La grande musica dell'autunno veronese
La rassegna che apre l’autunno veronese con il meglio della musica sinfonica internazionale compie 25 anni. 8 concerti al Teatro Filarmonico di Verona dal 7 settembre al 7 ottobre 2016 con grandi orchestre internazionali dirette da prestigiose bacchette e affermati solisti.
Verona, 20 maggio 2016 – L’Accademia Filarmonica di Verona presenta la XXV edizione del Settembre dell’Accademia. La rassegna che da un quarto di secolo arricchisce l’autunno veronese con il meglio della musica sinfonica internazionale - eannovera nel suo ricco carnet di presenze 112 orchestre ospiti, 106 direttori, 137 solisti, 4 opere e più di 320 composizoni di oltre 100 autori diversi - raggiunge quest’anno un importante traguardo, 25 anni di attività, e lo celebra con 8 appuntamenti che dal 7 settembre al 7 ottobre 2016 porteranno ancora una volta sul palcoscenico del Teatro Filarmonico di Verona raffinati programmi musicali affidati a blasonate orchestre internazionali e a direttori e solisti di prestigio.
Dalla London Symphony Orchestra che torna ad aprire il Settembre dell’Accademia diretta da Gianandrea Noseda (7 settembre), all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino per la prima volta al Settembre dell’Accademia guidata dal leggendario Zubin Mehta (12 settembre); dai Bamberger Symphoniker che debuttano nella rassegna diretti da Christoph Eschenbach con il pianista Saleem Abboud Ashkar (17 settembre), alla Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly con la stella del pianoforte Daniil Trifonov (22 settembre), all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Sir Antonio Pappano con il violinista di origine israeliana Gil Shaham (25 settembre). A fare gli onori di casa l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona diretta dal veneziano Francesco Ommassini con il giovanissimo pianista canadese di origine polacca Jan Lisiecki (28 settembre). Un recital del pianista Alexander Lonquich (4 ottobre) e la Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniel Harding (7 ottobre) concludono il cartellone.
Un compleanno speciale, che rappresenta l’ideale traguardo di una lunga stagione che ha portato l’Accademia Filarmonica di Verona, come da sua ininterrotta tradizione di oltre quattro secoli, ad essere promotrice musica e cultura fondamentale crocevia musicale italiano.
La conferma degli abbonamenti potrà essere fatta dal 26 maggio all’8 giugno. I nuovi abbonamenti saranno acquistabili dal 9 al 15 giugno, mentre i biglietti singoli (da 15 a 70 euro) saranno in vendita dal 29 agosto.
I concerti
Ad inaugurare il Settembre dell’Accademia 2016 torna mercoledì 7 settembre alle ore 20.30 al Teatro Filarmonico di Verona la London Symphony Orchestra, compagine molto amata dal pubblico del Settembre dell’Accademia, guidata da uno dei più celebri direttori italiani, Gianandrea Noseda. L’Orchestra, considerata tra le migliori in ambito internazionale e tra le più dinamiche e all’avanguardia del Regno Unito, è stata fondata da Sir Thomas Beecham nel 1932. Parallelamente alle sue esibizioni nelle sale concerti, incide anche colonne sonore per film e videogame, possiede una propria casa discografica di successo e migliora la vita di migliaia di persone ogni anno, grazie ad attività rivolte alle scuole e alle comunità locali. Noseda, eletto lo scorso dicembre dal magazine Musical America "Direttore d'orchestra dell'anno" guiderà l’orchestra in un viaggio musicale tra Germania, Francia e Russia. Apre il concerto l’Ouverture dal I atto de I maestri cantori di Norimberga, opera di Richard Wagner andata in scena nel 1868 e unica ad avere un soggetto storico e un’ambientazione geografica precisi. Il secondo brano in programma è La Mer di Claude Debussy, tre schizzi sinfonici per orchestra del 1905 dove l’autore più che una raffigurazione oggettiva della natura intende cogliere le infinite vibrazioni dell’essere di fronte a un’esperienza. Chiude la serata la Sinfonia n. 2 in Mi minore Op. 27 di Sergej Rachmaninov, partitura del 1908 segnata dagli ideali espressivi del post-romanticismo.
