Omaggio a Yehudi Menuhin
UTO UGHI
E
FILARMONICA DEL FESTIVAL
DIRETTORE PIER CARLO ORIZIO
22 aprile 2016 h 20.30
Mus-e Brescia Onlus con Mus-e Italia Onlus e Fondazione del Teatro Grande di Brescia, in occasione del centenario della nascita del grande violinista Yehudi Menuhin, fondatore di Mus-e (Musique Europe - l’arte per l’integrazione a scuola) e per il decennale del progetto Mus-e sul territorio bresciano organizzano il concerto del 22 aprile al Teatro Grande di Brescia che vedrà la partecipazione straordinaria del Maestro Uto Ughi accanto alla Filarmonica del Festival diretta dal Maestro Pier Carlo Orizio.
Tre realtà importanti che si uniscono in questo progetto per rendere omaggio a un grande personaggio del nostro tempo che non solo ha segnato la storia della musica, ma ha fatto dell’arte uno strumento universale di integrazione, in particolare tra i bambini delle scuole primarie.
Enfant prodige, genio del violino e direttore d’orchestra, nei primi anni Novanta Yehudi Menuhin, insieme al Direttore del Conservatorio di Berna Werner Schmitt e a Marianne Poncelet, attuale Segretario Generale IYMF, dà vita al PROGETTO MUS-E ispirandosi al concetto di educazione musicale di Zoltan Kodaly (1882-1967) compositore di fama mondiale, etnomusicologo e pedagogo ungherese. Kodaly credeva fermamente nell’importanza della musica come parte integrante dell’educazione del bambino, capace di migliorare l’uomo e, al contempo, profonda espressione delle proprie radici culturali. Lord Menuhin, d’accordo con Kodaly sull’importanza della musica e del canto, ha insistito inoltre sul ruolo del movimento, dei sensi e del corpo, a partire dalla danza e dalle arti figurative, occasioni d’incontro fra culture diverse e strumento di reciproca conoscenza. MUS-E – con le sue delegazioni nazionali e locali – è oggi la concreta emanazione del sogno di Menuhin: costruire una società multiculturale più giusta.
Un evidente fil rouge lega la storia di Yehudi Menuhin con gli esecutori del concerto commemorativo del prossimo 22 aprile, la cui partecipazione è stata fortemente voluta dai tre enti organizzatori. La Filarmonica del Festival e il suo direttore Pier Carlo Orizio sono da sempre vicini alla formazione dei giovani musicisti e alla promozione della cultura musicale sul territorio bresciano, anche con progetti dedicati ai più giovani. Ma è soprattutto al Maestro Uto Ughi che ci si riferisce nel tracciare una linea di congiunzione con il grande Yehudi Menuhin, maestro e amico con cui Ughi instaurò un rapporto umano e artistico durato per anni. “Durante gli anni di formazione ha rappresentato un ideale, una traccia incancellabile” ha dichiarato il Maestro Ughi in un’intervista di alcuni anni fa.
Oggi il Maestro Ughi ha accolto con entusiasmo l’invito ad esibirsi in occasione di questa importante commemorazione e ha voluto inviare una breve nota per la presentazione del concerto ricordando che Menuhin “è l'artista e violinista che mi ha più ispirato durante il corso della mia vita musicale anche perché abbiamo avuto un Maestro in comune, George Enescu. Il privilegio per me è stato quello di conoscerlo da vicino ed entrare in rapporti di amicizia con lui. Le sue interpretazioni erano caratterizzate da una profonda spiritualità e grandissima nobiltà. Un caso unico nella storia dell’interpretazione sono i suoi dischi che ha registrato dai 15 ai 20 anni che testimoniano la sua assoluta genialità in età precocissima. Il più miracoloso caso di precocità interpretativa del XX secolo.”
La serata del 22 aprile prevede un programma interamente dedicato a Beethoven con l’esecuzione dell’Ouverture op. 62 dal “Coriolano”, l’Ouverture op. 84 da “Egmont” e il Concerto per violino e orchestra op. 61. Al termine del concerto il Maestro Ughi si tratterrà sul palco del Teatro Grande per ricordare il grande Yehudi Menuhin in una breve conversazione con il giornalista Armando Torno.
Si ringraziano per il sostegno alla realizzazione dell’evento Ubi Banco di Brescia, Bonera Group e Almag.
