 marzo 1892. La storia, ormai celebre, ripercorre le avventure della piccola Clara, che durante una festa di Natale riceve in dono uno schiaccianoci a forma di soldatino. Durante la notte, la bambina sogna incredibili avventure: a fianco del soldatino, animato e trasformato in un principe, sconfiggerà il temibile Re dei topi, insieme si avvicenderanno poi nel Regno dei Dolciumi, del quale diventeranno sovrani. Tra gli aspetti più affascinanti del balletto si ritrovano le musiche di Čajkovskij – la cui sensibilità musicale era particolarmente affine alla dimensione fiabesca che caratterizza Lo schiaccianoci – e la grande sintonia tra musica, espressività coreografica e narrazione.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

Gennaio 2025 - Dom 12 (20.00) A, Mar 14 (20.00) L, Mer 15 (20.00) f.a., Gio 16 (20.00) f.a.,

Ven 17 (20.00) B, Sab 18 (15.00) F, Dom 19 (15.00) C

LA TRAVIATA

Melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave

dal romanzo La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio

Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova

Personaggi e interpreti principali: Violetta Valery Olga Peretyatko / Elena Schirru(14,16,18), Flora Bervoix Carlotta Vichi, Annina Chiara Polese, Alfredo Germont Francesco Meli / Klodjan Kaçani(14,16,18), Giorgio Germont Roberto Frontali / Leon Kim(14,16,18),

Gastone Roberto Covatta, Barone Douphol Claudio Ottino, Marchese d’Obigny Andrea Porta, Dottor Grenvil Francesco Milanese

Maestro concertatore e direttore Renato Palumbo

Regia Giorgio Gallione

Scene e costumi Guido Fiorato

Luci Luciano Novelli

Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del coro Claudio Marino Moretti

La traviata fa parte, insieme a Rigoletto e al Trovatore della cosiddetta “trilogia popolare” di Giuseppe Verdi. Le tre opere risalgono ai primi anni Cinquanta dell’Ottocento, e rappresentano un momento di svolta nel percorso artistico del compositore. Era l’inizio del 1853, Verdi iniziava la composizione per conto del Teatro La Fenice, avvalendosi della collaborazione del librettista Francesco Maria Piave per la riduzione del best seller La Dame aux camélias, pubblicato da Alexandre Dumas figlio l’anno precedente. Il soggetto piaceva molto al compositore, che tuttavia era consapevole delle possibili controversie: la trama era ambientata nella contemporaneità, e venivano trattate tematiche che facilmente si sarebbero scontrate con certe forme di moralismo. Il principale stratagemma narrativo, in tal senso, fu lo spostamento dell’azione al XVIII secolo. Nonostante una prima rappresentazione di scarso successo (il 6 marzo 1853), La traviata iniziò presto a circolare in tutta Italia, anche se con modifiche importanti (al Regio di Parma venne addirittura rappresentata con il titolo Violetta) e rimane ad oggi uno dei titoli d’opera più rappresentati al mondo. La portata rivoluzionaria dell’opera si trova sia nelle tematiche – la protagonista, Violetta, racchiude in sé i significati più profondi dei temi principali: amore e morte, ma la sua è una dimensione delicata, a tratti scabrosa – sia nelle tecniche compositive attraverso le quali Verdi articola il racconto. Elemento centrale è il dialogo interiore dei personaggi, espresso sin nelle più profonde sfumature dall’orchestra. Anche quando il sentimento non è esplicitato, la scrittura orchestrale anticipa e suggerisce al pubblico ciò che i personaggi temono di rivelare persino a sé stessi. Questa forma di coesione tra azione scenica e azione musicale anticipa alcuni tra gli sviluppi più significativi dell’opera tardo-ottocentesca.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

Febbraio 2025 - Gio 6 (20.00) A, Dom 9 (15.00) C, Mer 12 (20.00) B, Sab 15 (15.00) F

