GIAMPAOLO TESTONI – Compositore e Autore Libretto
“Fin dal suo esordio alla Biennale di Venezia del 1981, ho notato Giampaolo Testoni per la sua autenticità e per l’eleganza aristocratica del suo comporre.
Il musicista milanese era impegnato in una scrittura formicolante che evidentemente pagava un tributo all’avanguardia; ma su quel tessuto, cangiante e vibratile, sembrava intento a ritagliarsi un abito classico.
Un’avanguardia che guardava indietro.
Attraverso la sua prima produzione (inizio anni ’80) - situata intorno all’importante Sinfonia n.1 – Testoni ha mirato al massimo della complessità della scrittura, entro i limiti della leggibilità.
Prese parte inizialmente alla corrente dei Neoromantici, perseguendo nei suoi lavori un carattere unitario.
Nulla nella sua musica è nel segno dello sfumato, e tutto in essa converge verso un ideale di canto in cui i linguaggi novecenteschi vengono rimeditati in un sincretismo artistico: non è questione di nostalgia, ma la certezza che il grande fiume della musica tonale e post-tonale è lingua viva, che non ha ancora esaurito le proprie possibilità espressive.
Testoni abbraccia questo passato nello stesso momento in cui sembra idealizzarlo, ma il risultato si discosta dal modello, poiché ciò è nella natura delle cose.
La sua musica è dotata di una velocità interiore che potremmo collegare all’urgenza espressiva della sua natura di artista, indifferente alle categorie della presunta modernità, e legata invece a un’idea di forma in cui il musicista incanala un’invenzione sovrabbondante.
Testoni sa di possedere una mano di strumentatore mirabile. Ottiene dall’orchestra colori, vortici e velocità. Incanta con le atmosfere del sogno. Affascina con una forza travolgente. E soprattutto ha un senso del bello e del “lusso” musicale di grande attrattiva, senza mai cedere al decorativismo fine a se stesso.
Però tutta questa qualità musicale è dirottata verso un’espressione tesa e per nulla pacificata. Egli si mostra artista a volte cupo e drammatico, non insensibile alle finezze strumentali, ma di natura potente e viscerale nell’espressione. Non c’è parodia o ammiccamento in lui, ma espressività musicale diretta.
Scrive per lo più forme variate, in cui l’invenzione sta soprattutto nella trasformazione. Testoni appartiene a quella serie di autori portati per un pensiero musicale ininterrotto e tendenzialmente generato da un solo tema: sistema elaborativo definito dalla musicologia tedesca “Forstspinnung”.
Il suo pensiero sinfonico-elaborativo è incalzante fino all’ossessione. Il gesto compositivo opulento e l’ansia di comunicazione lo portano verso un linguaggio unitario nato dalla fusione di diversi modelli che lavorano in sovrapposizione.”Franco Pulcini, musicologo
Nato a Milano nel 1957, tra i fondatori del movimento musicale cosiddetto “neoromantico”, è stato allievo al Conservatorio G. Verdi di Milano, di Angelo Paccagnini per Composizione e Musica Elettronica e poi, diplomandosi in Composizione, di Niccolò Castiglioni.
Ha esordito come compositore nel 1978 al “MusicWorkshop UNESCO” di Copenhagen. Nel 1980, con Le nuvole per orchestra da camera, è premiato alla “Rassegna Internazionale di Musica e Teatro da camera della Associazione Filarmonica Umbra” su segnalazione di Goffredo Petrassi.
Nel 1981 partecipa alla prima edizione della “Rassegna Venezia Opera Prima” e alla “Biennale Musica” di Venezia intitolata “Dopo l’Avanguardia”, riscuotendo un brillante riconoscimento di critica e pubblico.
La RAI sceglie Le nuvole per partecipare nel 1982 alla “Tribuna Internazionale dei Compositori” a Parigi, gli commissiona nel 1983 la Prima Sinfonia per l’”Orchestra Sinfonica di Milano” diretta da John Mauceri, nel 1984 il Notturno, le Wonderland Variations e la orchestrazione del ciclo pianistico Come io passo l’estate di Niccolò Castiglioni per l’”Orchestra A. Scarlatti” di Napoli diretta da Roberto Abbado.
