Nuovi archetti allo Scimone
di Vincenza Caserta
Un concerto con i Solisti veneti permette di apprezzare le qualità dei giovanissimi vincitori del Concorso Internazionale Claudio Scimone per strumentisti ad arco.
PADOVA, 23 settembre 2023 - Serata di premiazioni quella del 23 settembre all'Auditorium di Padova, che vede protagonisti assieme all'orchestra dei Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella i giovani del Concorso Internazionale "Claudio Scimone". La giuria presieduta da Nicola Guerini e formata Giuliano Carella, Clementine Hoogendoorn Scimone, Giuseppe Barutti, ed Elio Orio ha decretato i vincitori con una selezione svoltasi in più prove alle quali hanno partecipato giovani musicisti nati dopo il 31 dicembre 1998 e provenienti da tutto il mondo. Guerini ha definito le qualità dei giovani interpreti come una certezza, ripercorrendo le orme di Scimone, che intendeva il talento delle nuove generazioni come un faro di fiducia nel futuro. Un ideale, questo, sostenuto anche dell'ingegnere Claudio Pancolini, mecenate e filantropo delle arti.
Alla violinista Annastella Gibboni è stato assegnato il Premio Internazionale Scimone-Pancolini del valore di 6.500 euro, alla violoncellista Anna Cicchino (classe 2010) in ex aequo con il fratello violinista Nicola (classe 2007) è stato assegnato il Premio Pancolini Giovane Talento del valore di 3.000 euro e al violinista Vikram Francesco Sedona il Premio Giuseppe Tartini-Pancolini del valore di 3000 eur). Sono state inoltre numerose le borse di studio che i candidati più brillanti si sono aggiudicat.
La serata musicale si apre all'insegna della frizzante allegria del Divertimento in re maggiore K 136 per archi di Mozart ed è il caloroso benvenuto da parte dei Solisti Veneti al numeroso pubblico presente in auditorium. Il Finale "Allegro molto" dal Concerto in do maggiore per violoncello ed archi di Haydn ha come solista la giovanissima Anna Cicchino, dal suono deciso che contrasta con la sua figura esile: il fitto dialogo che si instaura immediatamente con l'orchestra mette in luce una fresca vivacità musicale che, senza eccessi audaci, si unisce a un'efficace preparazione tecnica. Segue l'interpretazione di Zigeunerweisen Op 20 di Pablo De Sarasate con solista Nicola Cicchino, giovane talento che canta coraggiosamente con il violino l'intensità più viva e nascosta di queste pagine complesse, in cui coglie lo spirito d'improvvisazione della musica tzigana. Questo vivo intuito musicale sorprende in un giovane di soli 15 anni, allievo del Conservatorio di Castelfranco Veneto. Il violinista Vikram Francesco Sedona, anch'esso allievo di Ligresti a Castelfranco Veneto, dimostra straordinarie capacità d'interprete, cimentandosi in Introduction et Rondo capriccioso Op 28 di Saint-Saëns. Sintesi perfetta tra l'eleganza del suono e del gesto unite ad un talento creativo non comune: la naturalezza e la decisione con cui Sedona tratteggia atmosfere sonore contrastanti mette in rilievo una grande crescita artistica e una maturità musicale corredata da solidità tecnica, perfetto amalgama con l'orchestra, sonorità plastiche e duttilità narrativa. Chiude la serata con il Thème original varié Op 15 per violino ed archi di Wieniawski Annastella Gibboni ( sorella del violinista Giuseppe, vincitore del Premio Paganini 2021), artista dalla musicalità travolgente e passionale, capace di creare un climax con l'orchestra in cui la vis espressiva risulta essere un indiscusso punto di forza. Non manca l'aspetto di danzante leggiadria che contrasta con l'intensità di alcune variazioni per un virtuosismo interessante e mosso da musicalità istintiva che arriva diretta a chi ascolta. La vincitrice del Premio Scimone-Pancolini concede un bis con il Capriccio n 5 di Paganini, coraggiosamente eseguito con l' arcata originale dell'autore. L'Auditorium non lesina applausi per questi giovani talenti.
Vincenza Caserta