Nuovi talenti hanno preso il volo
di Michele Olivieri
Venticinque allievi sono stati i protagonisti del momento più atteso: il giorno degli esami finali per il conseguimento del prestigioso riconoscimento scaligero. Raggiungere il diploma è un crocevia nel percorso formativo, ma anche della vita in generale. Oltre a chiudere un intenso ciclo di studio, rappresenta il primo passo verso il mondo del professionismo ad alto livello.
MILANO 10 giugno 2023 - La festa di diploma è l’evento più atteso da ogni allievo. Il fatidico giorno, per quelli della Scuola di Ballo scaligera, è giunto e finalmente quindici ragazze e dieci ragazzi hanno coronato il primo di numerosi sogni della loro vita.
La danza non è solo mezzo espressivo, ma anche mezzo educativo e questa è una tappa fondamentale nella carriera professionale, tenendo conto degli alti standard richiesti dall’Accademia milanese per raggiungere in tempo questo prestigioso traguardo. A guidarli, con mano sapiente, i docenti Paola Vismara e Leonid Nikonov (per la danza classica), ed Emanuela Tagliavia (per quella moderna-contemporanea).
I neo diplomati – Yara Araujo de Azevedo, Letizia Austoni, Giulia Consumi, Ariel Daley, Ludovica Di Pasquale, Natasha Frezza, Maya Gobbi, Alice Aurora Lietti, Rebecca Luca, Rosalie Parlos de Gourcuff, Ludovica Pinto, Camilla Raina, Camilla Rossi, Francesca Sari, Sofia Vigilante, Leonardo Baghin, Davide Cairo, Andrea Denei, Alessandro Francesconi, Marco Pio Nestola, Ignazio Pace, Filippo Ferdinando Pagani, Filippo Penco, Paolo Radogna, Massimiliano Santagostino – diversi tra loro ma tutti accomunati da un maturo talento, con costanza e spirito di sacrificio sono giunti brillantemente alla fine del percorso, pronti a spiccare il volo verso le ribalte più blasonate.
Per l’edizione 2023, al tavolo della commissione esaminatrice, erano presenti il Direttore Frédéric Olivieri e il corpo docente della Scuola, Maurizio Vanadia, Tatiana Nikonova, Giulia Rossitto, Elisa Scala, Paola Vismara, Emanuela Tagliavia, Jean-Philippe Halnaut, Leonid Nikonov, Walter Madau. Come da prassi al loro fianco hanno figurato, in qualità di commissari esterni, l’étoile Oriella Dorella, il Direttore del Corpo di Ballo della Scala Manuel Legris, e Kinsun Chan, dal 2024 Direttore del Semperoper Ballet di Dresda. Significativa, tra gli ospiti, la presenza del Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro alla Scala, Dominique Meyer.
Il programma ha previsto, a inizio giornata, la lezione di danza classico-accademica condotta dalla maestra Paola Vismara per l’8° corso femminile, con il pianista accompagnatore Massimo Ciarella, e dal maestro Leonid Nikonov per l’8° corso maschile, accompagnato al pianoforte da Artan Tushi. A seguire, i novelli danzatori hanno interpretato le variazioni estratte da celeberrimi balletti, quali Le Corsaire, Il lago dei cigni, Esmeralda, Giselle, La bayadère, La bella addormentata, La sylphide, Don Chisciotte, Diane et Actéon, Paquita, Flammes de Paris con le coreografie originali di Marius Petipa, Vladimir Bourmeister, Jules Perrot, Augusta Bournonville, Agrippina Vaganova, Matthew Bourne, Vasilij Vajnonen, George Balanchine, Victor Gsovsky, Nathalia Makharova, sulle musiche di Adolphe Adam, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Cesare Pugni, Ludwig Minkus, Herman Løvenskiold, Édouard Deldevez, Boris Asaf’ev, Daniel Auber.
Il cammino a cui è chiamato ogni allievo è articolato in otto anni di corso e permette di ottenere il diploma nella duplice specializzazione in danza classico-accademica e danza moderno-contemporanea, per rispondere alla richiesta dei grandi Corpi di Ballo e delle Compagnie internazionali, che desiderano come qualità primaria la capacità professionale di destreggiarsi in un ampio repertorio.
Proprio per questo, nel pomeriggio è stata la volta della lezione di contemporaneo, ideata da Emanuela Tagliavia. La sessione si è articolata in quattro parti: Elementi di tecnica contemporanea; Improvvisazione a tema: la figura dell’Angelo negli affreschi di Giotto (Cappella degli Scrovegni di Padova) Angeli guerrieri, Angeli della Beatitudine; Breve composizione coreografica; Elementi di tecnica di duo con studio di prese. Il tutto sulle musiche di Philip Glass, Techno Anthem, Hildur Guðnadóttir, Steve Reich, Gioachino Rossini accompagnate da improvvisazioni al pianoforte e alle percussioni di Federico Costa.
La Scuola di Ballo della Scala èuna vera fucina di talenti. E ogni generazione susseguitasi nel tempo si è tolta le proprie soddisfazioni. Fondata nel 1813 da Benedetto Ricci, dopo la sconfitta di Napoleone assunse il nome di “Regia Imperiale Accademia di Ballo del Teatro alla Scala”. Nel 1917 a causa del primo conflitto mondiale chiuse, per poi riaprire nel 1921 accanto all’Ente Autonomo su impulso di Arturo Toscanini. Dal 2001 ha assunto denominazione di Dipartimento di Danza dell’Accademia Teatro alla Scala. Nel corso della sua attività bicentenaria non si possono tralasciare i grandi nomi che in essa si sono formati e che ne hanno assunto la direzione. Basti pensare a Carlo Blasis, Caterina Beretta, Ol’ga Preobraženskaja, Cia Fornaroli, Ettorina Mazzucchelli, Esmée Bulnes e il maestro di danza più famoso del XX secolo, Enrico Cecchetti.
