L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Ricordando Piero Angela

DOMENICA 13/08/2023

Ricordando Piero Angela. L’omaggio di Rai Cultura

Dall’uomo della cronaca e degli esteri al grande divulgatore scientifico: è uno sguardo agli esordi della carriera di Piero Angela quello che Rai Cultura propone – nel primo anniversario della scomparsa – domenica 13 agosto su Rai Storia, a partire da “Il giorno e la Storia”, che ne ripercorre la vita, in onda già alle 00.05 con repliche successive.

In mattinata, poi, alle 9.45 “Raccontare la scienza” ne ricorda la lunga attività, mentre, alle 10.15 vengono riproposti due servizi che Piero Angela, inviato Rai da Parigi, realizzò nel 1961 per la rubrica “Controfagotto”, di Ugo Gregoretti, e – a seguire – una selezione di servizi per il Telegiornale dal 1955 al 1968, quando Piero Angela fu inviato a Parigi e a Bruxelles.

Alle 13.15, inoltre, i reportage sulla guerra per l’indipendenza dell’Algeria (1955-1962) da lui realizzati a Parigi e a Algeri, oltre a una selezione di programmi realizzati tra il 1969 e il 1980 che segnarono il suo esordio come grande divulgatore. Tra questi, alle 17.00, “Prima pagina: otto ore di Waterloo”, uno dei primissimi documentari storici firmati Piero Angela, risalente al 1965, a 150 anni dalla battaglia che vide la sconfitta di Napoleone. Nel documentario ci sono due incredibili testimonianze: Ian Cronbron, un testimone indiretto della battaglia di Waterloo, avendo conosciuto un soldato che vi aveva combattuto; e Paul Brassin, che ricorda i racconti del nonno sulla battaglia.

Passato e Presente. Berlino 1989 la caduta del Muro

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, con l’inizio della guerra fredda, la Germania viene divisa in due sfere d’influenza, sovietica ad est e statunitense ad ovest. La stessa cosa avviene a Berlino. Una pagina di storia ripercorsa dal professor Giovanni Sabbatucci e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 13 agosto alle 20.30 su Rai Storia.
Le due parti della città si sviluppano negli anni successivi secondo modelli di società contrapposti, quello capitalista a ovest e quello comunista a est. La divisone della Germania viene formalizzata nel 1949 con la nascita di due Stati: la Repubblica Federale Tedesca a ovest e la Repubblica Democratica Dedesca a est. Da questo momento inizia un esodo costante e massiccio dei tedeschi dell’est verso ovest. In dodici anni i transfughi sono oltre due milioni e mezzo. Per fermare questa emorragia, nell’estate del 1961, le autorità della Ddr fanno costruire un muro che dividerà in due la città per 28 anni. Famiglie e amici rimangono separati da un giorno all’altro senza potersi più rivedere. C’è l’ordine di sparare a vista su chiunque cerchi di valicare il confine. L’immagine del muro di Berlino rimane per anni l’emblema più drammatico della guerra fredda. Fino al 9 novembre 1989, quando la crisi del sistema comunista in tutta Europa fa crollare il muro sotto la spinta della volontà popolare. Neanche un anno dopo ci sarà la riunificazione delle due Germanie. 

Binario cinema. Il tabaccaio di Vienna

A Vienna, il diciassettenne Franz lavora come apprendista in una tabaccheria. Qui, ha modo di incontrare Sigmund Freud, un cliente abituale con cui rapidamente forma una singolare amicizia. Prende il via così il film da Nikolaus Leytner, tratto dall’omonimo romanzo di Robert Seethalert, “Il tabaccaio di Vienna”, in onda domenica 13 agosto alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Quando Franz si innamora della ballerina Anezka, cerca consiglio nel famoso psicanalista, costretto ad ammettere che anche per lui l’universo femminile rappresenta un grosso enigma. Sull’Austria, intanto, incombe l’annessione al Terzo Reich. 

Nel cast, Bruno Ganz, Karoline Eichhorn, Johannes Krisch, Gerti Drassl, Michael Fitz. 

