Dal Settecento a Pasolini
La Stagione Sinfonica 2022/2023
della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento
Direzione Artistica di Giorgio Battistelli
Dall’11 e 12 ottobre 2022 al 15 e 16 giugno 2023
16 concerti a Bolzano e a Trento, con doppio appuntamento nei rispettivi Auditorium, dall’11 e 12 ottobre 2022 (con Pulcinella di Stravinskij e la Sinfonia n. 94 in sol maggiore, Hob. I: 94 di Haydn con la direzione di Ottavio Dantone) al 15 e 16 giugno 2023 (con Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce di Haydn e la direzione di Kent Nagano). Un progetto speciale dedicato a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita (dal 20 al 23 ottobre 2022 al Teatro Comunale di Bolzano e dal 27 al 30 ottobre al Teatro Sociale di Trento). La Stagione Sinfonica 2022/2023 della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, la seconda con la Direzione Artistica del compositore Giorgio Battistelli, si preannuncia composita, ricca di direttori e di solisti di fama internazionale.
«Dopo un lungo periodo di incertezza e di restrizioni, che ha costretto a rinviare e modificare programmi e progetti, la nuova Stagione Sinfonica può finalmente tornare al suo format abituale, con un intenso programma di concerti che coprirà un ampio arco temporale. Il che significa, prima di tutto, poter riannodare il legame e il dialogo con il nostro pubblico, che, peraltro, non si è mai interrotto», commenta Monica Loss, Direttore Generale della Fondazione Haydn, «Così come non sono mai venuti meno il sostegno e la collaborazione di altre realtà e istituzioni regionali, nazionali ed europee, ad una attività articolata che abbraccia la musica sinfonica, l’opera, la danza, la formazione, con l’arricchita sezione Haydn Education. La Fondazione Haydn è dunque più che mai determinata a ideare nuovi progetti e ad affrontare nuove sfide dando un segno di ulteriore coesione facendo tesoro dei traguardi raggiunti sino ad ora».
Giorgio Battistelli introduce così la nuova Stagione Sinfonica: «Il percorso dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento procede nel desiderio di porsi come una presenza artistica d’eccellenza, in particolare nell’interpretazione della musica di Joseph Haydn. Haydn come costruttore della forma della sinfonia, sperimentatore e ricercatore, sia in rapporto al pubblico che ai propri committenti. Oltre ai tre direttori di riferimento dell’Orchestra, protagonisti di altrettanti focus progettuali, Ottavio Dantone, Kent Nagano e Michele Mariotti, saranno presenti molti nomi per la prima volta sul podio dell’Orchestra Haydn, come Gábor Takács-Nagy, sofisticato interprete di Haydn e Mozart; Thomas Dausgaard, straordinario direttore della musica mitteleuropea; Daniel Cohen, particolarmente sensibile alla drammaturgia musicale; Michele Gamba, che presenterà un ricercato concerto monografico con musiche di Schumann. Una novità sarà anche rappresentata dal direttore del Concerto di Capodanno, Alexander Mayer, con un programma di contesto mitteleuropeo. Tra le conferme, Timothy Redmond, con un concerto, di cui sarà solista ospite il violinista Ilya Gringolts, in cui viene introdotto il tema della narratività in musica con l’esecuzione dei due Pelléas et Mélisande di Fauré e Sibelius».
Nell’approfondire le proprie scelte artistiche, Giorgio Battistelli si addentra con maggiori dettagli nella sfaccettata articolazione della Stagione Sinfonica 2022/2023
Joseph Haydn: l’identità dell’Orchestra
«Joseph Haydn è l’asse portante della programmazione che ho proposto alla Fondazione. Ho cioè pensato che per riaffermare l’identità dell’Orchestra potesse essere importante porla come l’interlocutrice privilegiata di tutti quei direttori in grado di esaltarne le peculiarità proprio come interprete di Haydn, con un tocco speciale. Questo ha convinto Kent Nagano ad accettare di condividere un progetto specifico: con il Maestro nippo-americano si svilupperà anche l’idea dell’orchestra intesa come un faro, una torre di avvistamento che segnala la navigazione, un punto di riferimento per l’interpretazione della musica oggi. Nagano dirigerà, in due concerti monografici haydniani, La Creazione e Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce, composizioni che mancano da un po’ di tempo nei programmi della Haydn: ho pensato di iniziare da La Creazione come un segno, in questo momento drammatico, di volersi affidare a un tema che invita alla rinascita. Anche l’altro oratorio sarà particolarmente significativo: è importante tornare a una dimensione anche di pensiero e di fede, proprio in un periodo in cui l’intero mondo è spaesato».
