Senza rinunciare alla grande musica
La 76a stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti riparte il 20 ottobre e non rinuncia alla grande musica, da sempre protagonista della sua programmazione, per ora con un orizzonte che guarda fino a fine anno, in attesa di confermare anche il calendario 2021. Al momento annuncia 13 appuntamenti che, come di consueto, propongono i migliori solisti ed ensemble della musica classica internazionale, Alexander Lonquich, Benedetto Lupo, Alessandro Carbonare, l’Accademia Bizantina, Enrico Dindo, Massimo Quarta, Giuseppe Albanese, Europa Galante, Sergej Krylov, ma anche giovani musicisti già avviati verso una brillante carriera come Gloria Campaner, Emanuil Ivanov, Philipp Kopachevsky, senza dimenticare la musica del nostro tempo, con la prima romana di un’opera di Michael Nyman, e un evento speciale per l’emissione del francobollo celebrativo per i suoi 75 anni di musica.
La IUC è la realtà più longeva, nella vita musicale italiana, fra quelle radicate dentro l’Università, al centro pulsante della cultura del paese e, con il coraggio, pazienza, determinazione, sempre dimostrati dalla sua gestione a carattere “artigianale” è riuscita a compiere il piccolo grande miracolo di consolidare un pubblico prevalentemente giovanile al quale offrire la possibilità di acquisire conoscenze musicali nel momento più delicato e importante della loro formazione culturale.
La stagione scorsa è stata la 75ª, ma a causa delle note vicende che hanno portato il Paese a dichiarare lo stato di emergenza, non ha potuto essere adeguatamente celebrata. Su decreto della presidenza della repubblica, il MISE ha emesso un francobollo celebrativo per i 75 anni in Sapienza; la ceremonia, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso maggio, si terrà il 20 novembre e verrà suggellata da un concerto sinfonico.
"L’attività musicale dell’Istituzione universitaria dei concerti, giunta quest’anno alla 76esima edizione – dichiara il Rettore della Sapienza Eugenio Gaudio - rappresenta un fiore all’occhiello al quale siamo particolarmente affezionati grazie alla ricchezza e alla qualità delle stagioni concertistiche. Collaborare per mantenere viva tale tradizione, soprattutto in questo periodo particolarmente complesso a causa della pandemia, significa ribadire la centralità della musica all’interno della offerta culturale che il nostro Ateneo rivolge alla comunità universitaria e al pubblico in generale."
Quest’anno, per sopperire alla disponibilità limitata dell’Aula Magna, occupata per l’elezione del nuovo Rettore della Sapienza, la IUC utilizzerà anche altre due importanti venue, il Teatro Italia e il Teatro Palladium. Gli appuntamenti, prevalentemente concentrati nei giorni di martedì e sabato, saranno doppi in modo da consentire ad un maggior numero di persone di assistere agli spettacoli e superare così il problema dei posti limitati a causa del distanziamento.
Ecco come Giovanni D’Alò, direttore artistico della IUC commenta il programma di questa 76° edizione: "L’emergenza Covid ha imposto paletti estremamente rigidi, ma abbiamo cercato di fare di necessità virtù. Troverete qualche artista straniero in meno, soprattutto quelli che provengono da paesi particolarmente attenzionati, e molti più artisti italiani. La cosa ci fa enormemente piacere perché il livello dei nostri musicisti è altissimo e molti di loro sono amici storici della IUC come Massimo Quarta, Pietro De Maria, Enrico Dindo, Alessandro Carbonare, Benedetto Lupo, il Quartetto di Cremona, e anche Alexander Lonquich da anni nostro connazionale d’adozione. La condizione di continua incertezza che stiamo vivendo ci costringe purtroppo ad annunciare solo la prima parte della stagione, quella che va da ottobre a dicembre. Per la parte successiva preferiamo attendere qualche settimana e monitorare con attenzione gli sviluppi della situazione sanitaria prima di renderla pubblica. Comunque saranno tre mesi intensi e ricchi di appuntamenti notevoli. Per esempio non mi perderei per nulla al mondo l’ultima Sonata di Schubert interpretata da Lonquich. C’è naturalmente Beethoven disseminato in vari programmi, una prima romana di Michael Nyman, e a grande richiesta l’omaggio a Ennio Morricone che abbiamo ideato quest’estate e che ha avuto un successo strepitoso. E non mancano i debutti romani di giovani talenti, da sempre fiore all’occhiello della IUC, tra cui il vincitore del Concorso Busoni 2019, il russo Philipp Kopachevsky e un bravissimo direttore d’orchestra di soli 24 anni, Enrico Saverio Pagano, che vogliamo “adottare” e farne un artista in residence insieme all’Orchestra da Camera Canova da lui stesso fondata. Insomma, c’è un irrefrenabile desiderio di musica, lo sentiamo da parte di tutti, pubblico e artisti, e non vediamo l’ora di ricominciare."
