L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Cinema in musica

di Vincenza Caserta

Il Devil's Duo si esibisce a Piacenza in una carrellata di trascrizioni da colonne sonore cinematografiche.

PIACENZA, 20 maggio 2023 - Innovativo ed interessante il Cinema in Musica, spettacolo in cui ogni elemento è dettaglio importante, proposto il 20 maggio presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano dal Devil’s Duo formato da Achille Gallo al pianoforte ed Enzo Ligresti al violino. Il concerto benefico è stato inserito nel progetto Energia in comune, organizzato dal Lions Club Piacenza Host assieme al Rotary Club a sostegno delle persone in difficoltà. Questo progetto cattura immediatamente l’attenzione del pubblico, ripercorrendo attraverso un insieme di elementi magici una carrellata di emozioni. Gli ascoltatori sono trasportati nel mondo del grande schermo e, tra i fantastici scenari delle note, le pellicole sono impreziosite dalle rispettive colonne sonore, divenute identificative di trame e personaggi, mentre è proprio la musica a tracciare questo percorso fatto di mille sfumature. Il fascino della pellicola è enfatizzato dalla preziosa cura con cui i temi che hanno fatto la storia del cinema vengono presentati, arricchiti da un virtuosismo che evidenzia la brillante musicalità dei due interpreti. È soprattutto la capacità evocativa che dà voce agli scenari, completati dalle immagini, rendendo quell’idea di tridimensionalità che è caratteristica del cinema e che fa divenire realistico ogni suo elemento. Sonorità piene e al tempo stesso di commovente espressività fanno della collaborazione tra i due artisti un duo compatto, rafforzato da un sodalizio di lunga data su ampio repertorio cameristico, in grado di sottolineare l’affinità d’interpretazione che riesce ad essere così di grande impatto.

Il ricordo dei passaggi di piena orchestra risulta temerario nella trascrizione di Achille Gallo per duo e anche in questa formazione ridotta non si perdono l’incisività e gli effetti maestosi dell’orchestra. In un virtuosismo pirotecnico, senza dubbio è la solidità tecnica a permettere al Devil’s Duo sia slanci di intenso lirismo sia la facoltà interpretativa di accostarsi a compositori come Williams o Morricone in modo originale. In questa prospettiva risulta essere conservata una raffinatissima vitalità che non tarda a trasformarsi in narrazione attraverso il tocco magico della selezione di immagini a cura di Enzo Ligresti. La maestà della saga del Signore degli Anelli è perfettamente ricostruita nei due brani proposti Concerning Hobbits e My it be, I testi di Shore ed Enya regalano un impatto magnetico, colorando le immagini di una poetica lontana e viva al tempo stesso. Le trascrizioni di Gallo mantengono aderenza alla partitura originale calibrando con equilibrio i fitti dialoghi tra violino e pianoforte. La formula risulta vincente ed è impreziosita dalla raffinatezza con cui in ogni brano si avverte la provenienza classica e la meticolosa ricerca sonora. Poetica e magia si mescolano al mistero e in E.T. l’extraterrestre il racconto incantato appare vivace e brillante dall’inizio alla fine, stupendo con effetti sempre nuovi nel canto spiegato del celebre tema.

Da Braveheart, For the love of a Princess di Horner è affidato alla cantabilità più densa e commovente. Grandioso il John Williams di Star Wars con il tema principale in cui il virtuosismo si accende con piglio imperioso. Immagini e scenari differenti si alternano con grande scioltezza e anche Hook con Flight to Neverland contiene tutta la fanciullesca freschezza della meraviglia, espressa in sonorità pulite e dai contorni ben delineati, capaci di far rivivere il viaggio fantastico nell’Isola che non c’è. Il Morricone di Nuovo Cinema Paradiso mantiene nell’arrangiamento di Achille Gallo delicatezza ed espressività che offrono la possibilità agli interpreti di appoggiarsi su un canto spiegato e di semplice bellezza. Profondamente toccante l’interpretazione di Schindler’s List di Williams, in cui il linguaggio musicale riesce descrivere la desolazione umana senza l'ausilio della parola. Non può non riaffiorare, assieme alle immagini del Mago di Oz con Over the Rainbow di Arlen, quel pizzico di nostalgia nel candido e cullante tema animato da un’ondeggiante venticello che ricorda la Strega dell’Est. Smile di Charlie Chaplin dal film Tempi Moderni ha tutto il fascino di un ricordo lontano ma non sbiadito, ripercorso attraverso la poetica delle piccole cose. E con la stessa delicatezza il suono si anima nel Morricone di La leggenda del pianista sull’oceano, misurato attraveso la descrizione di un’umanità fatta solo di suoni e cullata dalle onde. Brillanti gli ultimi due brani proposti ed animati da scene che si completano nel virtuosismo di colore, sia Morris con Transylvanian Lullaby da Frankenstein Junior, in cui viene perfettamente dipinto il genio assieme alla follia che sembra animarlo, e non meno avvincente il conclusivo brano di Williams con Devil’s Dance da Le streghe di Eastwich: qui gli elementi magici sembrano prendere il sopravvento e stregare gli strumenti, tanto è efficace il dinamismo virtuoso. Bis con Libertango di Piazzolla, presente nella colonna sonora di Frantic di Polansky, ad entusiasmare nuovamente il pubblico con immagini e suoni uniti in una narrazione in movimento.

Vincenza Caserta


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