L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

kyung wha chung

Kyung Wha Chung: violino alla francese

mercoledì 25 ottobre 2017 – ore 21

Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni - Torino

serie dispari

Kyung Wha Chung violino

Kevin Kenner pianoforte

Claude Debussy (1862-1918)

Sonata in sol minore per violino e pianoforte

Gabriel Fauré (1845-1924)

Sonata n. 1 in la maggiore per violino e pianoforte op. 13

César Franck (1822-1890)

Sonata in la maggiore per violino e pianoforte

 

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Negli Anni Settanta, Ottanta e Novanta la violinista sudcoreana Kyung Wha Chung (sorella maggiore del direttore d’orchestra Myung-Whun Chung) era una star indiscussa: il suo piglio fiero, il vibrato intenso, la sua calda espressività, il suono brillante conquistarono le platee di tutto il mondo. Nel 2005 un brutto infortunio all’indice sinistro sembrava però aver messo fine alla sua carriera, costellata di numerosissimi concerti e da incisioni di successo, prova del suo imponente repertorio.

Sono seguiti anni di obbligata inattività, durante i quali Kyung Wha Chung racconta di aver continuato a suonare il violino nella sua mente, ripercorrendo a memoria i passaggi più ostici e ragionando sulle scelte stilistiche e interpretative. Un training prima di tutto mentale, fondamentale per ritrovare ogni giorno la forza di tornare a suonare. La sfida è stata vinta nel 2010, quando Kyung Wha Chung è tornata sulle scene, prima in Asia e poi in Europa, con una quarantina di selezionatissimi concerti all’anno.

Nell’intervista esclusiva rilasciata all’Unione Musicale (consultabile qui) Kyung Wha Chung racconta l’esperienza dell’infortunio e della ripresa.

A trent'anni esatti dal suo debutto a Torino per l'Unione Musicale, Kyung Wha Chung torna sul palco del Conservatorio mercoledì 25 ottobre 2017 (ore 21), per l’unica tappa italiana del 2017 (tornerà a Roma nel 2018 con Pappano e l’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia).

Dal 1987 al 1998, con ben 5 presenze, Kyung Wha Chung è stata tra le protagoniste delle stagioni dell’Unione Musicale dove ha riscosso unanimi consensi di pubblico e di critica, che ha più volte elogiato la sua musicalità, la sensibilità del gusto e dello stile, “l’ammirevole controllo del suono, del fraseggio e del taglio formale”.

Ora torna accompagnata al pianoforte da Kevin Kenner,primo americano a essere premiato – nello stesso anno (1990) – in due dei più prestigiosi concorsi pianistici internazionali come lo Chopin di Varsavia e il Čajkovskij di Mosca, senza contare le precedenti affermazioni al Van Cliburn e al Concorso Internazionale Gina Bachauer.

Chung e Kenner sonano insieme dal 2010, anno del ritorno sulle scene della violinista: «Sembra molto più tempo – dichiarava lei già qualche anno fa – ora siamo una voce sola. È un partner perfetto: maturo, puro come un bambino, molto intelligente e riflessivo. L’esatto contrario di me!».

Il programma della serata presenta alcune delle più incantevoli pagine per questo organico.

Parlando della sua Sonata in sol minore per violino e pianoforte Debussy diceva che «per una contraddizione del tutto umana, è piena di un gioioso tumulto», ma anche «spaventosamente malinconica». In questa ambivalenza espressiva, nel paradosso dell’umano, sta il fascino della Sonata che è l’ultima composizione a essere stata portata a termine, tra il 1916 e il 1917, dal compositore ormai divorato dalla malattia e circondato dall’angoscia per gli esiti drammatici della guerra. Questa pagina rappresenta lo sforzo estremo e di «una verità estetica senza precedenti», come ebbe a dire Boulez, «verso un’arte più tesa, più austera, più sprovvista di seduzioni immediate, ma ricca di ispirazione ineguagliata».

La Sonata in la maggiore op. 13 di Fauré, salutata fin dalla prima esecuzione da un enorme successo, secondo Camille Saint-Saëns possiede «tutto ciò che può sedurre, la novità delle forme, la ricerca di modulazioni e di sonorità curiose, l’impiego dei ritmi più imprevedibili; soprattutto, vi aleggia un fascino che avvolge l’intera opera e fa accettare alla folla degli ascoltatori ordinari, come cose del tutto naturali, le arditezze più impreviste».

Scritta nell’estate del 1875 al culmine del primo grande amore di Faurè con Marianne Viardot, la Sonata diede il via alla Renaissance della musica da camera francese.

Fiumi di inchiostro sono stati scritti per individuare la fonte di ispirazione di Proust per il brano descritto come «l’inno nazionale dell’amore» tra Swann e Odette. L’ipotesi più probabile è che fosse la Sonata in la maggiore di Franck, lavoro emblematico del secondo Ottocento francese per l’intensità lirica, la forma ciclica e il particolare equilibrio tra nitore e cromatismo di matrice wagneriana.

 

poltrone numerate, euro 30

in vendita presso la biglietteria dell’Unione Musicale e online su www.unionemusicale.it

ingressi non numerati, euro 20

riduzioni per giovani fino a 21 anni

in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI:

Unione Musicale - tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

martedì e mercoledì 12.30-17 - giovedì e venerdì 10.30-14.30

www.unionemusicale.it

CURIOSITÀ: KYUNG WHA CHUNG E L’UNIONE MUSICALE

Nel 1987, al suo debutto in Unione Musicale, Kyung Wha Chung fu protagonista di un episodio che rivela la magica complicità che si crea tra artista e pubblico durante uno spettacolo dal vivo.