Una programmazione da sempre improntata all’eccellenza, con una particolare attenzione al pianismo internazionale e su questo fil rouge è anche l’inaugurazione di questa 76esima edizione che apre martedì 20 ottobre (ore 18.00 e ore 21.00 nell’Aula Magna della Sapienza con Alexander Lonquich, pianista e direttoreeclettico e sfidante nella scelta dei repertori, in perpetua ricerca,rinomato per il suo approccio rigoroso che esplora le mille sottili relazioni che intrecciano passato e presente, storia, letteratura, arti visive, psicanalisi con il grande repertorio classico, con l’obiettivo di restituirlo in una dimensione di contemporaneità. Il concerto di apertura impagina la Sonata in mi minore op. 90 di Beethoven e l’ultima Sonata in si bemolle maggiore D 960 di Schubert, entrambi compositori cari a Lonquich, di cui è esimio interprete e a cui ha dedicato recentemente due registrazioni: “Schubert 1828” sulle ultime sonate di Schubert, e l’opera omnia delle composizioni per pianoforte e violoncello di Beethoven con Nicolas Altstaedt, entrambi per Alpha.
Paesaggi sonori completamente diversi sono quelli offerti dalla seconda inaugurazione, quella del Sabato, con il barocco dell’Accademia Bizantina diretta dallo strepitoso violinista e concertatore Alessandro Tampieri, di scena il 24 ottobre all’Aula Magna della Sapienza(ore 17.30 e ore 20.30) “Irish Baroque”Da musica per Principi a musica per Gentlemen, una proposta originale che fonde perfettamente lo stile barocco con quello folk anglosassone.
La programmazione prosegue ancora all’Aula Magna della Sapienzamartedì 27 ottobre (ore 18.00 e ore 21.00) con Benedetto Lupo pianista dal vasto repertorio solistico, dedito anche a un’importante attività cameristica e didattica, in un focus sul romanticismo tedesco che tocca le due serie di Klavierstücke op. 118 e op. 119 di Brahms, le Tre Romanze op. 28 e la Sonata n. 2 op. 22 di Schumann.
Da Sabato 31 ottobre per alcune settimane la programmazione si sposterà temporaneamente al Teatro Italia. Qui ritroveremo ilQuartetto di Cremona che concluderà il ciclo pluriennale “Esplorando Mozart” con il grande virtuoso Alessandro Carbonare, Primo Clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in un programma che comprende due vertici del repertorio cameristico: il Quartetto in do maggiore K 465 “Delle dissonanze”e ilQuintetto con clarinetto in la maggiore K 581 (ore 17.30 e ore 20.30).
Martedì 3 novembre (ore 18.00 e ore 21.00) al Teatro Italia il rinomato pianista Giuseppe Albanese presenta “Invito alla danza” un excursus tra le più significative musiche composte appositamente da grandi compositori dell’Otto-Novecento per balletti poi diventati capolavori del genere. Un repertorio ammaliante con cui ha inciso il suo terzo CD per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon. Alcuni brani, originariamente per orchestra, sono stati trascritti per pianoforte solo con spettacolari elaborazioni particolarmente virtuosistiche: da “Invito alla danza” di Weber, alla Suite da “Lo schiaccianoci” di Čajkovskij, dalla Suite da “L’uccello di fuoco” di Stravinskij al Prélude à l’Après-midi d’un faune di Debussy.
Martedì 10 novembre (ore 18.00 e ore 21.00) al Teatro Italia, Absolute Brahmscon tre solisti straordinari come il violinista Massimo Quarta, che ha conquistato il pubblico e la stampa internazionale per la sua rivoluzionaria rilettura del repertorio paganiniano, il violoncellista Enrico Dindo e il pianista Pietro De Maria in un programma tutto brahmsiano che impagina laSonata in fa maggiore per violoncello e pianoforte op. 99, la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte op. 100 e il Trio in do minore op. 101.
Domenica 15 novembre (ore 17.30 e ore 20.30) al Teatro Italia il grande violinista russo Sergej Krylov conEdoardo Maria Strabbioli al pianoforteeseguiranno la famosissimaSonata in la maggiore op. 47 “A Kreutzer”diBeethovene la Sonata di Ravel.
Lunedì 16 novembre (ore 18.00 e ore 21.00) al Teatro Italia altro appuntamento imperdibile con l’ensemble Europa Galante,gruppo strumentale famoso per le interpretazioni del grande repertorio barocco e classico su strumenti d’epoca, fondato e diretto dal violinista Fabio Biondi, in un raro programma di musica da camera diHaydn, il Divertimento in re maggiore per due violini, viola e basso, il caratteristico Sestetto “Eco” per due trii speculari (2 violini e basso e due violini e basso) “per essere eseguito due appartamenti diferenti” e il Concerto per violino, cembalo e archi in fa maggiore.
