Morte d'amore e trionfo di musica
di Gustavo Gabriel Otero
Entrerà nella storia del Colon la serie di concerti dedicati al Proyecto Tristán con frammenti dell'opera di Wagner diretti da Daniel Barenboim con la West-Eastern Divan orchestra e un cast d'eccezione: Waltraud Meier, Peter Seiffert, Ekaterina Gubanova e René Pape.
BUENOS AIRES, 6 agosto 2014 - Daniel Barenboim e la WEDO (West-Eastern Divan Orchestra) stanno realizzando in questi giorni a Buenos Aires un autentico Festival musicale di elevatissimo livello culturale. Al concerto di domenica 3 agosto con la presenza soggiogante di Martha Argerich al piano, è seguita martedì una serata con Argerich e Barenboim e due pianoforti o uno a quattro mani. Sabato sera i due divi uniti anche agli strumenti non convenzionali di Les Luthiers e ancora due concerti della WEDO per il Mozarteum Argentino con la direzione di Barenboim. Questo Festival Barenboim proporrà un momento di riflessione domenica 10 agosto con la presenza di Felipe González a colloquio con Barenboim e la moderazione di Hugo Sigman e un concerto popolare all'aperto, con ingresso gratuito, questa stessa domenica mattina alle 11 al Puente Alsina.
Fra queste travolgenti dieci giornate di musica la WEDo e il suo direttore offrono quattro recite per gli abbonati alla stagione lirica del Teatro Colón con una selezione in forma di concerto di Tristan und Isolde di Wagner. Barenboim ha selezionato per l'evento, battezzato originariamente come Proyecto Tristán il Preludio - con una coda originale del medesimo Wagner -, l'atto II completo e il finale con la Morte d'amore. Evidentemente un'ottima sintesi che mostra il cuore autentico dell'opera, un buon approccio al dramma in musica da parte di un'orchestra composta per la maggior parte da giovani e non particolarmente impegnata nel genere lirico, oltre che una magnifica occasione per mostrare la ricchezza strumentale del mondo wagneriano. Di fronte all'eccellenza della rappresentazione tacciono le voci che avevano messo in discussione l'opportunità dell'inclusione di questo concerto nell'abbonamento alla stagione lirica, soprattutto considerando la storia wagneriana del Colon, e il non utilizzo della sua orchestra. Con l'orchestra al completo sulla scena il suono è stato bilanciato collocando i solisti dietro agli strumenti su una piattaforma elevata. Questa intelligente soluzione ha permesso un equilibrio sonoro notevole e la perfetta proiezione delle voci. La serata ha potuto contare su quattro cantanti wagneriani di primo livello coinvolti appositamente da Barenboim.
Waltraud Meier è oggi una delle più note Isolde nei cartelloni internazionali, e per quanto si possa riscontrare qualche segno di stanchezza in una voce non più fresca, è sempre impressionante la compenetrazione con un personaggio che conosce alla perfezione e per il quale coglie sempre, in ogni momento, la sfumatura distintiva perfetta, esatta. Peter Seiffert è un Tristan solido ed esperto, con buona emissione, ed Ekaterina Gubanova torna a dimostrare con Brangäne - come già nel 2010 con Amneris - che è un'artista di primissima scelta. La sua voce corre per tutta la sala pure quando canta dall'interno alla fine del secondo atto e la sua piena vocalità di mezzosoprano illuminava l'intero concerto. Senza dubbio la presenza del basso René Pape si inscrive nelle pagine più splendenti della storia del Teatro Colón. È stato un re Marke perfetto con il suo volume, la sua bellezza vocale, la sua dizione impeccabile, la squisita linea di canto e le intenzioni intelligenti. Una vera gioia poter ascoltare anche l'argentino Gustavo López Manzitti sicuro e potente come Melot, sullo stesso piano delle splendenti voci internazionali ospiti. Daniel Barenboim a capo della WEDO ottiene rimarchevoli omogeneità e smalto timbrico. Tutta la tavolozza orchestrale wagneriana è presentata con assoluta precisione non senza evidenziare ogni dettaglio e ogni sfumatura. Durante il concerto lo spettatore dimentica che si tratta di un'orchestra giovanile e sinfonica, e non un complesso pienamente maturo, quasi perfetto, nell'accompagnamento delle voci. Una sala colma e riconoscente ha applaudito e acclamato con entusiasmo inscrivendo questa serie di rappresentazioni nella grande storia del Teatro Colón.
Prensa Teatro Colón /Arnaldo Colombaroli.
Buenos Aires, 06/08/2014. Teatro Colón. Proyecto Tristán. Frammenti in forma di concerto da Tristan und Isolde. Opera in tre atti, musica e libretto di Richard Wagner. Peter Seiffert (Tristan), Waltraud Meier (Isolde), René Pape (Re Marke), Ekaterina Gubanova (Brangäne), Gustavo López Manzitti (Melot). >Orquesta West-Eastern Divan (WEDO). Direzione Musicale: Daniel Barenboim. Festival Barenboim de Música y Reflexión