Due Lady per Leo Nucci
STAGIONE LIRICA 2015-2016
Si preannuncia il sold out per le due recite di Macbeth in scena al Teatro Municipale di Piacenza venerdì 18 marzo alle 20,30 e in replica domenica 20 marzo alle 15,30 (in anteprima per il pubblico delle scuole domani martedì 15 marzo alle 15,30). Prodotta dalla Fondazione Teatri di Piacenza l'opera di Verdi vedrà il celebre baritono Leo Nucci nei panni di Macbeth, il basso di fama internazionale Carlo Colombara in quelli di Banco, mentre Lady Macbeth sarà interpretata da Susanna Branchini nella recita di venerdì e da Anna Pirozzi in quella di domenica
Ancora la Scozia fa da sfondo al dramma che accende l'attenzione di Verdi per Shakespeare. Scritta nel 1847, ampiamente riadattata diciott'anni dopo per il Théâtre Lyrique di Parigi, Macbeth cadde poco a poco nel dimenticatoio per essere riscoperta solo nel 1952 in una memorabile interpretazione scaligera di Maria Callas.
Al Teatro Municipale di Piacenza torna invece dopo 5 anni e già si preannuncia il sold out per entrambe le recite in programma venerdì 18 marzo alle 20,30 e in replica domenica 20 marzo alle 15,30 (domani, martedì 15 marzo, la prova generale dell'opera sarà aperta al giovane pubblico delle scuole piacentine).
Verdi, quando musicò Macbeth, era in un periodo di grande vivacità e produttività: tra l’11 marzo 1851 e il 6 marzo 1853, il Maestro mise in scena Macbeth,Il Trovatore e La Traviata, che sono, con tutta probabilità, le sue opere più popolari e si trovò spesso in contrapposizione con il librettista. Il compositore stava sviluppando il suo modo personale di interpretare il teatro, tendendo verso la "parola scenica", un testo che fosse totalmente aderente alla situazione drammatica. Il compositore di Busseto ingaggiò con Francesco Maria Piave un pesante conflitto epistolare sostenuto da un richiamo continuo e quasi ossessivo, verso una prosa concisa, forte e significante, unita all’uso di poche parole che fossero in grado di rendere la situazione drammatica.
Le esigenze innovative di Verdi diedero il via allo sfrondamento della fonte originale dell'opera che riguardò anche i personaggi, ridotti a tre, Macbeth, Lady Macbeth e il Coro di Streghe, più due piccole parti, Banco e Macduff, che Verdi ampliò quando la struttura del dramma si era fatta così scarna da richiedere l’aggiunta di un’aria di Banco (“Come dal ciel precipita”), l’ampliamento di quella di Macduff (“Ah la paterna mano”) e di quella finale di Macbeth.
Macbeth, opera dal destino complesso e sofferto, rimaneggiata in vista di un equilibrio drammatico destinato a non realizzarsi compiutamente, può e deve indurre l’ascoltatore a un giudizio ponderato, che, pur cauto nei facili entusiasmi, renda a Verdi il merito di aver saputo dare forma e valore musicali all’incommensurabile materia della tragedia di Shakespeare.
A Piacenza l'opera va in scena in una nuova produzione dellaFondazione Teatri di Piacenza, con la regia di Riccardo Canessa, e che vede impegnata l'Orchestra Regionale dell'Emilia Romagna diretta da Francesco Ivan Ciampa e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza diretto da Corrado Casati.
L’allestimento, che si avvale delle scene di Alfredo Troisi, dei costumi di Artemio Cabassi, delle luci di Michele Cremona e della performer piacentina Silvia Rastelli, si avvale di un cast “stellare”. A vestire i panni di Macbeth ci sarà il celebre baritono Leo Nucci, Banco sarà interpretato dal basso di fama internazionale Carlo Colombara, mentre Lady Macbeth sarà Susanna Branchini nella recita di venerdì 18 marzo mentre in quella di domenica 20 marzo sarà Anna Pirozzi. A completare il cast saranno Federica Gatta nel ruolo della Dama, Ivan De Fabiani sarà Macduff, Malcolm sarà interpretato da Marco Ciaponi, Mariano Buccino ricoprirà i ruoli del medico e del domestico mentre Juliusz Loranzi sarà sia il sicario che l'araldo.
Per info e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, in via Verdi 41, al numero di telefono 0523.492251 o al fax 0523.320365 o all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..