Dall’esordio alla Biennale veneziana la sua musica viene commissionata ed eseguita in festival, teatri e stagioni concertistiche in Italia e in Europa, tra cui ricordiamo i “Pomeriggi Musicali” di Milano per la cui orchestra ha scritto nel 1990 la Seconda Sinfonia e nel 1996 il Concerto per archi; l’”Arena di Verona” che gli commissiona nel 1994 la Ouverture per orchestra poi ripresa nella stagione 1995 dell’”Accademia Nazionale di S. Cecilia” a Roma diretta da Daniele Gatti; la “Società del Quartetto” di Milano che ospita la prima esecuzione nel 1996 del ciclo liederistico Sette Canti Romantici, commissionato dal soprano Barbara Frittoli; nel 1997 scrive per i Percussionisti della Scala i Nove Studi Spirituali che eseguono il brano in prima al “Ravenna Festival” e nello stesso anno la “Sagra Musicale Umbra” ospita le prime esecuzioni del Divertimento per 14 strumenti e di Te lucis ante terminum per coro femminile e pianoforte (in memoriam N. Castiglioni); nel 1998 al “Teatro alla Scala” di Milano gli Strumentisti della Scala eseguono il Quintetto per clarinetto e archi.
Dal 1986 al 1992 scrive l’opera in tre atti Alice su libretto del poeta Danilo Bramati, che va in scena in prima mondiale nel 1993 al “Teatro Massimo” di Palermo con la regia di Sandro Sequi, Alessandra Ruffini / Carmela Remigio interpreti sotto la direzione di Daniele Callegari; nel 1997 Alice è pubblicata su CD dall’etichetta AGORA’.
Ha insegnato Composizione presso il Conservatorio di Trento-Riva del Garda e ha collaborato dal 1996 con articoli e recensioni al “Giornale della Musica”.
Nel 1997 ha orchestrato il ciclo pianistico di F. Liszt L’albero di Natale e nel 1998 Carnaval di R. Schumann, commissionato ed eseguito in prima assoluta italiana dall’”Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano” e in prima mondiale ad Anversa dall’“Orchestra Filarmonica delle Fiandre“ entrambe dirette da Daniele Callegari.
La “Sagra Musicale Umbra” gli ha commissionato per le celebrazioni pasquali dell’anno 2000 il salmo Haec dies per tenore e orchestra, in occasione della Messa Giubilare di Resurrezione.
Dal 2003 collabora con la coreografa Emanuela Tagliavia e il videoartista e coreografo Davide Montagna scrivendo le musiche per gli spettacoli La lezione-M’encanta (Ravenna Festival 2007), 506 (Museo della Scienza e Tecnologia di Milano, settembre 2006) e Luminare Minus (Festival MI-TO, settembre 2007) con danzatori della “Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala” di Milano.
ANDRÁS ALMÁSI-TÓTH – Regia e scene
Si è laureato presso l'Università di Teatro e Arti cinematografiche nel 1997, dopo aver frequentato il corso di regia teatrale. Nel 2006 ha conseguito anche il suo dottorato; la versione del libro della sua tesi è stata pubblicata nel 2008 con il titolo Opera - A Closed World. Professore associato presso l'Accademia di musica Ferenc Liszt di Budapest, è direttore del programma operistico dal 2009. Ha insegnato presso l'Università di Teatro e Arti cinematografiche di Budapest, l'Università Gáspár Károli della Chiesa riformata, l'Università ungherese di Belle Arti, Budapest Metropolitan University, Hochschule für Musik und Darstellende Kunst Frankfurt am Main, Universität der Künste di Berlino, e al Conservatorio di Musica di Firenze Luigi Cherubini. Ha lavorato come consulente artistico per l'Armel Opera Festival dal 2016.
Come regista di drammi teatrali, ha messo in scena i suoi adattamenti e numerose anteprime mondiali di opere contemporanee al Budapest Chamber Theatre. Ha lavorato anche come drammaturgo e regista al Teatro Operetta di Budapest, in vari teatri a Kaposvár, Sopron, Szeged, Debrecen, Eger, Kaposvár e nella città tedesca di Ludwigshafen, nonché con la Szeged Contemporary Dance Company. Dal 2010, ha focalizzato le sue attività sul genere dell'opera, e le sue produzioni d'opera sono state presentate all'Opera di Stato Ungherese, al Teatro Erkel, all'Accademia di musica Ferenc Liszt, all'Opera di Breslavia e al Budapest Music Center. Nel 2006 ha preso parte all'István Örkény Drama-Writing Scholarship, che ha portato alla pubblicazione di due drammi. Tra le sue altre distinzioni, nel 2017 è stato insignito della Croce di cavaliere dell'Ordine al merito ungherese (divisione civile). Dal luglio 2018 è stato nominato direttore artistico dell'Opera di Stato ungherese.