I biglietti per l’appuntamento del 22 aprile sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Grande e on line sui siti teatrogrande.it e vivaticket.it. Si ricordano gli orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00.
PROGRAMMA:
Ludwig van Beethoven
Coriolano, Ouverture op. 62
Egmont, Ouverture op. 84
•
Concerto per violino e orchestra, op. 61
Informazioni di Biglietteria
BIGLIETTI
PLATEA e PALCHI I-II -III ordine 38,00 euro INTERO 24,00 euro RIDOTTO*
I GALLERIA e PALCHI IV ordine 28,00 euro INTERO 18,00 euro RIDOTTO*
II GALLERIA 20,00 euro INTERO 15,00 euro RIDOTTO*
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* riservato agli under30 e agli over65
UTO UGHI, violinista
Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche. Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”. Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov. Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani. Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico. Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile. Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nell’Aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni. Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A- per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, “Le Quattro Stagioni”, tre Concerti di Paganini nell’edizione inedita di direttore–solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philarmonia Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo. Ultime incisioni sono: “Il Trillo del diavolo” (disco “live” dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallish con la Bayerischer Rundfunk; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e de Burgos; l’incisione discografica per Sony Classical, nel 2013, dal titolo “Violino Romantico”, una raccolta di pezzi emblematici del Romanticismo sul violino, con la partecipazione dell’Orchestra da Camera I Filarmonici di Roma. Altro evento di particolare rilievo è la pubblicazione del libro “Quel Diavolo di un Trillo - note della mia vita”, avvenuta nel 2013, edito da Einaudi: la storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica. Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata. Nel 2014 due sono stati gli eventi di maggior prestigio che hanno visto coinvolto il M° Ughi nel progetto europeo “all’insegna di ciò’ che può unire e non dividere”: nel luglio ha tenuto un concerto al Teatro Bolshoi di Mosca, in occasione dell’apertura del semestre italiano in Europa; l’1 ottobre poi, in occasione della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea (luglio - dicembre 2014) e della Giornata Internazionale della Musica (1 ottobre 1975), l’Ambasciata della Repubblica Italiana in Romania, insieme all’Associazione Musica, Arte e Cultura e alla Filarmonica George Enescu, hanno organizzato un concerto del Maestro presso l’ateneo Romeno di Bucarest. In quella stessa occasione è stata conferita al M° Ughi una seconda Laurea Honoris Causa, dall’Ambasciatore di Bucarest, dando all’iniziativa un forte carattere culturale, oltre che politico legato alla presidenza italiana del semestre dell’UE. Nel mese di febbraio è stato invitato dal Sistema venezuelano del Maestro Abreu per commemorare il Maestro Claudio Abbado nel primo anniversario della sua morte. Nel 2015 l’Università di Palermo gli ha conferito la laurea magistrale ad honorem in “Scienze pedagogiche”.
PIER CARLO ORIZIO, direttore
Direttore artistico del Festival di Brescia e Bergamo, Pier Carlo Orizio (Brescia, 1963) si è diplomato in pianoforte sotto la guida di Sergio Marengoni, ha studiato composizione con Giancarlo Facchinetti e direzione d’orchestra con Donato Renzetti, frequentando altresì i corsi di perfezionamento tenuti da Emil Tchakarov (Venezia 1988) e da Leonard Bernstein (Roma 1989). Come direttore d’orchestra ha tenuto innumerevoli concerti con alcune delle principali orchestre del panorama europeo: dalla Filarmonica e dalla Sinfonica di San Pietroburgo all’Orchestra Tchaikovsky di Mosca, dalla Sinfonica di Praga alla Camerata Salzburg, dall’Orchestra Nazionale di Danimarca alla Filarmonica Slovena di Lubiana, senza dimenticare l’Orchestra della Svizzera Italiana, della R.T.V. di Zagabria, la Sinfonica Nazionale Lituana, la “Haydn” di Bolzano e Trento, la Filarmonica di Cracovia, la “Enescu” di Bucarest, la Filarmonica Arturo Toscanini, la Sinfonica Siciliana, l’Orchestra di Cannes e molte altre. Nella sua attività concertistica ha collaborato con celebri solisti, fra cui spiccano i nomi leggendari del violoncellista Mstislav Rostropovich, della pianista Martha Argerich, dei violinisti Uto Ughi e Salvatore Accardo, delle cantanti Cecilia Gasdia e Sara Mingardo. Molto significative anche le sue tournée extraeuropee: negli Stati Uniti d’America, in Brasile e soprattutto in Cina, dove negli ultimi anni ha dato vita al Festival Pianistico Internazionale di Pechino. Per la rivista “Amadeus” ha registrato un CD interamente dedicato a Mendelssohn con l’Orchestra di Padova e del Veneto (solisti il violinista Domenico Nordio e il pianista Roberto Prosseda), nonché un album haydniano con l’Orchestra del Festival di Brescia e Bergamo e il pianista Giuseppe Andaloro. Profondamente interessato al rinnovamento del repertorio sinfonico e in particolare alla musica del nostro tempo, ha interpretato in prima assoluta, e con grande successo, numerose partiture di autori contemporanei.