LUNEDI’ 14/08/2023

Passato e Presente. Ambrogio e gli imperatori

Ambrogio è il traghettatore che, nel IV secolo d.C., trasporta il mondo classico, che si sta dissolvendo, in una nuova epoca, quella in cui si afferma la società cristiana. In questo percorso emerge lo scontro tra potere religioso e potere politico, uno scontro destinato a durare secoli. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Rita Lizzi a “Passato e Presente”, in onda lunedì 14 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Ambrogio nasce in una nobile famiglia romana di fede cristiana. L’imperatore Valentiniano lo nomina governatore di Milano, dove, nel 374, conquistato dalla sua onestà, il popolo lo acclama vescovo. Ambrogio vescovo diventa il difensore dei cattolici. Contrasta i culti pagani e il nuovo imperatore Graziano. Difende le sue chiese e la sua comunità dall’imperatrice Giustina, che appoggia gli eretici ariani. Con l’imperatore Teodosio raggiunge infine il suo obiettivo: il trionfo del cristianesimo nell’impero e la supremazia della Chiesa sullo Stato.

Cronache dall’Antichità. Dal mito alla storia. Il Divo Augusto e il grande incendio

Nel 14 d.C., tra miracoli e presagi, si celebrano a Roma i funerali di Cesare Augusto, che viene riconosciuto come dio, il Divo Augusto. È l'atto finale di una carriera politica fulminea e feroce. Gli onori funebri sono l'occasione per ripercorrere le tappe che hanno portato il giovanissimo Gaio Ottavio a diventare l'erede di Cesare, il nemico di Antonio e Cleopatra fino all'apoteosi e al titolo di Augusto. A “Cronache dall’Antichità. Dal mito alla storia”, in onda lunedì 14 agosto alle 21.10 su Rai Storia), Cristoforo Gorno racconta come Roma ritrovi la pace, ma a carissimo prezzo. Pochi decenni dopo, nel 64, Roma sarà infatti distrutta da un incendio terribile, tra accuse false e sospetti fondati. Quell'incendio segna il destino dell'ultimo discendente di Augusto, Nerone, l'imperatore con cui finisce la dinastia Giulio-Claudia. 

Storia delle nostre città. Siracusa

Il faro della Magna Grecia: Siracusa. È la città siciliana la protagonista di “Storia delle nostre città” in onda lunedì 14 agosto alle 22.10 su Rai Storia, in occasione della tradizionale Festa del mare e della regata dell’Assunta. Al culmine della sua influenza, intorno al 400 a.C., Siracusa fu una città grande e popolosa e aveva una popolazione paragonabile a quella di una media città odierna. Fondata dai coloni di Corinto nell’isola di Ortigia, Siracusa si espanse presto nell’entroterra e dopo aver distrutto una gigantesca flotta inviata da Atene nel 415 a.C., divenne forse la città stato più potente del mondo occidentale. A Siracusa sono conservate alcune delle più importanti testimonianze della Magna Grecia e nell’isola di Ortigia, scampata ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, sopravvivono integri i monumenti medievali e barocchi

MARTEDI’ 15/08/2023

Passato e Presente. L'indipendenza dell'India

A 76 anni dall’entrata in vigore della Costituzione dell’India, il professor Franco Cardini e Paolo Mieli ripercorrono il lungo e tormentato cammino che ha portato il subcontinente indiano all’indipendenza a “Passato e Presente”, in onda martedì 15 agosto alle 13.15 su Rai3 e su Rai Storia. La rivolta dei sepoys, nel 1858, porta l’Impero britannico ad assumere il controllo diretto del territorio, precedentemente gestito tramite la Compagnia delle Indie orientali. Il movimento per l’indipendenza diventa di massa nel primo dopoguerra grazie a Gandhi, il profeta della non-violenza, con la marcia del sale e la pratica di digiuni e boicottaggi anti-inglesi, affiancato dall’impegno politico di Nehru. La lotta conosce battute d’arresto, ma alla fine arriva nel 1947 al raggiungimento dell’indipendenza, che pure passa per la spartizione del subcontinente in due nuovi Stati, India e Pakistan. Nel 1950, una Costituzione molto avanzata trasforma l’India in una Repubblica. 

