Si è laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo nell’Università di Bologna, e addottorato in Musicologia e beni musicali nello stesso ateneo. È stato assegnista di ricerca nell’Università di Siena, catalogando l’archivio musicale dell’Opera del Duomo, e lo è ora nell’Università di Bologna, catalogando quello della Basilica di S. Francesco; ha inoltre catalogato, con Alessandra Chiarelli, quello della Basilica di S. Petronio in Bologna. Nella stessa città ha insegnato Drammaturgia musicale, nel Conservatorio, e Storia della musica del Settecento, nell’Università. La sua ricerca verte principalmente sulla storia sociale della musica, la drammaturgia e la filologia musicale, la musica per la liturgia sacra e il cerimoniale di Stato, il teatro musicale, l’arte del canto e il mestiere del cantante, la conservazione e catalogazione delle fonti. Con Elisabetta Pasquini dirige la collana «Tesori musicali emiliani» (Bologna, Ut Orpheus, 2009-) e vi pubblica in edizione critica l’Integrale della musica sacra per Ferdinando de’ Medicidi Giacomo Antonio Perti (2010-11) e gli oratorii di Giovanni Paolo Colonna (già usciti: La profezia d’Eliseo, L’Assalonne, Il Mosè legato di Dio e La caduta di Gierusalemme; 2013-21). Tra le altre pubblicazioni principali: Nel teatro del Principe, monografia sulle opere di Perti per Pratolino (Torino-Bologna, De Sono - Albisani, 2016); Austriaco laureato Apollini, edizione critica del manoscritto viennese con musiche di Ferdinando Antonio Lazzari, Giovanni Perroni e Francesco Maria Veracini, per l’incoronazione imperiale di Carlo VI d’Asburgo (Padova, Centro Studi Antoniani, 2016); Giacomo Antonio Perti: corrispondenze dall’Europa, ricognizione ed edizione commentata – con Giulia Giovani – delle 985 lettere che costituiscono l’epistolario superstite del grande compositore (Roma, Società Editrice di Musicologia, 2023). Ha collaborato alla Cambridge Handel Encyclopedia e al Dizionario biografico degli Italiani, e collabora tuttora al Grove Music Online e alla Musik in Geschichte und Gegenwart. Nel 2020 la Fondazione Levi di Venezia gli ha conferito il Premio biennale “Pier Luigi Gaiatto”. Dal 2003 è attivo come critico per testate giornalistiche specializzate, inviato nelle massime istituzioni di spettacolo europee; collabora con «L’ape musicale» dalla sua fondazione.
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