Ritorno al Rossini
di Roberta Pedrotti
Un festoso concerto diretto da Federico Mondelci, anche solista al saxofono, conla Filarmonica Marchigiana apre la stagione dell'Ente Concerti di Pesaro e segna il ritorno al Teatro Rossini dopo i lavori di assestamento post sismico.
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Pesaro, 10 ottobre 2023 - Finalmente. Con l'apertura della stagione dell'Ente Concerti di Pesaro si torna finalmente nella sala del teatro Rossini, per diversi mesi (Rof compreso) inagibile per problemi strutturali conseguenti ai recenti terremoti marchigiani. Contestualmente, il sindaco Matteo Ricci ha ribadito la volontà di inaugurare quanto prima il vecchio/nuovo PalaScavolini: la data ci sarebbe già, il prossimo 29 febbraio, compleanno di Gioachino Rossini. Prendiamo nota, perché, casella dopo casella, questo calendario dell'avvento pesarese ci renda il più bel regalo e una vera rinascita. La prossimità fisica in un festival non è solo comodità e opportunità conviviale, è anche foriera di prossimità intellettuale e spirituale, di incontri e scambi di idee. Il Rof ha bisogno di tornare a casa, in città, ma ha anche bisogno di trovare quel che in oltre quarant'anni di storia è mancato: la creazione di uno spazio teatrale moderno e funzionale, degno della caratura del festival, delle sue ricerche teatrali. Alla speranza di veder lo storico Teatro Rossini affratellato a un nuovo, aggiornatissimo, Palafestival si unisce però pure l'auspicio del ritorno, nell'anno di Pesaro capitale italiana della Cultura, dell'Auditorium Pedrotti, perfetto scrigno di concerti vocali e cameristici per capienza, acustica ed estetica, purtroppo considerato inagibile per l'attività pubblica.
Intanto, ci godiamo il ritorno nella sala all'italiana di piazza Lazzarini, in nulla cambiata nell'aspetto, ma corroborata dal conforto del consolidamento strutturale necessario. La riapertura, dunque, è con la principale orchestra della regione, la Filarmonica Marchigiana, con solista e concertatore Federico Mondelci, direttore artistico dell'Ente Concerti e sassofonista dal curriculum luminoso. Il programma è di quelli accattivanti che attirano festosi un pubblico eterogeneo: con il filo conduttore del cinema, abbiamo suite di musiche di Rota e Morricone, la Sarabanda di Handel utilizzata da Kubrick in Barry Lindon e, sempre per l'uso in Eyes wide shut di Kubrick, il Valzer dalla Suite per orchestra di varietà di Šostakóvič . A proposito di quest'ultima, un sentito ringraziamento va a chi ha curato il programma di sala indicando il vero titolo del pezzo e non la spuria definizione di “Jazz suite” (ma, sempre in tema, forse sul finire del 2023 nel pieghevole si sarebbe potuto stampare un curriculum dell'orchestra che fosse aggiornato dopo il 2019...).
Mondelci sa come coinvolgere il pubblico con arrangiamenti e trascrizioni che vedono spesso protagonista la voce del sax, ben coadiuvato dai professori della Form. Alla fine, molti volti sorridenti e commenti gioiosi accompagnano l'uscita dal Rossini, finalmente, dopo tanti mesi.