«Con Ottavio Dantone, Direttore principale dell’Orchestra Haydn, è già iniziato un percorso di approfondimento di alcune sinfonie di Haydn ed è allo studio anche un progetto discografico. Nella prossima stagione dirigerà la Sinfonia n. 94 “La sorpresa” e la Sinfonia n. 96 “Il miracolo”. Sempre attorno al mondo haydniano troveremo Gábor Takács-Nagy con la Sinfonia n. 99: ho invitato Takács-Nagy perché mi sono ricordato di alcune sue analisi interpretative che avevo letto anni fa e che mi avevano colpito per alcuni aspetti armonici e formali che egli aveva saputo cogliere. Con Alexander Lonquich, con il quale rientreremo nel filone degli interpreti, direttori e concertatori, ci addentreremo in un ampio programma all’interno del quale è incastonata l’Ouverture dell’Armida».
Stravinskij: l’eredità del neoclassicismo
Con Michele Mariotti abbiamo individuato anche la necessità di avvicinare due produzioni in modo da consentirgli di lavorare con l’orchestra in un arco di tempo continuativo. Mariotti getterà un ponte tra Francia e Russia, mettendo in dialogo questi due mondi artistici ed estetici attraverso lo Stravinskij di Jeu de cartes e de L’uccello di fuoco, il Čajkovskij della Sinfonia n. 6 “Patetica” e il Ravel di Ma mère l’oye».
«Anche Ottavio Dantone dirigerà, nel concerto inaugurale della Stagione, Stravinskij, dando il segno del percorso messo a fuoco con lui: il rapporto tra il classico e il neoclassico. Stravinskij è stato considerato un po’ come uno dei padri del neoclassicismo, cioè il guardare all’antico con occhi diversi, e il suo Pulcinella rimane in proposito un riferimento assoluto. Nel suo secondo concerto, che darà idealmente spazio alla sezione fiati dell’Orchestra e dove si ascolterà anche la Serenata Gran Partita di Mozart, Dantone dirigerà anche un nuovo lavoro di Paolo Marchettini, compositore italiano che vive a New York. La sua composizione si intitola Armoniosi accenti ed è esattamente scritta per lo stesso organico della Gran Partita di Mozart. Quindi sarà molto interessante vedere all’opera un compositore del nostro tempo con la stessa tavolozza orchestrale mozartiana».
Beethoven: oltre le celebrazioni
«Dopo l’anno celebrativo del 2020, torniamo con un medaglione beethoveniano. Innanzitutto con due serate monografiche, la prima delle quali con Min Chung che proporrà due lavori imponenti come il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do minore, op. 37, con il vincitore del Concorso Busoni del 2021, Jae Hong Park, e la Sinfonia n. 3 in mi bem. maggiore, op. 55 “Eroica”. Kolja Blacher, straordinario violinista che è poi diventato anche direttore, musicista molto amato dalla Haydn, eseguirà invece la Grande Fuga op. 133 e il Concerto per violino e orchestra. Beethoven affiorerà anche nel concerto con Alexander Lonquich, con la Sinfonia n. 8. L’Orchestra I Pomeriggi Musicali, orchestra ospite della nostra prossima stagione, proporrà, quindi, insieme a Rossini e Boccherini, la Sinfonia n. 1. Sono molto felice che a dirigerla sarà Stefano Montanari, direttore che viene da una formazione barocca ma che poi ha allargato il proprio perimetro espressivo sia al grande repertorio operistico che sinfonico, avvicinandosi al periodo classico e spingendosi anche oltre».
Profeta Corsaro – Omaggio a Pier Paolo Pasolini
«Il progetto dedicato a Pasolini nasce con la volontà di rendere un omaggio al grande poeta, scrittore, intellettuale in occasione del centenario della nascita. È un progetto molto prezioso, una coproduzione di Fondazione Haydn e Teatro Stabile di Bolzano, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento. Sarà un grande affresco per voci e orchestra, con in scena cinque attori e con musiche di Bach, Barber, Ives e Haydn. I testi saranno presi da Scritti Corsari e da Lettere Luterane. La drammaturgia del concerto-spettacolo e la regia saranno di Leo Muscato. La direzione dell’orchestra di Marco Angius».
Anche per la prossima Stagione Sinfonica proseguirà l’importante collaborazione tra la Fondazione Haydn e RAI Südtirol che registrerà e manderà in onda tutti i concerti sulle proprie frequenze radiofoniche. Alcuni concerti saranno trasmessi in diretta nell’ambito del programma nazionale RAI Radio3 Suite.
La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento ringrazia per il loro sostegno alla Stagione Sinfonica:Fondazione Cassa di Risparmio, Cassa di Risparmio di Bolzano, Alperia, Mediocredito Trentino Alto Adige e Schenk Italian Wineries.
Info&Tickets - 0471.053800
Info e programma dettagliato: