Oberto chiede di più
di Gabriele Cesaretti
G. Verdi
Oberto, conte di San Bonifacio
Parodi, Sassu, Pentcheva, Sartori
direttore Antonello Allemandi
regia Pier'Alli
Busseto, Teatro Verdi, ottobre 2007
DVD Unitel Classic 721808, collana TUTTO VERDI, 2012
Primo volume del monumentale progetto TuttoVerdi della CMajor, il dvd in questione riproduce la registrazione delle recite di Oberto, Conte di San Bonifacio andate in scena nell’ottobre 2007 al Teatro Verdi di Busseto, nell’ambito del Festival Verdi 2007 organizzato dal Teatro Regio di Parma.
Lo spettacolo di Pier’Alli venne presentato come nuovo allestimento, usando il termine nella sua accezione più pratica, dato che di fatto venne “nuovamente allestito” uno spettacolo la cui idea, però, era già vecchia, essendo nato al Teatro Lauro Rossi di Macerata nell’estate del 1999. Lo spettacolo è comunque gradevole (meno gradevole che al Lauro Rossi, però) e nonostante le dimensioni lillipuziane del palcoscenico bussetano si lascia guardare con un certo interesse: non dirò che questa sorta di riflessione scenica sul concetto di gesto ottocentesco, che fa immobilizzare gli artisti in pose da tableau vivant del XIX secolo, sia la scelta migliore per rivelare le potenzialità di un’opera che si gioverebbe meglio di una condotta drammaturgica più bruciante, ma le immagini non sono prive di una loro sobria eleganza.
L’esecuzione musicale è sostanzialmente corretta, ma le debolezze di un’opera prima (quale è senza dubbio Oberto) necessiterebbero di personalità vocali ed espressive più decise: ricordo che dal vivo la trionfatrice della serata fu Mariana Pentcheva, una Cuniza di discreto spicco che si riconferma tale anche nel dvd, mentre più debole mi sembrò il protagonista Giovanni Battista Parodi, soprattutto per colpa di un’emissione piuttosto dura, che si riconferma alla visione del dvd. Fabio Sartori, interprete dell’opera anche a Macerata nel 1999 e più di recente alla Scala, è uno specialista della parte di Riccardo e ne esce abbastanza bene, sia pur con alcune durezze in acuto, mentre Francesca Sassu è una Leonora dimessa e poco adatta alla parte: l’artista è interessante e la voce notevole, ma dal vivo la stanchezza si sentiva crescere scena per scena (la grande espansione “Ah, Riccardo se a misera amante”, inoltre, avrebbe bisogno di ben altra forza per risultare trascinante e commovente come il momento scenico prevede) e anche nel dvd il grande finale non emerge come dovrebbe. La direzione di Antonello Allemandi è abbastanza serrata e vivace ed esegue l’opera integralmente. Le riprese video di Tiziano Mancini, così come in tutti gli altri volumi della serie, sono professionali e di ottimo livello: nel caso in questione organizzano la narrazione in maniera fluida e scorrevole, rispettando la drammaturgia e la logica dell’allestimento, che non esce sacrificato dal filtro del video. Al termine della visione, tuttavia, resta l’impressione che Oberto ancora attenda una realizzazione video in grado di porsi come elemento di eccellenza.
Recensione pubblicata in collaborazione con Non solo Belcanto