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità. Odissea. Il mondo reale

Cosa sappiamo del viaggio di Ulisse, così come è stato descritto da Omero nell'Odissea, quasi tremila anni fa? Con Giorgio Zanchini, torna il secondo appuntamento con “Odissea” e con “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, in onda martedì 15 agosto alle 21.10 su Rai Storia. La scienza può collegare il testo antico con la geografia moderna, aiutando a tracciare il percorso dell'eroe e a trovare i luoghi che ha visitato. L'Odissea è nota soprattutto come viaggio in mare, ma è anche un dramma epico su una famiglia reale. In questo secondo episodio si scopre come la tecnica narrativa di Omero influenzi ancora i nostri film e la nostra letteratura, e la complessa psicologia della famiglia reale di Itaca, Ulisse, Penelope e il loro figlio Telemaco. In studio, Massimo Cultraro, docente di Preistoria e Archeologia Egea all’Università di Palermo a introdurre la puntata.

Telemaco. Dall’ultima fuga di Garibaldi e Anita alle Officine Reggiane

Luglio 1849. La Repubblica romana è caduta. Pochi mesi rivoluzionari spazzati via sotto i colpi dei francesi. Il potere del Papa è stato restaurato. Giuseppe Garibaldi, che a Roma aveva combattuto a difesa della Repubblica, è stato costretto alla fuga. Inizia da qui, con Emanuela Lucchetti, il viaggio di “Telemaco” in onda martedì 15 agosto alle 22.10 su Rai Storia. Garibaldi, dopo una lunga marcia insieme ai suoi fedelissimi e la moglie Anita, raggiunge Cesenatico: è il 2 agosto del 1849. Charlotte Marincola, invece, è a Milano: a nord di piazzale Loreto, quello che era un importante stadio del trotto, negli anni ’20, viene trasferito a San Siro e lascia il posto ad un bellissimo progetto di scuola all’aperto, il primo in Italia, che accoglie 1400 bambini definiti “gracili” e a rischio tubercolosi – figli di quelle famiglie operaie arrivate in città in seguito alla sua industrializzazione accelerata, che vivevano in precarie condizioni sociosanitarie.

Oggi, grazie all’Associazione Amici del Trotter, quella scuola è un importante centro di aggregazione per le comunità immigrate di diverse provenienze, che in questa area di Milano hanno raggiunto un’altissima concentrazione.

Dalla “Scuola del sole” ai giardini di Ninfa con Pietro Sorace. Da borgo fortificato e ricco di risorse nel Medioevo a giardino delle delizie rinascimentale, da feudo della famiglia Caetani fin dai tempi di Bonifacio VIII a oasi paesaggistica dichiarata monumento naturale della Repubblica italiana. Il giardino di Ninfa custodisce oggi una città medievale con più di 150 edifici medievali, contornata da circa 1300 specie di piante e abitata da 120 specie di uccelli.

Infine, con Carla Oppo, tappa a Reggio Emilia alla scoperta delle Officine Meccaniche Reggiane, nate all’alba del ‘900. Lo sviluppo nel settore ferroviario è repentino e la conversione verso la produzione bellica rende la fabbrica una delle più attive e importanti del Paese fino alla metà degli anni ’40. Dopo i bombardamenti alleati del 1944 le Reggiane subiscono la prima grande flessione, ma gli operai non si arrendono e diventano protagonisti della più lunga occupazione di una fabbrica in Italia, nel 1951. Il declino però è progressivo fino alla chiusura definitiva del 2008. Oggi gli spazi immensi delle Officine sono oggetto di una riqualifica che apre la sfida alla tecnologia e al futuro, sia economico che architettonico, rispettoso e attento della preziosa memoria che questi spazi raccontano e conservano nell'archivio cittadino, memoria che rivive nell’incontro con due testimoni di questa storia straordinaria.

