L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Prometeo. Tragedia dell'ascolto 

L’opera di Luigi Nono, in una nuova edizione critica, torna in scena in Italia dopo 26 anni,

diretta da Marco Angius, a guidare i solisti Livia Rado, Alda Caiello, Katarzyna Otczyk,

Silvia Regazzo, Marco Rencinai, le voci recitanti di Sergio Basile e  Manuela Mandracchia,

i live electronics di  Alvise Vidolin e Nicola Bernardini, l’Ensemble Prometeo,

la Filarmonica Arturo Toscanini e il  Coro del Teatro Regio di Parma.

Teatro Farnese

26, 27, 28 maggio 2017, ore 20.30

Prometeo. Tragedia dell’ascolto  di Luigi Nono debutta al Teatro Farnese venerdì 26 maggio 2017, alle ore 20.30, nell’ambito della Stagione Lirica del Teatro Regio di Parma (repliche sabato 27 e domenica 28 maggio).

L’opera per solisti vocali e strumentali, coro misto, 4 gruppi strumentali e live electronics composta nel 1985 sui testi a cura di Massimo Cacciari dalle opere di Erodoto, Eschilo, Euripide, Sofocle, Esiodo, Pindaro, Goethe, Hölderlin e Schönberg, sarà presentata per la prima volta nella nuova edizione critica a cura di André Richard e Marco Mazzolini. A interpretarla, i soprani Livia Rado e Alda Caiello, i contralti Katarzyna Otczyk e Silvia Regazzo, il tenore Marco Rencinai, con le voci recitanti di Sergio Basile e Manuela Mandracchia e i live electronics di Alvise Vidolin e Nicola Bernardini. Sul podio Marco Angius e il direttore assistente Caterina Centofante, a guidare i solisti di Ensemble Prometeo, la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani.

Frutto di una stretta collaborazione di Luigi Nono con Massimo Cacciari tra il 1981 e il 1984, Prometeo non è solo uno dei vertici del teatro musicale del dopoguerra, ma anche il culmine di una ricerca che ha impegnato Nono fin dall’inizio del proprio percorso di compositore e che dall’inizio degli anni Ottanta aveva imboccato la strada della riflessione e dell’interiorizzazione, con l’obiettivo di esplorare e stimolare una capacità di ascolto più profonda. Si tratta perciò di una posizione solo apparentemente diversa dalla produzione precedente di Nono, legata all’“impegno” politico e alla polemica verso ogni forma di egemonia culturale: esortando ad ampliare le proprie possibilità percettive, Prometeo invita a non accettare omologazioni, imposizioni di abitudini, realtà precostituite. Proprio per questo, è un’opera che rifiuta di raccontare, di rappresentare, di compromettere l’ascolto con scenografie: la sua struttura musicale è fatta di momenti autonomi e allusivi, di suoni inauditi spesso al confine con il silenzio, di un testo – preparato da Cacciari – che non racconta, ma evoca, grazie a continue citazioni letterarie, di uno spazio in cui convivono esecutori e pubblico avvolti da suoni che si avvicinano e si allontanano, anche grazie all’ausilio del live electronics. A questo scopo, lo storico debutto dell’opera il 25 settembre 1984 avvenne entro una struttura lignea ideata da Renzo Piano simile alla cassa di risonanza di un enorme liuto, inserita nella chiesa sconsacrata di San Lorenzo a Venezia, ove era accolto il pubblico e sulla quale si muovevano liberamente strumentisti, voci soliste, coro, con pochissimi effetti visivi creati appositamente da Emilio Vedova. Rivista e perfezionata da Nono, la versione definitiva diPrometeo debuttò nello stabilimento Ansaldo di Milano il 25 settembre 1985 e da allora ha avuto solamente dodici allestimenti in tutta Europa, di cui uno solo in Italia, a Gibellina nel 1991. IlPrometeo di Nono non è perciò il Prometeo del mito greco, non è l’eroe che porta all’umanità il fuoco e il sapere pratico, cioè la tecnologia. È semmai colui che non accetta tutto ciò che appare scontato e si muove alla continua, inappagata ricerca di qualcosa di profondo e di inafferrabile.

“Scegliere di inserire un’opera come  Prometeo  nella stagione lirica di un Teatro di Tradizione come il Regio - scrive Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio - può sembrare a prima vista una scelta azzardata, soprattutto se osserviamo la scarsa presenza di opere contemporanee nei cartelloni dei Teatri d’Opera italiani, fortemente caratterizzati dalla prevalenza del grande repertorio. Nella mia esperienza professionale, durante gli anni trascorsi a Tempo Reale, con Luciano Berio, ho avuto occasione di confrontarmi con la musica contemporanea e con le maggiori istituzioni musicali europee che regolarmente la programmano. Questa esperienza mi ha lasciato la convinzione che ignorare completamente la musica del Novecento non sia un buon segno di vitalità per una cultura musicale che voglia essere aperta al confronto e al rinnovamento. Nel nostro teatro, dunque, della cui programmazione parte fondamentale è il Festival monografico dedicato a Verdi, come è giusto che sia, è doveroso trovare spazio non solo per altri autori e titoli del repertorio operistico, ma anche per una testimonianza dedicata alla musica contemporanea. Abbiamo dunque pensato di colmare tale lacuna immaginando per quest’opera - concepita fin dal suo debutto per uno spazio non convenzionale - al Teatro Farnese: spazio quanto mai suggestivo e denso di rimandi architettonici, già perno dell’attività del Festival Verdi, e quanto mai adatto ad accogliere un allestimento come questo, con i suoi molteplici livelli che rispondono ai diversi piani richiesti dalla partitura. Siamo dunque convinti che tale proposta sarà accolta anche dal pubblico più tradizionale e in particolare dai giovani”.

