L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Güra, Berner e lo splendore di Beethoven

 di Suzanne Daumann

 

L. van Beethoven

Lieder und Bagatellen

tenore Werner Güra

fortepiano Christoph Berner

CD - Harmonia Mundi HMC902217, 2015

Mentre il mondo musicale guarda verso Puccini, e il nuovo CD di un monacense, un altro figlio di quella stessa bella città, il tenore Werner Güra, ha fatto uscire in tutta tranquillità un piccolo gioiello dedicato a Beethoven.

Intelligentemente costruito, mettendo in rilievo le differenti fasi della produzione del compositore, lasciando anche la parola al solo pianoforte, questo CD costituisce una vera unità a sé stante. Comincia e finisce con due versioni di uno stesso testo, An die Hoffnung di Christoph August Tiedge, di cui la prima risale al 1804 o al 1805, e la seconda al 1815. Passando per gli irrinunciabili del Lied beethoveniano, An die ferne Geliebte e Adelaide, così come alcuni gioielli meno notim gli artisti presentano una drammaturgia che va dallo spirito giovanile e ottimista attraverso tutti i sentimenti amorosi, le gioie della malinconia, la rassegnazione fino alla speranza malgrado tutto, come una piccola luce nella notte dello sconforto.

Werner Güra, con la sua voce calorosa e dorata, dal timbro talmente naturale che si dimentica quasi il suo perfetto magistero tecnico, fa come sempre proprio ciascun testo, ciascuna composizione. Così, ascoltiamo ogni Lied come la prima volta. Che si tratti di An die Hoffnung, op 32, o del Lied aus der Ferne  con il loro giovanile ottimismo, il giubilante Adelaide e il tenerissimo Zärtliche Liebe - un vero successo, quest'ultimo – o ancora Der Kuss, un po' più leggero o, meglio, ironico, ogni pezzo è un evento a sé. Tra i Lieder, Christoph Berner interpreta le Bagatelle op. 126, nel disordine, in effetti un nuovo ordine, che gli permette di mettere in evidenza certi Lieder, la n° 1 diviene allora un postludio a devient a Zärtliche Liebe e introduce nello stesso tempo An die ferne Geliebte.

Con la loro cura abituale, i due artisti hanno scelto lo strumento più conveniente all'autore: Christoph Berner suona un fortepiano del 1847, che aderisce a meraviglia ai pezzi. Interpretate con sobrietà, le Bagatelle offrono un'ulteriore dimensione a questa registrazione.

Un caso di perfetta realizzazione: l'ultimo Oh Hoffnung, infinitamente toccante, ricorda da lontano un altro Lied su tema della speranza di Hugo Wolf, ma anche un episodio di Thomas Mann, istilla il desiderio di riascoltare la prima composizione sullo stesso testo e, già che ci siamo, il CD intero. Senza stancarsi.


 

 

 
 
 

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