L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Che tiepida Bohème

di Gustavo Gabriel Otero

La stagione del Teatro Colón di Buenos Aires si è aperta con una produzione accurata ma non entusiasmante dell'opera di Puccini, in cui spiccava il Rodolfo di Saimir Pirgu.

Buenos Aires, 26 marzo 2022 - Il Teatro Colón di Buenos Aires ha aperto la sua stagione 2022 - in cui seguiranno Nabucco, The Consol, L'elisir d’amore, Les pêcheurs de perles e Tosca, tra le altre - con la ripresa della produzione della Bohéme presentata per la prima volta nell'ottobre 2018.

Il maestro Alain Guingal ha diretto con perizia l'Orchestra stabile, che ha ben risposto. La sua visione musicale è risultata accurata ed equilibrata, ma non molto di più, mancando di trasporto ed emozione. 

La discreta compagine vocale femminile era composta dal soprano argentino Verónica Cangemi (Mimí) e dall'italiana Giuliana Gianfaldoni (Musetta), ma nessuna delle due è arrivata a convincere appieno e portare una sfumatura interessante alle rispettive parti. Non si può negare la professionalità, ma entrambe sono state lungi dal decollare.

Il tenore albanese Saimir Pirgu come Rodolfo ha offerto bellezza vocale, acuti d'acciaio, fraseggio perfetto e presenza scenica, risultando il migliore del cast. Fernando Radó come Colline è stato l'altra punta di diamante del reparto maschile. 

Il Marcello di Alfonso Mujica fè stato ben cantato, mentre lo Schaunard di Juan Font è parso corretto benché il suo volume risultasse insufficiente nella sala del Colón.

D'effetto Luis Gaeta (Benoit) e Emiliano Bulacios (Alcindoro) nel ruoli buffi, e un lusso come Parpignol Sergio Spina, un tenore che per capacità e preparazione può ambire a parti di importanza molto maggiore. Adeguato il resto della compagnia e i cori ben preparati  da César Bustamante (bambini) e Miguel Martínez (adulti), che hanno conferito qualità al secondo atto.

Stefano Trespidi ha delineato un movimento teatrale di taglio tradizionale e senza grandi soprese, con qualche cambio rispetto al 2018, movimenti quasi eccessivi nel primo atto, masse eterogenee nel secondo e qualche incoerenza nel terzo. La scenografia di Enrique Bordolini colloca l'azione verso la fine del secolo XIX ed è sempre ben realizzata e funzionale. Le luci dello stesso Bordolini rafforzano il concetto e i costumi di Imme Möller sono accattivanti come tutta l'idea estetica.

Buenos Aires, 26/03/2022. Teatro Colón. Giacomo Puccini: La bohème. opera in quattro quadri. Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, da ‘Scènes de la vie de bohème’ di Henri Murger. Stefano Trispidi, regia. Enrique Bordolini, scene e luci. Imme Möller, costumi Verónica Cangemi (Mimí), Saimir Pirgu (Rodolfo), Giuliana Gianfaldoni (Musetta), (Alfonso Mujica Marcello), Juan Font (Schaunard), Fernando Radó (Colline), Luis Gaeta (Benoit), Emiliano Bulacios (Alcindoro), Sergio Spina (Parpignol), Claudio Rotella e Leonardo Fontana (Doganieri). Orchestra, Coro de bambini e coro stabili del Teatro Colón. Maestro del Coro: Miguel Martínez. Maestro del coro di voci bianche: César Bustamante. Maestro concertatore e direttore d'orchestra: Alain Guingal.


Que Bohème tibia

por Gustavo Gabriel Otero

El Teatro Colón de Buenos Aires inició su Temporada 2022 -en la cual subirán a escena Nabucco, El Cónsul, Elisir d’amore, Pescadores de perlas y Tosca, entre otras- con la reposición de la puesta de La Bohéme ofrecida por primera vez en octubre de 2018.

El maestro Alain Guingal condujo con pericia a la Orquesta Estable que tuvo buena respuesta. La versión musical resultó prolija y equilibrada pero no fue mucho más allá, faltó vuelo y emoción.

El discreto elenco vocal femenino fue encabezado por la soprano argentina Verónica Cangemi (Mimí) y por la italiana Giuliana Gianfaldoni (Musetta), ninguna de las dos logró convencer y aportar algún matiz interesante a los roles que asumieron. No se les puede negar profesionalidad pero ambas estuvieron lejos de descollar.

El tenor albanés Saimir Pirgu como Rodolfo tributó belleza vocal, agudos de acero, fraseo perfecto y presencia escénica. Resultando lo mejor del elenco. Fernando Radó como Colline fue el otro vértice de excelencia dentro del elenco masculino.

El Marcello de Alfonso Mujica fue bien cantado mientras que fue correcto el Schaunard de Juan Font aunque su caudal sea algo escaso para la sala del Colón.

Efectivos Luis Gaeta (Benoit) y Emiliano Bulacios (Alcindoro) en sus roles buffos, y un lujo Sergio Spina como Parpignol un tenor que está preparado y capacitado para roles de mucho mayor enjundia. Adecuado el resto del elenco y bien preparados los Coros por César Bustamante (niños) y Miguel Martínez (adultos), que dieron calidad al segundo acto.

Stefano Trespidi diseñó un movimiento teatral de corte tradicional y sin grandes sorpresas con algunos pequeños cambios respecto a 2018, con movimientos quizás excesivos en el primer acto, masas abigarradas en el segundo y algunas incoherencias en el tercero.

La escenografía de Enrique Bordolini que ubica la acción más cerca de finales del siglo XIX continúa luciendo bien diseñada y funcional. La iluminación del propio Bordolini refuerza el concepto escenográfico y el vestuario de Imme Möller es atractivo como todo el concepto visual.

Buenos Aires, 26/03/2022. Teatro Colón. Giacomo Puccini: La Bohème Ópera en cuatro cuadros. Libreto de Giuseppe Giacosa y Luigi Illica, basado en ‘Scènes de la vie de bohème’ de Henri Murger. Stefano Trispidi, dirección escénica. Enrique Bordolini, escenografía e iluminación. Imme Möller, vestuario. Verónica Cangemi (Mimí), Saimir Pirgu (Rodolfo), Giuliana Gianfaldoni (Musetta), (Alfonso Mujica Marcello), Juan Font (Schaunard), Fernando Radó (Colline), Luis Gaeta (Benoit), Emiliano Bulacios (Alcindoro), Sergio Spina (Parpignol), Claudio Rotella y Leonardo Fontana (Aduaneros). Orquesta, Coro de Niños y Coro Estables del Teatro Colón. Director del Coro: Miguel Martínez. Director del Coro de Niños: César Bustamante. Dirección Musical: Alain Guingal.


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.