Gatti e la Mahler Chamber Orchestra: una nuova integrale delle Sinfonie di Beethoven
Lingotto Musica a Torino fra il 2015 e il 2016
Auditorium “Giovanni Agnelli” – Torino, Via Nizza 280
martedì 27 gennaio 2015, ore 20:30 (I concerto) - venerdì 29 maggio 2015, ore 20:30 (II concerto)
giovedì 4 febbraio 2016, ore 20:30 (III concerto) - mercoledì 25 maggio 2016, ore 20:30 (IV concerto)
Sarà Daniele Gatti a salire sul podio dell'Auditorium “Giovanni Agnelli” per una nuova integrale delle Sinfonie di Beethoven – proposta in esclusiva italiana – che si snoderà fra il 2015 e il 2016 nell'ambito dei Concerti del Lingotto. Primo concerto, martedì 27 gennaio, con le Sinfonie n. 1, n. 2 e n. 5; mentre nel secondo – venerdì 29 maggio – il programma comprende le Sinfonie n. 4 e n. 3 “Eroica”. L'integrale si protrarrà nel 2016 concludendosi con l'esecuzione della Sinfonia n. 9. Al Lingotto, Daniele Gatti dirigerà la Mahler Chamber Orchestra, una fra le “creazioni” musicali di Claudio Abbado (assiduo interprete beethoveniano), cui va il pensiero a un anno dalla scomparsa e al quale Gatti è succeduto sul podio in diverse occasioni recenti. Ad Abbado Gatti ama spesso fare riferimento ricordandone la costante attitudine alla ricerca e all’approfondimento del repertorio.
Una nuova “integrale” per Gatti che, al Lingotto, aveva già proposto nel 2012 le quattro Sinfonie di Brahms, in due serate consecutive, con i Wiener Philharmoniker. Le tre Sinfonie in programma nel primo dei concerti del nuovo ciclo descrivono con efficacia il punto di partenza e l’approdo mediano del sinfonismo di Beethoven, dai folgoranti tentativi d’esordio della Prima e Seconda Sinfonia con cui cercò di eguagliare e superare i modelli di Haydn e Mozart, alla partitura forse più iconica della sua produzione (e di tutta la “musica classica”), la celebre Quinta, che per gli ascoltatori dell’epoca fu clamorosa e fortemente toccante, continuando a rappresentare un’esperienza intensa per tutte le generazioni a seguire. Un programma che termini con la Sinfonia n 5 è quindi ideale per prendere commiato dal pubblico non con un’affermazione perentoria ma con una promessa di ulteriori sviluppi e con la massima tensione verso l’appuntamento successivo. «Bisogna far uscire il pubblico dai concerti – afferma spesso Gatti – con qualche punto interrogativo, non solo con certezze».
Direttore musicale dell’Orchestre Nationale de France dal 2008, dal 2016 Gatti sarà alla guida della Royal Concertgebow Orchestra, l’orchestra alla quale in molti guardano come modello di eccellenza internazionale contemporaneo. Il musicista milanese, ospite abituale del Festival di Bayreuth e del Metropolitan di New York, dove ha diretto acclamati allestimenti del Parsifal, è stato invitato negli ultimi anni al Festival di Salisburgo per produzioni di rilievo come La bohéme (regia di Damiano Michieletto e con Anna Netrebko), Die Meistersinger von Nürnberg (regia di Stefan Herheim con Michael Volle) e Il trovatore (regia di Alvis Hermanis con Anna Netrebko, Francesco Meli e Placido Domingo); prossimamente Daniele Gatti tornerà a Verdi dirigendo Macbeth al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e Falstaff alla Scala, mantenendo saldo il rapporto coi Wiener Philharmoniker coi quali sarà a Vienna e poi in una lunga tournée brahmsiana che arriverà fino agli Stati Uniti.