Lunedì 12 settembre a salire per la prima volta sul palco del Teatro Filarmonico è l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino guidata dal suo direttore onorario a vita, il leggendario Zubin Mehta che quest’anno ha festeggiato i suoi 80 anni. La prima parte del concerto vedrà l’esecuzione della Sinfonia n. 7 in Si minore "Incompiuta" del 1865, il più celebre capolavoro sinfonico di Franz Schubert, punto di arrivo nella produzione del compositore per la qualità della scrittura, per la flessibilità ed omogeneità del trattamento tematico e per il modo di concepire la tonalità come colore armonico. Nella seconda parte verrà eseguita la Sinfonia n. 9 in Re minore di Anton Bruckner. Frutto di una gestazione piuttosto frammentata tra il 1891 e il 1896, a causa delle cattive condizioni di salute del compositore, è priva del quarto movimento, che Bruckner scomparso nel 1896, sostituì con il Te Deum da lui composto precedentemente.
Sabato 17 settembre debuttano al Settembre dell’Accademia i Bamberger Symphoniker, orchestra fondata 70 anni fa che ha al suo attivo 7000 concerti in più di 500 città e 60 paesi in tutto il mondo, ed è ambasciatrice culturale per la Baviera e tutta la Germania. A dirigerla la bacchetta del tedesco Christoph Eschenbach, che guiderà l’orchestra nella Sinfonia n. 3 in Fa maggiore Op. 90 e nelle Danze ungheresi n. 3, 16, 10 di Johannes Brahms. Nella prima parte del concerto all’Ouverture da Egmont op. 84 di Ludwig van Beethoven, seguirà, sempre del compositore di Bonn, il celebre Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in Mi bemolle maggiore Op. 73 “Imperatore”, interpretato da Saleem Abboud Ashkar. Il pianista classe 1976, nato a Gerusalemme, ha debuttato a soli diciassette anni su invito di Zubin Mehta con la Israel Philharmonic e cinque anni dopo si è esibito alla Carnegie Hall di New York al fianco di Daniel Barenboim.
Giovedì 22 settembre un’altra prestigiosa orchestra italiana salirà sul palco del Settembre dell’Accademia, la Filarmonica della Scala diretta, in un programma interamente dedicatoa Robert Schumann, dalla prestigiosa bacchetta di Riccardo Chailly (ospite della seconda edizione del Settembre dell’Accademia) con la partecipazione di una vera e propria star del pianoforte, il giovane Daniil Trifonov. Il programma apre con l’Ouverture da Manfred op. 115, seguita dal Concerto per pianoforte in La minore Op. 54, una delle opere più dense del compositore tedesco, dove il giovane Trifonov saprà dare ampia prova della sua tecnica sorprendente, di sensibilità interpretativa e di intensità espressiva, doti con cui a soli 25 anni ha già conquistato il pubblico di tutto il mondo. Chiude il concerto la Sinfonia n. 2 in Do maggiore Op. 61, forse il lavoro sinfonico più beethoveniano di Schumann, eseguita per la prima volta alla Gewandhaus Saal di Lipsia il 5 novembre 1846.
Un’altra orchestra italiana e un altro gradito ritorno nel cartellone del Settembre dell’Accademia è quello, domenica 25 settembre, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, tra le più prestigiose compagini nazionali, diretta dal suo direttore musicale e artista di fama mondiale Sir Antonio Pappano. Il concerto apre con il ritmo incalzante della Sinfonia dalla Semiramide di Gioachino Rossini, a cui seguirà il Concerto in Re maggiore per violino e orchestra Op. 35 di Pëtr Il'ič Čajkovskij, che vide la luce nel 1878 alla fine di uno dei periodi più fertili della creatività del compositore. Cavallo di battaglia per i più celebri virtuosi, ricco di momenti funabolici e passaggi virtuosistici, sarà interpretato dal violinista statunitense di origine isreaeliana Gil Shaham. La seconda parte del programma vedrà l’esecuzione della Sinfonia n. 3 in Do minore "con organo" Op. 78di Camille Saint-Saëns, opera composta tra il 1885 e il 1886 con dedica a Franz Liszt, che morì a Bayreuth due mesi dopo, e destinata a celebrare il sinfonismo francese e poetico dei nuovi tempi.
