FRANCESCO IVAN CIAMPA
Nato ad Avellino nel 1982, è diplomato in Direzione d’orchestra al Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, in Composizione e in Strumentazione per banda al Conservatorio di Musica “D. Cimarosa” di Avellino, dove ha seguito anche i corsi di flauto e pianoforte. È inoltre diplomato in Beni Culturali e della Conservazione.
Si è perfezionato in Direzione d’orchestra presso importanti accademie e scuole di musica nazionali e internazionali con i Maestri Carlo Maria Giulini, Bruno Aprea, Joachin Achuccarro, Horacio Gutierrez, Gianandrea Noseda, Gabriele Ferro, Jorma Panula, Piotr Vandilovsky e Gianluigi Gelmetti.
Numerosi i riconoscimenti tra i quali il primo “Premio Nazionale delle Arti edizione 2010/2011 – sezione Direzione d’orchestra” svoltosi a L’Aquila con l’Orchestra sinfonica abruzzese e il Primo premio assoluto del I Concorso nazionale per direzione d’Orchestra bandito dal Miur in collaborazione con il Vicariato di Roma dove ha diretto l’ Orchestra dei Conservatori italiani nel Concerto di Natale in onore di Sua Santità Benedetto XVI eseguendo la Sinfonia n° 8 di Schubert trasmessa in diretta televisiva in mondovisione dal C.T.V., Sat2000 e Radio Vaticana nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma (Registrazione Audio e Video del Concerto – Archivio Vaticano 2005).
Dal 2007 è docente di Teoria, Solfeggio e Dettato Musicale al Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento.
Nel 2009 ha fondato il “Laboratorio lirico/orchestrale - Benevento”. Ha diretto numerose e prestigiose orchestre in Italia e all’estero riscuotendo sempre notevoli successi di pubblico e critica. Attualmente è assistente del M° Daniel Oren. Ha curato e preparato varie produzioni operistiche in importanti teatri quali l'Opera Bastille di Parigi, Theatre du Capitol di Toulouse, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Giuseppe Verdi di Salerno e per l’inaugurazione del 90° Festival 2012 dell’Arena di Verona. Dal 2008 ricopre inoltre il ruolo di Direttore Musicale di Palcoscenico presso il Teatro “G.Verdi” di Salerno.
Paolo Fanale
Nasce a Palermo nel 1982. Nel 2007 debutta a Padova come Don Ottavio in Don Giovanni e da quel momento la sua carriera lo porta ad esibirsi in alcuni dei più prestigiosi teatri del mondo: Teatro La Scala di Milano, Metropolitan di New York, Opéra Bastille e Théâtre du Châtelet a Parigi, Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, Staatsoper di Berlino, Gran Teatre del Liceu a Barcellona, Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Theater an der Wien di Vienna, Salisburgo, New National Theater a Tokyo, Den Norske Opera di Oslo, Opera di Helsinki, Grand Théâtre di Ginevra, Palau de Las Arts a Valencia, a Strasburgo, Marsiglia, Nancy, Toulon, Nizza, Auditorium di Radio France, Dublino, Tel Aviv, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Firenze, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Regio di Torino, Comunale di Bologna, Carlo Felice Genova, Accademia Santa Cecilia di Roma.
Ha cantato sotto la direzione di James Levine, Claudio Abbado, Antonio Pappano, Zubin Metha, Daniele Gatti, Kurt Masur, Rafael Frühbeck de Burgos, Daniel Oren, Jordi Savall.
Tra i suoi impegni recenti e futuri: Falstaff all’Opera di Amsterdam e al Covent Garden di Londra, Les Troyens alla Scala di Milano, Don Giovanni al New National Theater in Tokyo, Roméo et Juliette diretto da Daniele Gatti a Parigi, recital a Tokyo, Roméo et Juliette all’Opéra di Montecarlo, L’elisir d'amore all’Opéra di Marsiglia e alla Deutsche Oper di Berlino, Magnificat e una registrazione di Aida con Antonio Pappano a Santa Cecilia, Die Zauberflöte al Teatro Comunale di Bologna, Pelléas et Mélisande a Firenze con Daniele Gatti, Così fan tutte alla Bayerische Staatsoper, Gianni Schicchi a Londra, Lucio Silla in tour in Europa; Don Giovanni al Festival di Salisburgo.
È diventato star del web con un milione e 200 mila visualizzazioni in una settimana per il suo Stabat Mater di Rossini cantato in t-shirt. Ha debuttato sulla scena del Teatro Massimo di Palermo a ottobre scorso nel Flauto magico.
Desiréee Rancatore
Star della lirica nel repertorio lirico leggero, Desirée Rancatore è riconosciuta a livello internazionale per il virtuosismo del canto basato su una solida tecnica; grazie a un assoluto dominio della coloratura e dei sovracuti accende forti passioni tra gli amanti della lirica che trasformano le opere a cui partecipa in eventi seguiti sempre con grande interesse.
Nata a Palermo nel 1977, studia violino e piano prima di cominciare, a 16 anni, lo studio del canto con la madre Maria Argento, per poi trasferirsi a Roma per perfezionarsi con Margaret Baker Genovesi. A soli 19 anni debutta come Barbarina ne Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo, cantando per la prima volta in Italia nel 1997 inaugurando la stagione del Teatro Regio di Parma con L’Arlesiana di Cilea. Da quel momento, e nonostante la giovane età, diventa una presenza abituale dei principali teatri d’Europa e Asia mentre comincia a raccogliere premi come quello del Concorso Ibla di Ragusa (1995), il Vincenzo Bellini di Caltanissetta (1995) e il Maria Caniglia de Sulmona (1996).
A 20 anni ritorna con Il ratto dal Serraglio, al Festival di Salisburgo: nel prestigioso festival austriaco è ritornata varie volte per concerti nella famosa sala Mozarteum o in titoli come Don Carlo (diretta da Lorin Maazel), Jeanne d'Arc au bûcher (Honegger) e Piramo e Tisbe (diretta da Fabio Biondi). A 21 anni debutta al Teatro della sua città natale, il Massimo di Palermo (Sophie di Der Rosenkavalier), all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Seconda Sinfonia di Mahler) e canta la sua prima Olympia di Les contes d’Hoffmann (Catania), uno dei ruoli che le ha dato più soddisfazioni e che ha interpretato anche all’Opéra National di Parigi, al Royal Opera House Covent Garden di Londra, all’Opernhaus di Zurigo, al Teatro Real di Madrid, al Massimo di Palermo, alla Scala di Milano, all’Opera di Roma, al Théâtre du Capitole Toulouse, al Teatro Regio di Torino e di Parma, a Macerata (Sferisterio Opera Festival) e al Festival d’Orange.
Tra i numerosi riconoscimenti alla carriera si includono il Premio Speciale Ester Mazzoleni, la medaglia d’Oro Città di Milano, il Premio Paladino d’Oro, il Premio Kaleidos 2008, il Premio Zenatello per la migliore interprete della stagione 2008 del Festival Arena di Verona, la Mimosa d’Oro Internazionale 2008 di Agrigento e nel 2010 l’Oscar della lirica della Fondazione Arena di Verona come soprano più popolare.