Venerdì 20 novembre alleore 20.30 al Teatro Italia avrà luogo uno degli appuntamenti a cui la IUC tiene in modo speciale. Una serata intitolataBeethoven dei giovani che segna il debutto nella Capitale dell’Orchestra da Camera Canova, una recentissima formazione fondata e diretta dal 24enne Enrico Saverio Pagano: giovanissimi talenti che la IUC intende “adottare” e con cui sono in fase di definizione altri progetti per le prossime stagioni. Il loro concerto rientra nelle celebrazioni del 250° anniversario della nascita di Beethoven e propone due delle sue pagine sinfoniche più rappresentative, la Settima Sinfonia e il Concerto per pianoforte n. 5 “Imperatore” con una solista d’eccezione, Gloria Campaner, anche lei molto giovane ma già avviata a una brillante carriera internazionale. La serata sarà introdottaalle ore 19.30 dalla presentazione del francobollo celebrativo dei 75 anni della IUC.
Martedì 24 novembre (ore 18.00 e ore 21.00) al Teatro Italia un altro importante debutto romano: quello del giovanissimo pianista bulgaro Emanuil Ivanov, vincitore del Premio Busoni 2019, che eseguirà laSonata op. 58 di Chopin e Quadri di una esposizione di Musorgskij (in collaborazione conCidim)
Martedì 1 dicembre ore 20.30 al Teatro Palladium prima rappresentazione a Roma di “The Man who mistook his Wife for a Hat” [L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello], opera da camera in un atto composta nel 1986 da Michael Nyman, basata su un caso studiato dal neurologo Oliver Sacks con il libretto adattato da Christopher Rawlence; ne sono interpreti Elisa Cenni soprano, Roberto Jachini Virgili tenore, Federico Benetti basso, l’Ensemble InCanto diretto da Fabio Maestri, regia e impianto scenicodi Carlo Fiorini (in collaborazione con Nuova Consonanza, OperaInCanto e Fondazione Roma Tre-Teatro Palladium). Lo spettacolo verrà replicato mercoledì 2 dicembre per Nuova Consonanza.
Sabato 12 dicembre (ore 17.30 e ore 20.30) si torna all’Aula Magna dell’Università La Sapienza per il debutto a Roma del giovane pianista russoPhilipp Kopachevsky che interpreterà il “Carnaval” diSchumann e alcune delle più belle pagine diChopin (Polacca n. 13 in la bemolle maggiore op. 53 “Eroica”, Berceuse, Fantaisie-improptu op. posth. 66 , Scherzo n. 2 op. 31, Scherzo n. 3 op. 39).
Grande chiusuradi questa prima parte di stagione sabato 15 dicembre (ore 18.00 e ore 21.00) all’Aula Magna dell’Università La Sapienza conAssolutamente… Ennio Morricone, un omaggio al grande compositore Premio Oscar e membro per circa trent’anni del Consiglio artistico della IUC, con un’ampia scelta di musiche per il cinema e sorprendenti pagine da concerto interpretate da alcuni suoi storici musicisti, il flautista Paolo Zampini, il violoncellista Luca Pincini e la pianistaGilda Buttà. I due turni avranno programmi diversi: il concerto delle 18.00 si concentra su alcune tra le sue più famose musiche da film, Bugsy, Catalogo, Allonsanfàn, L’eredità Ferramonti, La leggenda del pianista sull’oceano, Mission; il secondo concerto delle 21.00, affianca alle musiche da film come Nuovo Cinema Paradiso, Lolita, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Love Affair, altre composizioni come Cadenza per flauto e nastro magnetico e Rag in frantumi.
“E’ stupefacente constatare lo straordinario livello di questa programmazione - ha commentato Antonio Ballista, membro del Consiglio artistico della IUC - Malgrado le enormi difficoltà gestionali di questo deprimente periodo la IUC può ancora presentarsi al pubblico senza il minimo cedimento nel suo originalissimo identikit. Che rimane inalterato nel suo sapiente equilibrio tra i repertori del passato e del presente e affidato agli interpreti più accreditati. Con uno sguardo particolarmente illuminato nelle scelte del contemporaneo e nella valorizzazione dei giovani emergenti. Immagino il durissimo lavoro del direttore artistico Giovanni D’Alò che ha consentito questa splendida realizzazione e desidero caldamente ringraziarlo”.
BIGLIETTI: da 12 a 18 euro
STUDENTI e UNDER 30: 5 euro
L’ufficio e la biglietteria di Lungotevere Flaminio 50 - Roma rimarranno chiusi al pubblico per il contenimento del contagio da Covid-19 fino a nuove disposizioni.
I biglietti per i concerti potranno essere acquistati al telefono con carta di credito, bonifico telefonando ai nostri numeri 06 3610051-2 nei giorni: lun-mart-merc-giov-ven ore 10-13 / 14-17 (lunedì o martedì di concerto ore 10-12).
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In sala verrà osservato il distanziamento interpersonale seguendo le linee guida come da normativa vigente. Durante lo svolgimento dei concerti saranno messe in atto le corrette procedure di sanificazione previste per i luoghi pubblici.
L’accesso in sala sarà concesso solo alle persone provviste di mascherina. In ottemperanza alla normativa anticovid vigente, fino a nuove disposizioni, sarà obbligatorio indossare la mascherina correttamente per tutta la durata del concerto.