Gioca in casa l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, che mercoledì 28 settembre salirà sul palcoscenico del Teatro Filarmonico diretta dal veneziano Francesco Ommassini, bacchetta versatile sia nel repertorio operistico che nel sinfonico al suo debutto nel cartellone del Settembre dell’Accademia. Il concerto inizia con la Sinfonia dall’opera buffa di Gioachino Rossini Il turco in Italia. A seguire salirà sul palco il ventunenne pianista canadese di origine polacca Jan Lisiecki, tra i più promettenti solisti della nuova generazione. A lui il compito di interpretare ilConcerto per pianoforte e orchestra n. 1 in Mi minore Op. 11 di Fryderyk Chopin. Composto nell'estate del 1830, e pubblicato a Parigi da Moritz Schlesinger nel 1833, risente, soprattutto nella natura lirica e sentimentale del movimento centrale, l'influsso dell'infatuazione del giovanissimo compositore per la cantante Konstancja Gladkowska. La seconda parte del concerto vedrà l’esecuzione della Sinfonia n. 4 in Fa minore Op. 36 di Pëtr Il'ič Čajkovskij, scritta tra il 1876 e il 1878 in un periodo denso di avvenimenti che ebbero esiti contrastanti sul fragile sistema nervoso del compositore. «L'introduzione contiene il nucleo generatore dell'intera sinfonia - scrive Čajkovskij - e la sua idea principale: è il Fato, la forza del destino, che eternamente impedisce alla nostra ricerca di felicità di raggiungere il suo scopo...».
Martedì 4 ottobre il Settembre dell’Accademia ospita un recital del pianista Alexander Lonquich. L’artista nato in Germania, dopo la vittoria nel 1977 del Primo Premio al Concorso “Casagrande” dedicato a Schubert, ha iniziato una carriera internazionale che lo ha portato ad esibirsi e tenere concerti in tutto il mondo sia come solista che in ensemble, come anche in veste di direttore d’orchestra. Ai numerosi impegni concertistici – ama suonare anche su strumenti d’epoca - ha affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo master-class in Europa, Stati Uniti ed Australia. Ha collaborato inoltre in forma stabile con l’Accademia Pianistica di Imola e la Hochschule für Musik di Colonia. Il programma presenta un ideale confronto tra pagine pianistiche di Robert Schumann e Fryderyk Chopin: del primo Fantasiestücke Op. 12 e Studi in forma di variazione su un tema di Beethoven WoO 31, del secondo la Ballata n. 4 in Fa minore Op. 52 e la Sonata per pianoforte n. 3 in Si minore Op. 58.
A chiudere la XXV edizione del Settembre dell’Accademia è venerdì 7 ottobre la Mahler Chamber Orchestra diretta dalla prestigiosissima bacchetta dell’inglese Daniel Harding. Il programma è interamente dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart, con l’esecuzione di tre sinfonie del genio salisburghese. L’orchestra, fondata nel 1997 con il sostegno di Claudio Abbado e sviluppatasi come uno degli ensemble artisticamente più interessanti e di successo del panorama della musica classica, sarà interprete delle ultime tre sinfonie del salisburghese, la Sinfonia n. 39 in Mi bemolle maggiore K 543, la Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550 e la Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551“Jupiter”. Un omaggio al genio di Mozart ricordando quandi il compositore, attorno al 1770, fu ospite dell’Accademia Filarmonica in Sala Maffeiana e venne nominato maestro di cappella.
Biglietteria:
Via Roma, 3 - Verona
lunedì – sabato, ore 10-12 e 17-19
Conferme abbonamenti dal 26 maggio all’8 giugno
Nuovi abbonamenti dal 9 al 15 giugno
Biglietti (da 15 a 70 euro) dal 29 agosto
www.geticket.it
Informazioni:
Tel. 045 8009108 - Fax 045 8012603
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www.accademiafilarmonica.org