Nell’ambito di Focus Prometeo - il percorso di avvicinamento e approfondimento dell’opera di Luigi Nono promosso dal Teatro Regio e realizzato in collaborazione con  Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Lenz Fondazione, Solares Fondazione delle Arti, Istituto Comprensivo Jacopo Sanvitale Fra Salimbene -  Prometeo sarà presentato, sabato 13 maggio 2017, alle ore 17.00 al Ridotto del Teatro Regio di Parma, con ingresso libero, nel consueto appuntamento di Prima che si alzi il sipario. Giuseppe Martini ne spiegherà la genesi e la struttura, con contributi audio-video dall’Archivio Luigi Nono e l’incontro sarà arricchito dalla conversazione con tre protagonisti di questo allestimento, Marco Angius, Nicola Bernardini e Alvise Vidolin, per approfondire gli aspetti affrontati da Nono nello storico debutto veneziano e sulle particolarità di questa messinscena al Teatro Farnese.  Il programma completo di  Focus Prometeo  è disponibile online su teatroregioparma.it.

Si rammenta che gli abbonati alla Stagione Lirica 2017 del Teatro Regio di Parma e tutti coloro che abbiano già acquistato il biglietto per l’opera Prometeo hanno tempo fino a sabato 6 maggio per recarsi alla Biglietteria del Teatro Regio di Parma e scegliere l’esatta assegnazione del posto al Teatro Farnese, relativo all’abbonamento o al biglietto già in loro possesso. A tutti coloro che nel periodo indicato non avranno espresso la propria preferenza, il posto verrà definitivamente e inappellabilmente assegnato dalla Biglietteria del Teatro.

Biglietti Settore A €30,00, Settore B €20,00; Under 30 Settore A €15,00, Settore B €10,00. Promozioni e agevolazioni riservate a possessori di Carta Doc, Abbonati al Teatro Carlo Felice di Genova, aderenti a 18App e Carta del Docente, gruppi. Per informazioni: Biglietteria del Teatro Regio di Parma tel. 0521 203999 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  www.teatroregioparma.it

La Stagione 2016-2017 del Teatro Regio di Parma è realizzata con il sostegno di Comune di Parma, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Emilia Romagna. Major partner Fondazione Cariparma, Main partner Cariparma Crédit Agricole. Il Teatro Regio di Parma è sostenuto anche da Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Ascom. Main sponsor  Iren, Cedacri group. Sponsor Cepim, Parmalat. Advisor AGFM.  Sponsor tecnici  Step, MacroCoop. La Stagione è realizzata in collaborazione con Complesso Monumentale della Pilotta, Fondazione Arturo Toscanini, Società dei Concerti di Parma, Rinascimento 2.0, ATER Associazione Teatrale dell’Emilia-Romagna, Arci Caos, Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Comunale di Bologna, Comune di Busseto, Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”, Opera Europa, The Opera Platform.

Teatro Farnese

venerdì 26, sabato 27, domenica 28 maggio 2017, ore 20.30

PROMETEO

TRAGEDIA DELL’ASCOLTO

Per solisti vocali e strumentali, coro misto,

quattro gruppi strumentali e live electronics

Testi a cura di  MASSIMO CACCIARI

da  Walter Benjamin ( Sul concetto di storia ), Eschilo ( Prometeo incatenato ), Euripide ( Alcesti ),

Johann Wolfgang von Goethe ( Prometeo ), Erodoto ( Storie I, 32 ), Esiodo ( Teogonia ),

Friedrich Hölderlin ( Schicksalslied  e Achill ), Pindaro ( Nemea, VI ),

Arnold Schönberg ( Das Gesetz  Moses und Aaron ), Sofocle ( Edipo a Colono )

Musica  LUIGI NONO

Casa Ricordi, Milano,

Nuova edizione  critica  di André Richard  Marco Mazzolini

Soprani  LIVIA RADO, ALDA CAIELLO

Contralti  KATARZYNA OTCZYK, SILVIA REGAZZO

Tenore  MARCO RENCINAI

Voci recitanti  SERGIO BASILE, MANUELA MANDRACCHIA

Direttore  MARCO ANGIUS

Direttore assistente  CATERINA CENTOFANTE

Live electronics  ALVISE VIDOLIN, NICOLA BERNARDINI

Maestro del coro  MARTINO FAGGIANI

ENSEMBLE PROMETEO

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA


 

 

 
 
 

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