L’Ape musicale

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Giovanni Sollima

La prima rappresentazione del balletto "La sagra della primavera" fu uno dei più grandi scandali della storia della musica: i ritmi violenti e primitivi di questi "quadri della Russia pagana" sembrarono intollerabili al pubblico parigino del 1913, che reagì con fischi e urla, coprendo totalmente la musica dall'inizio alla fine. Ma in poco tempo lo scandalo si trasformò in successo e questa musica divenne talmente popolare da essere inclusa da Walt Disney nel suo film "Fantasia".

Scritta sette anni dopo la "Sagra", anche "La Valse" di Ravel è basata su un'esaltazione ritmica che giunge fino all'ossessione, ma in questo caso il risultato è ottenuto non con ritmi barbarici, bensì con la danza tipica dei salotti ottocenteschi, il valzer. "La Valse" è stata trascritta varie volte da Ravel e da altri, tra cui Glenn Gould, e anche della "Sagra della primavera" esiste un adattamento di Stravinsky stesso per due pianoforti, ma queste trascrizioni per due pianoforti e due violoncelli, curate da Giuseppe Andaloro, si distinguono per l'assolutamente insolito impasto strumentale.

Un altro capolavoro degli anni tra fine dell'Ottocento e inizio del Novecento, il"Prélude à l’après-midi d’un faune" di Debussy, viene eseguito nella trascrizione di Giuseppe Sollima: l'idea di trasferire una musica scritta per orchestra a due soli violoncelli può apparire azzardata ma è geniale, perchè valorizza le sonorità delicate e raffinate del compositore francese, che qui si ispirò a un poemetto del simbolista Stephane Mallarmé.

Le "Variazioni su un tema di Paganini"di Lutoslawski - il maggior compositore polacco del Novecento e un protagonista della musica a livello mondiale tra il 1940 e il 1990 - saranno eseguite nella versione originale per due pianoforti, ma in un certo senso sono anch'esse una trascrizione, perché ricreano sulla tastiera i prodigi violinistici di Paganini, prendendo spunto dal suo ultimo "Capriccio" per violino solo, che ha ispirato tanti grandi musicisti, tra cui Brahms e Rachmaninoff.


 

 

 
 
 

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