L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Bozzetto per La cena delle beffe al Teatro alla Scala

Il soggetto

Emilio Sala

Atto I

A Firenze, in casa dei Tornaquinci, ai tempi di Lorenzo il Magnifico.

Lorenzo de’ Medici ha ordinato a Tornaquinci di ospitare una cena a casa sua per far tornare la pace tra Giannetto Malespini e i fratelli Chiaramantesi, Neri e Gabriello. Il primo ad arrivare è Giannetto, il quale racconta al Tornaquinci come Neri gli abbia sottratto l’amante, Ginevra, per beffarlo poi crudelmente: lui e suo fratello Gabriello, infatti, dopo averlo chiuso in un sacco e calato
nell’Arno, lo hanno punzecchiato coi loro pugnali, ferendolo ripetutamente nel fondoschiena. Ora Giannetto è pervaso da una sola, ossessiva idea: la vendetta. Entrano i fratelli Chiaramantesi con la soave Ginevra e la compagnia si mette a tavola. Durante la cena, si capisce che, nonostante l’amore che unisce i due fratelli, anche Gabriello è innamorato di Ginevra. Giannetto convince Neri, che ha bevuto un po’ troppo, a spogliarsi dei suoi vestiti e a indossare l’armatura per andare a cercare una rissa in Vacchereccia, un quartiere poco rispettabile di Firenze. Dopo che Neri è uscito armato di tutto punto, Giannetto, quasi in uno stato di esaltazione, prende le vesti di Neri e le consegna al proprio servo Fazio, intimandogli di portarle a casa sua e di andare poi in Vacchereccia, urlando a tutti che Neri è uscito di senno.

Atto II

Anticamera di Ginevra.

La mattina dopo, Ginevra esce dalla sua camera mentre i servi raccontano che quella notte Neri è impazzito ed è stato imprigionato. Ginevra racconta allora che ciò non è possibile, perché Neri è nel suo letto e ha passato un’appassionata notte d’amore con lei. All’improvviso, compare Giannetto in veste succinta con il mantello di Neri al braccio: facendosi passare per il rivale, ha trascorso la notte con Ginevra. Quest’ultima, nell’apprendere dello scambio di persona, appare tutt’altro che inorridita, e i due nuovi amanti rievocano pieni di voluttà la loro notte d’amore. Si ode però del trambusto ed irrompe Neri fuggiasco e furioso, imprecando contro Giannetto. Egli chiama Ginevra che si è chiusa in camera sua, ma poco dopo sopraggiungono gli uomini dei Medici che riescono a catturare di nuovo il presunto pazzo e lo trascinano via.

Atto III

In uno stanzone dei sotterranei dei Medici.

Entrano Giannetto e il Dottore. Quest’ultimo afferma che, per cercare di fare rinsavire il pazzo, è stato organizzato un incontro tra Neri e le numerose persone da lui offese in passato. Compare Fazio, per mettere in guardia Giannetto: Gabriello è convinto che dietro alla presunta follia del fratello ci sia una macchinazione di Giannetto ed è stato anche da Ginevra, ma invano, perché nonostante le sue insistenze costei non gli ha aperto la porta. Giannetto medita su come portare avanti la sua vendetta. Entrano gli staffieri che trasportano Neri legato a un seggiolone. Durante il confronto con le sue vittime, Neri viene confortato da una delle donne da lui sedotte e tradite, Lisabetta, la quale capisce che Neri non è pazzo e, ancora innamorata di lui, lo consiglia di atteggiarsi a folle inoffensivo, in modo che essa possa chiedere e ottenere la sua custodia. Entra Giannetto e vedendo la trasformazione di Neri si dispera, credendo di averlo davvero spinto alla follia; poi cerca di implorare il suo perdono, ma Neri continua a comportarsi da pazzo mansueto e lo ignora. Lisabetta ottiene da Giannetto la custodia di Neri, che viene ben presto slegato e consegnato alle sue cure. I due escono di scena mano nella mano, ma Giannetto comunica al finto pazzo che quella notte stessa andrà a dormire ancora una volta da Ginevra.

Atto IV

La stessa scena del secondo Atto.

È notte e Ginevra sta aspettando Giannetto, il quale ha detto a Gabriello che Ginevra lo ama e lo attende a casa sua quella notte. Irrompe Neri che intima a Ginevra di andare ad aspettare Giannetto nella camera da letto, giacché intende sorprendere e uccidere i due amanti. Si ode dalla strada una canzone malinconica e misteriosa. Neri entra nella camera da letto di Ginevra col
pugnale in mano e poco dopo si sente un doppio urlo, uno con voce maschile e l’altro con voce femminile. Uscendo dalla camera, Neri incontra Giannetto, il quale gli chiede chi crede di avere ucciso. Sconvolto, Neri si rende conto dell’ultima beffa di Giannetto: costui lo ha indotto a uccidere l’amato fratello Gabriello. Il colpo è però troppo forte: questa volta Neri impazzisce davvero e Giannetto rimane impietrito in preda al rimorso.

Dal programma di sala La cena delle beffe - 3 aprile 2016


 

 

 
 
 

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