L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

…………..Dalla sua nascita, il Festival di Torre del Lago celebra Puccini in ciascuna delle sue stagioni liriche. È la sua missione fondante. Per questo l'eccezionalità costituita dal centenario della morte - e tra due anni quello della prima esecuzione di Turandot, sarà l'occasione per magnificare i luoghi di Puccini. Diffonderne la conoscenza e consapevolezza. Con cura delicata, per conservare - per quanto sia possibile a distanza di cento anni- quel senso di autoprotezione nei modi del proprio vivere che gli garantissero uno stato esistenziale di autenticità. E quanto autentica fosse la ricerca dell'abitare, per garantire un tale rapporto con l'umano e con il naturale, lo esprimono ancora i suoi luoghi. È la ragione per cui è così importante conservarne vitale, per quanto possibile, l'originalità. Garantendone però la funzionalità di accoglienza e accessibilità, tanto materiale che intellettuale, come richiede un Festival che richiama molti amatori, non solo europei ma anche esteri. Soprattutto colgono l'occasione per volgere lo sguardo attorno e conoscere la Toscana circostante e il suo mare. Cioè, per vivere un'esperienza di viaggio, ciò che nel muoversi convulso della convenzionalità turistica mondiale può appassire. Per questo il principale progetto sarà arredare questa riva del lago di Massaciuccoli con quegli allestimenti

suggestivi derivati o emerse dalle rappresentazioni: è un antico progetto dell'architetto Paolo Riani che non ha perduto di attualità, anzi ha maturato necessità nel corso degli anni e ora nell'occasione del centenario, dovrà essere realizzato.

Parlando di Torre del Lago, cosa prova per questo luogo così speciale?

Semplicemente, non riesco ad abituarmi al fascino della sua inesauribile volubilità: infinitamente cangiante, nel reciproco influsso di acqua, terra e aria. Se qualcuno, qui, leggerà queste nostre righe, si guardi attorno: percepirà quello che io fatico a esprimere con le parole. Questo continuo mutare di sembianze e luci del paesaggio nelle ore del giorno e nelle stagioni dell'anno, tra lago, monti, palude, vegetazione selvatica, canali e laggiù, a poca distanza, che pare siderale, il mare. Va bene: è geografia e natura. Paesaggio, come ce n'è tanti in Italia. Ma questo paesaggio ha una sua espressione musicale. Lo si ritrovi proiettato nelle notti romane di Tosca, in quelle parigine della vita di Bohème o tra i barconi delle rive della Senna del Tabarro, o nella California della Fanciulla del West, quanto negli orizzonti scrutati da Butterfly, sono sempre le straordinarie sensazioni di questo volere vivere di Puccini in questo ambiente naturale che si trasforma in musica. E questi luoghi, quanto quel pianoforte conservato a pochi metri dal Teatro, risuonano di questa trasfigurazione.

Ecco: è per questo che non ci si può abituare alla meraviglia unica del paesaggio di Torre del Lago.

Luigi Ficacci

neo presidente della Fondazione Festival Pucciniano dal 28 aprile 2023 

Storico dell’arte, è stato soprintendente al patrimonio culturale a Lucca e Massa Carrara di cui ha fondato la soprintendenza nel 2005; soprintendenza che è tornato a dirigere dal 2015 al 2018. E’ stato altre sì soprintendente alla Belle Arti a Bologna (2008-2014) e direttore dell’Istituto Centrale del Restauro (2018-2020). Convinto del valore del turismo per lo sviluppo e il progresso della cultura, è docente del corso di Scienze del Turismo allaFondazione Campus


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.