BALÁZS KOCSÁR - Direzione
Balázs Kocsár è nato a Budapest nel 1963. Ha studiato composizione al Conservatorio Béla Bartók di Budapest, direzione di coro all’Accademia Franz Liszt, dove nel 1991 ha conseguito il diploma di direzione d’orchestra come allievo del Prof. Ervin Lukács. Ha preso parte a Corsi di perfezionamento sotto la guida di Helmuth Rilling, Péter Eötvös e Jorma Panula. Ha terminato gli studi presso l’Accademia di Musica di Vienna nella classe del Prof. Karl Österreicher.
Nel 1989 è stato uno dei vincitori al 6.Concorso Internazionale per Direzione d’orchestra della Televisione Ungherese ed è stato vincitore assoluto del Concorso Ferrara organizzato dal Teatro dell’Opera di Roma nel 1995.
1990-1993: Direttore d’opera presso il Teatro Nazionale di Szeged
1991-1994: Direttore Assistente dell’Orchestra Nazionale Filarmonica Ungherese
Dal 1992: dirige regolarmente all’Opera di Budapest
1993-1999: Direttore Musicale del Teatro Csokonai di Debrecen
1999-2002: Primo Direttore Stabile del Teatro di Frankfurt am Main
Dal 2005: Direttore Artistico dell’Orchestra Filarmonica, del Coro Kodály e del Teatro Csokonai di Debrecen
Dal 2011: Direttore Musicale del Festival di Primavera di Budapest
In Italia ha diretto presso numerosi teatri ed orchestra sinfoniche quali Orchestra del Maggio Musicale, Orchestra Verdi di Milano, I Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo, Teatro dell’Opera di Roma, Arena di Verona, Teatro Verdi di Trieste. Dirige regolarmente anche in Belgio, Germania, Olanda, Svizzera ed Ungheria.
Nel campo dell’opera lirica segnaliamo alcuni degli ultimi impegni:
Dal 2005, quando si è esibito per la prima volta a Lipsia in Germania col „Flauto magico” di Mozart, è stato richiamato più volte per diverse produzioni. Nel 2006-2007 ha diretto nuove allestimenti: „The turn of the screw” di Britten, „L’Elisir d’amore” di Donizetti. A Debrecen ha diretto „Idomeneo” di Mozart e „ Attila” di Verdi.
Nella stagione 2006-2007 ha debuttato con grande successo al Mozartfest organizzato dall’Opera di Amburgo, dirigendo „La Clemenza di Tito” e ha riscosso un grande successo personale a Basilea con la presentazione del „Don Carlos” di Verdi nella versione originale francese. A Mannheim ha poi diretto la ripresa de „La Traviata” di Verdi e a Debrecen la „Tosca” di Puccini e „La Forza del destino” di Verdi.
Nella stagione 2007-2008 ha diretto presso l’Opera di Colonia la „Cavalleria Rusticana” ed i”Pagliacci” con José Cura come protagonista, ad Amburgo il „Flauto magico” e a Debrecen la „Manon” di Puccini e la „Lucia di Lammermoor” di Donizetti. Nel giugno del 2008 a Liegi ha diretto la nuova produzione del „Don Carlo”.
Nella stagione 2008-2009 ad Amburgo ha diretto „Cosí fan tutte” di Mozart e „Madama Butterfly” di Puccini, a Debrecen „Bánk Bán” di Ferenc Erkel (opera nazionale ungherese), „Rusalka” di Dvorak , „Turandot” di Puccini e „Aida” di Verdi.
Nella stagione 2009- 2010 ha diretto „Macbeth” di Verdi a Sassari, „Rigoletto” ad Amburgo, prima assoluta di „L’Ultimo giorno di un condannato” di Davide Alagna, „Aida” di Verdi, „Oidipus Rex” di Stravinsky e „Boris Godunov” di Mussorgsky a Debrecen.
Nella stagione 2010-2011 ha diretto „Norma” di Bellini, „Don Pasquale” di Donizetti con Juan Pons e „Rigoletto” di Verdi a Budapest, „La Fanciulla del West” di Puccini nella stagione lirica di Lecce ed a Debrecen „Hunyadi László” di Erkel, „L’Ange de Feu” di Prokofiev, „Carmen” di Bizet e a fine stagione „Háry János” di Kodály.
Nell estate 2011 é stato invitato insieme al Teatro dell’Opera di Budapest a partecipare al Festival di Savonlinna con „Il Castello di Barbablú” di Bartók e il „Don Carlo” di Verdi.
Attualmente ricopre il ruolo di direttore musicale del Teatro dell’Opera di Budapest.