ANDREA CHÉNIER

Dramma storico in quattro quadri di Umberto Giordano, libretto di Luigi Illica

Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna e dell’Opéra Garnier Monte-Carlo

Personaggi e interpreti principali: Andrea Chénier Fabio Sartori, Carlo Gérard Amartuvshin Enkhbat / Stefano Meo (9,12), Maddalena di Coigny Maria Josè Siri, La mulatta Bersi Cristina Melis, La contessa di Coigny Siranush Khachatryan, Madelon Manuela Custer, Roucher Nicolò Ceriani, Fléville Matteo Peirone, Fouquier Tinville Marco Camastra, Matthieu Luciano Roberti, Un incredibile Didier Pieri, L’abate Gianluca Sorrentino, Schmidt Andrea Porta

Maestro concertatore e direttore Donato Renzetti

Regia Pier Francesco Maestrini

Scene e video Nicolás Boni

Costumi Stefania Scaraggi

Coreografia Silvia Giordano

Luci Daniele Naldi

Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del coro Claudio Marino Moretti

Andrea Chénier è un’opera in quattro quadri che Umberto Giordano compose nel 1896, su un libretto di Luigi Illica ispirato alla vita del poeta francese André Chénier. L’opera fu il primo grande successo di Giordano, che dopo la prima rappresentazione al Teatro alla Scala il 28 marzo dello stesso anno, vide il suo lavoro ripreso in tutta Europa e negli Stati Uniti. L’azione si svolge nei pressi di Parigi al tempo della Rivoluzione francese. Gli ideali costituzionalisti del protagonista sono in forte contrasto con lo stile di vita corrotto della nobiltà parigina, e durante il Regime del terrore il poeta verrà perseguitato e poi giustiziato per la sua appartenenza politica. Sullo sfondo dei tragici avvenimenti storici, si sviluppa una storia d’amore con Maddalena, figlia della Contessa di Coigny. Andrea e Maddalena rimarranno insieme fino all’ultimo tragico istante. Il modello principale a cui Giordano si riferisce è il verismo italiano, del quale riprende un’orchestrazione volta a descrivere la gestualità dei personaggi e dell’azione piuttosto che la dimensione psicologica o emotiva. Se ne ricava un’opera di grande compattezza, dove la narrazione non è analizzata dalla musica stessa, quanto invece enfatizzata. Le linee vocali sono cantabili ed efficaci, al contempo si sviluppano in un contesto strutturale ben definito che mantiene un ponderato equilibrio dall’inizio alla fine.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

Marzo 2025 - Ven 7 (20.00) A, Dom 9 (15.00) C, Mar 11 (20.00) L, Gio 13 (20.00) B

FALSTAFF

Commedia lirica in tre atti di Giuseppe Verdi, libretto di Arrigo Boito

dalla commedia The Merry Wives of Windsor e dal dramma The History of Henry the Fourth

di William Shakespeare

Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova

Personaggi e interpreti: Sir John Falstaff Ambrogio Maestri, Ford Ernesto Petti, Fenton Galeano Salas, Dottor Caius Blagoj Nacoski, Bardolfo Cristiano Olivieri,

Pistola Luciano Leoni, Alice Ford Erika Grimaldi, Nannetta Caterina Sala,

Mrs. Quickly Sara Mingardo, Mrs. Meg Page Paola Gardina

Maestro concertatore e direttore Riccardo Minasi

Regia Damiano Michieletto

Scene Paolo Fantin

Costumi Carla Teti

Luci Alessandro Carletti

Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del coro Claudio Marino Moretti