Al termine di un’intensa Sonata di Prokof’ev l’archetto sfuggì di mano alla violinista. Il pubblico seguì la traiettoria con inquietudine e solo quando l’archetto toccò terra (senza rompersi) partì l’applauso liberatorio, passionale al pari dell’esecuzione!

GLI ARTISTI

Kyung Wha Chung è una delle migliori violiniste della sua generazione. L’hanno resa famosa le prestigiose incisioni realizzate nel corso della sua quarantennale carriera, la profonda musicalità e l'intensa emozione che accompagnano le sue performance.

Nata in Corea del Sud, Kyung Wha Chung ascolta il suono del violino per la prima volta a sei anni e ne rimane immediatamente affascinata. Bambina prodigio, debutta a nove anni con l'Orchestra Filarmonica di Seoul eseguendo il Concerto di Mendelssohn. A tredici si iscrive alla Juilliard School di New York, dove studia con Ivan Galamian e Joseph Szigeti. Dopo la vittoria del prestigioso Concorso Edgar Leventritt nel 1967, viene ingaggiata da importanti orchestre americane, tra cui la Chicago Symphony Orchestra e la New York Philharmonic.

Il suo sensazionale debutto europeo è del 1970, con l’esecuzione del Concerto per violino di Čajkovskij insieme alla London Symphony Orchestra diretta da Previn, in un recital a cui numerosi concerti in tutto il Regno Unito. Kyung Wha Chung ha collaborato con le più grandi orchestre del mondo, diretta dai migliori direttori del mondo, tra cui Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Charles Dutoit, Bernard Haitink, Riccardo Muti, Sir André Previn, Sir Simon Rattle, Sir Georg Solti e Klaus Tennstedt. Per la musica da camera ha collaborato con Peter Frankl, Kevin Kenner, Stephen Kovacevich, Radu Lupu e Krystian Zimerman.

La sua vasta discografia ha ricevuto numerosi premi e riflette l'imponente ampiezza del suo repertorio.

Dopo il contratto in esclusiva con Decca, ha inciso anche con EMI Classics, RCA e Deutsche Grammophon e, più recentemente, ha firmato un contratto in esclusiva con Warner Classics per l’incisione delle Sonate e Partite di Bach.

Vincitrice di due Gramophone Awards, ha ricevuto molti premi e riconoscimenti, tra i quali la Medaglia di Merito Civile del governo sudcoreano e il Premio Ho Am per le Arti nel 2011.

A seguito di un infortunio alla mano, Kyung Wha Chung ha smesso di suonare nel 2005, ma si è dedicata all’insegnamento presso la Juilliard School e la Ewha University di Seoul. Charity Ambassador for Better World per progetti sostegno in Africa, è direttrice artistica del Great Mountains Music Festival & School in Corea del Sud.

Il 2010 ha segnato il trionfante ritorno di Kyung Wha Chung sui palcoscenici asiatici, seguito da una vasta tournée nel 2013. L’anno successivo ha fatto ritorno in Europa con una tournée britannica culminata con il recital alla Royal Festival Hall di Londra. Nel 2016 l’artista ha inaugurato il prestigioso Festival di Verbier con il Concerto di Brahms e la Verbier Festival Orchestra.

Il 1990 ha costituito una pietra miliare nella carriera del pianista Kevin Kenner, che in quell’anno è risultato vincitore di tre premi prestigiosi: il primo premio al Concorso Internazionale di Chopin di Varsavia (insieme al premio del pubblico e del premio per la migliore Polonaise), il Premio Internazionale Terrence Judd a Londra, e la medaglia di bronzo al Concorso Čajkovskij di Mosca (insieme al premio per la migliore esecuzione di un brano russo), che si aggiungono alle affermazioni al Concorso Internazionale Van Cliburn (1989) e al Concorso Internazionale Gina Bachauer (1988).

Kevin Kenner è stato elogiato come "uno dei migliori pianisti americani" (Howard Reich, Chicago Tribune) e il Washington Post recentemente lo ha descritto come "un talento importante... un artista i cui intelletto, immaginazione e pianismo parlano potentemente ed eloquentemente".

Nato in California, Kenner ha mostrato interesse per il pianoforte dalla più tenera età e ha studiato con il pianista polacco Krzysztof Brzuza, per poi proseguire in Polonia con Ludwik Stefanski e successivamente con il leggendario pianista Leon Fleisher a Baltimora e con Karl-Heinz Kämmerling ad Hannover.

Solista con molte delle più prestigiose orchestre del mondo, Kenner è stato invitato a lavorare con rinomati direttori, tra cui sir Charles Groves, Andrew Davis, Hans Vonk, Stanislaw Skrowaczewski, Jerzy Maksymiuk, Kazimierz Kord, Jiri Belohlavek e Antoni Wit.

Per la musica da camera collabora con illustri quartetti d'archi (Belcea, Tokyo, Endellion, Vogler e Panocha), oltre che con artisti del calibro di Franz Bruggen e Kyung Wha Chung.

Direttore artistico dell’Ensemble XIX, che si occupa dell’esecuzione del repertorio chopiniano su strumenti del diciannovesimo secolo, è stato invitato a far parte delle giurie dei più prestigiosi concorsi internazionali in Asia, Stati Uniti ed Europa. Attualmente insegna al Royal College of Music.

Le registrazioni di Kevin Kenner, distribuite a livello internazionale, comprendono incisioni di Chopin, Ravel, Schumann, Beethoven e Piazzolla. La rivista francese Diapason ha premiato con 5 stelle la sua recente incisione di Chopin su un pianoforte Pleyel del 1848 realizzata per l'Istituto Nazionale Chopin in Polonia.

L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo. La stagione I Concerti 2017-2018 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.


 

 

 
 
 

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