L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Hui He

Hui He è Cio Cio San per ricordare Daniela Dessì

Debutta venerdì 16 settembre la nuova produzione di Butterfly

Protagonista la star cinese Hui He, maxischermo in piazza

Venerdì, sabato e domenica la tre giorni “Piazza Massimo” con posti a 1 euro

Il Teatro dedicherà la prima di Butterfly a Daniela Dessì, il grande soprano recentemente scomparso, visto che proprio Butterfly fu l’ultima opera che l’artista cantò a Palermo nel 2012.

“Una grande festa - dice il sovrintendente Francesco Giambrone – una platea di mille posti che si aggiungono ai 1300 all’esterno, come è stato fatto l’anno scorso con La Bohème. Lo spettacolo sarà trasmesso anche in diretta streaming sul nostro sito e su quello del Comune di Palermo. Questo per ribadire la nostra volontà di dire che il Teatro Massimo appartiene a tutti e tutti se ne possono sentire parte, che questo è un luogo che vale la pena di frequentare”.

Butterfly come scrive Ilaria Grippaudo nel programma di sala -è un dramma psicologico, una tragedia dell’attesa e dell’illusione che alla magistrale fusione di musica, dramma e inconscio deve i motivi del suo imperituro e travolgente successo. Puccini matura il progetto dopo avere assistito alla rappresentazione londinese dell’ultimo lavoro di David Belasco, Madame Butterfly, tratto dall’omonimo racconto del 1898 di John Luther Long, a sua volta ispirato al romanzo Madame Chrysantème (1887) di Pierre Loti. La storia dell’infelice Cio-Cio-San (Butterfly), giovane geisha innamorata del luogotenente della marina americana F.B. Pinkerton e da lui abbandonata dopo un matrimonio “all’uso giapponese”, affascinò immediatamente il musicista che per la stesura del libretto si affidò ai suoi due collaboratori più fidati, Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. I tre si misero subito al lavoro e l’opera venne ultimata il 29 dicembre 1903.

Lo scontro delle culture è uno dei punti su cui lavora di più questa regia. Secondo il regista Nicola Berloffa, le circostanze dell’azione costituiscono una situazione ben conosciuta nella storia umana: per interessi politici ed economici, due nazioni con culture opposte si incontrano. Finché l’intenzione superiore dello Stato viene soddisfatta, la situazione può rimanere tranquilla, ma quando, più tardi, il singolo individuo incomincia a sentire le conseguenze delle trattative, le difficoltà nascono. Dunque, l’incontro tra Butterfly e Pinkerton si può interpretare come la personificazione di uno scontro di culture, in questo caso della cultura americana con quella giapponese. In questa atmosfera già difficile di per sé ci viene presentato lo psicogramma di una donna totalmente disperata, catturata nella sua immaginazione di un futuro liberatorio che lo spettatore sa sin dall’inizio dell’opera che non è nient’altro che un’idea fuggitiva senza legame con la realtà. “È esattamente questo sfondo politico-psicologico – dice il regista - che infonde a Madama Butterfly una caratteristica che è di grande attualità nel mondo di oggi”.

“Ho cantato Butetrfly almeno cinquecento volte nella mia vita – dice Hui He – e ogni volta è una grandissima emozione. Questa volta sono affiancata da un cast eccezionale. È la quinta produzione qui al Teatro Massimo per me, e ormai mi sento a casa”. “è bellissimo essere Pinkerton in questo magnifico teatro, così importante nel mondo – aggiunge il tenore americano Brian Jadge – è molto interessante la trasformazione del mio personaggio nel corso dell’opera, un personaggio che parte come l’americano vincitore e poi acquisisce tante sfumature”. Unanime l’apprezzamento per la dedica della prima a Daniela Dessì, a fianco della quale molti artisti hanno cantato.


 

 

 
 
 

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