L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Bruscantini per un Cimarosa d'annata e Perle d'archivio

OPERA

D. Cimarosa, Il matrimonio segreto

ore 10:00

Edizione storica del 1956 de Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa diretta da Franco Caracciolo con la regia di Franco Enriquez. Fra gli interpreti Sesto Bruscantini, Franco Calabrese, Edda Vincenzi e Giuseppina Salvi

CONCERTO

Perle d'archivio

ore 17:18

Dall'Auditorium della Rai di Napoli CONCERTO diretto da MASSIMO BISCARDI: MAURICE RAVEL Le tombeau de Couperin Suite per orchestra - FRANCIS POULENC: L'histoire de Babar, le petit éléphant - Voce recitante PEPPE BARRA - Orchestra A. Scarlatti.

CONCERTO

Rai2, concerto dalla Fenice di Venezia il 25 marzo alle 18:30

CONCERTO

Grigorian e Goerne con l’Orchestra Rai

Su Rai (canale 23) il crepuscolo della vita 

Sono due tra i più grandi interpreti vocali di oggi, Asmik Grigorian e Matthias Goerne, i protagonisti del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in onda in prima visione giovedì 25 marzo alle 21:52 su Rai5.

Il soprano Asmik Grigorian, figlia del tenore armeno Gegham Grigorian e del soprano lituano Irena Milkevičiūtė, negli ultimi anni è balzata agli onori delle cronache del mondo musicale internazionale per l’intensità delle sue interpretazioni. Vincitrice dell’International Opera Award come giovane interprete nel 2016, ha letteralmente incantato il pubblico del Festival di Salisburgo nel 2018 per la sua interpretazione della Salome di Richard Strauss, arrivando a un livello di identificazione quasi fisica con il personaggio della conturbante principessa giudaica. Stessi apprezzamenti espressi per la sua Marietta in Die tote Stadt (La città morta) di Korngold nel 2019 alla Scala. Per il suo debutto con l’Orchestra Rai propone i Vier letzte Lieder op. 150 (Quattro ultimi Lieder), che segnano la fine della parabola creativa di Richard Strauss. Dei quattro Lieder scritti nel 1948, a un anno dalla morte dell’autore, tre sono basati su liriche di Hermann Hesse –Frühling (Primavera), September (Settembre) e Beim Schlafengehen (Andando a dormire) – mentre il quarto – Im Abendrot (Al tramonto) è svolto su un testo di Joseph von Eichendorff. Testamento creativo del compositore e di un’intera civiltà distrutta dalla guerra, il ciclo coglie con nostalgia crepuscolare la bellezza della natura nel momento in cui fatalmente sfiorisce. 

Il basso-baritono tedesco Matthias Goerne è uno dei liederisti più apprezzati al mondo: ha fatto della raffinatezza la cifra distintiva delle sue interpretazioni. Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai – dopo il successo dello scorso luglio con la Sinfonia n. 14 di Dmítrij Šostakóvič diretta da Fabio Luisi – propone una scelta di canti tutti su testi di Michelangelo Buonarroti. Si tratta dei Drei Gedichte von Michelangelo (Tre poesie di Michelangelo) di Hugo Wolf, su testi tradotti in tedesco da Walter Robert-Tornow, scritti nel 1896, un anno prima della crisi maniacale causata dalla sifilide che nel 1903 condusse il compositore alla morte in manicomio. I tre Lieder di Wolf, orchestrati da Wolfgang Fortner nel 1972, non sono eseguiti assieme, ma alternati con tre brani tratti dalla Suite su rime di Michelangelo Buonarroti op. 145a di Šostakóvič – NotteDante e Morte – scritti tra il 1974 e il 1975, ultimo anno della vita del compositore. Si tratta di una riflessione sull’arte, l’amore e la morte, condotta a partire da testi del grande artista italiano tratti dalle sue Rime, tradotti in russo da Abram Efros.

Sul podio è impegnato l’ungherese Gergely Madaras, Direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Liegi e Direttore principale della Savaria Symphony Orchestra, nel suo paese natale. Tra i canti su testi di Michelangelo, che aprono il concerto, e i Quattro ultimi Lieder di Strauss, che lo chiudono, propone la Suite op. 80 dalle Musiche di scena per Pelléas et Mélisande di Gabriel Fauré, scritte per una rappresentazione del dramma di Maeterlinck al Prince of Wales Theatre di Londra, che Fauré diresse nel 1898. Pagine altamente emblematiche dello stile del compositore francese, artigiano della musica che si è sempre tenuto lontano dalle tendenze imperanti, e che qui si esprime con una raffinatezza timbrica particolarmente ricercata.


 

 

 
 
 

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