Genova, la luce e Skrjabin
di Suzanne Daumann
I pianisti Massimiliano Damerini e Marco Rapetti dedicano una serata alla scoperta dell'universo musicale di Skrjabin.
GENOVA, 9 aprile 2019 - Pianista di talento e fine musicologo, Marco Rapetti si dedica da anni alla vita e all'opera di Alexander Skrjabin (1872 - 1915). Il risultato è stato la ricostruzione della Sonata detta numero 0 in mi bemolle minore, opera postuma, dello stesso, così come un convegno al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze e un libro che raggruppa l'analisi di Rapetti concernente il suo lavoro sulla sonata e i diversi contributi del convegno su vari aspetti dell'opera del compositore. Curato con Luisa Curinga, altra importante figura della vita musicale italiana, questo testo è apparso nel gennaio del 2019 edito dall'Università di Firenze ed è disponibile anche in download gratuito [link].
Accompagna la presentazione del volume, un programma assai interessante illumina quindi l'universo musicale di Skrjabin, innanzitutto attraverso i suoi primi insegnanti: Massimiliano Damerini, grande skrjabiniano, pianista celebre, interpreta il Notturno in re bemolle di Anton Arenski (1861 - 1901) e il Preludio in fa maggiore di Sergej Taneev (1856 - 1915). Marco Rapetti suona, quindi, quattro pezzi di George Conus (1862 - 1933), compositore troppo poco conosciuto oggi, ma assai ammirato nei circoli msuicali della Russia del suo tempo.
Poi, una trascrizione per pianoforte a quattro mani della terza sinfonia, Le divin poème, porta sotto i riflettori la musica di Skrjabin stesso. Quattro mani diventano un'intera orchestra, con foga e finezza; si è avvinti, malgrado l'acustica un po' penalizzante della sala, dall'immensità delle idee, dall'espressione di sentimenti così varii e profondi, si avverte un po' di vertigine di fronte a un universo unico e affascinante. Applausi calorosi per i due artisti, che ci fanno scoprire quest'opera magistrale nella bella trascrizione realizzata da uno dei fratelli di Georgi Conus, Lev Conus.
Grazie all'associazione Pasquale Anfossi e alla Giovane Orchestra Genovese per aver reso possibile questo momento straordinario!