L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Giampaolo Pretto

Brahms, due serenate

martedì 15 novembre 2016 ore 21

Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino

BRAHMS, DUE SERENATE

L’Orchestra Filarmonica di Torino

Giampaolo Pretto direttore

Johannes Brahms

Serenata n. 1 in re maggiore per orchestra op. 11 (ricostruzione della versione originale per nonetto di Alan Boustead)

Serenata n. 2 in la maggiore per piccola orchestra op. 16

Due dichiarazioni d’amore,

due serenate al chiaro di luna.

PROVE DI LAVORO a pagamento:

sabato 12 novembre, ore 10-13, +SpazioQuattro (via Gaspare Saccarelli 18, Torino)

PROVE GENERALI a pagamento aperte al pubblico:

domenica 13 novembre, ore 17, Teatro Vittoria (via Gramsci 4, Torino)

Per il secondo appuntamento di Stagione, l’Orchestra Filarmonica di Torino sfodera un programma interamente dedicato a Johannes Brahms, tra i massimi esempi del romanticismo musicale tedesco. Il suo stile intimistico, votato alla ricerca dell’equilibrio anche nel turbinio delle passioni, ben si ritrova nelle due Serenate proposte da OFT.

Come ha scritto Massimo Mila, l’arte di Brahms è «cresciuta nel segno della disciplina», del controllo, della forma intesa come argine per contenere il flusso delle idee, dei sentimenti, dell’immaginazione. Il desiderio di sperimentare cose nuove era bilanciato, in lui, dal bisogno di arrivarci ben attrezzato per affrontare gli imprevisti. Le due Serenate op. 11 e op. 16 sono le prime incursioni di Brahms nel campo dell’orchestra e rappresentano l’approdo di un lavoro durato due anni a partire dall’estate del 1858.

La versione iniziale della Serenata n. 1 op. 11 prevedeva un organico di nove strumenti, un’anomalia che spinse il compositore a riorchestrarla. Nell’ampliare il brano pensò così di affiancargliene un secondo nello stesso stile. Per entrambi fece ricorso al nome della Serenata. Neppure la versione orchestrale finì tuttavia per soddisfarlo e per l’edizione a stampa, che sarebbe apparsa nel 1860, allargò ulteriormente l’organico strumentale includendo una sezione più nutrita di strumenti a fiato.

OFT eseguirà la prima versione, quella per nove strumenti, in una ricostruzione di Alan Boustead che evidenzia proprio l’attitudine sperimentale con la quale Brahms si avvicinava alla composizione, cercando di mettere alla prova il rapporto tra un fraseggio e un colore sonoro, privilegiando le tinte medio-scure. Quest’attitudine emerge anche dalla Serenata n. 2 op. 16, terminata poco dopo la precedente e diretta da lui stesso, sempre ad Amburgo, nel febbraio del 1860. L’orchestrazione, in questo caso, finisce addirittura per escludere i violini.

A dirigere l’Orchestra Filarmonica di Torino sarà Giampaolo Pretto, da maggio direttore musicale di OFT, che vanta nel suo curriculum professionale un’intensa esperienza come musicista, come direttore d’orchestra, come docente per l’Orchestra Giovanile Italiana a Fiesole.

L’appuntamento di novembre 2016, come molti altri della Stagione 2016/2017, si articolerà su tre diverse sedi: oltre al consueto appuntamento del martedì sera presso il Conservatorio Giuseppe Verdi, in cui il pubblico avrà la possibilità di ascoltare il concerto nella sua massima espressione, si aggiunge la possibilità di assistere al lavoro di preparazione e concertazione dei brani in programma – presso la sala multifunzionale di +SpazioQuattro – e, rinnovando un appuntamento a cui l’OFT ha storicamente abituato il proprio pubblico, la prova generale della domenica pomeriggio presso il Teatro Vittoria.

CONCERTO: Biglietti in vendita presso la sede dell’Orchestra Filarmonica di Torino (via XX settembre 58 – lun 10.30-13; mart 14.30-18; merc 10.30-17; gio 14.30-18; ven 10.30-13) e mezz’ora prima del concerto presso il Conservatorio a euro 21, 15, 8.

PROVE GENERALI: Biglietti in vendita presso la sede dell’Orchestra Filarmonica di Torino (via XX settembre 58 – lun 10.30-13; mart 14.30-18; merc 10.30-17; gio 14.30-18; ven 10.30-13) e mezz’ora prima del concerto presso il Teatro Vittoria a euro 10, 8.

PROVE APERTE DI LAVORO:Biglietti in vendita presso la sede dell’Orchestra Filarmonica di Torino (via XX settembre 58 – lun 10.30-13; mart 14.30-18; merc 10.30-17; gio 14.30-18; ven 10.30-13) a euro 3.

