RaiStoria per il 25 aprile
Viaggio in Italia. La Toscana e i toscani
Immagini d’altri tempi, per raccontare il fascino di un territorio che – da Firenze a Livorno, da Pisa ad Arezzo, passando per la Val d’Orcia e la Versilia - concentra arte, cultura, storia e paesaggi riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Fino al 5 maggio è la Toscana la meta di “Viaggio in Italia”, il programma di Rai Cultura in onda da lunedì 19 aprile alle 12.00 su Rai Storia. Un viaggio tra vecchi programmi, spezzoni in bianco e nero e reportage di qualche decennio fa che comincia in canoa sulle acque dell'Arno insieme alla simpatia quasi irriverente dello stornellatore Riccardo Marasco, cultore dell'antico canto popolare, non manca un passaggio in una cantina con Luigi Veronelli alla scoperta di un altro patrimonio della regione, quello vinicolo.
Martedì 20 obiettivo sulle bellezze naturalistiche della Toscana, la sua storia, le sue origini, mentre mercoledì 21 è protagonista Livorno, città di mare e di burle recenti. La città labronica alcuni anni fa è salita alla ribalta della cronaca, per il ritrovamento nei canali del porto di alcune sculture attribuite allo scultore Modigliani, risultate poi clamorosi falsi. Si chiude con una visita all’isola di Montecristo, per poi tornare sull’Aurelia, dove fu girata da Dino Risi la famosa scena del film “il Sorpasso” con un indimenticabile Vittorio Gassman.
Giovedì 22 aprile Rai Storia racconta la Lucchesia, terra di un genio del melodramma come Giacomo Puccini. Il compositore di Torre del Lago è ricordato con immagini inedite degli studi della Rai di Milano, dove sono state effettuate, agli inizi degli anni Settanta, alcune riprese per lo sceneggiato “Puccini”. A seguire, la simpatia del medico-scrittore Mario Tobino, e il ricordo festoso del calciatore Marco Tardelli, anch’egli lucchese, che racconta la vittoria ai mondiali del 1982, per concludere con il lago di Vagli,.
I personaggi raccontati nella puntata di venerdì 23 aprile sono Carlo Lorenzini, in arte Collodi, creatore della favola eterna di Pinocchio, i pistoiesi Ugo Pagliai, attore, Giovanni Michelucci, l’architetto creatore della stazione di Santa Maria Novella a Firenze e della rinomatissima chiesa dell’Autostrada. E per finire una curiosità artistica: il cantante francese Yves Montand è in realtà un toscanissimo nato a Monsummano.
La settimana si chiude sabato 24 aprile parlando di terme in terra senese. Un viaggio che parte dalla località di Bagno Vignoni, per sfiorare il mistero dell’Abbazia di San Galgano e della vicina spada nella roccia.
Nei giorni successivi, il viaggio prosegue tra il Mugello, le terre di San Gimignano e Pienza, Pisa, le Alpi Apuane, Arezzo, Siena, la Maremma, la Versilia, senza dimenticare Firenze e l’alluvione del 1966 con i suoi “angeli del fango”.
Passato e Presente. Le radio segrete della Resistenza
Sabato 24 aprile, ore 14:30. Dopo la caduta del fascismo e l'armistizio dell'8 settembre 1943, inizia la guerra di Liberazione. Civili e militari iniziano ad organizzarsi e a compiere azioni di guerriglia contro gli occupanti tedeschi. Le radio ufficiali e quelle clandestine diventano i mezzi per comunicare messaggi in codice oltre le linee nemiche, anche per supportare l'avanzata degli Alleati. In occasione del 74° anniversario della Liberazione, la professoressa Silvia Salvatici e Paolo Mieli dedicano la puntata di "Passato e Presente" alle radio clandestine della Resistenza. Il Comitato di Liberazione Nazionale favorisce la creazione, in tutta Italia, di moltissime reti segrete per il recupero di informazioni di carattere strategico, militare e politico, da trasmettere al movimento partigiano. Le onde radio nella guerra percorrono strade immaginarie, diffondono la voce partigiana, riempiendo le case di coloro che hanno scelto di combattere il nazifascismo. Suscitano emozioni e danno speranza; sentimenti che si traducono poi in azioni di resistenza quotidiana.
Passato e Presente. Le scrittrici della Resistenza
Dal 1943 al 1945, in mezzo alla tragedia della guerra civile, la Resistenza dà alle donne italiane l’occasione di scoprirsi capaci, forti e autonome come mai prima. Come staffette o come partigiane, molte donne sono uscite dalle loro case per combattere a fianco degli uomini, con un coraggio che non sapevano di avere, mentre le più colte hanno incitato alla lotta attraverso la stampa e le radio clandestine. Una realtà raccontata da Paolo Mieli e dalla professoressa Valeria P. Babini a “Passato e Presente”, in onda sabato 24 aprile alle 20.30 su Rai Storia. La partecipazione alla resistenza per le donne ha coinciso con la convinzione di lottare per un mondo nuovo, aperto e democratico, che avrebbe riconosciuto loro nuovi diritti. Nell’immediato dopoguerra, le scrittrici antifasciste di quella generazione danno voce a tutte queste aspirazioni femminili, molte delle quali, purtroppo, resteranno deluse. Alba De Cespedes, Natalia Ginzburg, Fausta Cialente, Anna Garofalo, Maria Bellonci, Teresa Viganò sono tra le voci femminili più puntuali di questo periodo. Le legge per noi l’attrice Carlotta Natoli.
