Atto primo
Katerina Izmajlova, bella e giovane moglie del ricco mercante Zinovij, più anziano di lei, è trascurata dal marito e angariata del vecchio e autoritario suocero Boris, vero despota della famiglia. Rimasta sola, Katerina viene a sapere dalla serva Aksin’ja che Sergej, un giovane da poco al servizio degli Izmajlov, è un impenitente seduttore e che è stato scacciato dalla famiglia in cui lavorava per aver insidiato la padrona.
Nel frattempo, in cortile i servi si fanno beffe di Aksin’ja, che viene difesa da Katerina. Ne nasce una violenta lite con Sergej. I due finiscono per lottare, avvinghiati a terra.
La sera, sola nella sua camera, Katerina non riesce a prendere sonno e si lamenta di nuovo della sua vita solitaria e senza amore. All’improvviso, bussa alla porta Sergej, che chiede un libro, tentando di far impressione sulla donna, ostentando la sua cultura e i suoi sentimenti elevati. Vinta la resistenza della donna, Sergej la seduce.
Atto secondo
Ormai Katerina e Sergej sono amanti: tutte le notti egli entra di nascosto nella camera della padrona. Ma il vecchio Boris ha dei sospetti. Una notte, deciso a consolare la solitudine di Katerina, sorprende Sergej che esce dalla stanza della nuora e, chiamati i servi, lo frusta a sangue davanti alla donna. Poi fa imprigionare il giovane in un magazzino e ordina di richiamare il figlio Zinovij. Esasperata, la donna somministra al suocero una potente dose di veleno per topi. Boris muore rapidamente non senza aver accusato Katerina, durante la sua agonia, di averlo assassinato. Ma nessuno presta ascolto alle sue ambigue parole: tutti credono che egli sia vittima di funghi avvelenati, come sostiene la donna.
Sergej è rimesso in libertà da Katerina: i due si giurano eterno amore. La giovane promette all’amante che presto sarà suo marito. Al suo ritorno, Zinovij interroga la moglie sulla morte del padre e, scoperta nella sua camera una cintura da uomo, l’accusa di infedeltà, battendola con quella stessa cinghia. Alle grida disperate della donna, Sergej irrompe nella stanza e dopo una breve lotta, spinto da Katerina, uccide Zinovij. I due nascondono il cadavere in cantina.
Atto terzo
Mentre Sergej e Katerina si preparano alle nozze, Un povero contadino ubriaco, sperando di rubare un po’ di vodka, forza la porta della cantina e scopre il cadavere di Zinovij. Impaurito corre alla polizia a denunciare il ritrovamento. La polizia corre subito a casa Izmajlov, mentre si sta svolgendo la festa di nozze. Nel frattempo, Katerina è turbata da una scoperta: qualcuno ha forzato la porta della cantina. I due amanti decidono di fuggire immediatamente appena lo sposo avrà preso una cospicua somma di denaro custodita in casa. Ma la polizia manda in fumo il piano: giunti sollecitamente, gli agenti arrestano Katerina. Invano la donna cerca di prendere su di sé ogni colpa, i poliziotti fermano anche Sergej, sorpreso mentre tentava di fuggire.
Atto quarto
In una gelida sera d’autunno due gruppi di ergastolani, uno di uomini, l’altro di donne, sostano presso un lago: fra di loro Katerina e Sergej, condannati alla deportazione in Siberia. Corrotta una guardia, Katerina riesce ad avvicinare Sergej, ma questi, ormai indifferente all’amore della donna, l’accusa di avergli rovinato la vita. A sua volta, sempre dopo aver corrotto una guardia, anche Sergej può recarsi da Sonetka, una deportata sua nuova amante. La giovane promette di cedergli solo in cambio di un paio di calde calze. Sergej convince Katerina con l’inganno a farsi dare le sue calze: la donna prontamente gliele offre. Questi ne fa dono a Sonetka. Fra gli scherni delle altre deportate, Sonetka ringrazia Katerina per il dono delle calze: allora Katerina afferra la giovane e la trascina con sé nelle gelide acque del lago, mentre i prigionieri salgono lentamente su un traghetto.
Lady Macbeth del distretto di Mcensk, dopo la “prima” di giovedì 4 dicembre, replica venerdì 5 dicembre (ore 20.00, Turno C), sabato 6 dicembre (ore 18.00, Turno Pomeriggio), domenica 7 dicembre (ore 15.30, Turno Domenica), martedì 9 dicembre (ore 20.00, TurnoA), mercoledì 10 dicembre (ore 20.00, Turno B).