Voci emergenti per Rigoletto
di Carlos Rosas T.
Evita il rischio di routine grazie alla buona prova di alcuni giovani artisti in ascesa, il Rigoletto in scena alla Houston Grand Opera. Si distinuogono in particolare il protagonista, Ryan McKinny, e il Duca di Mantova di Stephen Costello, a dispetto dell'età già l'artista più noto in cartellone.
HOUSTON 24 gennaio 2014 - Rigoletto è uno dei titoli rappresentati con maggior frequenza dei teatri statunitensi, e nel tornare ad assistere a una produzione di quest'opera c'è sempre il timore possa trattarsi di una serata di routine. Tuttavia, ciò che balza subito all'occhio in questa riproposta realizzata dalla Houston Grand Opera è la scoperta di nuovi talenti americani in ascesa di cui si sente parlare sempre più spesso, come nel caso del basso baritonoRyan McKinny, che ha debuttato nel ruolo principale dimostrando sicurezza scenica, ammirevoli qualità vocali nel calore timbrico e nella partecipazione espressiva nelle sue arie. Ha caratterizzato un personaggio deforme, anche nel volto, ma pure umano e credibile, mai eccessivo.
Al suo debutto in questo teatro, Stephen Costello, come Duca di Mantova,e con una carriera già consolidata a soli trent'anni, si è imposto per la bontà dell'emissione, del timbro e della proiezione, oltre che disinvoltura sulla scena.
Il ruolo di Gilda è stato reso in maniera adeguata dal soprano ucraino Uliana Alexyuk: fragile e vulnerabile nella sua caratterizzazione, dopo un inizio un po' freddo è cresciuta in intensità fino alla sua aria "Caro nome", in cui ha mostrato coloratura, flessibilità e luminosità vocale.
Il basso russo Dmitry Belosselskiy ha dato vita a un violento Sparafucile, con voce potente e scura, e Carolyn Sproule ha destato una buona impressione con un'attraente Maddalena. Gli altri interpreti si sono disimpegnati tutti correttamente, e il coro diretto da Richard Bado si è fatto apprezzare nei suoi interventi.
Patrick Summers, nuovamente sul podio, ha impresso tempi corretti e ha diretto con autorevolezza e buon rapporto con le voci.
La regia di Harry Silverstein e l'allestimento di Michael Yeargan, importati dalla Dallas Opera, sono severi e cupi, in una visione lugubre che si segnala solo per il fatto di essere funzionale. I costumi d'epoca erano, invece, colorati ed eleganti.
Rigoletto - Ryan McKinny Duke of Mantua - Stephen Costello Gilda - Uliana Alexyuk Count Monterone - Robert Pomakov Sparafucile - Dmitry Belosselskiy Maddalena - Carolyn Sproule Marullo - Reginald Smith Matteo Borsa - Scott Quinn Count Ceprano - Thomas Richards Giovanna - Victoria Livengood Countess Ceprano/Page - Andrea Carroll Usher - Peixin Chen Conductor - Patrick Summers - Margaret Alkek Williams Chair Director - Harry Silverstein Set Designer - Michael Yeargan Costume Designer - Peter J. Hall Lighting Designer - Stephen Strawbridge Fight Director - Leraldo Anzaldua Houston Grand Opera Orchestra and Chorus Richard Bado, Chorus Master