Meccanica poetica
di Roberta Pedrotti
C. Debussy
Pour le Piano
Masques, Deux Arabesques, Rêverie, Valse romantique, Suite bergamasque, Pour le piano
Roberto Cominati, pianoforte
registrato a Sacile, giugno/settembre 2018
CD DECCA, 481 8128, 2019
Non è un Debussy languido, evanescente, non è liquido, morbido e sinuoso, questo. È un Debussy moderno, perfino avveniristico, è l'uomo che all'Esposizione universale non si fa affascinare solo dalle sonorità esotiche del gamelan, ma anche dalla tecnologia, dalla macchina. Sembra allora riprendere certi impeti beethoveniani come impulso del progresso, rievoca e reinventa la scuola antica, il barocco e il clavicembalo, forse affascinato proprio dall'esattezza meccanica di uno strumento che non conosceva le dinamiche e i colori del pianoforte. Ecco: il Debussy di Roberto Cominati in questo CD appare scattante, spedito, un sistema di ingranaggi perfettamente oliati messi a nudo nella loro bella evidenza, perché sentire la meccanica del pianoforte come un tutt'uno con l'incalzante costruzione motivica di Debussy non significa dimidiarne il valore poetico. Anzi, l'uso accorto delle dinamiche, l'elastica precisione dei cicli agogici, la sonorità colorita perché analitica più che rigogliosa esprime esattamente la poetica della macchina, il ritmo dei tempi moderni fatto arte.
Naturalmente, ciò non significa che si rinneghino il fraseggio legato, quell'astrazione sognante, anche un po' spettrale e visionaria, che è necessaria a bilanciare la macchina, ma non prende mai il sopravvendo viaggiando fra le nuvole, bensì esprime proprio la complessità e il potenziale di una riflessione su una sorta di arcadia futurista, su un'elegia positivista, un'arte della modernità che seduce, incalza, ma non si compiace nell'ammirare il meccanismo perfetto, ne esplora l'essenza, invece, interrogandosi sul rapporto fra arte e concretezza, fra tecnica e poesia. Non manca una ben dosata malinconia, un'inquietudine - Clair de lune lancia lo sguardo là dove giungeranno le lune insanguinate dell'Espressionismo, ma pure rimpiange la confidente di Leopardi - che si bilancia anche in un pizzico d'ironia. Gli ingranaggi scattano allora con precisione millimetrica dosando tutti gli elementi nelle giuste proporzioni: questo è il tocco di un pianista intelligente come Roberto Cominati