Cinema Italia. La notte di San Lorenzo
Agosto 1944. Un gruppo di uomini donne e bambini di un paesino della Toscana si mette in marcia nelle campagne circostanti per sfuggire ai tedeschi che, in previsione dell’arrivo degli alleati, hanno ordinato che tutta la popolazione si raduni nel Duomo, così da poter far saltare liberamente alcune abitazioni del borgo. E’ il film di Paolo e Vittorio Taviani “La notte di san Lorenzo”, in onda sabato 24 aprile alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Il film – interpretato da Omero Antonutti, Margarita Lozano, Claudio Bigagli, Dario Cantarelli, Massimo Bonetti, Paolo Hendel – ha vinto due premi speciali al Festival di Cannes, sei David di Donatello e due Nastri d’Argento.
Documentari d'autore. Qualcosa che vive e brucia
Uno sguardo sul presente dell’Europa, filtrato attraverso la carta sottile delle lettere dei condannati a morte della Resistenza: commoventi atti di commiato dalla vita e dai propri cari che spesso divengono dei veri testamenti spirituali, ancora oggi alla base degli ideali più puri capaci di restituire significato all'immagine di un'Europa unita. Lo racconta “Qualcosa che vive e brucia”, di Giovanni Donfrancesco, in onda in prima visione assoluta sabato 24 aprile alle 23.00 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. Il progetto prende spunto da un'opera pubblicata per la prima volta nel 1953 dalla casa editrice Einaudi, con una prefazione di Thomas Mann, e successivamente tradotta in molteplici lingue: “Lettere dei Condannati a Morte della Resistenza Europea”.
La lunga liberazione
Dallo sbarco Alleato in Sicilia nel luglio del 1943 alla liberazione dal nazifascismo e alla riconquista della libertà attraverso tutte le tappe cronologiche e geografiche. È “La lunga liberazione”, che Carlo Lucarelli ripercorre, senza soluzione di continuità, domenica 25 aprile dalle 8.30 alle 20.30 su Rai Storia. Il racconto intreccia le campagne militari degli Alleati con la Resistenza dei diversi gruppi partigiani: venti mesi in cui l’Italia ha vissuto la “guerra in casa”, l’occupazione tedesca con la violenza del suo apparato repressivo e lo scontro feroce tra partigiani e nazifascisti. Carlo Lucarelli segue questa “risalita” dal sud al nord attraverso le storie di uomini e di donne, di episodi poco noti o del tutto sconosciuti, che restituiscono il senso di un periodo di straordinaria e terribile intensità. Nel corso della giornata, alcuni interventi dello storico Giovanni De Luna, focalizzeranno i punti nodali di questi due anni di storia italiana, contestualizzando storicamente i filmati proposti.
SeDici Storie. "Ines e Stefano. Una storia di amore e di resistenza" e "Fuga da Lipari"
Sedici racconti, corredati da testimonianze, immagini d’archivio, documenti esclusivi recuperati in archivi e biblioteche, per costruire un “dizionario biografico del Belpaese”, una enciclopedia per immagini di uno spaccato positivo dell’Italia del Novecento. Il primo appuntamento della nuova serie Rai Cultura “SeDici Storie” - in onda in prima visione domenica 25 aprile alle 21.10 su Rai Storia, in occasione dell’Anniversario della Liberazione - racconta due storie: “Ines e Stefano. Una storia di amore e di resistenza” e “Fuga da Lipari”. La prima è la storia di due antifascisti – Stefano Siglienti e Ines Berlinguer – attraverso lettere e diari, che descrivono il paese dall’avvento al potere di Mussolini (ottobre 1922) alla liberazione di Roma (giugno 1944). Una storia di amore e di resistenza: l’adesione a Giustizia e Libertà, la fondazione del Partito d’Azione, la lotta clandestina dopo l’8 settembre, l'arresto, la prigionia (a Via Tasso e Regina Coeli), la fuga e poi, finalmente, la liberazione. Nel giugno 1944, Stefano Siglienti è nominato Ministro delle Finanze del Governo Bonomi. “Fuga da Lipari”, invece, torna al 27 luglio 1929: Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti fuggono in motoscafo dal confino di Lipari e raggiugono la Francia. Pochi giorni dopo, a Parigi, Carlo Rosselli, Emilio Lussu ed altri fuoriusciti, fondano Giustizia e Libertà. Un movimento politico, dotato anche di una rete clandestina in Italia, che darà forte impulso alla lotta antifascista. Un racconto realizzato con filmati di repertorio, testimonianze d’archivio (Gioacchino Dolci e Francesco Fausto Nitti), interviste (Mauro Canali, storico) e documenti provenienti dal Casellario Politico Centrale.