Falstaff è l’ultima opera di Giuseppe Verdi, composta tra il 1890 e il 1893 su libretto di Arrigo Boito da The Merry Wives of Windsor di William Shakespeare. La commedia lirica, in tre atti, ha un solo precedente nel repertorio del compositore, Un giorno di regno, risalente agli anni giovanili. Con Falstaff Verdi, ormai ottantenne, si assicurò un ultimo grande successo anche nel genere dell’opera buffa. La prima rappresentazione si tenne al Teatro alla Scala il 9 febbraio 1983, tra il pubblico sedevano i più celebri compositori e artisti del tempo, sul palco si esibì un cast d’eccezione e Falstaff riscosse sin da subito amplissimi consensi. La scelta del soggetto shakespeariano si deve a Boito, che per primo propose la commedia al compositore. La collaborazione tra i due funzionava molto bene, così che Verdi non ebbe niente da ridire sulle prime bozze del libretto e iniziò la composizione con grande entusiasmo. Rispetto alla commedia originaria, vennero effettuati solo i tagli necessari alla trasposizione. La trama si svolge attorno all’anziano protagonista, Sir John Falstaff, il quale tenta di sedurre per corrispondenza due ricche dame, che però ordiscono presto un inganno per smascherare lo sfacciato, coinvolgendo anche gli altri personaggi. Nell’allegro finale tutti si riappacificano, e tra i festeggiamenti il protagonista canta il suo celebre inno alla commedia: «Tutto nel mondo è burla!». Nonostante la collocazione all’interno del catalogo verdiano, l’opera è un incredibile esempio di innovazione stilistica, con Falstaff Verdi introduce un linguaggio lirico nuovo, che sembra voler salutare definitivamente il melodramma ottocentesco per aprire la strada ad un modo nuovo di intendere l’opera.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

Aprile 2025 - Dom 6 (20.00) A, Mer 9 (20.00) B, Dom 13 (15.00) C, Mer 16 (20.00) L

DIE LIEBE DER DANAE

Commedia mitologica in tre atti di Richard Strauss, libretto di Joseph Gregor

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova

Prima rappresentazione italiana della versione originale con complessi artistici italiani

Personaggi e interpreti principali: Jupiter Scott Hendricks, Merkur Timothy Oliver,

Pollux Tuomas Katajala, Danae Angela Meade, Xanthe Valentina Farcas,

Midas John Matthew Myers, Erste König Albert Memeti, Zweite König Eamonn Mulhall,

Dritte König Nicolas Legoux, Vierte König Giovanni Battista Parodi, Semele Anna Graf,

Europa Agnieszka Adamczak, Alkmene Hagar Sharvit, Leda Valentina Stadler

Maestro concertatore e direttore Fabio Luisi / Michael Zlabinger (16)

Regia Laurence Dale

Scene e costumi Gary McCann

Coreografia Carmine De Amicis

Luci John Bishop

Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del coro Claudio Marino Moretti

Die Liebe der Danae (L’amore di Danae), penultima opera di Richard Strauss, è una commedia mitologica in tre atti composta nel 1940. Circa vent’anni prima, il poeta e drammaturgo Hugo von Hofmannsthal aveva proposto al compositore un canovaccio dal titolo Danae, o il matrimonio di convenienza, che però era stato accantonato in favore di altri progetti. Quando Strauss decise di realizzare l’opera, affidò la bozza di Hofmannsthal al librettista Joseph Gregor. Il lavoro procedette con difficoltà: dapprima per incomprensioni tra librettista e compositore, in seguito per la posticipazione della prima (inizialmente fissata in occasione del Festival di Salisburgo del 1944, e poi rimandata per via dei gravi avvenimenti bellici). L’opera poté finalmente andare in scena solo il 14 agosto 1952 a Salisburgo, tre anni dopo la morte di Strauss. La trama è tratta dalla tradizione greca, e vede protagonisti Danae, Mida, Giove e Giunone in un intreccio fatto di inganni, amore e desiderio. Anche se inizialmente la protagonista cerca solo di sfuggire alla condizione di povertà (avendo suo padre, Re Polluce, sperperato il patrimonio di famiglia), Danae si innamorerà sinceramente di Mida, e nonostante l’ira di Giove – invaghito della ragazza – riuscirà a far trionfare il proprio amore. Con una scrittura raffinata ed elegante, fatta di frasi morbide e suadenti e di timbri travolgenti, Strauss crea un racconto musicale vibrante di tensione. L’espressività è varia e si mantiene efficace nei momenti leggeri quanto nei momenti di maggiore pathos, l’unità dell’insieme è resa grazie al saggio uso di motivi tematici ricorrenti.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

