I due volti di Anna Caterina
di Ramon Jacques
Anna Caterina Antonacci si è esibita in una delle sue rare apparizioni statunitensi con il collaudato dittico tragicomico composto dal Segreto di Susanna di Wolf Ferrari e dalla Voix humaine di Poulenc. Tutte le aspettative del pubblico sono state ampiamente soddisfatte.
16 Marzo 2015. Carlo Alvarez Studio Center. Tobin Center for the Arts, San Antonio, Texas. USA. A chiusura della stagione 2015 l’Opera di San Antonio ha suscitato interesse e aspettative pienamente soddisfatte con Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf Ferrari e La voix humaine di Francis Poulenc, che vedevano come attesa protagonista Anna Caterina Antonacci in una rara apparizione sulle scene d’opera statunitensi – i suoi prossimi impegni in questo paese saranno all’Opera di San Francisco nel giugno e luglio di quest’anno come Cesira nella Ciociara di Marco Tutino e come Cassandre nei Troyens di Berlioz.
Questo dittico tragicomico, nel quale l'artista ha già riscosso copiosi successi all’Opéra-Comique di Parigi nel 2013, è un progetto degno di riconoscimento per un teatro d’opera che ha privilegiato, prima di ogni cosa, i valori artistici e musicali. Per apprezzare il dettagliato lavoro attoriale e poter caratterizzare la scena in modo più personale e intimo, la rappresentazione è stata realizzata nello Studio del Tobin Center, uno spazio ideale per le sue ridotte dimensioni.
Visivamente semplice e elegante, l'allestimento era ambientato in un salotto domestico raffigurato in prospettiva, con raffinati costumi d'epoca.
Già dall’allegra ouverture appariva evidente il carattere giocoso della partitura di Wolf Ferrari, resa con buono slancio ed equilibrio dai musicisti della Sinfonica di San Antonio sotto la direzione di Andrés Cladera. Qui, l’Antonacci ha delineato Susanna con tutta la sua grazia e disinvoltura scenica, nonché con la musicalità insita nel suo canto. Il basso baritono Wayne Tiggs è stato un discreto Conte Gil, eccessivamente energico.
Nella seconda parte, nella stessa sala, ma con una vasca da bagno al centro della scena, nell’oscurità, e con un telefono in mano, è apparsa Anna Caterina Antonacci per incarnare il magnetismo e l'amara seduzione del personaggio di Elle.
La voix humaine è un’opera che pare adattarsi molto bene alla sua sensibilità drammatica, dandole modo di esprimere al meglio tutti gli stati d'animo della protagonista, declinando tutte le sfaccettature dell'angoscia e della disperazione. Il canto è parso particolarmente plastico e prezioso in virtù dell'ottima dizione francese e di un timbro screziato in un ampio spettro di colori. L’opera è stata intepretata nella versione per pianoforte predisposta dallo stesso Poulenc; Donald Sulzen ha accarezzato con il suo strumento ogni nota, ogni sontuosa melodia della partitura in un costante dialogo con la voce che creava un'atmosfera incomparabile.
foto Greg Harrison