Viaggio nell’Ottocento
di Luca Fialdini
La stagione 2024/2025 del Teatro di Pisa è la terza del direttore artistico Cristian Carrara
PISA 3 luglio 2024 – L’afoso ridotto Titta Ruffo è la sede prescelta per presentazione della nuova stagione del Teatro Verdi di Pisa, con il terzo cartellone lirico curato dal direttore artistico Cristian Carrara. La prima cosa che colpisce è questa: niente barocco (per la prima volta in recenti anni), niente Settecento e niente Novecento: i cinque titoli selezionati propongono un excursus su quasi tutto l’Ottocento italiano, un autentico – e blindatissimo – blocco tematico, in cui sono ordinate quattro nuove produzioni e una ripresa.
Con la prima di stagione del 25 ottobre il sipario si alzerà sull’Andrea Chénier di Umberto Giordano, con Andrea Cigni alla regia e sul podio Francesco Pasqualetti con Angelo Villari nel ruolo del titolo, Maria Teresa Leva come Maddalena e Angelo Veccia come Gerard. Il 6 dicembre sarà la volta de La Traviata, l’ultimo pannello della trilogia popolare verdiana e diretto da Nir Kabaretti, mentre i protagonisti saranno interpretati da Ruth Iniesta e Paolo Lardizzone; è vero che l’opera è stata rappresentata solo tre anni fa, tuttavia l’occasione di portare a Pisa la cosiddetta “Traviata degli specchi” di Macerata di Henning Brockhaus e Josef Svoboda basta a giustificare due presenze così ravvicinate. Hossein Pishkar e Roberto Catalano cureranno nell’ordine la direzione e la regia de Il Turco in Italia di Gioachino Rossini che andrà in scena il 10 gennaio 2025 e propone un ricco cast in cui figurano Maharram Huseynov (Selim), Giuliana Gianfaldoni (Fiorilla), Giulio Mastrototaro (Don Geronimo) e Bruno Taddia (Prosdocimo). All’esotismo irreale farà seguito il 14 febbraio da La Vestale di Gaspare Spontini, l’unico fra i cinque titoli che esula dal repertorio ordinario, con Alessandro Benigni dirigerà sull’allestimento uno e trino (regia, scene e costumi) di Gianluca Falaschi, mentre i ruoli di Julia, Licinius e Cinna saranno ricoperti rispettivamente da Carmela Remigio, Bruno Taddia e Antonio Poli. La chiusura è invece affidata a un titolo di cassetta come Tosca di Giacomo Puccini, in cui Clarissa Costanzo vestirà i panni di Floria, Vincenzo Costanzo quelli di Cavaradossi e Devid Cecconi impersonerà il barone Scarpia.
Sotto il profilo della scelta delle opere ci sono state stagioni decisamente più coraggiose o per lo meno senza una pronuncia così marcata al gusto popolare, basti vedere quella appena trascorsa, tuttavia sia il direttore artistico sia la presidente Patrizia Paoletti Tangheroni hanno molto insistito sull’attenzione alla qualità degli allestimenti e degli interpreti, pertanto non si esclude assolutamente che possano esserci risultati interessanti se non addirittura di primo piano (ci ricordiamo benissimo di quel meraviglioso Barbiere di Siviglia dello scorso anno): come sempre, è impossibile crearsi aspettative certe sulla carta e per ogni giudizio si attende la prova del palco.
Varia e interessante la stagione di prosa, con alcuni adattamenti dai grandi classici – Il fu Mattia Pascal con Geppy Gleijeses, Iliade. Il gioco deli déi con Alessio Boni e Iaia Forte, Fedra di Jean Racin e Anna Karenina con Galatea Ranzi – assieme ad alcuni classici moderni (L’anatra all’arancia di William Douglas Home con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli) o riletture teatrali come Magnifica presenza, tratto da Ferzan Ozpetek dal proprio omonimo film, che in questa produzione coinvolgerà Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino e Federico Cesari, e La ferocia dal romanzo di Nicola Lagioia. Completano la programmazione Amanti di Ivan Cotroneo con Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi, Come gli uccelli di Wajdi Mouwad, Salveremo il mondo prima dell’alba firmato Carrozzeria Orfeo ed Ezra in gabbia con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini.
Curiosamente la stagione di danza è scomparsa senza lasciar traccia. Al suo posto, come terzo cartellone appare Family and kids, tre spettacoli creati su misura per il pubblico dei giovanissimi: Omini piccini, creato da Venti Lucenti in cui l’Orchestra della Toscana sarà diretta da Carlomoreno Volpini, Il gruffalò della Fondazione Aida con la regia di Manuel Renga e Federico e Wanda – Amore, riciclo e fantasia in un favola sul tetto firmato dalla Compiagnia della Rancia/Rancia VerdeBlu.