Maggio 2025 - Ven 16 (20.00) A, Sab 17 (20.00) L, Dom 18 (15.00) C, Ven 23 (20.00) B,

Sab 24 (15.00) F, Dom 25 (15.00) f.a

CARMEN

Opéra-comique in quattro atti di George Bizet,

libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dalla novella di Prosper Mérimée

Allestimento della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma

Personaggi e interpreti principali: Don Josè Piero Pretti / Amadi Lagha(17,24),

Escamillo Luca Tittoto/Abramo Rosalen(17,24), Le Dancaire Saverio Fiore,

Le Remendado Armando Gabba, Morales Paolo Ingrasciotta, Zuniga Luca Dall’Amico,

Carmen Annalisa Stroppa / Caterina Piva(17,24), Micaela Giuliana Gianfaldoni / Angela Nisi(17,24), Frasquita Vittoriana De Amicis, Mercedes Alessandra Della Croce

Maestro concertatore e direttore Donato Renzetti

Regia Emilio Sagi

Scene Daniel Bianco

Costumi Renata Schussheim

Movimenti coreografici Nuria Castejón

Luci Eduardo Bravo

Orchestra, coro, coro di voci bianche e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del coro Claudio Marino Moretti

Maestro del coro di voci bianche Gino Tanasini

Carmen di George Bizet è un’opéra-comique in quattro quadri su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dall’omonima novella di Prosper Mérimée del 1845. Venne composta tra il 1874 e il 1875 per l’Opéra-Comique di Parigi, dove Bizet stesso curò la preparazione dell’allestimento durante i mesi di prove, continuando a rimaneggiare la partitura fino alla prima del 3 marzo 1875. La lavorazione continuò anche in seguito, e il compositore produsse una versione senza le canoniche sezioni parlate/recitate dell’opéra-comique in vista di un allestimento viennese, dove il genere era poco frequentato, sostituendo le parti parlate con recitativi. L’edizione del 1877, oggi la più rappresentata, si attiene alla “variante viennese”. L’adattamento della novella vide diverse modifiche, tra cui l’introduzione del personaggio di Micaela e il maggior rilievo dato al torero Escamillo. La vicenda si svolge a Siviglia attorno al 1820, dove il militare Don José viene sedotto dalla zingara Carmen, allontanandosi dal suo mondo e avvicinandosi a quello di lei in una spirale di gelosia e illegalità che lo porterà ad uccidere lei e a consegnarsi ai infine gendarmi. Il potere seduttivo della protagonista costituisce il fulcro attorno al quale si muovono gli altri personaggi, e sarà anche il motivo del suo tragico destino. Carmen è un’eroina libera, voluttuosa ma determinata e profondamente insubordinata a qualsiasi imposizione. Bizet utilizza diversi espedienti compositivi che nell’insieme rendono Carmen un’opéra-comique decisamente aggiornata e rivolta alla contemporaneità, con riferimenti alle innovazioni di Verdi, Wagner e del verismo italiano.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

Giugno 2025 - Ven 13 (20.00) A, Sab 14 (15.00) F, Dom 15 (15.00) C, Ven 20 (20.00) B,

Sab 21 (20.00) L, Dom 22 (15.00) f.a.

