Se un pomeriggio d’inverno un melomane...
di Federica Fanizza
Un piacevole pomeriggio nella splendida cornice dell'Oratorio di S. Rocco con le voci di Renata Campanella, Silvia Beltrami, Enea Scala, Maurizio Leoni.
BOLOGNA, 15 genanio 2017 - Il Circolo culturale lirico bolognese trova sede nel prestigioso Oratorio di S. Rocco, pertinenza della Chiesa di S.Maria della Pietà e di San Rocco, riconvertita a rito ortodosso, a ridosso delle antiche mura bolognesi di Porta S.Felice. Stucchi e affreschi di scuola bolognese attribuiti alla scuola dei fratelli Carracci fanno da cornice al salone che ospita le manifestazioni musicali. Il circolo si finanzia con le quote sociali, (non sono più i tempi in cui si poteva accedere anche a qualche finanziamento bancario), ma nonostante tutto riesce, con passione e conoscenze personali del direttivo e del presidente, a predisporre un calendario che a cadenza settimanale e per tutto l'anno presenta concerti con interpreti sia ampiamente affermati sia giovani ed emergenti. È stato il caso anche della serata del 14 gennaio, in collaborazione con l'associata Corale S. Rocco, che ha visto ospite Leo Nucci e un gruppo di suoi giovani allievi.
Costituisce capitale sociale un piccolo bar interno con cucinotto annesso e una saletta capace di ospitare una trentina di persone. Si fa cucina su richiesta e questo, forse, è il valore aggiunto di un’istituzione musicale che diventa centro di aggregazione nelle domeniche invernali e offre un motivo in più per far incontrare gli artisti ospiti con il loro pubblico.
Il concerto lirico tenuto domenica 15 gennaio era già il secondo appuntamento del primo mese dell'anno e riuniva Enea Scala, tenore, Renata Campanella, soprano, Maurizio Leoni, baritono, Silvia Beltrami, mezzosoprano, accompagnati da Dario Tondelli al pianoforte.
Enea Scala, siciliano di origine trapiantato a Bologna, ospite abituale al Circolo lirico fin dagl esordi, è un giovane con una carriera già consolidata a livello internazionale e ha presentato un programmaraffinato che spaziava dalle romanze da camera di Verdi fino al Rossini serio dell'Ermione, opera di recente debutto, con un'assaggio dell'Anna Bolena di Donizetti. Soprano, baritono e mezzosoprano si sono cimentati con il repertorio tipico per un recital di questo tipo: Verdi con La forza del destino, Aida, Macbeth (sia l'aria "Pietà, rispetto amore", sia l'epilogo "Mal per me che m'affidai" dalla versione del 1847) e soprattutto Il trovatore, opera che vedrà Silvia Beltrami , voce di grande interesse, prossimamente in cartellone all'Opera di Roma. Non è mancato un omaggio al reperorio verista con Catalani e la sua Wally ("Ebben! Ne andrò lontana"), il desueto Edgar di Puccini ("Questo amor, vergogna mia") e “Acerba voluttà “ dall'Adriana Lecouvreur.
Il pomeriggio è proseguito tra arie di Carmen e duetti dal Trovatore. Non sono mancati i bis, tra l'altro anche più interessanti del programma ufficiale, con Enea Scala impegnato in un canto siciliano arduo dal punto di vista vocale e il baritono Maurizio Leoni che ha offerto un'interpretazione intensa e drammatica della Chanson de la mort de Don Quichotte di Ibert. Applausi calorosi per tutti e con dopoconcerto trascorso insieme tra professionisti dell'arte e volontari della cultura.