Giovani messicani, opera italiana
di Giuliana Dal Piaz
Recital di giovani promettenti talenti messicani presso l'Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico.
CITTA' del MESSICO, 10 dicembre 2015 - Non si tratta del solito concerto di musica operistica, quello a cui mi è capitato di assistere ieri sera quasi per caso. Questa volta è la scoperta di una pietra preziosa ancora grezza su cui l'expertise italiana sta lavorando per trasformarla in un gioiello di grande valore. Il mº Maurizio Colacicchi - una lunga traiettoria di masterclass e formazione di cantanti in giro per il mondo - ha concluso ieri a Città del Messico presso l'Istituto Italiano di Cultura, con questo recital di musica operistica, un masterclass di una settimana con cantanti della scuola dell'Instituto Nacional de Bellas Artes, la più importante istituzione culturale del Messico. Già vari cantanti messicani (soprattutto tenori) si sono fatti strada sulla scena internazionale, ma il paese è una vera miniera di giovani voci molto promettenti, e il concerto di ieri sera ne ha fornito la prova.
Con un programma che ha spaziato da Verdi (arie dal Simon Bocanegra, Rigoletto, Macbeth, Don Carlo, Falstaff, La traviata e La forza del destino) a Tosti (una delle Quattro canzoni di Amaranta, Ideale, Aprile, Che mai t'ho fatto amore), a Puccini (arie da Tosca e La bohème), Donizetti (L'elisir d'amore e Don Pasquale), a Bellini (La sonnambula) e Cilea (L'Arlesiana), ottimamente accompagnati al piano dal bravo Sergio Vázquez (anche lui, peraltro, cantante lirico), si sono cimentati gli undici cantanti che hanno partecipato al masterclass: tre tenori (Jairo Calderón, Isaac Navarro e Alfredo Rodríguez), un basso (José Luis Reynoso), due baritoni (Carlos Reynoso e Oscar Veléazquez) e ben cinque soprani (Violeta Dávalos, Jessica Dávila, Pilar Flores, Guadalupe Jiménez e Betsy Urdapilleta). Direttrice artistica del recital, Judith Castellanos dell'Instituto Nacional de Bellas Artes. Tutti dotati di voci notevoli, alcuni già discretamente affermati a livello nazionale, hanno affrontato il tirocinio con Maurizio Colacicchi con molto impegno e grande umiltà, raggiungendo dei risultati che non esito a definire sorprendenti. Sono certa che nei prossimi anni sentiremo parlare di un baritono come Oscar Velázquez, di un soprano come Pilar Flores (ottime doti di attrice) o Jessica Dávila, o di un basso come José Luis Reynoso.