DIE ZAUBERFLÖTE

Singspiel in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart, libretto di Emanuel Schikaneder

Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova

Personaggi e interpreti: Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale dell’Opera Carlo Felice Genova diretta da Francesco Meli

Maestro concertatore e direttore Giancarlo Andretta

Regia Daniele Abbado

Scene Lele Luzzati

Costumi Santuzza Calì

Luci Luciano Novelli

Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del coro Claudio Marino Moretti

Die Zauberflöte (Il flauto magico), composto nel 1790, è il secondo Singspiel del catalogo mozartiano dopo Il ratto dal serraglio, del 1780. La proposta di comporre questo titolo venne dal cantante e impresario viennese Emanuel Schikaneder, anche autore del libretto. Sebbene la trama fosse stata elaborata originariamente a partire dalla novella Lulu oder dieZauberflöte di Wieland, diverse e consistenti furono le modifiche fatte dal librettista, che raccolse numerose altre influenze letterarie, filosofiche e spirituali. Schikaneder si ispirò insieme a Mozart, suo confratello massone, a diversi rituali propri della Massoneria, accentuando per esempio la polarizzazione tra Bene (impersonato da Sarastro, gran Sacerdote del Regno della Saggezza) e Male (Astrifiammante, la Regina della notte). Il sottotesto di matrice massonica-orientale diventa fondamentale, tanto da rendere la vicenda un vero e proprio percorso iniziatico del protagonista Tamino verso i valori della bellezza e della sapienza. La prima rappresentazione, diretta da Mozart stesso, si tenne al Theater auf der Wieden il 30 settembre 1971, fu un grande successo che portò presto a numerose riprese. Il flauto magico riassume tutti i più significativi aspetti dell’opera del Settecento, sia sul piano stilistico sia sul piano formale. Per questo e per la cifra sperimentale e innovativa, l’opera si affermò presto come uno dei più influenti lavori mozartiani, in particolare per quanto riguarda gli sviluppi dell’opera romantica tedesca.

info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it


Nuovo Festival del Balletto di Nervi

Il mese di luglio 2025 sarà interamente dedicato al rilancio del Festival Internazionale dei Balletti di Nervi che, sotto la guida artistica del genovese Jacopo Bellussi primo ballerino dell’Hamburg Ballet, vuole tornare ad essere la grande manifestazione di danza riconosciuta in tutto il mondo ai tempi di Mario Porcile ,che ne fu lo storico organizzatore.

Per questo ambizioso progetto, Bellussi ha fissato tre principali obiettivi che caratterizzeranno l’intera iniziativa:

-mantenere altissimo il livello dei danzatori e delle qualità delle produzioni, coinvolgendo solo compagnie di prim’ordine nel panorama mondiale che possano esibirsi portando i loro capolavori

-rendere il linguaggio della danza più attuale, così da proporlo in maniera più comprensibile e coinvolgente anche per le nuove generazioni

-offrire sempre varie e differenti tipologie di spettacoli, facendo in modo che ogni evento sia caratterizzato da elementi distintivi che attirino costantemente l’attenzione e la curiosità del pubblico

Sarà un festival che vedrà coinvolte ogni anno una selezione fra le compagnie di danza più importanti al mondo: alcune di queste , nonostante le innumerevoli tournée internazionali, non si sono mai esibite in Italia e pertanto rappresenteranno una ghiotta occasione per gli amanti della danza presenti su tutto il territorio nazionale.

Anche in quest’occasione così prestigiosa per la presenza di grandi maestri del balletto, verrà data un’attenzione particolare alla formazione dei giovani danzatori ed al coinvolgimento di tutte le scuole di danza italiane: saranno infatti organizzate masterclass sia da importanti accademie, che da compagnie junior sino alle compagnie professioniste.

Ed è proprio per anticipare e far conoscere al pubblico genovese la qualità degli spettacoli che animeranno nel 2025 il Nuovo Festival del Balletto, che il 19 e 20 luglio come uniche date in Italia, la compagnia dell’Hamburg Ballet diretta dal famoso coreografo John Neumeier, si esibirà ai Parchi di Nervi con la rappresentazione integrale dell’iconico balletto Sogno di una notte di mezz’estate con il quale il Maestro Neumeier, dopo 51 anni di attività, concluderà la sua direzione artistica con l’Hamburg Ballet.


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