Inaugurato il centro Arturo Toscanini
Un parco per la musica
di Roberta Pedrotti
PARMA, 25 marzo 2017 - È una splendida giornata di primavera, il cielo limpido, l'aria frizzantina sotto un sole giò caldo. Per chi è abituato a entrare nel Parco Eridania solo intorno al tramonto, per qualche concerto all'Auditorium Paganini, si apre l'immagine nuova dello spazio verde cittadino dove giocano i bambini, i fidanzati si stringono sulle panchine, qualcuno porta a passeggio il cane, fa jogging o, semplicemente, una passeggiata. Un'oasi serena pienamente vissuta dalla cittadinanza e, contemporaneamente, un luogo della musica: proprio quel che latita in Italia, dove per lo più teatri, sale da concerti (nonché, sovente, musei) si frequentano solo per il tempo necessario allo spettacolo, senza integrarsi con la quotidianità e la convivialità cittadina, al contrario di tante città d'Europa e del mondo dove auditorium e teatri sono cuore della vita sociale, aperti, luminosi, polifunzionali, non solo finalizzati alla fruizione del singolo evento, ma dove si prende un caffé, si legge un libro, si conversa, ci si incontra, si condivide.
Un auditorium in un parco cittadino che dai cittadini è veramente vissuto è già di per sé una bellissima opportunità, che la Fondazione Toscanini ha già cercato di sviluppare con aperitivi estivi pre-concerto animati dagli studenti delle classi di Jazz del conservatorio parmigiano. Oggi vedere come la palazzina di fronte al Paganini sia stata ristrutturata e valorizzata è davvero un esempio che scalda il cuore e ci fa sentire un po' meno provinciali.
Mentre troppo spesso vediamo varare progetti faraonici destinati ad arenarsi fra spese spropositate (e, magari, conseguenti richiami all'ordine con soluzioni fin troppo al risparmio) e tempi biblici, a Parma abbiamo toccato con mano una felice collaborazione virtuosa, che fa apparire un ricordo lontano l'ipertrofia di lavori pubblici superflui proliferati una decina d'anni fa nel capoluogo emiliano. Semplicemente, con una gestione accorta, la Fondazione Toscanini si è trovata con la disponibilità economica necessaria per intervenire sulla palazzina del Parco Eridania, che versava in condizioni davvero disastrose. Un progetto ben scelto, il coinvolgimento di lavoro artigianale qualificato (il pavimento in rovere della sala Gavazzeni è interamente realizzato a mano), rispetto di tempi e budget: il risultato sono spazi luminosi e ben razionalizzati, con un perfetto equilibrio fra estetica, funzionalità e spesa, grazie all'utilizzo di materiali assai meno costosi di quanto non suggeriscano resa ed estetica. Sale prove, uffici, archivi, aree comuni con cucina per la pausa pranzo dei dipendenti, spazi amministrativi, tecnici e artistici sono integrati perfettamente fra luminosità, condivisione e privacy; l'acustica delle sale Delman e Gavazzeni, destinate per lo più alle prove, sembra delle più promettenti; l'organizzazione degli impianti termici, idraulici e luminosi, controllati elettronicamente, consente un'ottimizzazione dagli indubbi vantaggi futuri in termini ecologici ed economici.
Ecco un esempio di gestione virtuosa da parte di una fondazione veramente culturale come la Toscanini, ecco la promessa di una perfetta integrazione fra la città e un centro musicale completo e versatile, arricchito da spazi ipogei già funzionali ma che verranno in breve rimodernati a cura del Comune. Allora anche in Italia, vien da pensare, si può fare, si può navigare a vele spiegate verso un obbiettivo chiaro e preciso senza arenarsi in secche o distrarsi in mille tappe intermedie. Possiamo goderci l'idea di un auditorium e di un centro di produzione musicale immerso nel verde di un parco frequentato dai cittadini, di un grande progetto pienamente sostenibile nel bilancio trasparente di una Fondazione che, certo, non ha risparmiato sull'attività artistica, fra rasegne concertistiche "in casa", trasferte regionali, collaborazioni con le istituzioni liriche di Parma e dell'Emilia Romagna.
Speriamo davvero che il sole di questa bella giornata primaverile illumini questa strada e ne faccia uno stimolo e un modello anche per altri nel nostro Paese, speriamo che questa bella iniziativa sia premiata e riconosciuta come merita, sotto lo sguardo fiero del monumento a Toscanini ricollocato, per l'occasione, proprio all'ingresso del nuovo centro.
L'inaugurazione: comunicato stampa
L'inaugurazione
comunicato stampa
Sabato 25 marzo, alla presenza delle Autorità cittadine e nel 150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini, il Sindaco di Parma ha tagliato il nastro del nuovo Centro di Produzione Musicale intitolato al Maestro davanti all’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti, al Presidente della Fondazione Toscanini Luciano Pasquini e all’Assessore alla Cultura del Comune Laura Maria Ferraris.