HUNGARIAN STATE OPERA ORCHESTRA
È la più antica orchestra teatrale in attività dell’Ungheria. Grazie alla vasta gamma di spettacoli offerti dall'Opera di Budapest, è l'orchestra sinfonica ungherese più impiegata. Le sue radici risalgono al 1838, quando Ferenc Erkel organizzò un'orchestra operistica per il Teatro ungherese di Pest (in seguito: Teatro Nazionale). Nel 1853, anche sotto la guida di Erkel, i musicisti iniziarono a organizzare i loro concerti indipendenti sotto il nome di Budapest Philharmonic Orchestra formando così la prima orchestra da concerto dell'Ungheria. La National Theatre Orchestra si trasferì nella loro casa attuale, l'Opera House dopo l'inaugurazione nel 1884 ed è stata presieduta da famosi direttori musicali come Ferenc Erkel, Sándor Erkel, Gustav Mahler, István Kerner, János Ferencsik, Ádám Medveczky o János Kovács. L'elenco di altri grandi direttori d'orchestra che hanno avuto un impatto sull'orchestra includono Egisto Tango, Sergio Failoni, Otto Klemperer, Ervin Lukács, Miklós Erdélyi, Géza Oberfrank, György Győriványi Ráth e Ádám Fischer. Da marzo 2016, l'orchestra è stata diretta da Balázs Kocsár.
Gran parte delle opere teatrali di Bartók e tutte quelle di Kodály hanno debuttato al Teatro dell'Opera, oltre ad opere di altri importanti compositori come Hubay, Dohnányi, Ránki, Szokolay e János Vajda che hanno debuttato con l'Opera Orchestra. E’ stata diretta dai famosi compositori ungheresi Kodály, Dohnányi, Petrovics e Péter Eötvös, nonché da compositori d'opera internazionali come Mascagni, Respighi e Strauss. Oltre alle eccellenti generazioni di cantanti lirici ungheresi, l'orchestra ha accompagnato le più grandi star. Mario del Monaco, Nicolai Gedda, Luciano Pavarotti, Montserrat Caballé, José Carreras, Cecilia Bartoli, Erwin Schrott, Jonas Kaufmann, Plácido Domingo, Bryn Terfel e René Pape sono solo alcuni da menzionare. Sarebbe quasi impossibile elencare tutti gli artisti che si sono esibiti nel corso dei concerti al fianco dell'orchestra con la storia più lunga in Ungheria.
CSABA SEBESTYÉN - Coreografo
Si è diplomata all'Istituto statale di balletto ungherese nel 1980, dopo aver studiato con József Forgách. Nel 2000 ha conseguito la laurea in danza classica e successivamente si è diplomato al corso di coreografia presso l'Università di Teatro e Arti cinematografiche nel 2007. La sua prima posizione è stata presso la Compagnia di danza di Győr, dove ha lavorato come solista, un assistente e un maestro di balletto. Si è esibito sui palcoscenici degli Stati Uniti, India, Giappone, Cina, Germania, Grecia, Turchia, Italia, Francia, Danimarca, Paesi Bassi, Inghilterra, Israele, Austria, Corea del Sud, Finlandia, Russia, Polonia e Cecoslovacchia. Nel 1991, divenne vice capo del corpo di ballo al Teatro Madách. Questo lavoro è stato seguito da una serie di incarichi: prima come maestro di ballo per il corpo di ballo al Budapest Chamber Theatre e al Central European Dance Theatre, poi come maestro di danza al Teatro dell'Opera di Budapest e come coreografo al National Theatre. Ha iniziato a insegnare danza classica presso la Compagnia di danza della scuola d'arte di Győr nel 1984. Nel 1993, ha iniziato ad insegnare presso l'Università di Teatro e Arti cinematografiche come parte della loro formazione musicale. Ha insegnato insegnante presso l'Accademia di danza ungherese nel 1994, prima come insegnante d'arte, poi come assistente docente, e in seguito come docente senior. È professore associato dal 2003. Collabora regolarmente con studenti sia ungheresi che internazionali e si occupa anche dello sviluppo professionale di istruttori più giovani. È membro del consiglio di amministrazione dell'Associazione ungherese dei gruppi di danza moderna e dell'Associazione degli spettacoli di danza ungherese, dove è impegnato nella formazione di istruttori di danza e allenatori, oltre che come giudice e presidente di giuria alle competizioni. Tiene corsi professionali per gli artisti di Ballet Pécs e il dipartimento di danza del Teatro Nazionale di Miskolc.