Un pensiero di gratitudine è andato (come ricordato nel discorso finale dal Direttore Frédéric Olivieri) alla compianta e amatissima maestra Loreta Alexandrescu, docente di danza classico-accademica, danza storica, danza di carattere, punte e repertorio nei corsi di formazione professionale e docente di teoria e pratica nei corsi per insegnanti organizzati dall’Accademia Arti e mestieri dello spettacolo del Teatro alla Scala.
L’Ente meneghino ha formato negli anni artisti della caratura di Amalia Brugnoli, Carolina Pochini, Carlotta Grisi, Caterina Beretta, Giuseppina Bozzacchi, Carolina Rosati, Maria Bonfanti, Pierina Legnani, Clotilde Pioli, Carlotta Zambelli, Claudina Cucchi, Bianca Gallizia, Carla Fracci, Liliana Cosi, Luciana Savignano, Oriella Dorella, Gilda Majocchi, Attilia Radice, Giovanna Lisa, Anna Maria Prina, Roberto Fascilla, Amedeo Amodio, Vittorio Biagi, Roberto Bolle, Elettra Morini, Annamaria Grossi, Fiorella Cova, Vera Colombo, Bruno Vescovo, Paolo Podini, Massimo Murru, Antonino Sutera, Gilda Gelati, Marta Romagna, Alessandro Grillo, Alessio Carbone, Nicoletta Manni, Rebecca Bianchi, Sara Renda, Cristiano Principato, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Virna Toppi, Martina Arduino, Claudio Coviello, e molti altri che tengono alto il nome della danza italiana e sono testimoni della sua storia istituzionale. A conferma che è una delle migliori scuole di danza a livello mondiale e un fiore all’occhiello per il rispetto delle regole imposte sia nella tecnica sia nella canoni di comportamento.
Il luogo e l’ambiente in cui si creano idee e si dà corpo ai sogni negli anni recenti hanno visto ospiti coreografi e danzatori di fama internazionale, per offrire agli allievi una preziosità aggiuntiva nel tramandare un patrimonio inestimabile di conoscenze e saperi. Si ricordano, tra gli altri, Kathryn Bennetts, Davide Bombana, Luigi Bonino, John Clifford, Claudia De Smet, Paul Dennis, Vladimir Derevianko, Yvan Dubreuil, Shirley Esseboom, Maina Gielgud, Nanette Glushak, Cynthia Harvey, Akram Khan, Monique Loudières, Piotr Nardelli, Patricia Neary, Pompea Santoro, Suki Schorer, Victor Ullate, Arlette van Boven, Francesco Ventriglia, Aaron Watkin, Jelko Yuresha.
Durante il periodo di studi, i giovani ballerini dei diversi corsi godono della possibilità di interpretare alcune celebri coreografie dei maestri del Novecento e del presente, come George Balanchine (Serenade, Theme and Variations, Who cares?, Tarantella), Maurice Béjart (Gaîté parisienne suite, La luna), Anton Dolin (Variations for Four), Mats Ek (La Bella Addormentata), William Forsythe (The Vertiginous Thrill of Exactitude, In the Middle, Somewhat Elevated), Jiří Kylián (Symphony in D, Evening Songs, Un ballo), José Limón (The Unsung), Roland Petit (Gymnopédie), Angelin Preljocaj (Larmes blanches, La Stravaganza) per arricchire ulteriormente la già rigorosa preparazione. Inoltre è doveroso ricordare i balletti a serata intera destinati agli spettacoli istituzionali, coreografati dal direttore Frédéric Olivieri (portati anche in tournée oltre che sul palcoscenico della Scala in altri luoghi storici) come Lo Schiaccianoci, Cenerentola e la recente La fille mal gardée. Nel 2022, la Scuola di Ballo ha integrato il proprio repertorio con Largo di Matteo Levaggi e Canone Allegro di Valentino Zucchetti (ideato per l’occasione). Ad oggi la Scuola di Ballo fa parte dell’Accademia diretta da Luisa Vinci, che raggruppa oltre al dipartimento Danza anche Musica, Palcoscenico-Laboratori, Management, con un'ampia varietà di corsi (tra cui quelli per macchinisti teatrali, sarti dello spettacolo, truccatori di scena e scenografi, e molto altro).
Gli allievi, visibilmente emozionati e soddisfatti, hanno condiviso a fine giornata la grande gioia, dopo il tradizionale taglio della torta e il brindisi, con gli insegnanti, le famiglie, gli amici, che li hanno guidati, spronati, sostenuti e accompagnati durante la formazione nel coltivare la propria attitudine, l’innata passione e un visibile amore per l’arte. A far da corona nel cortile della Scuola oltre alle decorazioni, ai tulle e ai fiori, anche la sbarra (strumento simbolo per raggiungere un buon equilibrio durante le lezioni) ornata dalle scarpine e dalle mezzepunte di ogni singolo diplomando, a significare la chiusura di un’epoca e l’apertura di un’altra.
Anni pieni di disciplina, rigore, fatica (anche a causa dell’emergenza sanitaria da pandemia), ma vissuti con totale determinazione. Congratulazioni vivissime al direttore Olivieri e alle maestranze per l’attento lavoro svolto, e un augurio di buon auspicio ai nuovi danzatori, nella speranza che il raggiunto diploma sia solo il trampolino di lancio per una vita artistica ricca di successi, verso un futuro lusinghiero.