Nei loro interventi tutti i relatori hanno evidenziato la sensibilità e la volontà comuni, che, nel segno di Arturo Toscanini e della reciproca collaborazione, ha permesso di realizzare, nel pieno rispetto di tempi e preventivi di spesa, la casa dell’orchestra che porta dal 1982 il suo nome. La nuova e modernissima sede della Fondazione, entrata in funzione alla fine del 2016, comprende un edificio principale – ristrutturato e riqualificato con un importante sforzo finanziario, di circa 2 milioni di euro, interamente sostenuto dalla Fondazione – costituito da due grandi sale prova, intitolate a Gianandrea Gavazzeni e Vladimir Delman, una sala conferenze dedicata a Ferdinando Paër, archivi, uffici, magazzini, spazi tecnici e sale studio. A questo si unirà, entro l’anno, la comunicante Sala Ipogea, capace di 350 posti e attualmente in corso di completamento tecnico a cura del Comune di Parma, proprietario degli immobili.
La cerimonia è stata il momento culminante di un’intera giornata dedicata all’edificio che sorge all’interno del Parco Eridania e a cui si accede da Viale Barilla. Prima di essa sono stati piantati tre nespoli, alberi particolarmente cari al Maestro, ed è stata presentata la nuova collocazione della restaurata statua di Arturo Toscanini, prima posta all’ingresso del Barilla Center. Opera dello scultore Maurizio Zaccardi e donata al Comune di Parma dagli eredi del cav. Ugo Falavigna che ne aveva promosso la realizzazione a suo tempo, la statua domina ora l’ingresso principale del Centro. Per tutta la giornata è stata possibile visitare gli spazi del Centro Toscanini e dell’adiacente Auditorium Paganini, dove è stato possibile ascoltare le lezioni concerto degli allievi del Conservatorio Boito (Omaggio a Bill Evans nella Sala Prove dell’Auditorium), della Corale Verdi (nella Sala Grande dell’Auditorium con Il melodramma arioso, diretto da Andrea Chinaglia con i cantanti allievi del Conservatorio Boito), dell’Ensemble di Percussioni del Liceo Bertolucci diretto da Roger Catino (alla Sala Ipogea, con un ricco programma di musiche da film). Alle 11.30, preceduti dai saluti del Sovrintendente della Toscanini Luigi Ferrari, gli Archi della Filarmonica Toscanini hanno suonato per gli intervenuti un brano dalle Quattro Stagioni di Vivaldi, “La Primavera”, nella Sala Gavazzeni, il grande spazio di 400 metri quadri completamente rivestito di legno di rovere e ciliegio, destinato alle prove della stessa Filarmonica.
Nello stesso tempo, gli appassionati filatelici e il pubblico hanno potuto acquistare uno speciale annullo filatelico realizzato da Poste Italiane e della Fondazione Toscanini per ricordare i 150 anni della nascita del grande direttore d’orchestra parmigiano, che comprende tre cartoline commemorative tratte dall’archivio della Contessa Emanuela di Castelbarco, nipote del Maestro. due anni dopo. Chi non vuole acquistare il folder avrà la possibilità di acquistare separatamente le cartoline al prezzo di 4 euro cadauna. Erano in vendita anche la spilla commemorativa dei 150 anni di Toscanini, che rappresenta, su fondo rosso, la celebre caricatura che del Maestro fece il tenore Enrico Caruso, e la riedizione, aggiornata e riveduta, del volume voluto dalla Fondazione Toscanini e dalla Casa della Musica, “Arturo Toscanini: vita, immagini, ritratti”, edito da Grafiche STEP.
Al termine del brindisi, tenutosi nella Sala Delman, le centinaia di persone intervenute hanno potuto visitare liberamente tutti gli spazi operativi e logistici del Centro che, in un’ottica polifunzionale di cui si è tenuto conto durante i lavori, può ospitare insieme all’adiacente Auditorium Paganini ogni genere di attività congressuale grazie ad una vasta modularità degli spazi.
Le visite sono proseguite senza sosta anche nel pomeriggio sino alle 18. Gli ospiti pomeridiani hanno potuto assistere alla prova aperta della Filarmonica Toscanini e della violinista Mihaela Costea, diretti dal suo Direttore principale Francesco Lanzillotta nella Sala Gavazzeni.
L’unificazione di tutti gli spazi operativi della Fondazione stessa all’interno del complesso di edifici che sorgono nel Parco Eridania, vasto polmone verde a breve distanza dal centro storico di Parma, consentirà di semplificare e ottimizzare l’intensa attività della Fondazione, che nel 2017 sarà di 134 concerti e 44 recite d’opera, grazie all’organizzazione degli spazi produttivi e amministrativi. Il CPM Toscanini è parte integrante del progetto del Parco della Musica intrapreso dall’Amministrazione Comunale di Parma, che sta ora realizzando lavori di risistemazione della viabilità interna, di recupero del verde, di riqualificazione dell’area di parcheggio, con un investimento superiore al milione di euro.