Il suo lavoro è stato premiato con numerosi riconoscimenti: nel 2003 è stato decorato con la Croce d'argento al merito della Repubblica di Ungheria, e ha anche ricevuto il Gyula Harangozó Award nel 2006. Nel corso del suo lavoro come coreografo, ha lavoratoinsieme a László Vámos, István Iglódi, János Ács, Attila Vidnyánszky, Miklós Szinetár, Viktor Nagy e numerosi altri registi. Collaborando con loro, ha creato le coreografie di numerosi brani musicali e musicali sia a Budapest che in molte città del paese. Dal 2007 è il coreografo del programma di Capodanno "Music Without Borders" trasmesso in diretta su M1 e Duna Television.
Personaggi e interpreti
FANTASIO
Il Re Géza Gábor
Il Principe Zoltán Megyesi
Marioni Marcell Bakonyi
Elisabetta Zsófia Nagy
Confidant Mária Farkasréti
Fantasio Gabriella Balga
Spark Zsolt Haja
Hartman Botond Ódor
FORTUNIO
Andrea Géza Gábor
Giacometta Zsófia Nagy
Clavaroche Zsolt Haja
Maddalena Mária Farkasréti
Fortunio Gabriella Balga
Guglielmo Botond Ódor
Landry Marcell Bakonyi
Pietro Zoltán Megyesi
BOTOND ÓDOR
Giovane tenore ungherese nato da una famiglia di artisti, fu circondato da arte e cultura fin dall'infanzia. Sua madre insegna musica, suo padre è coinvolto nella fotografia. Ha iniziato a studiare chitarra classica, ma poi ha deciso di studiare canto, che ha completato con successo nel 2017 alla Franz Liszt Music Academy. Ha vinto l'ottavo József Simándy International Singing Competition e si è esibito con vari direttori e orchestre ungheresi e internazionali. Il repertorio si estende dalla musica classica viennese (Mozart) alla musica moderna (Henze, Rufus Wainwright). Botond Odor fa il suo debutto al Theater an der Wien.
MARCELL BAKONYI
E’ nato nel 1980 a Győr, dove ha iniziato i suoi studi di canto con Ferenc Pintér. Ha continuato la sua formazione musicale con Margit Ercse al Conservatorio Leó Weiner prima di trasferirsi a Stoccarda nel 2002 per studiare con Júlia Hamari alla Musikhochschule, diplomandosi con lode nel 2007. Ha ottenuto grandi consensi con il suo ritratto nel 2007 di Lord Sidney in Il viaggio di Rossini a Reims al Festival Rossini di Pesaro, con la direzione di Alberto Zedda.
Dopo aver completato gli studi, si è trovato per la prima volta al teatro di Heidelberg e l'anno successivo ha firmato con l'Opera Studio di Zurigo. Ha avuto l'opportunità di lavorare con famosi direttori come Nello Santi, Carlo Rizzi e Ingo Metzmacher. La svolta della sua carriera avviene nella primavera del 2009 al Festival di Schwetzingen, dove la sua interpretazione del ruolo di Varo nella produzione di Ezele di Handel di Günther Krämer ha riscosso un enorme successo.
Tra il 2009 e il 2013 è stato membro del Landestheater di Salisburgo.
Ha fatto il suo debutto all'Opera di Stato ungherese nel 2011 nel ruolo di King Endre II a Bánk bán. L'anno seguente lo vide salire sul palco per la prima volta all'Opera House di Oslo, così come in Colorado, in un festival musicale. A questi ha fatto seguito il ruolo di Kaspar in una produzione di Der Freischütz al Theater Giessen e altre presenze a Budapest. Nel 2013, ha avuto un grande successo cantando Leporello al fianco di Ildebrando D'Arcangelo a Oslo.
È stato membro dello Staatstheater Nürnberg durante la stagione 2016/17. L'estate precedente, ha registrato un CD sull'etichetta Naxos di Sigismondo di Rossini, cantando i ruoli di Zenovito e Ulderico, al Wildbad Rossini Festival. Il pubblico ungherese ha avuto un'altra possibilità di ascoltarlo come Endre II a Bánk bán nel settembre 2017 e come Figaro nella produzione di András Hábetler Figaro 2.0 più tardi nella stessa stagione.
ZSÓFIA NAGY
A 11 anni era studentessa nel corso di canto alla scuola elementare di Erfurt di Ferenc quando ha iniziato a cantare nel coro di bambini dell'opera statale ungherese, acquisendo familiarità con il genere fin dalla tenera età. Fu allora che iniziò la sua passione per l'opera, e il punto in cui intraprese la carriera musicale, studiando presso le scuole superiori di Budapest e Vác e presso il Béla Bartók Music Institute presso l'Università di Miskolc prima di conseguire il master in voce operistica. e pedagogia vocale alla Ferenc Liszt Academy of Music nel 2017, sotto la guida di Júlia Pászthy.