MERCOLEDI’ 16/08/2023

Passato e presente. La guerra d’Algeria

L'Algeria è una colonia francese dal 1830 quando, il primo novembre 1954, una serie di attacchi in tutto il Paese da parte del Fronte di Liberazione Nazionale dà inizio alla più sanguinosa guerra di liberazione del continente africano. Diventerà la "Guerra d'Algeria", raccontata dalla professoressa Leila El Houssi e da Paolo Mieli a "Passato e presente" in onda mercoledì 16 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. L'esercito francese tenta di reprimere con durezza la ribellione, ma ha difficoltà a contrastare la guerriglia della resistenza algerina. Anche i coloni francesi, un decimo della popolazione totale, si arma e combatte contro gli indipendentisti. La debolezza dei governi francesi fa precipitare la situazione e il primo giugno 1958 Charles de Gaulle, ritiratosi dalla politica dodici anni prima, torna in campo e viene nominato primo ministro. Ad Algeri, intanto, un gruppo di generali golpisti ha preso il potere con un colpo di stato e minaccia la stessa integrità delle istituzioni francesi. De Gaulle inizia una politica di dialogo, mentre in Francia cresce un movimento di opinione a favore della pace e dell'indipendenza algerina. Sul fronte opposto le destre si radicalizzano e nasce l'Oas, organizzazione terroristica che compie attentati in Algeria e in Francia. Nel maggio 1961 si aprono a Evian i negoziati tra la Francia e il governo provvisorio algerino. Un anno dopo viene firmato il cessate il fuoco e il primo luglio 1962 in Algeria si vota per il referendum che sancisce l'indipendenza.

Illuminate. Lina Wertmüller 

Lina Wertmüller è stata una delle registe più importanti nel panorama del cinema internazionale. A lei è dedicata questa puntata di “Illuminate” in onda mercoledì 16 agosto alle 21.10 su Rai Storia. Una donna che ha sbaragliato ogni regola a colpi di ironia, coraggio e buon umore. In occasione di un seminario di regia, Michela Andreozzi, regista e attrice, racconta ai suoi studenti il percorso che ha intrapreso per approfondire la vita della donna che l'ha ispirata a diventare quello che è, condividendo con loro i suoi preziosi insegnamenti. 

Italia. Viaggio nella bellezza
I bronzi di Riace: storia di un mito (Anniversario scoperta 16.08.1972)

GIOVEDI’ 17/08/2023

Passato e Presente. La guerra bianca

La “guerra bianca” combattuta tra italiani e austroungarici rappresenta un caso unico nello scenario della Prima guerra mondiale: per centinaia di chilometri, lungo il vecchio confine, le truppe del Regio esercito e quelle imperiali si sono combattute sulle vette più imponenti delle Alpi, ad altitudini spesso superiori ai tremila metri. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda giovedì 17 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, il professor Marco Mondini ripercorre, con Paolo Mieli, le tappe fondamentali di quella che è stata descritta, dalla propaganda dell’epoca, come una guerra romantica e capace di restituire una dimensione eroica al combattente. Ma la realtà è ben diversa: la “guerra bianca” è stata una guerra aspra, affrontata in condizioni ambientali proibitive da eserciti che hanno impiegato ogni mezzo per sopraffarsi. E che hanno realizzato imprese ai limiti della resistenza umana e della tecnologia dell’epoca: strade e ricoveri costruiti sulle cime più impervie, insediamenti scavati nel ventre dei ghiacciai, intere montagne minate e fatte crollare per sopraffare il nemico.

Ad “a.C.d.C.” l'epoca d’oro dei pirati dei Caraibi. Il prezzo della lealtà” e “L’impero colpisce ancora”

