Tromba barocca
In un programma che si delinea come un viaggio nell'Europa musicale barocca si impone l'eccellente tromba naturale di David Blackadder.
TORONTO, 24 novembre 2018 - Occasione imperdibile quella di ascoltare dal vivo David Blackadder, tra i maggiori solisti di tromba naturale al mondo, docente al Conservatorio di Birmingham e al Royal Northern College of Music, fondatore del gruppo “The London Trumpet Choir” e noto a livello popolare per aver suonato al recente matrimonio del principe Harry d’Inghilterra. Peccato che il programma della serata abbia incluso solo due brani che prevedessero la sua partecipazione solistica, il Concerto per tromba in Re Maggiore di Johann Friedrich Fasch (1750) e il Concerto Brandeburghese n. 2 in Fa Maggiore BWV 1047 di Johann Sebastian Bach (1721). Quest’ultimo pezzo – che ha concluso il concerto – è stato particolarmente applaudito, in quanto Blackadder ha eseguito la parte della tromba, oggi solitamente trascritta in chiave di Do o di Re, nell’originale chiave di Fa, molto più alta e difficile. Dinanzi all’entusiasmo del pubblico, che applaudiva insistentemente, l’ultimo Allegro del concerto è stato infine concesso come bis.
Il progetto è stato concepito come un tour europeo dello sviluppo della musica del XVIII secolo. Sempre originale nella formulazione dei programmi, Elisa Citterio ha fatto partire il tour dalla Francia, con un concerto firmato da Lully figlio, ma quasi certamente opera di Michel Richard de Lalande (che condivideva con lui l’incarico di Soprintendente della musica del Re), visto che il figlio del grande Lully non era un compositore, anzi, a detta di un anonimo critico “non sapeva un bel nulla di musica”.
Il tour si sposta a Roma con il Concerto Grosso in Fa Minore, op. 1, n. 8 “Natale” (1721) di Pietro Antonio Locatelli, alunno e seguace di Corelli, in cui sono assenti i fiati, e gli archi entrano in sequenza, prima i violini, poi le viole e infine i violoncelli, per poi intonare tutti insieme i sei movimenti del concerto e concludere con una Pastorale, il cui incipit ricorda brevemente il “Quanno nascette ninno” di Sant’Antonio de Liguori. Dalla Germania due brani, il Concerto per due viole in Sol Maggiore, TWV 52:G3 di Telemann (1740), un’opera piena di grazia e delicatezza, in cui sono i due strumenti solisti a guidare il gruppo in tutti i quattro movimenti – una rivelazione l’ottima viola di Brandon Chui, integratosi all’orchestra da pochi mesi –; e il Concerto per tromba in Re Maggiore di J. F. Fasch (1750), un brano in tre movimenti, in cui il solo non domina, ma si integra perfettamente al discorso musicale dei due oboi e degli archi.
Di nuovo in Francia, con la Symphonie de Noëls n. 1 in Re Minore di Michel Corrette (1781), una raccolta di quattro brani natalizi tradizionali e molto noti, A la venue de Noël, Le Roi des cieux vient de naître, Voici le jour solennel e Adam fut un pauvre homme, in cui ha un rilievo particolare il flauto barocco. Un’osservazione al margine, ma che ribadisce il fascino unico dell'esibizione dal vivo: con Elisa Citterio, l’altro primo violino è qui quello di Julia Wedman, e vederle suonare fianco a fianco, la bruna e la bionda dall'approccio molto “fisico” allo strumento, risulta piacevole per l’udito ma anche per la vista.
Una puntata in Inghilterra, per un brano per soli archi: Charles Avison, appassionato della musica scarlattiana, riunisce con transizioni proprie nei quattro movimenti del suo Concerto n. 5 in Re Minore da Domenico Scarlatti (1744) quattro Sonate del musicista napoletano.
E si torna indietro, nello spazio e nel tempo, alla Germania di Bach e al suo secondo Concerto Brandeburghese, in cui un gruppo musicale ridotto (due violini, una viola, un violoncello, clavicembalo e contrabbasso) fa da sfondo e supporto d un quartetto molto eterogeneo di splendidi solisti: il flauto di Alison Melville, l’oboe di John Abberger, il violino di Julia Wedman e la tromba di David Blackadder.
Stagione 2018-19 della Tafelmusik Baroque Orchestra. Trinity-St. Paul’s Centre, Toronto (21-25 novembre). Musiche di Jean-Baptiste Lully fils, Pietro Antonio Locatelli, Georg Philipp Telemann, Johann Friedrich Fasch, Michael Corrette, Charles Avison, Johann Sebastian Bach. Trombettista invitato: David Blackadder. Orchestra della Tafelmusik Baroque Orchestra, diretta da Elisa Citterio.