Ha collaborato con numerosi artisti eccellenti, tra cui András Almási-Tóth, László Bartal, Gábor Bretz, Dominic Wheeler, Zsuzsanna Giczy, Gyöngyvér Gupcsó, András Hábetler, Katalin Hegedűs Gönczy, Lilian Jászberényi, János Kovács, László Kovács, Ádám Medveczky, Péter Novák , Máté Szabó, Kálmán Szennai, Miklós Szinetár e Gergely Vajda.
È apparsa in numerose produzioni alla Liszt Academy, incluso nel ruolo del protagonista di Sándor Szokolay The Girl Who Brings Spring nel 2006, come First Lady in Die Zauberflöte nel 2015, Helena in A Midsummer Night's Dream di Benjamin Britten nel 2016, e tre ritratti nel 2017: Malwina in Der Vampyr di Heinrich Marschner, Wendla in Spring Awakening di Máté Bella e Brenda Hendrix in Gregory Vajda e Georgia Bottoms di Mark Childress. Ha fatto il suo debutto all'Hungarian State Opera House nel 2011, come Pastorello in Tosca.
GABRIELLA BALGA
Ha frequentato per la prima volta la scuola di musica a Nagykürtös (Veľký Krtíš) e in seguito a Ipolyság (Šahy), cominciando come soprano all'età di 7 anni, prima di passare al flauto dolce, che a 12 anni ha continuato a studiare seguendo il classico programma di voce solista. La sua prima insegnante di canto è stata Angéla Michňa. Da bambina partecipava spesso a gare di canto popolare ottenendo risultati eccezionali. Dopo aver studiato alla scuola superiore cattolica Fegyverneki Ferenc di Ipolyság, ha frequentato il programma vocale solista al Liceo musicale di Pikéthy Tibor a Vác sotto la tutela di Ilona Bakonyi. Nel 2005 si è iscritta alla scuola di musica Béla Bartók di Budapest, dove la sua insegnante di canto era Mária Fekete. Nel 2008, ha ottenuto l'ammissione al corso di canto classico presso l'Accademia di musica Ference Liszt, dove ha conseguito una laurea (2008-2011) in voce classica e un master (2011-2013) in canto operistico sotto la professoressa Éva Marton, mentre il programma dell'opera era diretto dal regista András Almási-Tóth. Júlia Pásthy è stata la sua insegnante di canto durante gli anni universitari, con i quali continua a lavorare. Tra il 2012 e il 2013 si è laureata in pedagogia vocale operistica sotto la guida di Katalin Halmai. Ha partecipato a corsi di perfezionamento tenuti da Walter Moore, Nicholas Clapton, Evgenij Nesterenko, Gwynne Geyer, Béla Perencz e Ildikó Komlósi.
È stata solista con l'Opera di Stato ungherese dal 2012, facendo il suo debutto nel ruolo di Mátyás Hunyadi nell'opera di Ferenc Erkel Hunyadi László, con anche una registrazione di CD della sua versione originale. Oltre a interpretare personaggi minori, canta anche ruoli principali come Rosina (nel Il barbiere di Siviglia, incluso nel tour del 2015 dell'Opera in Giappone) e Dorabella (in Così fan tutte). Fa regolarmente le apparizioni degli ospiti sia all'estero che nei teatri delle città ungheresi al di fuori di Budapest. Ha collaborato con illustri cantanti come Andrea Rost, Eszter Sümegi ed Erika Miklósa, e ha anche avuto l'opportunità di lavorare con direttori come Zoltán Kocsis, Tamás Vásáry, Gábor Takács Nagy, Bertrand de Billy, Pinchas Steinberg, Stefan Soltész, Douglas Boyd , Péter Halász, Gergely Kesselyák e János Kovács. Oltre al suo repertorio operistico, canta prontamente oratori e recital.
È la vincitrice di numerosi concorsi internazionali di canto e di numerose borse di studio e premi. Nel 2010, ha ricevuto l'Ari Kupsus Stipendium, un premio per studenti di talento presso l'Accademia Liszt. Nel 2011, ha ottenuto il secondo posto al József Simándy International Singing Competition e il primo posto al Concorso Internazionale di Canto Iuventus Canti, oltre a vincere il premio come miglior interprete. Nel 2012 ha vinto il Gundel Award e il premio "Dream" di Ari Kupsus per l'eccezionale successo ottenuto da una giovane cantante di talento che studia all'accademia musicale. Sempre nel 2012, ha ricevuto il premio stabilito dai coniugi Andor Mándy, che riconosce il successo eccezionale da parte dei giovani cantanti che lavorano all'Opera. Nel 2013, la Wagner Society ha donato la sua borsa di studio a Bayreuth, e nel 2015 ha ottenuto il primo posto al Concorso internazionale di canto Jakub Pustina.