Per informazioni tel. 011 533387 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I protagonisti

Giampaolo Pretto è direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Torino e direttore docente dell’Orchestra Giovanile Italiana. Avvia nel 2009 un’intensa attività direttoriale prefiggendosi di affrontare il repertorio sinfonico più diversificato: chiude la Stagione 2015 del Teatro Petruzzelli di Bari spaziando da Ravel a Battistelli, da Stravinsky a Copland; apre la 2015-16 dell’OFT con IX di Mahler; dirige la prima italiana dei Quattro preludi e fuga di Bach/Stravinsky, assieme a Paganiniana di Casella, per la stagione 2016 dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Inoltre Quadri di Moussorgskj e Messa di Schubert al Teatro Coccia di Novara, Serenata op. 11 di Brahms a Tbilisi e nella tournée italiana dell'Orchestra georgiana Z. Paliashvili, Misericordium di Britten e Stabat Mater di Pergolesi a Firenze con l'Orchestra V. Galilei, Stravinskj e Milhaud al Teatro romano di Aosta con la Sinfonica aostana. Nel 2014 debutta in Asia con la cinese Wuhan Philarmonic nella Grande di Schubert alla Qintai Hall, nel 2015 è con l’OGI a Firenze per l’Incompiuta di Schubert e Uccello di Fuoco di Stravinsky, mentre al Teatro Comunale di Vicenza propone Brahms e Mozart e Campogrande sul podio dell'Orchestra del Teatro Olimpico.

Più volte ospite dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese all’Aquila dove ha affrontato Vivaldi, Brahms, Beethoven e Wagner, nel 2016 ha diretto il concerto di Capodanno al Teatro dell’Opera di Firenze. Sempre nello stesso anno è stato sul podio dell’Orchestra Haydn di Bolzano per ben due produzioni (lavori sacri sinfonico-corali di Brahms e Bruckner, e un sinfonico Weber-Pretto-Beethoven), e sul palco del Torino Classical Music Festival per entrambi i concerti dell’OFT. A settembre ha diretto l’OGI a Torino e Milano per il Festival Mito in un programma Beethoven-Mozart. Per il 2017 è atteso il suo ritorno al Teatro dell’Opera di Firenze nel concerto di Capodanno e per una produzione dell’Impresario Teatrale di Mozart, così come all’Aquila per un Haydn - Respighi, e al Petruzzelli di Bari per un sinfonico con musiche di Glass e Brahms.

Diplomato in flauto e composizione presso i Conservatori di Verona e Torino, ha conseguito il Premier Prix de Virtuositè a Parigi con Patrick Gallois e approfondito la direzione d’orchestra con Piero Bellugi. Da trent’anni primo flauto dell’Orchestra Nazionale della Rai, è stato attivissimo nella musica da camera, con migliaia di concerti tenuti nelle più importanti sale e teatri internazionali, in particolare col Quintetto Bibiena. Come solista ha inciso decine di cd, tra cui spiccano l'integrale dei Concerti di Mozart con la European Union Chamber Orchestra e la Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim; il Concerto di Petrassi con l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino; Ruah di Ivan Fedele (di cui è dedicatario) con l'Orchestra Nazionale della Rai; il Concierto Pastoral di J. Rodrigo con l'Orchestra Filarmonica di Torino. È assegnatario di molti premi e riconoscimenti, tra cui il Barison nel 1987, il Siebaneck-Abbiati nel 2003 (col Quintetto Bibiena), il G.F. Pressenda nel 2008.

Attivo anche come compositore, ha eseguito il suo concerto per flauto, cello e orchestra d'archi Nine Rooms con Claudio Pasceri (prima esecuzione) e con Enrico Dindo e i Solisti di Pavia, mentre ha chiuso la Stagione 2014 dell'Ex Novo Ensemble di Venezia col suo quartetto A flat. Nell’agosto 2016 ha diretto la prima di Per quelli che volano, un brano per clarinetto e orchestra commissionato dalla Haydn di Bolzano.

Il canale televisivo Classica di Sky gli ha dedicato due approfonditi ritratti per le serie “I notevoli” e “Contrappunti”.

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L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino è sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino. Dal 2016 l’Orchestra Filarmonica di Torino – per anni vincitrice del bando Arti Sceniche – è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo. L’OFT, che gode del patrocinio della Città Metropolitana di Torino, è inoltre sostenuta dalla Fondazione CRT e da altri sponsor privati, tra i quali Lavazza, CFE Finance e Studio Torta di Torino.


 

 

 
 
 

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