Alessandro Barbero, prosegue il racconto dell’epoca d’oro dei pirati dei Caraibi in “a.C.d.C.”, in onda giovedì 17 agosto alle 21.10 su Rai Storia: a Nassau le cose cambiano. Il pirata emergente “Black Sam” Bellamy assume il comando del gruppo dopo una votazione democratica. Il deposto Hornigold si unisce al pirata Edward Thatch, che sarà presto noto con il soprannome di “Barbanera”, per recuperare prestigio e fortuna. Mentre i pirati si ribellano ai loro vecchi padroni britannici creando scompiglio nel lucroso e brutale commercio degli schiavi, i finanzieri di Londra cercano una soluzione. Si rivolgono ad un corsaro molto particolare, il capitano Woodes Rogers. Un uomo che vive per Dio e per la vendetta. A seguire, nell’episodio in onda alle 22.10, “Black Sam” Bellamy ha catturato la Whydah, la nave negriera inglese stracarica di tesori. Ma i suoi atti di pirateria costringono gli Inglesi a compiere un’azione decisiva. L’ormai ricco Bellamy fa rotta verso Cape Cod per ritrovare la sua amante Mary Hallett ma viene sorpreso da una tempesta e muore annegato. Colpito per la perdita dell’amico, Edward Thatch si trasforma in un personaggio ripugnante: Barbanera. Intanto a Londra, il cacciatore di pirati Woodes Rogers rivela il suo piano rivoluzionario: concedere la grazia a tutti i pirati a patto che questi diventino a loro volta cacciatori di quei pirati che rifiuteranno di firmare. Chi sceglierà la libertà e chi, invece, affronterà il cappio del boia?

VENERDÌ 18/08/2023

Passato e Presente. Gli attentati al duce

Dominatore incontrastato della macchina organizzativa del regime e del partito, Benito Mussolini è ovunque. La sua onnipresenza contribuisce, con i suoi riti e con i suoi simboli, ad accrescere il culto del capo, al punto tale che le masse popolari iniziano ad attribuirgli qualità straordinarie, addirittura mitiche. Ma dopo l'affare Matteotti, qualcuno, non più abbagliato dal mito del Duce, inizierà a pensare di agire contro Mussolini. Un tema approfondito dalla professoressa Alessandra Tarquini e da Paolo Mieli a "Passato e Presente" in onda venerdì 18 agosto alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Si parte dal 4 novembre del 1925, quando Tito Zaniboni, ex deputato socialista progetta il primo attentato contro il capo del governo, sventato poco prima che si compia. Da mesi l'attentatore è sorvegliato dagli agenti dell'Ovra. Anche il secondo agguato, quello del 7 aprile del 1926, ordito dall'anziana irlandese Violet Gibson, si rivela un insuccesso. La scia degli attentati prosegue con un fallimento dietro l'altro. Da quello ordito dall'anarchico Gino Lucetti, dell'11 settembre 1926 all'ultimo, quello più grave, del 31 ottobre 1926 a Bologna, attuato dal quindicenne Anteo Zamboni che, individuato tra la folla, viene linciato dai fascisti. Questi quattro tentativi infruttuosi, in realtà, non fanno altro che rafforzare l'immagine del Duce, abilissimo nello sfruttarli agli occhi dell'opinione pubblica, fornendo al regime l'occasione e il pretesto per introdurre provvedimenti legislativi repressivi – le leggi fascistissime - ispirati dal giurista Alfredo Rocco. In questo quadro di inasprimento penale e costruzione del regime totalitario, un ruolo di primo piano lo avrà l'istituzione del Tribunale Speciale.

Inferno nei mari. Il lungo viaggio

Dicembre 1944. Un comandante di U-Boot tedesco compie un viaggio di una lunghezza senza precedenti per attaccare una spedizione alleata al largo delle coste dell'Australia. La mattina di Natale, l'equipaggio di una nave mercantile reagisce e riesce a neutralizzare un siluro destinato alla nave, ma l'U-Boot vira per assestare un altro colpo: possono resistere fino all'arrivo dei soccorsi? E’ la storia al centro di “Inferno nei mari”, in onda venerdì 18 agosto alle 21.10 su Rai Storia.