MÁRIA FARKASRÉTI
E’ nata a Veszprém e ha iniziato i suoi studi musicali alla scuola di musica Csermák Antal come studentessa di Károly Ötvös. Nel 1986, ha ottenuto l'ammissione al Conservatorio di musica di Béla Bartók, dove Zsuzsa Németh è stata la sua insegnante nel suo settore di specializzazione. Più tardi, avrebbe continuato i suoi studi musicali privatamente. I suoi insegnanti più importanti furono Margit Kaposy e László Kéringer. Tra il 1988 e il 1996, ha cantato nel coro al Teatro Erkel della Staatsoper di Budapest, anche come semidirista dopo il 1990. Nel 1992, dopo aver vinto la borsa di studio del Teatro Csokonai di Debrecen, ha fatto il suo debutto nel ruolo del titolo di Tosca. Nel 1996, Tamás Pál l'ha firmata come solista con la compagnia teatrale del Teatro Nazionale di Szeged. Ha debuttato a Budapest nel ruolo di Senta nel 1999 e ha fatto regolarmente le sue apparizioni in Olanda, Francia, Spagna, Portogallo, Germania e Austria. La malattia ha poi interrotto la sua carriera per diversi anni, ma dopo il recupero è tornata sul palcoscenico nel 2005 nel ruolo di Donna Elvira. Dal suo ritorno, ha lavorato come solista freelance.
I suoi ruoli principali comprendono la Contessa (Le nozze di Figaro), Donna Elvira (Don Giovanni), Despina (Così fan tutte), First Lady e Second Lady (Die Zauberflöte), Leonora (Il trovatore), Abigaille (Nabucco), Amelia (Un ballo in maschera), i ruoli principali di Tosca, Turandot e Manon Lescaut, così come Santuzza (Cavalleria rusticana) e Senta (Der fliegende Holländer). Negli ultimi anni all'Opera House, ha debuttato i ruoli di Jenny nel Der Tenor di Dohnányi, collaborando anche alla registrazione di quell'opera, l'imperatrice nel canto di Kodály Háry János, la signora Angiolieri nell'opera di János Vajda Mario e il mago, la Contessa di Coigny in Andrea Chénier e La Ciesca e suor Zelatrice ne Il trittico di Puccini. Nel suo repertorio sono inclusi anche i soprano solisti nei requiem di Mozart, Verdi e Dvořák requiem e le parti dell'oratorio soprano nella Passione di San Giovanni di Giovanni e nel Messia di Handel, così come i cicli di lieder come Wesendonck Lieder di Wagner.
ZSOLT HAJA
E’ nato a Debrecen nel 1983. Dopo essersi diplomato alla Kodály Zoltán Secondary School of Music (solfeggio e teoria musicale, musica sacra) nel 2002, ha iniziato i suoi studi nel conservatorio dell'Università di Debrecen. Ha imparato a cantare fin dall'età di diciotto anni con il dott. Éva Mohos Nagy. Ha vinto il József Simándy Memorial Singing Competition a Szeged nel 2006, il Concorso Internazionale di Canto Ferruccio Tagliavini nel 2007, e ha ricevuto un premio speciale al Concorso Cantante Belvedere Hans Gabor a Vienna un anno dopo. Ha debuttato nel ruolo di Melitone ne La forza del destino nel Teatro Csokonai, Debrecen nel 2005. Nella stagione successiva nei panni del sergente Lescaut in Manon Lescaut e Enrico in Lucia di Lammermoor. Il suo primo ruolo nell'Opera di Stato Ungherese è stato Garda Roberto in The King's New Clothes. Ruoli: Escamillo
(CarmenCET), Creonte (Haydn: L'anima del filosofo), Guglielmo (Così fan tutte), Papageno (Die Zauberflöte), Figaro (Il barbiero di Seviglia).
GÉZA GÁBOR
E’ nato a Székesfehérvár nel 1972. Dopo aver iniziato a studiare pianoforte, ha ottenuto l'ammissione al corso di canto solista presso l'Accademia di musica Ferenc Liszt nel 1991, dove si è laureato con la lode nel 1996 dopo aver studiato sotto la guida diei maestri Zsolt Bende e Dénes Gulyás. Ha continuato i suoi studi nel dipartimento dell'opera, conseguendo la laurea nel 1998 sotto la guida di Ádám Medveczky e Balázs Kovalik.