Nel 2013 ha fondato la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Dal 2002 è docente di Esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona.
FILARMONICA DEL FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE DI BRESCIA E BERGAMO
Nata come conseguenza dell’esperienza triennale del Progetto Giovani con Uto Ughi, la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo si presenta come un’orchestra di giovani musicisti di grande talento che già hanno maturato importanti esperienze professionali. Al tempo stesso, la Filarmonica guarda con particolare attenzione ai conservatori delle città del Festival e vuole offrire ai migliori studenti diplomandi la possibilità di arricchire il proprio bagaglio formativo all’interno di una compagine altamente qualificata. Responsabile artistico della Filarmonica è Luca Ranieri, noto e apprezzato musicista bresciano. Prima viola dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Ranieri ha lavorato con i maggiori direttori al mondo e ha all’attivo numerose collaborazioni, fra cui quella come prima viola ospite con l’Orchestra del Teatro alla Scala e con la Filarmonica scaligera. La nuova formazione non solo figura quale orchestra “in residenza” del Festival di Brescia e Bergamo, comparendo quindi più volte nella sua programmazione, ma è impegnata in una sua attività indipendente. La Filarmonica vuole essere anche un servizio nei confronti delle città del Festival per avvicinare un pubblico ancora più ampio alla grande musica attraverso iniziative come incontri con i musicisti, concerti pensati per le famiglie e prove aperte. La Filarmonica è stata presentata ufficialmente il 16 dicembre 2013, in occasione di un concerto benefico al Teatro Sociale di Brescia (Sergej Krylov solista). A Bergamo la Filarmonica ha fatto il suo debutto l’11 febbraio 2014 al Teatro Sociale, con un concerto nell’ambito delle iniziative per il “Giorno del Ricordo”, ricorrenza in cui si commemorano le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Nel 2014 la Filarmonica è stata impegnata al Festival di Brescia e Bergamo con solisti quali Roberto Cominati, Lilya Zilberstein e Federico Colli. Sergej Krylov l’ha invece diretta in occasione del concerto in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia nel quarantennale della strage. Nello stesso periodo, ma non in ambito Festival, la Filarmonica è stata diretta anche da Giorgio Mezzanotte. Ad agosto la Filarmonica, guidata da Pier Carlo Orizio, ha inaugurato davanti a 4.000 persone il Meeting di Rimini con un omaggio a Fellini, omaggio riproposto anche al Teatro Carisport di Cesena nel novembre dello scorso anno. Il cartellone del Festival di Brescia e Bergamo 2015 ha visto la Filarmonica protagonista in numerose occasioni: dapprima a fianco di Ramin Bahrami, poi con Daniil Trifonov (col il quale si è esibita con grande successo anche al Teatro Alighieri di Ravenna) e successivamente sotto la direzione dell'armeno Eduard Topchjan. Una selezione della Filarmonica si è unita all'Orchestra Cherubini nei concerti diretti da Riccardo Muti il 19 maggio a Brescia (concerto straordinario per la beatificazione di Papa Paolo VI) e il 20 a Bergamo. Dell’autunno del 2015 sono le collaborazioni con il violoncellista Enrico Bronzi e con i flautisti Mauro Scappini e Massimo Mercelli. Nel 2016 la Filarmonica sarà in concerto con Uto Ughi, inaugurerà in aprile a Brescia il 53° Festival sotto la direzione di Umberto Benedetti Michelangeli, solista Federico Colli, collaborerà col pianista francese David Fray, con il violinista Sergey Galaktionov, sarà diretta da Luigi Piovano e sarà ospite dell’Associazione Chamber Music di Trieste. In autunno terrà due concerti con Alessandro Taverna nella stagione dei Pomeriggi Musicali a Milano.