I mondi di ieri. La lunga strada del ritorno

L'esperienza brutale del fronte straniero. Il freddo, la prigionia, la liberazione. Nella puntata de “I mondi di ieri” in onda venerdì 18 agosto alle 22.10 su Rai Storia Edoardo Camurri con i suoi ospiti storici ripercorrerà la Seconda Guerra Mondiale, in particolare il ritorno a casa dei soldati italiani che furono mandati a combattere in Russia, in Grecia, in Albania, in Africa. Un racconto emozionante che si servirà delle interviste ai reduci di guerra che Alessandro Blasetti realizzò nel 1962 per uno storico documentario, "La lunga strada del ritorno": testimonianze straordinarie che mostrano il volto privato e sofferto di quel conflitto tragico e insensato. A parlarne in studio, gli storici Elena Aga Rossi e Umberto Gentiloni.

SABATO 19/08/23

Passato e Presente. Il fascismo all’estero

La fine del primo conflitto mondiale vede nascere e crescere un po' ovunque le associazioni di combattenti e i gruppi di veterani. Quando nel 1919, a Milano, Mussolini fonda i Fasci Italiani di Combattimento, vi confluiscono anche molti ex combattenti. E, con l'obiettivo di interpretare le aspirazioni nazionalistiche italiane, dentro e fuori confine, nel 1921 vengono aperti i primi fasci di combattimento all'estero: Lugano, Londra e, nel maggio dello stesso anno, il fascio di New York. Una realtà che Paolo Mieli e la professoressa Giulia Albanese analizzano a "Passato e Presente", in onda sabato 19 agosto alle 20.30 su Rai Storia. La propaganda accende l'entusiasmo di alcuni italo-americani, ma l'interesse per la fascistizzazione degli emigrati maturerà in Mussolini solo dopo la fondazione del Partito Nazionale Fascista e la Marcia su Roma del 1922. Con il successo politico del Pnf e la nomina di Mussolini a primo ministro, gli italiani nel mondo credono di vedere per l'Italia un futuro tra le grandi potenze mondiali. Fasci di combattimento nascono un po' ovunque: Alessandria, Salonicco, Parigi, Berlino, Il Cairo, Smirne. Aumentando il consenso oltre confine tra i veterani, le élites professionali e le classi medio-basse, anche molti giornalisti e scrittori stranieri cominciano a parlare del leader italiano e delle sue camicie nere come di un esempio da seguire e da emulare.

Cinema Italia. Sogni d’oro

Malgrado il successo dei suoi primi due film, Michele Apicella, giovane regista romano, si sente incompreso e frustrato. I rapporti con il pubblico, la critica e i colleghi sono a dir poco problematici. Non vanno meglio le cose con gli amici, in famiglia o in amore, tant’è vero che i suoi sonni sono agitati e pieni di incubi. Nel frattempo, prepara non senza difficoltà la sua “opera terza”, una pellicola sul fondatore della psicanalisi dal titolo “La mamma di Freud”. Terzo film di Nanni Moretti, Leone d'argento alla Mostra del cinema di Venezia, “Sogni d’oro” è proposto sabato 19 agosto alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”, in occasione del settantesimo compleanno del regista. Nel cast Nanni Moretti, Laura Morante, Remo Remotti, Piera Degli Esposti, Alessandro Haber.

Documentari d’autore. Shashamane. Sulle tracce della terra promessa

Shashamane, in Etiopia, è la terra promessa dei rasta, cantata da Bob Marley in Exodus. Una terra raccontata dal documentario di Giulia Amati “Shashamane – Sulle tracce della terra promessa”, in onda sabato 19 agosto alle 22.55 su Rai Storia per “Documentari d’autore”. Quel sito a 250 km da Addis Abeba fu donato dopo la Seconda Guerra Mondiale da Haile Selassie a coloro che, trasferitisi da ogni parte del mondo, volevano costruire insieme la grande utopia panafricana. Ma dopo il colpo di stato che depose Haile Selassie, nessun governo etiope ha mai riconosciuto il diritto di cittadinanza dei migranti del sogno. Allo stesso tempo però non possono lasciare il paese. Sono prigionieri della loro visione: una volta scaduto il visto di ingresso, in Etiopia si è costretti a pagare una multa per ogni mese di permanenza in più, oltre le spese del tribunale. Per molti dei coloni, che ormai vivono a Shashamane da più di 30 anni e sopravvivono a stento, questa è una somma irraggiungibile.

 

 

 

 

 

 


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