Dopo il diploma, ha lavorato in numerosi ruoli minori all'Opera di Stato ungherese. Nel 1999, ha firmato con il National Theatre di Szeged, dove ha trascorso dieci anni estremamente produttivi. Nel 2009, è tornato all'Opera House nel ruolo di Baron Ochs (nel Der Rosenkavalier di Strauss).
Con un repertorio abbastanza ampio che spazia dal barocco ai compositori contemporanei e dalll’opera seria alla buffa, è apparso in numerosi festival sia in Ungheria che all'estero. Nel 2007 ha ricevuto grandi consensi per la sua interpretazione di Fasolt ai Wagner Days al Budapest Opera Festival di Müpa Budapest. Gli piace anche cantare nei musical, inclusi i ruoli di Caifa (in Jesus Christ Superstar) e Molokov (Chess). Oltre ai suoi lavori drammatici, il suo repertorio di oratori è piuttosto ampio e ha cantato la maggior parte delle opere che vengono eseguite più frequentemente in Ungheria. Durante i suoi anni di Szeged, ha ricevuto due volte il Dömötör Award e il premio degli Amici dell'Opera. Nel 1997, l'Associazione dei compositori ungheresi gli ha conferito l'Artisjus Award per la divulgazione della musica contemporanea.
Tra i suoi ruoli principali ricordiamo Bluebeard (Castello di Barbablù), Osmin (Die Entführung aus dem Serail), Bartolo e Basilio (Il barbiere di Siviglia), Leporello e il Commendatore (Don Giovanni), l'Inquisitore (Don Carlos), Procida (I vespri siciliani ), Sparafucile (Rigoletto), Colline (La bohème), Angelotti (Tosca), Pistola (Falstaff) Rocco (Fidelio), Timur (Turandot), Fasolt e Fafner (Das Rheingold), Hunding (Die Walküre), Stefano (Adès: The Tempest), King Baldemar (Tallér: Leander and Linseed).
ZOLTÁN MEGYESI
E’ nato nel 1975 a Szeged, dove ha anche seguito la sua formazione vocale. La sua prima insegnante di canto è stata Valéria Berdál. Il suo repertorio di concerti comprende oratori, messe, passioni e cantate di Monteverdi, Schütz, Bach, Händel, Haydn, Mozart e Rossini. Fuori dall'Ungheria, si è esibito in numerosi paesi europei, oltre che negli Stati Uniti, in Giappone e nella Corea del Sud. Tra le sue apparizioni concertistiche da anni recenti ricordiamo Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, Salve Regina di Haydn diretta da Adam Fischer, nonché una performance in versione concertistica dell'opera di Mozart Ascanio ad Alba nella Danish Radio Concert Hall, diretta anche da Fischer, così come il Messia di Händel, il Magnificat di Bach e le cantate di Natale ai concerti diretti da Helmuth Rilling. Ha anche cantato sotto la direzione di Iván Fischer in sale come la Filarmonica di Colonia, Concertgebouw Brugge e la Wiener Konzerthaus. È solista permanente alla Settimana di Bach di Budapest. Insieme al pianista Balázs Fülei, ha cantato la maggior parte dei cicli di lieder più importanti scritti per la voce tenore nella letteratura musicale (Winterreise, Die Schöne Müllerin, Cicli di lieder di Britten, ecc.). Ha vinto premi al Concorso di canto Mária Gyurkovics del 2003, al concorso di canto 2007 organizzato intorno ai ruoli nell'Orfeo di Monteverdi a Verona, e al festival internazionale di musica sacra tenuto a Roma nel 2011. È stato premiato con il József Simándy Award nel 2009. Membro dell'Opera Studio dell'Opera di Stato Ungherese dal 2005 fino al 2007, ha conquistato l'attenzione dei critici alla Maratona di Mozart che faceva parte del Festival di Primavera di Budapest del 2006, dove ha cantato il ruolo di Ferrando in Così fan tutte. Oltre a cantare numerosi ruoli secondari all'Opera di Stato Ungherese, ha anche interpretato ruoli principali come Ferrando (Così fan tutte), Don Ramiro (La Cenerentola), Conte Almaviva (Il barbiere di Seviglia), Orfeo (Haydn's L'anima del filosofo, Orfeo ed Euridice), Pylades (Gluck's Iphigénie en Tauride), e ha anche ottenuto grandi consensi come Don Ottavio in una produzione di Don Giovanni diretta da Iván Fischer a Budapest e New York.