Ritratto di Paganini
di Vincenza Caserta
Il violinista Vikram Francesco Sedona, il pianista Valter Favero e l'attrice Patrizia Pedron rievocano la figura dell'artista genovese.
Fonte (TV), 14 ottobre 2023 - Il Salotto Musicale alza il sipario la sera del 14 ottobre, presso l’auditorium Turchetto di Fonte (TV). L’unione di musica, immagini e parole diventa il sistema più incisivo per rendere l’idea della complessa personalità di Niccolò Paganini, e Patrizia Pedron (voce narrante) trasporta il pubblico con delicatezza e semplicità nel tracciare la biografia di un genio. Si delinea così l’idea a tutto tondo dell’artista Paganini, violinista per antonomasia, tra le diverse leggende che lo ammantano tuttora.
Il ritmo della narrazione viene vivacizzato dalla musica, affidata al violino di Vikram Francesco Sedona ,che alterna alcuni tra i Capricci più noti del musicista genovese al racconto della Pedron, regalando voce alle immagini. È l’intensità del Capriccio n. 1 in mi minore ad aprire le porte al virtuosismo, Sedona presta la voce del suo violino alle innovative idee di Paganini con padronanza tecnica ed intensità vibrante, decisa. L’autore, che diventerà un esempio anche per grandi virtuosi della tastiera come Chopin e Liszt, nasconde nella malinconia del Capriccio n 4 in do minore ulteriori immagini rese suggestive nell’interpretazione di Sedona e ben delineate nelle testimonianze riportate dalla Pedron.
La brillantezza d’esecuzione spazia fra l’espressività di un ampio cantabile e la prontezza dei contrasti. Nel succedersi di aneddoti, dai più bizzarri a quelli legati alla stessa immagine fisica di Paganini, sembra quasi di vederlo aggirarsi nell’ombra, con le sue lunghe dita, il volto diafano e lunghi e scompigliati capelli mentre danza con il suo violino, vestito di nero, tanto che potrebbe quasi essere visto al giorno d’oggi come un personaggio uscito dalla fantasia di Tim Burton, avvolto tra fascino e lugubri leggende.
Il Capriccio n 5 è animato dal più funambolico virtuosismo e il solista dimostra non solo un’attenzione al dettaglio tecnico ma anche una profonda sensibilità artistica.
Una parentesi leggera è offerta del celebre tema del Carnevale di Venezia con Valter Favero al pianoforte in duo con il giovane violinista. Nel Capriccio n. 24 il tema con Variazioni assume un aspetto caleidoscopico che trova nella fluidità dell’esecuzione la più convincente soluzione, riuscendo a rendere giustizia ad un virtuosismo che, senza risparmio, si fa metafisico.
Il racconto della Pedron mette in luce l’uomo Paganini, tra eccessi e stravaganze, donne e successo, cogliendone anche il lato più sconosciuto e tenero attraverso la figura del figlioletto Achille. Suggella la serata il Cantabile in re maggiore, vero gioiello di eleganza nell’interpretazione del giovane Sedona e Favero: una cantabilità quasi operistica segna questa interessante lettura, vera sintesi dell’intera serata dedicata al “diavolo che non ripete”.
Fragorosi applausi di un pubblico commosso ed entusiasta.
Vincenza Caserta